sabato 26 settembre 2020

La Domenica Bizantina - Domenica 27 Settembre 2020 - Domenica I di San Luca

 27 SETTEMBRE 2020

DOMENICA XVII

I DI SAN LUCA.




SAN CALLISTRATO E

COMPAGNI MARTIRI


Tono pl. IV; Eothinòn VI



1^ ANTIFONA

Agathòn to exomologhìsthe to Kirìo, ke psàllin to onòmatì su, Ìpsiste. Tes presvìes tis Theotòku, Sòter, sòson imàs.

Buona cosa è lodare il Signore, e inneggiare al tuo nome, o Altissimo. Per l’intercessione della Madre di Dio, o Salvatore, salvaci.

2^ ANTIFONA

O Kìrios evasìlefen, efprèpian enedhìsato, enedhìsato o Kìrios dhìnamin ke periezòsato. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia

Il Signore regna, si è rivestito di splendore, il Signore si è ammantato di fortezza e se n’è cinto. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.


3^ ANTIFONA

Dhèfte agalliasòmetha to Kirìo, alalàxomen to Theò to Sotìri imòn.

Ex ìpsus katìlthes, o èfsplachnos, tafìn katedhèxo triìmeron, ìna imàs eleftheròsis ton pathòn. I Zoì ke i anàstasis imòn, Kìrie dhòxa si.

Venite, esultiamo nel Signore, cantiamo inni di giubilo a Dio, nostro Salvatore. 

Sei disceso dall’alto, o pietoso, hai accettato la sepoltura di tre giorni, per liberare noi dalle passioni: vita e risurrezione nostra, Signore, gloria a te.


ISODIKÒN

Dhèfte proskinìsomen ke prospèsomen Christò. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia.

Venite, adoriamo e prostriamoci davanti a Cristo. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.


APOLITIKIA

 Ex ìpsus katìlthes, o èfsplachnos, tafìn katedhèxo triìmeron, ìna imàs eleftheròsis ton pathòn. I Zoì ke i anàstasis imòn, Kìrie dhòxa si.

Sei disceso dall’alto, o pietoso, hai accettato la sepoltura di tre giorni, per liberare noi dalle passioni: vita e risurrezione nostra, Signore, gloria a te.

I Martires su Kìrie, en di athlìsi aftòn, stefànus ekomìsanto, tis aftharsìas, ek su tu Theù imon; schòntes gar tin ischìn su, tus tirànnus kathìlon, èthravses ke dhemònon ta anìschira thràsi; aftòn tes ikesìes Christè o Theòs, sòson tas psichàs imòn.

I tuoi martiri, Signore, con la loro lotta hanno ricevuto da te, nostro Dio, le corone dell’incorruttibilità: con la tua forza, infatti, hanno abbattuto i tiranni ed hanno anche spezzato le impotenti audacie dei demoni. Per le loro preghiere, o Cristo Dio, salva le anime nostre.


APOLITIKION (DEL SANTO DELLA CHIESA)

 Kanòna pìsteos ke ikòna praòtitos enkratìas dhidàskalon anèdhixè se ti pìmni su i ton pragmàton alìthia; dhià tùto ektìso ti tapinosi ta ipsilà, ti ptochìa ta plùsia; Pàter Ierarcha Nicòlae, prèsveve Christò to Theò, sothìne tas psichàs imòn.

Regola di fede immagine di mansuetudine, maestro di continenza ti designò al tuo gregge la verità dei fatti; e in vero con l’umiltà hai raggiunto le vette più eccelse, con la povertà la vera ricchezza, Padre Gerarca Nicola prega Cristo Dio di salvare le anime nostre.


KONDAKION

O katharòtatos naòs tu Sotìros, i politìmitos pastàs ke Parthènos, to ieròn thisàvrisma tis dhòxis tu Theù sìmeron isàghete en to ìko Kirìu, tin chàrin sinisàgusa tin en Pnèvmati thìo; in animnùsin àngheli Theù; àfti ipàrchi skinì epurànios.

Il tempio purissimo del Salvatore, il preziosissimo talamo e Vergine, il tesoro sacro della gloria di Dio viene introdotto in questo giorno nella casa del Signore, recando con sé la grazia dello Spirito divino; a Lei inneggiano gli Angeli di Dio: Costei è celeste dimora. 



APOSTOLOS (2 Cor 6, 16-18; 7, 1)

- Fate voti e rendeteli al Signore nostro Dio; tutti quelli intorno a lui, portino doni. (Sal 75,12)

- Dio è conosciuto in Giudea, in Israele è grande il suo nome. (Sal 75,2)


Dalla seconda lettera di San Paolo ai Corinti


Fratelli, voi siete il tempio del Dio vivente, come Dio stesso ha detto: 

 Abiterò in mezzo a loro e con loro camminerò 

e sarò il loro Dio, 

ed essi saranno il mio popolo.

  Perciò uscite di mezzo a loro 

e separatevi, dice il Signore, 

non toccate nulla d'impuro.

  E io vi accoglierò 

e sarò per voi un padre 

e voi sarete per me figli e figlie, 

dice il Signore onnipotente.

In possesso dunque di queste premesse, carissimi, purifichiamoci da ogni macchia della carne e dello spirito, portando a compimento la santificazione, nel timore di Dio.

Alliluia

-Venite, esultiamo nel Signore, cantiamo inni di giubilo a Dio, nostro salvatore. (Sal 94,1)

Alliluia (3 volte).

- Presentiamoci al sue cospetto con canti di lode, inneggiamo a lui con canti di lode. (Sal  94,2)

Alliluia (3 volte).


VANGELO  (Luca. 5, 1-11 )

In quel tempo, mentre Gesù stava presso il lago di Genèsaret, vide due barche ormeggiate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedutosi, si mise ad ammaestrare le folle dalla barca. Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: “Prendi il largo e calate le reti per la pesca”. Simone rispose: “Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti”. E avendolo fatto, presero una quantità enorme di pesci e le reti si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche al punto che quasi affondavano. Al veder questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: “Signore, allontanati da me che sono un peccatore”. Grande stupore infatti aveva preso lui e tutti quelli che erano insieme con lui per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: “Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini”. Tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.


KINONIKON

Enìte ton Kìrion ek ton uranòn; enìte aftòn en tis ipsìstis. Alliluia

Lodate il Signore dai cieli, lodatelo lassù nell’alto. Alliluia.


domenica 20 settembre 2020

La Domenica Bizantina - Domenica 20 Settembre 2020 - Domenica dopo l'Esaltazione della Santa Croce

     20 SETTEMBRE 2020



Domenica dopo l’Esaltazione della Croce e memoria del santo megalomartire Eustazio, di Teopista sua consorte, e dei loro due figli Agapio e Teopisto (276-282).


       Tono Varis; Eothinòn V


1^ ANTIFONA

O Theòs, o Theòs mu, pròsches mi: ìna ti engatèlipès me? Tes presvìes tis Theotòku, Sòter, sòson imàs.

Dio, Dio mio, guarda me: perchè mi hai abbandonato? Per l’intercessione della Madre di Dio, o Salvatore, salvaci.


2^ ANTIFONA

Ina tì, o Theòs, apòso is tèlos, orghìsthi o thimòs su epì pròvata nomìs su? Sòson imàs, Iiè Theù, o sarkì stavrothìs, psàllondàs si: Alliluia.

Perché, o Dio, ci hai rigettato per sempre? Perché divampa il tuo furore contro le pecorelle del tuo pascolo? O Figlio di Dio, che sei stato crocifisso nella carne, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.


3^ ANTIFONA


O Kìrios evasìlefsen orghizèsthosan laì, o kathìmenos epì ton Cheruvìm, salefthìto i ghì.

Sòson, Kìrie, ton làon su, ke evlòghison tin klironomìan su, nìkas tis Ecclisìas katà varvàron dhorùmenos, ke to sòn filàtton dhià tu Stavrù su polìtevma.

Il Signore regna; tremino i popoli; siede sui Cherubini, si scuota la terra.

Salva, o Signore, il tuo popolo e benedici la tua eredità, concedi alla tua Chiesa vittoria sui nemici e custodisci per mezzo della tua Croce il tuo popolo.

ISODIKÒN

Ipsute Kirìon ton Theòn imòn, ke proskinìte to ipopodhìo ton podhòn aftù, òti àghios estì. Sòson imàs, Iiè Theù, o sarkì stavrothìs, psàllondàs si: Alliluia.

Esaltate il Signore Dio nostro e prostratevi dinanzi allo sgabello dei suoi piedi, perché è Santo.

O Figlio di Dio, che sei stato crocifisso nella carne, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.


APOLITIKIA

Katèlisas to Stavrò su ton thànaton, inèoxas to listì ton Paràdhison, ton Mirofòron ton thrìnon metèvales, ke tis sis Apostòlis kirìttin epètaxas òti anèstis, Christè o Theòs, parè-chon to kòsmo to mèga èleos.

Con la tua croce hai distrutto la morte, hai aperto al ladrone il Paradiso, hai mutato in gioia il lamento delle Miròfore, e ai suoi apostoli ha ordinato di annunciare che sei risorto, o Cristo Dio, per elargire al mondo la grande misericordia.

Sòson, Kìrie, ton làon su, ke evlòghison tin klironomìan su, nìkas tis Ecclisìas katà varvàron dhorùmenos, ke to sòn filàtton dhià tu Stavrù su polìtevma.

 Salva, o Signore, il tuo popolo e benedici la tua eredità, concedi alla tua Chiesa vittoria sui nemici e custodisci per mezzo della tua Croce il tuo popolo.

I Martires su Kìrie, en di athlìsi aftòn, stefànus ekomìsanto, tis aftharsìas, ek su tu Theù imon; schòntes gar tin ischìn su, tus tirànnus kathìlon, èthravses ke dhemònon ta anìschira thràsi; aftòn tes ikesìes Christè o Theòs, sòson tas psichàs imòn.

 I tuoi martiri, Signore, con la loro lotta hanno ricevuto da te, nostro Dio, le corone dell’incorruttibilità: con la tua forza, infatti, hanno abbattuto i tiranni ed hanno anche spezzato le impotenti audacie dei demoni. Per le loro preghiere, o Cristo Dio, salva le anime nostre.

APOLITIKION (DEL SANTO DELLA CHIESA)

KONDAKION

O ipsothìs en do Stavrò ekusìos, ti eponìmo su kenì politìa tus iktirmùs su dhòrise, Christè o Theòs, èvfranon en di dhinàmi su tus pistùs vasilìs imòn, nìkas chorigòn aftìs katà ton polemìon. Tin simmachìan èchien tin sin, òpion irìnis, aìttiton tròpeon.

O tu che volontariamente sei stato innalzato sulla Croce, per il glorioso e nuovo ordine di cose che hai istituito, donaci le tue misericordie, Cristo Dio; allieta nella tua potenza i nostri fedeli governanti, dando loro vittorie contro i nemici. Deh, abbiano la tua alleanza, Scudo di pace e trofeo invincibile.


TRISAGHION

Ton Stavròn su proskinùmen, Dhéspota, ke tin aghìan su Ìpsosis dhoxàzomen.

Adoriamo la tua Croce, o Signore e magnifichiamo la tua santa Esaltazione.


APOSTOLOS (Gal 2, 16-20)


- Quanto sono grandiose le tue opere, Signore! Tutto hai fatto con saggezza. (Sal 103, 24)

- Benedici, anima mia, il Signore! Signore mio Dio, quanto sei grande! (Sal 103, 1)


Dalla lettera di San Paolo ai Galati.


    Fratelli, sapendo che l’uomo non è giustificato dalle opere della legge ma soltanto per mezzo della fede in Gesù Cristo, abbiamo creduto anche noi in Gesù Cristo per essere giustificati dalla fede in Cristo e non dalle opere della legge; poiché dalle opere della legge non verrà mai giustificato nessuno. Se pertanto noi che cerchiamo la giustificazione in Cristo siamo trovati peccatori come gli altri, forse Cristo è ministro del peccato? Impossibile! Infatti, se io riedifico quello che ho demolito, mi denuncio come trasgressore. In realtà mediante la legge io sono morto alla legge, per vivere per Dio. Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. Questa vita che vivo e nella carne io la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me.

Alliluia (3 volte).

- Avanza con successo e regna per la verità, la clemenza e la giustizia, e la tua destra ti guidi a cose mirabili. (Sal 44, 5)

Alliluia (3 volte).

- Ami la giustizia e detesti l’empietà perciò ti unse il Signore, tuo Dio, con olio di letizia a preferenza dei tuoi uguali. (Sal 44, 8)  

Alliluia (3 volte).


VANGELO (Marco 8, 34-38; 9, 1)


   In quel tempo, convocata la folla insieme ai suoi discepoli, Gesù disse: “Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà. Che giova infatti all’uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde la propria anima? E che cosa potrebbe mai dare un uomo in cambio della propria anima? Chi si vergognerà di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell’uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo con gli angeli santi”. E diceva loro: “In verità vi dico: vi sono alcuni qui presenti che non morranno senza aver visto il regno di Dio venire con potenza”.


MEGALINARION 

Mistikòs i, Theotòke, paràdhisos, agheorghìtos vlastìsasa Christòn, if’ù to tu Stavrù zoìfòron en ghi pefitùrghite dhèndron; dhi’ù nin ipsumènu proskinùndes aftòn, se megalinomen.

Tu sei, o Madre di Dio, il mistico paradiso, che senza fatica ha fatto germogliare Cristo, sotto del quale è piantato in terra il vivificante legno della Croce; con la sua esaltazione adoriamo Lui (Cristo) e magnifichiamo Te.


KINONIKON


Esimiòthi ef’imàs to fos tu prosòpu su, Kìrie. Alliluia 

Si è manifestata su di noi la luce del tuo volto, o Signore. Alliluia


DOPO “SOSON, O THEOS” ed INVECE DI “II TO ÒNOMA KIRÌU”

Sòson, Kìrie, ton làon su, … Sòson, Kìrie, ton làon su, …


sabato 12 settembre 2020

La Domenica Bizantina - Domenica 13 Settembre 2020 - Domenica prima della Santa Croce

 13 SETTEMBRE 2020

DOMENICA PRIMA DELLA ESALTAZIONE DELLA SANTA CROCE.



Dedicazione del Tempio della Resurrezione in Gerusalemme.

San Cornelio martire


Tono pl. II; Eothinòn IV


1^ ANTIFONA

Agathòn to exomologhìsthe to Kirìo, ke psàllin to onòmatì su, Ìpsiste. Tes presvìes tis Theotòku, Sòter, sòson imàs.


Buona cosa è lodare il Signore, ed inneggiare al tuo nome, o Altissimo. Per l’intercessione della Madre di Dio, o Salvatore, salvaci.


2^ ANTIFONA

O Kìrios evasìlefen, efprèpian enedhìsato, enedhìsato o Kìrios dhìnamin ke periezòsato.Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia

Il Signore regna, si è rivestito di splendore, il Signore si è ammantato di fortezza e se n’è cinto. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.


3^ ANTIFONA

Dhèfte agalliasòmetha to Kirìo, alalàxomen to Theò to Sotìri imòn.

Anghelikè Dhinàmis epì to mnìma su, ke i filàssondes apenekròthisan; ke ìstato Marìa en to tàfo, zitùsa to achrandòs su Sòma; eskìlevsas ton Àdhin, mi pirasthìs ip’aftù; ipìndisas ti Parthèno, dhorùmenos tin zoìn. O anastàs ek ton nekròn, Kìrie, dhòxa si.


Venite, esultiamo nel Signore, cantiamo inni di giubilo a Dio, nostro Salvatore. 

Le potenze angeliche si appressarono al tuo sepolcro, e i custodi divennero come morti, mentre Maria stava presso la tomba, cercando il tuo corpo immacolato. Tu hai depredato l’ade, senza esser-ne toccato; tu sei andato incontro alla Vergine, donando la vita. O risorto dai morti, Signore, gloria a te.


ISODIKÒN

Dhèfte proskinìsomen ke prospèsomen Christò. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia.


Venite, adoriamo e prostriamoci davanti a Cristo. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.


APOLITIKIA

Anghelikè Dhinàmis epì to mnìma su, ke i filàssondes apenekròthisan; ke ìstato Marìa en to tàfo, zitùsa to achrandòs su Sòma; eskìlevsas ton Àdhin, mi pirasthìs ip’aftù; ipìndisas ti Parthèno, dhorùmenos tin zoìn. O anastàs ek ton nekròn, Kìrie, dhòxa si.

Le potenze angeliche si appressarono al tuo sepolcro, e i custodi divennero come morti, mentre Maria stava presso la tomba, cercando il tuo corpo immacolato. Tu hai depredato l’ade, senza esser-ne toccato; tu sei andato incontro alla Vergine, donando la vita. O risorto dai morti, Signore, gloria a te.

  Ton zoopiòn su Stavròn apàfstos proskinùndes, Christè o Theòs, tin triimeròn su anàstasin dhoxàzomen: dhi' aftìs gar anekènisas tin kataftharìsan ton anthròpon fisin, Pandodhiname, ke tin is uranùs ànodhon kathipèdhixas imìn, os mònos agathòs ke filànthropos.

Adorando incessantemente la tua Croce vivificante, o Cristo Dio, glorifichiamo la tua risurrezione il terzo giorno: per essa hai rinnovato la natura umana corrotta, o Onnipotente, e ci hai mostrato la via che conduce ai cieli, perché solo sei buono e amico degli uomini.

 Os tòn àno stratevmàton tin evprépian ke tin kàto sinapedhixas oreòtita tu aghìu Skinòmatos tis dhoxis su, Kìrie: Sterèoson aftò is eòna eònos , ke pròsdhexe imòn tas en aftò apàvstos prosagomènas si dheìsis, dhià tis Theotòku, I pànton zoi ke anastasis.


Come la bellezza del firmamento lassú, tale hai mostrato quaggiú lo splendore della santa dimora della tua gloria, Signore. Consolidala nei secoli dei secoli, e accetta, per l’intercessione della Madre di Dio, le suppliche che in essa a te offriamo senza sosta, o vita e risurrezione di tutti.

APOLITIKION (DEL SANTO DELLA CHIESA)

    Kanòna pìsteos ke ikòna praòtitos enkratìas dhidàskalon anèdhixè se ti pìmni su i ton pragmàton alìthia; dhià tùto ektìso ti tapinosi ta ipsilà, ti ptochìa ta plùsia; Pàter Ierarcha Nicòlae, prèsveve Christò to Theò, sothìne tas psichàs imòn.

Regola di fede immagine di mansuetudine, maestro di continenza ti designò al tuo gregge la verità dei fatti; e in vero con l’umiltà hai raggiunto le vette più eccelse, con la povertà la vera ricchezza, Padre Gerarca Nicola prega Cristo Dio di salvare le anime nostre.


KONDAKION

 Ouranòs polìfotos i Ecclisìa ànedichi, àpantas fotagogùsa tus pistùs en o estòtes cravgaxomen Tùton tòn Ìcon sterèoson Kìrie.

Cielo dalle molte luci è stata resa la Chiesa, perché illumina tutti i fedeli; tenendoci in essa noi gridiamo: Consolida, Signore, questa casa. 


APOSTOLOS (Gal. 6, 11-18)


- Salva, o Signore, il tuo popolo e benedici la tua eredità. (Sal 27, 9)

- A te, Signore io grido: non restare in silenzio, mio Dio. (Sal 27, 1)


Dalla lettera di San Paolo ai Galati.


    Fratelli, vedete con che grossi caratteri vi scrivo, ora, di mia mano. Quelli che vogliono fare bella figura nella carne, vi costringono a farvi circoncidere, solo per non essere perseguitati a causa della croce di Cristo.

    Infatti neanche gli stessi circoncisi osservano la legge, ma vogliono la vostra circoncisione per trarre vanto dalla vostra carne. Quanto a me invece non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo.

    Non è infatti la circoncisione che conta, né la non circoncisione, ma l’essere nuova creatura. E su quanti seguiranno questa norma sia pace e misericordia, come su tutto l’Israele di Dio. D’ora in poi nessuno mi procuri fastidi; difatti io porto le stigmate di Gesù nel mio corpo. 

   La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con il vostro spirito, Fratelli. Amin.

Alliluia (3 volte).

- Ho innalzato un eletto tra il mio popolo; ho trovato Davide, mio servo, e l’ho unto con il mio olio santo.   (Sal 88, 21)

Alliluia (3 volte).

- La mia mano sarà sempre con lui, e il mio braccio lo renderà forte.   (Sal 88, 22)

Alliluia (3 volte).



VANGELO (GIOVANNI   3, 13-17)


    Disse il Signore: “Nessuno è salito al cielo all’infuori di Colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo che è in cielo.

    Come Mosè ha innalzato il serpente nel deserto, così è necessario che il Figlio dell’uomo sia innalzato, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia la vita eterna.

    Infatti, Dio ha talmente amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia la vita eterna.

    Poiché Dio non ha mandato il Figlio suo nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui”.


KINONIKON

    Enìte ton Kìrion ek ton uranòn; enìte aftòn en tis ipsìstis. Alliluia. (3 volte).

Lodate il Signore dai cieli, lodatelo nell’alto dei cieli. Alliluia. (3 volte).


Domani 14 settembre: UNIVERSALE ESALTAZIONE DELLA CROCE PREZIOSA E VIVIFICANTE.

Giornata di digiuno ed astinenza.


martedì 8 settembre 2020

8 Settembre: Natività di Nostra Signora la Santissima Madre di Dio e sempre Vergine Maria.

 8 SETTEMBRE

 

NATIVITÀ DELLA SANTISSIMA SOVRANA NOSTRA LA MADRE DI DIO




1^ ANTIFONA

Mnìsthiti, Kirie, tu David, ke pàsis tis praòtitos aftù. Tes presvìes tis Theotòku, Sòter, sòson imàs.

Ricordati, o Signore, di David e di tutte le sue opere. Per l’intercessione della Madre di Dio, o Salvatore, salvaci.

2^ ANTIFONA

Omose Kìrios to Davìd alìthian, ke u mi athetìsi aftìn. Sòson imàs, Iiè Theù, o en aghìis thavmostòs, psàllondàs si: Alliluia

Il Signore ha giurato a Davide e non ritratterà la sua parola. O Figlio di Dio, ammirabile nei santi, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.


3^ ANTIFONA

Odhe katikìso, òti iretisàmin aftìn.

I ghennisis su, Theotòke, charàn emìnise pàsi ti ikumèni, ek su gar anètile o ìlios tis dhikeosìnis, Christè o Theòs imon, ke lìsas tin katàran èdhoke tin evloghìan ke katarghìsas ton thànaton edhorì-sato imìn zoìn tin eònion.


Qui abiterò perché l’ho voluta.

La tua nascita o Madre di Dio, annunziò gioia a tutta la terra; da te infatti è spuntato il sole della giustizia, cristo Dio nostro. Aven-do sciolto la maledizione, ha dato la benedizione; e distrutta la morte, ci ha fatto dono della vita eterna.

ISODIKÒN

Dhèfte proskinìsomen ke prospèsomen Christò. Sòson imàs, Iiè Theù, o en aghìis thavmostòs, psallondàs si: Allilùia.


Venite, adoriamo e prostriamoci davanti a Cristo. O Figlio di Dio, ammirabile nei santi, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.


APOLITIKIA

I ghennisis su, Theotòke, charàn emìnise pàsi ti ikumèni, ek su gar anètile o ìlios tis dhikeosìnis, Christè o Theòs imon, ke lìsas tin katàran èdhoke tin evloghìan ke katarghìsas ton thànaton edhorìsato imìn zoìn tin eònion.

La tua nascita o Madre di Dio, annunziò gioia a tutta la terra; da te infatti è spuntato il sole della giustizia, cristo Dio nostro. Avendo sciolto la maledizione, ha dato la benedizione; e distrutta la morte, ci ha fatto dono della vita eterna.


KONDAKION

 Ioakìm ke Ànna onidhismù ateknìas ke Adhàm ke Èva ek tis fthoràs tu thanàtu ileftheròthisan, Àchrande, en ti aghìa ghennìsi su. Aftìn eortàzi ke o laòs su, enochìs ton ptesmàton litrothìs en to kràzin si. I stìra tìkti tin Theotòkon ke trofòn tis zoìs imòn. 

Gioacchino ed Anna furono liberati dall’obbrobrio della sterilità e Adamo ed Eva dalla corruzione della morte, o Immacolata, per la tua natività. Ancor questa festeggia il tuo popolo, riscattato dalla schiavitù dei peccati; esclamando a te: la sterile genera la Madre di Dio e la nutrice della nostra vita.


APOSTOLOS (Filp 2, 5-11)

- L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio mio Salvatore.  (Lc 1,46-47).

- Perché ha guardato l’umiltà della sua serva; d’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. (Lc. 1,48).

Dalla lettera di San Paolo ai Filippesi

Fratelli, abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù, il quale, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce.

    Per questo Dio l'ha esaltato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome; perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra; e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre.

Alliluia (3 volte).

- Ascolta, figlia, e guarda e porgi il tuo orecchio, e dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre. (Sal 44,11).

Alliluia (3 volte).

- I più ricchi del popolo cercano il tuo volto. (Sal 44,13b). 

Alliluia (3 volte).


VANGELO (Luca 10, 38-42 e 11, 27-28)

    In quel tempo, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo accolse nella sua casa. Essa aveva una sorella, di nome Maria, la quale, sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola; Marta invece era tutta presa dai molti servizi. 

    Pertanto, fattasi avanti, disse: “Signore, non ti curi che mia sorella mi ha lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti”. Ma Gesù le rispose: “Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola è la cosa di cui c’è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta”. 

    Mentre diceva questo, una donna alzò la voce di mezzo alla folla e disse: “Beato il ventre che ti ha portato e il seno da cui hai preso il latte!”. Ma egli disse: “Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!”. 


MEGALINARION 

 Allòtrion ton mitèron iparthenìa, ke xènon tes parthènis i pedhopiìa, epì si, Theotòke, anfòtera okonomìthi; dhiò se pàse e filè tis ghis apàvstos megalìnomen. 

Inconcepibile la verginità delle madri, e inaudita la procreazione nelle vergini; ma in te, Madre di Dio, si sono entrambi conciliate. Perciò tutte le genti della terra senza fine ti magnificano.


KINONIKON

 Potìrion sotirìu lìpsome, ke to ònoma Kirìu epikalèso-me. Alliluia. (3 volte)

Prenderò il calice della salvezza, ed invocherò il nome del Signore. Alliluia. (3 volte)


Preghiera dell’Ambone.


 Colui che non ha principio e ultraessenziale, tuttovedente e tuttoreggente, Sovrano Cristo Dio nostro, l'artefice delle meraviglie e Dio dei prodigi, e operatore e perfezionatore dei miracoli, Sovrano delle buone richieste, e redentore dei disperati e degli smarriti, e ricompensatore generoso dei desideri attraverso la preghiera, tu che ai tuoi servi Gioacchino e Anna, irreprensibilmente chiamati alla comunità, tramutasti la tristezza della sterile mancanza di figli e dell'infecondità in letizia di ottima prole, che misticamente le bocche dei divini araldi preannunciarono che sarebbe fiorito come il virgulto dalla radice di Iesse, dalla quale stavi per far nascere nella carne il fiore che avrebbe profumato il mondo, o principio di tutti i beni e di ogni pienezza, tu anche ora esisti quale fonte di ogni dono buono di irraggiamento di luce, e dispensatore ricchissimo, avendo compiuto da colei che ti partorì senza nozze la manifesta nascita della comune grazia e salvezza, e noi, che abbiamo in sorte la sacra divinizzante azione dei tuoi divini misteri, tu allontana da noi con le opere buone la sterilità infruttuosa, rendici degni di portare sempre come frutto a te le virtù affinché noi partecipiamo anche dell’eredità dei giusti nel regno tuo.

    Liberaci dall’amaro e perenne assalto dei potenti barbari. 

  Alleggerisci il pesante e molesto giogo della loro schiavitù, piuttosto, dona a noi il perfetto rigetto della tirannia e della condanna di quelli. 

    Benedici il popolo tuo e circonda di difesa la tua eredità, e salva noi da ogni assalto e malvagità dei nemici. Accresci la gloria del popolo tuo che trae nome da Cristo, e innalza il corno e riempi dei doni celesti e terreni dell’abbondanza e della fruttuosità, come provvidente e causa di tutti i beni.

    Per le intercessioni dell'immacolata tua Madre, Sovrana nostra, e di tutti i Santi, con i quali noi tributiamo culto e adorazione a te, con il Padre tuo che non ha principio e il vivificante tuo Spirito, ora e sempre e nei secoli dei secoli. 



venerdì 4 settembre 2020

La Domenica Bizantina - Domenica 06 Settembre 2020

 6 SETTEMBRE 2020

Domenica XV di San Matteo

Memoria del miracolo avvenuto a Colossi, o Chones, per opera dell’arcangelo Michele.




Tono pl. I; Eothinòn III



1^ ANTIFONA

Agathòn to exomologhìsthe to Kirìo, ke psàllin to onòmatì su, Ìpsiste. Tes presvìes tis Theotòku, Sòter, sòson imàs.

Buona cosa è lodare il Signore, ed inneggiare al tuo nome, o Altissimo. Per l’intercessione della Madre di Dio, o Salvatore, salvaci.


2^ ANTIFONA

O Kìrios evasìlefen, efprèpian enedhìsato, enedhìsato o Kìrios dhìnamin ke periezòsato. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia.

Il Signore regna, si è rivestito di splendore, il Signore si è ammantato di fortezza e se n’è cinto. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.


3^ ANTIFONA

Dhèfte agalliasòmetha to Kirìo, alalàxomen to Theò to Sotìri imòn

Ton sinànarchon Lògon Patrì ke Pnèvmati, ton ek Parthènu techtènda is sotirìan imòn, animnìsomen, pistì, ke proskinìsomen; òti ivdhòkise sarkì anelthìn en do stavrò, ke thànaton ipomìne, ke eghìre tus tethneòtas en ti endhòxo anastàsi aftù.


Venite, esultiamo nel Signore, cantiamo inni di giubilo a Dio, nostro Salvatore. 

Cantiamo, fedeli, e adoriamo il Verbo coeterno al Padre ed allo Spirito, partorito dalla Vergine a nostra salvezza: perché nella carne ha voluto salire sulla croce, sottoporsi alla morte e risuscitare i morti con la sua risurrezione gloriosa.

ISODIKÒN

Dhèfte proskinìsomen ke prospèsomen Christò. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia.


Venite, adoriamo e prostriamoci davanti a Cristo.O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.


APOLITIKIA

Ton sinànarchon Lògon Patrì ke Pnèvmati, ton ek Parthènu techtènda is sotirìan imòn, animnìsomen, pistì, ke proskinìsomen; òti ivdhòkise sarkì anelthìn en do stavrò, ke thànaton ipomìne, ke eghìre tus tethneòtas en ti endhòxo anastàsi aftù.

Cantiamo, fedeli, e adoriamo il Verbo coeterno al Padre ed allo Spirito, partorito dalla Vergine a nostra salvezza: perché nella carne ha voluto salire sulla croce, sottoporsi alla morte e risuscitare i morti con la sua risurrezione gloriosa.


 Ton uranìon stratiotòn Archistratighe dhisopùmen se imìs i anàxii, ina tes ses dheìsesi tichìsis imàs, skepi tòn pterìgon tis aìlu su dhòxis fruron imàs prospiptontas, ektenòs ke voòntas: ek ton kindìnon lìtrose imàs, os taxiàrchis tòn àno Dhinàmeon.

    Capo supremo dei celesti eserciti, noi indegni ti supplichiamo: con le tue preghiere sii per noi baluardo; custodisci al riparo delle ali della tua gloria immateriale noi che ci prostriamo e con insistenza gridiamo: Liberaci dai pericoli, tu che sei principe delle superne schiere.


APOLITIKION (DEL SANTO DELLA CHIESA)

    Kanòna pìsteos ke ikòna praòtitos enkratìas dhidàskalon anèdhixè se ti pìmni su i ton pragmàton alìthia; dhià tùto ektìso ti tapinosi ta ipsilà, ti ptochìa ta plùsia; Pàter Ierarcha Nicòlae, prèsveve Christò to Theò, sothìne tas psichàs imòn

Regola di fede immagine di mansuetudine, maestro di continenza ti designò al tuo gregge la verità dei fatti; e in vero con l’umiltà hai raggiunto le vette più eccelse, con la povertà la vera ricchezza, Padre Gerarca Nicola prega Cristo Dio di salvare le anime nostre.


KONDAKION

  Ioakìm ke Ànna onidhismù ateknìas ke Adhàm ke Èva ek tis fthoràs tu thanàtu ileftheròthisan, Àchrande, en ti aghìa ghennìsi su. Aftìn eortàzi ke o laòs su, enochìs ton ptesmàton litrothìs en to kràzin si. I stìra tìkti tin Theotòkon ke trofòn tis zoìs imòn.

Gioacchino ed Anna furono liberati dall’obbrobrio della sterilità e Adamo ed Eva dalla corruzione della morte, o Immacolata, per la tua natività. Ancor questa festeggia il tuo popolo, riscattato dalla schiavitù dei peccati; esclamando a te: la sterile genera la Madre di Dio e la nutrice della nostra vita.


APOSTOLOS (2 Cor 1, 21-2, 4)

 

- Tu, o Signore, ci custodirai e ci guarderai da questa gente per sempre. (Sal 11,8).

 

- Salvami, Signore, perché non c’è più un uomo fedele; perché è scomparsa la fedeltà tra i figli degli uomini. (Sal 11,2).


Dalla seconda lettera di San Paolo ai Corinti.


    Fratelli, è Dio stesso che ci conferma, insieme a voi, in Cristo, e ci ha conferito l’unzione, ci ha impresso il sigillo e ci ha dato la caparra dello Spirito Santo nei nostri cuori. Io chiamo Dio a testimone sulla mia vita, che solo per risparmiarvi rimproveri non sono più venuto a Corinto. Noi non intendiamo far da padroni sulla vostra fede; siamo invece i collaboratori della vostra gioia, perché nella fede voi siete già saldi. Ritenni pertanto opportuno non venire di nuovo fra voi con tristezza. Perché se io rattristo voi, chi mi rallegrerà se non colui che è stato da me rattristato? Ho scritto proprio queste cose per non dovere poi essere rattristato, alla mia venuta, da quelli che dovrebbero rendermi lieto, persuaso come sono riguardo a voi tutti che la mia gioia è quella di tutti voi. Vi ho scritto in un momento di grande afflizione e col cuore angosciato, tra molte lacrime, però non per rattristarvi, ma per farvi conoscere l’affetto immenso che ho per voi.

Alliluia (3 volte).

- Canterò in eterno la tua misericordia, o Signore, con la mia bocca annunzierò la tua fedeltà di generazione in generazione. (Sal 88,2). 

 Alliluia (3 volte).

- Poiché hai detto: “La mia grazia durerà per sempre”; la tua verità è fondata nei cieli.  (Sal 88,3).

Alliluia (3 volte).


VANGELO (Matteo 22, 2-14)


   Disse il Signore questa parabola: «Il regno dei cieli è simile a un re che fece un banchetto di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non vollero venire. Di nuovo mandò altri servi a dire: Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e i miei animali ingrassati sono già macellati e tutto è pronto; venite alle nozze. 

   Ma costoro non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò e, mandate le sue truppe, uccise quegli assassini e diede elle fiamme la loro città. 

   Poi disse ai suoi servi: Il banchetto nuziale è pronto, ma gli invitati non ne erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade, e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze.

   Usciti nelle strade, quei servi raccolsero quanti ne trovarono, buoni e cattivi, e la sala si riempi di commensali. 

   Il re entrò per vedere i commensali e, scorto un tale che non indossava l’abito nuziale, gli disse: Amico, come hai potuto entrare qui senz'abito nuziale? Ed egli ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti. Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».


KINONIKON

Enìte ton Kìrion ek ton uranòn; enìte aftòn en tis ipsìstis. Alliluia.


Lodate il Signore dai cieli, lodatelo nell’alto dei cieli. Alliluia.


Martedì 8 settembre: Natività della Ss. Signora nostra, Madre di Dio e sempre Vergine Maria.