giovedì 24 dicembre 2020

25 Dicembre - Natale del Signore

 25 DICEMBRE



NATIVITÀ SECONDO LA CARNE DEL SIGNORE, DIO E SALVATORE NOSTRO GESÙ CRISTO



1^ ANTIFONA

Exomologhìsomè si, Kìrie, en òli kardhìa mu, dhiighìsome pànda ta thavmàsià su.Tes presvìes tis Theotòku, Sòter, sòson imàs.

Ti loderò, o Signore con tutto il mio cuore, celebrerò tutte le tue meraviglie. Per l’intercessione della Madre di Dio, o Salvatore, salvaci.


2^ ANTIFONA

Makàrios anìr o fovùmenos ton Kìrion; en tes endolès aftù thelìsi sfòdhra. Sòson imàs, Iiè Theù, o ek Parthènu techthìs, psàllondàs si: Alliluia.

Beato l’uomo che teme il Signore e che nei suoi comandamenti si compiace oltremodo. O Figlio di Dio, che sei nato dalla Vergine, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.


3^ ANTIFONA

Ipen o Kìrios to Kirìo mu: Kàthu ek dhexiòn mu, èos an thò tus echtrùs su ipopòdhion ton podhòn su.

I ghènnisìs su, Christè o Theòs imòn, anètile to kòsmo to fòs to tis gnòseos; en aftì gar i tis àstris latrèvondes ipò astèros edhidhàskondo se proskinìn ton Ilion tis dhikeosìnis, ke se ghinòskin ex ìpsus Anatolìn. Kìrie, dhòxa si.

Ha detto il Signore al mio Signore: Siedi alla mia destra, finché faccia dei tuoi nemici lo sgabello dei tuoi piedi.

La tua natività, o Cristo Dio nostro, fece spuntare nel mondo la luce della verità; per essa infatti gli adoratori degli astri vennero ammaestrati da una stella ad adorare Te, sole di giustizia, e a riconoscere Te, aurora celeste. O Signore, gloria a Te.


ISODIKÒN

Ek gastròs pro Eosfòru eghènnisà se; òmose Kìrios, ke u metamelithìsete; si ì ierèfs is ton eòna katà tin tàxin Melkisedèk. Sòson imàs, Iiè Theù, o ek Parthènu techthìs, psàllondàs si: Alliluia.

Dal mio seno ti ho generato prima della stella mattutina; il Signore ha giurato e non si pentirà; Tu sei sacerdote in eterno secondo l’ordine di Melchisedek. O Figlio di Dio, che sei nato dalla Vergine, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.


APOLITIKION

I ghènnisìs su, Christè o Theòs imòn, anètile to kòsmo to fòs to tis gnòseos; en aftì gar i tis àstris latrèvondes ipò astèros edhidhàskondo se proskinìn ton Ilion tis dhikeosìnis, ke se ghinòskin ex ìpsus Anatolìn. Kìrie, dhòxa si. 

La tua natività, o Cristo Dio nostro, fece spuntare nel mondo la luce della verità; per essa infatti gli adoratori degli astri vennero ammaestrati da una stella ad adorare Te, sole di giustizia, e a riconoscere Te, aurora celeste. O Signore, gloria a Te.


KONDAKION

I Parthènos sìmeron ton iperùsion tìkti, ke i ghì to spìleon to aprosìto prosàghi. Angheli metà pimènon dhoxologùsi, Màghi dhe metà astèros odhiporùsi; dhi’imàs gar eghennìthi pedhìon nèon, o pro eònon Theòs. pedhìon nèon, ton pro eònon Theòn.

Oggi la Vergine dà alla luce l’Eterno e la terra offre una spelonca all’Inaccessibile. Gli Angeli con i pastori cantano gloria, i Magi camminano seguendo la guida della stella; poiché per noi è nato un tenero bambino il Dio eterno.


INVECE DEL TRISÀGHION

Osi is Christòn evaptìsthite, Christòn enedhìsasthe. Alliluia.

Quanti siete stati battezzati in Cristo, di Cristo vi siete rivestiti. Alliluia.


APOSTOLOS (Gal. 4, 4-7)

- A te si prostri tutta la terra, a te canti inni, canti al tuo nome. 

(Sal. 65,4).

- Cantate al Signore da tutta la terra. (Sal. 65,1).


Dalla lettera di San Paolo ai Galati.

Fratelli, quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge, per riscattare coloro che erano sotto la legge, perché ricevessimo l’adozione a figli. E che voi siete figli ne è prova il fatto che Dio ha mandato nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio che grida: Abbà, Padre! Quindi non sei più schiavo, ma figlio; e se figlio, sei anche erede per volontà di Dio.

Alliluia (3 volte).

- I cieli narrano la gloria di Dio e il firmamento annunzia l’opera delle sue mani. (Sal. 18,2).  

Alliluia (3 volte).

- Il giorno al giorno ne affida il messaggio e la notte alla notte ne trasmette notizia. (Sal. 18,3). 

Alliluia (3 volte).


VANGELO (Matteo 2, 1-12)

Gesù nacque a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode. Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano: “Dov’è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo”. All’udire queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s’informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Messia. Gli risposero: “A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda: da te uscirà infatti un capo che pascerà il mio popolo, Israele.

    Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme esortandoli: “Andate e informatevi accuratamente del bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo”. Udite le parole del re, essi partirono

   Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra.


MEGALINARION 

Megàlinon, psichì mu, tin timiotèran ke endoxotèran ton àno stratevmàton. Mistìrion xènon orò ke paràdhoxon: uranòn to spìleon, thrònon cheruvikòn tin parthènon, tin fàtnin chorìon en ò aneklìthi o achòritos Christòs o Theòs; on animnùndes megalìnomen.

Esalta, o anima mia, Colei che è più onorabile e più gloriosa delle schiere celesti. Contemplo un mistero meraviglioso ed incredibile: cielo è la spelonca, trono cherubico la Vergine, la mangiatoia culla in cui è adagiato Dio infinito, che inneggiando magnifichiamo.


KINONIKON

Lìtrosin apèstile Kìrios to laò aftù. Alliluia.

Il Signore inviò al suo popolo la salvezza. Alliluia.


DOPO “SOSON, O THEOS”: 

I ghènnisìs su, Christè o Theòs imòn, .......

La tua natività, o Cristo Dio nostro, .......


Preghiera dell'Ambone

Cristo Dio nostro, tu che da prima di tutti i secoli risplendesti impassibilmente dal Padre che non ha principio, e che negli ultimi tempi ti incarnasti dalla Vergine santa, tu che per noi ti facesti povero affinché con la tua povertà noi fossimo arricchiti; tu che avvolto nelle fasce come bambino e divinamente deposto nella mangiatoia; Sovrano che di tutto ti curi, tu accetta le nostre semplici lodi e implorazioni, come la lode dei Pastori e l'adorazione dei Magi con i doni, e rendici degni che facciamo parte del coro della Milizia celeste, e di essere accolti come eredi della gioia celeste preparata per quelli che degnamente festeggiano la tua Nascita, e ai fedeli governanti dona la vittoria. Poiché amorevole per gli uomini tu sei, e glorificato con il Padre tuo che non ha principio e con il tuttosanto e buono e vivificante tuo Spirito, ora e sempre e per i secoli dei secoli.


INVECE DI “II TO ÒNOMA KIRÌU”

Christòs ghennate doxasate, Christòs es uranòn apantisate, Christòs epì ghis ipsotite. Asate to Kirìo pasa i ghi ke en evfrosini anìmnisate lai, oti dedoxaste.

Cristo nasce, glorificatelo, Cristo discende dal cielo andategli incontro. Cristo è sulla terra, siatene fieri. Canta al signore terra tutta, e voi popoli nella gioia celebratelo con inni, perché si è coperto di gloria.


sabato 19 dicembre 2020

La Domenica Bizantina - Domenica 20 Dicembre 2020 - Domenica prima del Natale

 20 DICEMBRE 2020

Domenica prima del Natale: dei Ss. Padri: da Adamo fino a Giuseppe, sposo di Maria


Santo ieromartire Ignazio il teòforo.


Tono IV; Eothinòn VII

1^ ANTIFONA

Agathòn to exomologhìsthe to Kirìo, ke psàllin to onòmatì su, Ìpsiste. Tes presvìes tis Theotòku, Sòter, sòson imàs.

Buona cosa è lodare il Signore, ed inneggiare al tuo nome, o Altissimo. Per l’intercessione della Madre di Dio, o Salvatore, salvaci.

2^ ANTIFONA

O Kìrios evasìlefen, efprèpian enedhìsato, enedhìsato o Kìrios dhìnamin ke periezòsato. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia

Il Signore regna, si è rivestito di splendore, il Signore si è ammantato di fortezza e se n’è cinto. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.

3^ ANTIFONA

Dhèfte agalliasòmetha to Kirìo, alalàxomen to Theò to Sotìri imòn.

To fedhròn tis Anastàseos kìrigma, ek tu Anghèlu mathùse e tu Kirìu Mathìtrie, ke tin progonikìn apòfasin aporrìpsase, tis Apostòlis kafchòmene èlegon: Eskìlefte o thànatos ighèrthi Christòs o Theòs, dhorùmenos to kòsmo to mèga èleos.

Venite, esultiamo nel Signore, cantiamo inni di giubilo a Dio, nostro Salvatore. 

Appreso dall’angelo il radioso annuncio della risurrezione, e libere dalla sentenza data ai progenitori, le discepole del Signore dicevano fiere agli apostoli: È stata spogliata la morte, è risorto Cristo Dio, per donare al mondo la grande misericordia.

ISODIKÒN

Dhèfte proskinìsomen ke prospèsomen Christò. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia.


Venite, adoriamo e prostriamoci davanti a Cristo. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.


APOLITIKIA

To fedhròn tis Anastàseos kìrigma, ek tu Anghèlu mathùse e tu Kirìu Mathìtrie, ke tin progonikìn apòfasin aporrìpsase, tis Apostòlis kafchòmene èlegon: Eskìlefte o thànatos ighèrthi Christòs o Theòs, dhorùmenos to kòsmo to mèga èleos.

Appreso dall’angelo il radioso annuncio della risurrezione, e libere dalla sentenza data ai progenitori, le discepole del Signore dicevano fiere agli apostoli: È stata spogliata la morte, è risorto Cristo Dio, per donare al mondo la grande misericordia.

Etimàzu Vithleèm, ìnikte pàsin i Edhèm; evtrepìzu Efrathà, òti to xìlon tis zoìs en do spilèo exìnthisen ek tis Parthènu. Paràdisos ke gar i ekìnis gastìr edhìchthi noitòs, en o to thìon fitòn ex u fagòndes zìsomen, uchì dhe os o Adhàm tethnixòmetha. Christòs gennàte, tin prin pesùsan anastìson ikòna.

Preparati, o Bethlem, a tutti si apre l'Eden; esulta, o Efrata, poiché nella grotta sta per fiorire dalla Vergine l'albero della vita! Il di Lei seno appare come un giardino spirituale, nel quale germoglia il frutto divino, e noi mangiandone vivremo e non morremo come Adamo. Cristo nasce per rialzare la decaduta immagine dell'uomo.

Megàla ta tis pìsteos katorthòmata! En ti pighì tis flogòs, os epì ìdhatos anapàfseos, i Aghii tris Pèdhes igàllondo; ke o profìtis Dhaniìl leòndon pimìn os provàton edhìknito. Tes aftòn ikesìes, Christè o Theòs, sòson tas psichàs imòn.

Grandi sono le opere della fede! I tre fanciulli nella fornace ardente gode-vano come in un’acqua ristoratrice! E il santo profeta Daniele se ne stava in mezzo ai leoni, come un pastore di pecorelle. Deh! Per la loro intercessione, o Cristo Dio, salva le anime nostre.


APOLITIKION (DEL SANTO DELLA CHIESA)

Kanòna pìsteos ke ikòna praòtitos enkratìas dhidàskalon anèdhixè se ti pìmni su i ton pragmàton alìthia; dhià tùto ektìso ti tapinosi ta ipsilà, ti ptochìa ta plùsia; Pàter Ierarcha Nicòlae, prèsveve Christò to Theò, sothìne tas psichàs imòn.

Regola di fede immagine di mansuetudine, maestro di continenza ti designò al tuo gregge la verità dei fatti; e in vero con l’umiltà hai raggiunto le vette più eccelse, con la povertà la vera ricchezza, Padre Gerarca Nicola prega Cristo Dio di salvare le anime nostre.

KONDAKION

I Parthènos sìmeron ton proeònion Lògon en spilèo èrchete apotekìn aporrìtos. Chòreve, i ikumèni akutisthìsa; dhòxason metà anghèlon ke ton pimènon vulithènda epofthìne pedhìon nèon, ton pro eònon Theòn.

Oggi la Vergine si dirige alla grotta per dare ineffabilmente alla luce il Verbo eterno. Esulta, o universo, nell’udire ciò; glorifica con gli angeli e i pastori l’eterno Dio, che ha voluto apparire tenero bambino.


APOSTOLOS (Eb 11, 9-10. 32-40)

- Benedetto sei tu, o Signore, Dio dei Padri nostri, e lodato e glorificato è il tuo nome nei secoli. (Dan 3,26).

- Poiché sei giusto in tutto ciò che hai fatto; e tutte le tue opere sono vere e rette le tue vie. (Dan   3,27).


Dalla lettera agli Ebrei.

Fratelli, per fede Abramo soggiornò nella terra promessa come in una regione straniera, abitando sotto le tende, come anche Isacco e Giacobbe, coeredi della medesima promessa. Egli aspettava infatti la città dalle salde fondamenta, il cui architetto e costruttore è Dio stesso. E che dirò ancora? Mi mancherebbe il tempo, se volessi narrare di Gedeone, di Barak, di Sansone, di Iefte, di Davide, di Samuele e dei profeti, i quali per fede conquistarono regni, esercitarono la giustizia, conseguirono le promesse, chiusero le fauci dei leoni, spensero la violenza del fuoco, scamparono al taglio della spada, trovarono forza dalla loro debolezza, divennero forti in guerra, respinsero invasioni di stranieri. Alcune donne riacquistarono per risurrezione i loro morti. Altri poi furono torturati, non accettando la liberazione loro offerta, per ottenere una migliore risurrezione. Altri, infine, subirono scherni e flagelli, catene e prigionia. Furono lapidati, torturati, segati, furono uccisi di spada, andarono in giro coperti di pelli di pecora e di capra, bisognosi, tribolati, maltrattati di loro il mondo non era degno!, vaganti per i deserti, sui monti, tra le caverne e le spelonche della terra. Eppure, tutti costoro, pur avendo ricevuto per la loro fede una buona testimonianza, non conseguirono la promessa: Dio aveva in vista qualcosa di meglio per noi, perché essi non ottenessero la perfezione senza di noi. 

Alliluia (3 volte).

- O Dio, con le nostre orecchie abbiamo udito, i nostri Padri ci hanno raccontato l’opera che hai compiuto ai loro giorni, nei tempi antichi. (Sal. 43,2).

Alliluia (3 volte).

- Gridano i giusti, e il Signore li ascolta; e da tutte le loro angosce li salva.  (Sal 33,18)

Alliluia (3 volte).


VANGELO (Matteo 1, 1-25)

Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo. Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esròm, Esròm generò Aram, Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmòn, Salmòn generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide. Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa, Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò Asàf, Asàf generò Giòsafat, Giòsafat generò Ioram, Ioram generò Ozia, Ozia generò Ioatam, Ioatam generò Acaz, Acaz generò Ezechia, Ezechia generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosia, Giosia generò Ieconia e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia. Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconia generò Salatiel, Salatiel generò Zorobabèle, Zorobabèle generò Abiùd, Abiùd generò Elìacim, Elìacim generò Azor, Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd, Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù chiamato Cristo.

    La somma di tutte le generazioni, da Abramo a Davide, è così di quattordici; da Davide fino alla deportazione in Babilonia è ancora di quattordici; dalla deportazione in Babilonia a Cristo è, infine, di quattordici.

    Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto. Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: “Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo.

    Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati”. Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele, che significa Dio con noi. Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa, la quale, senza che egli la conoscesse, partorì un figlio, che egli chiamò Gesù.

MEGALINARION 

Megàlinon, psichì mu, tin timiotèran ke endoxotèran ton àno stratevmàton. Mistìrion xènon orò ke paràdhoxon: uranòn to spìleon, thrònon cheruvikòn tin parthènon, tin fàtnin chorìon en ò aneklìthi o achòritos Christòs o Theòs; on animnùndes megalìnomen.

Esalta, o anima mia, Colei che è più onorabile e più gloriosa delle schiere celesti. Contemplo un mistero meraviglioso ed incredibile: cielo è la spelonca, trono cherubico la Vergine, la mangiatoia culla in cui è adagiato Dio infinito, che inneggiando magnifichiamo.


AI DITTICI

Nikòlae màkar parèso nìn* prostàtis kiè fìlaks* kiè èk vlàvis pan-dodhapìs*, imàs rìse pàndas*, èn ghì kiè èn thalàssi*, tùs sé thermos fonùndas* kiè megalìnondas.

O Nicola Santo e protettor* custodisci tutti* e proteggi da ogni mal*; in terra e per mare* il popolo devoto* che con fede accorre* ad inneggiare Te.

KINONIKON

Enìte ton Kìrion ek ton uranòn; enìte aftòn en tis ipsìstis. Alliluia.

Lodate il Signore dai cieli, lodatelo lassù nell’alto. Alliluia.


INVECE DI “II TO ÒNOMA KIRÌU”

Christòs ghennate doxasate, Christòs es uranòn apantisate, Christòs epì ghis ipsotite. Asate to Kirìo pasa i ghi ke en evfrosini anìmnisate lai, oti dhedoxaste.

Cristo nasce, glorificatelo, Cristo discende dal cielo andategli incontro. Cristo è sulla terra, siatene fieri. Canta al signore terra tutta, e voi popoli nella gioia celebratelo con inni, perché si è coperto di gloria.



- Mercoledì, previgilia del Santo Natale, si osserva il digiuno e l’astinenza.


- Venerdì: Natività secondo la carne del Signore, Dio e Salvatore nostro Gesù Cristo. 


venerdì 11 dicembre 2020

La Domenica Bizantina - Domenica 13 Dicembre 2020 - Festa di Santa Lucia, la Splendente!

 13 DICEMBRE 2020

XXIX (XI di San Luca).

Domenica dei Progenitori del Signore.

SANTA LUCIA VERGINE E MARTIRE.


Tono III; Eothinòn VI


1^ ANTIFONA

Agathòn to exomologhìsthe to Kirìo, ke psàllin to onòmatì su, Ìpsiste. Tes presvìes tis Theotòku, Sòter, sòson imàs.

Buona cosa è lodare il Signore, ed inneggiare al tuo nome, o Altissimo. Per l’intercessione della Madre di Dio, o Salvatore, salvaci.


2^ ANTIFONA

O Kìrios evasìlefen, efprèpian enedhìsato, enedhìsato o Kìrios dhìnamin ke periezòsato. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia

Il Signore regna, si è rivestito di splendore, il Signore si è ammantato di fortezza e se n’è cinto. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.


3^ ANTIFONA

Dhèfte agalliasòmetha to Kirìo, alalàxomen to Theò to Sotìri imòn.


Evfrenèstho ta urània agalliàstho ta epìghia, óti epìise kràtos en vrachìoni aftù o kìrios; epàtise to thanàto ton thànaton, protòtokos ton nekròn sas, pàse e dhinàmis ton eghèneto; ek kilìas Àdhu erìsato imàs ke parèsche to kòsmo to mèga èleos.


Venite, esultiamo nel Signore, cantiamo inni di giubilo a Dio, nostro Salvatore. 

Si rallegrino le regioni celesti, esultino quelle terrestri, perché il Signore ha operato potenza con il suo braccio: con la morte ha calpestato la morte, è divenuto primogenito dai morti, dal ventre dell’ade ci ha strappati, e ha elargito al mondo la grande misericordia.


ISODIKÒN

Dhèfte proskinìsomen ke prospèsomen Christò. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia.


Venite, adoriamo e prostriamoci davanti a Cristo.O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.


APOLITIKIA

Evfrenèstho ta urània agalliàstho ta epìghia, óti epìise kràtos en vrachìoni aftù o kìrios; epàtise to thanàto ton thànaton, protòtokos ton nekròn sas, pàse e dhinàmis ton eghèneto; ek kilìas Àdhu erìsato imàs ke parèsche to kòsmo to mèga èleos.

Si rallegrino le regioni celesti, esultino quelle terrestri, perché il Signore ha operato potenza con il suo braccio: con la morte ha calpestato la morte, è divenuto primogenito dai morti, dal ventre dell’ade ci ha strappati, e ha elargito al mondo la grande misericordia.

En pìsti tus Propàtoras edhikèosas, tin ex Ethnòn dhi’aftòn promnistefsàmenos Ekklisìan. Kafchònde en dhòxi i Aghii, òti ek spèrmatos aftòn ipàrchi karpòs efkleìs, i aspòros tekùsa se. Tes aftòn ikesìes, Christè o Theòs, sòson tas psichàs imòn.

Hai giustificato nella fede i Progenitori, preannunziando per mezzo loro la Chiesa delle genti. Nella gloria esultano i santi, poiché dalla loro discendenza è nata, frutto eletto, colei che ti ha generato. Per le loro preghiere, Cristo Dio, salva le anime nostre.

Os nìnfi perìdhoxos tu vasilèos Christù, os màrtis polìathlos ke os parthènos semnì, Lukia panèfìme, dhòxis katixiòthis tis alìktu ke thias; òthen ke ses presvìes oflimàton tin lìsin parèchis tis timòsi pòtho tin mnìmin su.

Come gloriosa sposa di Cristo Re, martire invitta e veneranda vergine, o Santa Lucia, tu ti guadagnasti un’eterna e divina gloria. Con le tue preghiere perciò ottieni la remissione dei peccati a noi che con devozione ti festeggiamo.


APOLITIKION (DEL SANTO DELLA CHIESA)

Kanòna pìsteos ke ikòna praòtitos enkratìas dhidàskalon anèdhixè se ti pìmni su i ton pragmàton alìthia; dhià tùto ektìso ti tapinosi ta ipsilà, ti ptochìa ta plùsia; Pater Ierarcha Nicòlae, prèsveve Christò to Theò, sothìne tas psichàs imòn.

Regola di fede immagine di mansuetudine, maestro di continenza ti designò al tuo gregge la verità dei fatti; e in vero con l’umiltà hai raggiunto le vette più eccelse, con la povertà la vera ricchezza, Padre Gerarca Nicola prega Cristo Dio di salvare le anime nostre.


KONDAKION

I Parthènos sìmeron ton proeònion Lògon en spilèo èrchete apo-tekìn aporrìtos. Chòreve, i ikumèni akutisthìsa; dhòxason metà anghèlon ke ton pimènon vulithènda epofthìne pedhìon nèon, ton pro eònon Theòn.

Oggi la Vergine si dirige alla grotta per dare ineffabilmente alla luce il Verbo eterno. Esulta, o universo, nell’udire ciò; glorifica con gli angeli e i pastori l’eterno Dio, che ha voluto apparire tenero bambino.


APOSTOLOS (Col 3, 4-11)


- Quanto sono grandiose le tue opere, Signore! Tutto hai fatto con saggezza.  (Sal 67,36)

- Benedici, anima mia, il Signore! Signore mio Dio, quanto sei grande. (Sal 67,27)


Dalla lettera di San Paolo ai Colossesi

Fratelli, quando si manifesterà Cristo, la vostra vita, allora anche voi sarete manifestati con lui nella gloria. Mortificate dunque quella parte di voi che appartiene alla terra: fornicazione, impurità, passioni, desideri cattivi e quell’avarizia insaziabile che è idolatria, cose tutte che attirano l’ira di Dio su coloro che disubbidiscono. Anche voi un tempo eravate così, quando la vostra vita era immersa in questi vizi. Ora invece deponete anche voi tutte queste cose: ira, passione, malizia, maldicenze e parole oscene dalla vostra bocca. Non mentitevi gli uni gli altri. Vi siete infatti spogliati dell’uomo vecchio con le sue azioni e avete rivestito il nuovo, che si rinnova, per una piena conoscenza, ad immagine del suo creatore. Qui non c’è più Greco o Giudeo, circoncisione o incirconcisione, barbaro o Scita, schiavo o libero, ma Cristo è tutto in tutti.

Alliluia (3 volte).

- Avanza con successo e regna per la verità, la clemenza e la giustizia, e la tua destra ti guidi a cose mirabili.    (Sal. 39, 20).

Alliluia (3 volte).

- Ami la giustizia e detesti l’empietà perciò ti unse il Signore, tuo Dio con olio di letizia a preferenza dei tuoi uguali. (Sal. 39, 3b).

Alliluia (3 volte).


VANGELO (Luca. 14, 16-24 e Mt. 22,14)


Disse Gesù questa parabola: “Un uomo diede una grande cena e fece molti inviti. All’ora della cena, mandò il suo servo a dire agli invitati: Venite, è pronto. Ma tutti, all’unanimità, cominciarono a scusarsi. Il primo disse: Ho comprato un campo e devo andare a vederlo; ti prego, considerami giustificato. Un altro disse: Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego, considerami giustificato. Un altro disse: Ho preso moglie e perciò non posso venire. Al suo ritorno il servo riferì tutto questo al padrone. Allora il padrone di casa, irritato, disse al servo: Esci subito per le piazze e per le vie della città e conduci qui poveri, storpi, ciechi e zoppi. Il servo disse: Signore, è stato fatto come hai ordinato, ma c’è ancora posto. Il padrone allora disse al servo: Esci per le strade e lungo le siepi, spingili ad entrare, perché la mia casa si riempia. Perché vi dico: Nessuna di quegli uomini che erano stati invitati assaggerà la mia cena”. 


MEGALINARION 

Megàlinon, psichì mu, tin timiotèran ke endoxotèran ton àno stratevmàton. Mistìrion xènon orò ke paràdhoxon: uranòn to spìleon, thrònon cheruvikòn tin parthènon, tin fàtnin chorìon en ò aneklìthi o achòritos Christòs o Theòs; on animnùndes megalìnomen.

Esalta, o anima mia, Colei che è più onorabile e più gloriosa delle schiere celesti. Contemplo un miste-ro meraviglioso ed incredibile: cielo è la spelonca, trono cherubico la Vergine, la mangiatoia culla in cui è adagiato Dio infinito, che inneg-giando magnifichiamo.


AI DITTICI:

O Nicola Santo e protettor* custodisci tutti* e proteggi da ogni mal*; in terra e per mare* il popolo devoto* che con fede accorre* ad inneggiare Te.


KINONIKON

Is mnimòsinon eònon èste dhìkeos, ke apò akoìs poniràs u fovithìsete. Alliluia.

In memoria eterna sarà il giusto, di cattiva fama non avrà paura. Alliluia.


INVECE DI “II TO ÒNOMA KIRÌU”

Christòs ghennate doxasate, Christòs es uranòn apantisate, Christòs epì ghis ipsotite. Asate to Kirìo pasa i ghi ke en evfrosini anìmnisate lai, oti dedoxaste

Cristo nasce, glorificatelo, Cristo discende dal cielo andategli incontro. Cristo è sulla terra, siatene fieri. Canta al signore terra tutta, e voi popoli nella gioia celebratelo con inni, perché si è coperto di gloria.


Da mercoledì inizia la novena del Santo Natale del Santo Natale


sabato 5 dicembre 2020

La Domenica Bizantina - Domenica 06 Dicembre 2020 - Solennità di San Nicola di Mira, Titolare della Parrocchia e Patrono di Mezzojuso

 6 DICEMBRE 2020

DOMENICA XXVIII

X DI SAN LUCA.

SAN NICOLA, VESCOVO DI MYRA DELLA LICIA, 

IL TAUMATURGO. 



PATRONO DI MEZZOJUSO. 



1^ ANTIFONA

Agathòn to exomologhìsthe to Kirìo, ke psàllin to onòmatì su, Ìpsiste. Tes presvìes tis Theotòku, Sòter, sòson imàs.


Buona cosa è lodare il Signore, ed inneggiare al tuo nome, o Altissimo. Per l’intercessione della Madre di Dio, o Salvatore, salvaci.


2^ ANTIFONA

O Kìrios evasìlefen, efprèpian enedhìsato, enedhìsato o Kìrios dhìnamin ke periezòsato. Presvìes ton aghìon su sòson imàs, Kirie.

Il Signore regna, si è rivestito di splendore, il Signore si è ammantato di fortezza e se n’è cinto. Per l’intercessione dei tuoi Santi salvaci, o Signore.


3^ ANTIFONA

Dhèfte agalliasòmetha to Kirìo, alalàxomen to Theò to Sotìri imòn.

Ote katìlthes pros ton thànaton, i zoì athànatos, tòte ton àdhin enèkrosas ti astrapì tis Theòtitos; òte dhe ke tus tethneòtas ek ton katachtonìon anèstisas, pàse e dhinàmis ton epuranìon ekràvgazon: Zoodhòta Christè, o Theòs imòn, dhòxa si.


Venite, esultiamo nel Signore, cantiamo inni di giubilo a Dio, nostro Salvatore. 


Quando discendesti nella morte, o vita immortale, allora mettesti a morte l’ade con la folgore della tua divinità; e quando risuscitasti i morti dalle regioni sotterranee, tutte le schiere delle regioni celesti gridavano: O Cristo datore di vita, Dio nostro, gloria a te.


ISODIKÒN

Dhèfte proskinìsomen ke prospèsomen Christò. Sòson imàs, Iiè Theù, o en aghìis thavmastòs psalondàs si: Allilùia.

Venite, adoriamo e prostriamoci davanti a Cristo. O Figlio di Dio, ammirabile nei Santi, salva noi che a te cantiamo: Alleluia.


APOLITIKIA

Ote katìlthes pros ton thànaton, i zoì athànatos, tòte ton àdhin enèkrosas ti astrapì tis Theòtitos; òte dhe ke tus te-thneòtas ek ton katachtonìon anèstisas, pàse e dhinàmis ton epuranìon ekràvgazon: Zoodhòta Christè, o Theòs imòn, dhòxa si. 

Quando discendesti nella morte, o vita immortale, allora mettesti a morte l’ade con la folgore della tua divinità; e quando risuscitasti i morti dalle regioni sotterranee, tutte le schiere delle regioni celesti gridavano: O Cristo datore di vita, Dio nostro, gloria a te.


Kanòna pìsteos ke ikòna praòtitos enkratìas dhidàskalon anèdhixè se ti pìmni su i ton pragmàton alìthia; dhià tùto ektìso ti tapinosi ta ipsilà, ti ptochìa ta plùsia; Pàter Ierarcha Nicòlae, prèsveve Christò to Theò, sothìne tas psichàs imòn.

Regola di fede immagine di mansuetudine, maestro di continenza ti designò al tuo gregge la verità dei fatti; e in vero con l’umiltà hai raggiunto le vette più eccelse, con la povertà la vera ricchezza, Padre Gerarca Nicola prega Cristo Dio di salvare le anime nostre.

KONDAKION

I Parthènos sìmeron ton proeònion Lògon en spilèo èrchete apotekìn aporrìtos. Chòreve, i ikumèni akutisthìsa; dhòxason metà anghèlon ke ton pimènon vulithènda epofthìne pedhìon nèon, ton pro eònon Theòn.

Oggi la Vergine si dirige alla grotta per dare ineffabilmente alla luce il Verbo eterno. Esulta, o universo, nell’udire ciò; glorifica con gli angeli e i pastori l’eterno Dio, che ha voluto apparire tenero bambino.


APOSTOLOS (Eb.13,17-21)


- Preziosa davanti al Signore la morte del suo Santo. (Sal 155,6).

- Che cosa renderò al Signore per tutto quello che mi ha dato? (Sal 115,3).


Dalla lettera agli Ebrei.


 Fratelli, obbedite ai vostri capi e state loro sottomessi, perché essi vegliano per le vostre anime, come chi ha da renderne conto; obbedite, perché facciano questo con gioia e non gemendo: ciò non sarebbe vantaggioso per voi. Pregate per noi, poiché crediamo di avere una buona coscienza, volendo comportarci bene in ogni cosa. Con maggiore insistenza poi vi esorto a farlo, perché io vi sia restituito al più presto. Il Dio della pace che ha fatto tornare dai morti il Pastore grande delle pecore, in virtù del sangue di un'alleanza eterna, il Signore nostro Gesù, vi renda perfetti in ogni bene, perché possiate compiere la sua volontà, operando in voi ciò che a lui è gradito per mezzo di Gesù Cristo, al quale sia gloria nei secoli dei secoli. Così sia.

Alliluia (3 volte).

- I tuoi sacerdoti si rivestiranno di giustizia, e i tuoi fedeli esulteranno. (Sal. 131,9).

Alliluia (3 volte).

- Il Signore ha scelto Sion, l’ha voluta per sua dimora. (Sal. 131,13).

Alliluia (3 volte).


VANGELO (Luca. 13, 10-17)


    In quel tempo Gesù stava insegnando in una sinagoga il giorno di sabato. C’era là una donna che aveva da diciotto anni uno spirito che la teneva inferma; era curva e non poteva drizzarsi in nessun modo. Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: “Donna, sei libera dalla tua infermità”, e le impose le mani. Subito quella si raddrizzò e glorificava Dio. Ma il capo della sinagoga, sdegnato perché Gesù aveva operato quella guarigione di sabato, rivolgendosi alla folla disse: “Ci sono sei giorni in cui si deve lavorare; in quelli dunque venite a farvi curare e non in giorno di sabato”. Il Signore replicò: “Ipocriti, non sciogliete forse, di sabato, ciascuno di voi il bue o l’asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarlo? Questa figlia di Abramo, che satana ha tenuto legata diciott’anni, non doveva essere sciolta da questo legame in giorno di sabato?”. Quando egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, mentre la folla intera esultava per tutte le meraviglie da lui compiute.

MEGALINARION 

Megàlinon, psichì mu, tin timiotèran ke endoxotèran ton àno stratevmàton. Mistìrion xènon orò ke paràdhoxon: uranòn to spìleon, thrònon cheruvikòn tin parthènon, tin fàtnin chorìon en ò aneklìthi o achòritos Christòs o Theòs; on animnùndes megalìnomen.

Esalta, o anima mia, Colei che è più onorabile e più gloriosa delle schiere celesti. Contemplo un mistero meraviglioso ed incredibile: cielo è la spelonca, trono cherubico la Vergine, la mangiatoia culla in cui è adagiato Dio infinito, che inneggiando magnifichiamo.


AI DITTICI:

Nikòlae màkar parèso nìn* prostàtis kiè fìlaks* kiè èk vlàvis pan-dodhapìs*, imàs rìse pàndas*, èn ghì kiè èn thalàssi*, tùs sé thermos fonùndas* kiè megalìnondas.

O Nicola Santo e protettor* custodisci tutti* e proteggi da ogni mal*; in terra e per mare* il popolo devoto* che con fede accorre* ad inneggiare Te.


Il Padre Nostro “aggiornato”

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male.



KINONIKON

Is mnimòsinon eònon èste dhìkeos, ke apò akoìs poniràs u fovithìsete. Allilùia.

In memoria eterna sarà il giusto, di cattiva fama non avrà paura. Alliluia.


OPISTANVONOS

 Christòs ghennate doxasate, Christòs es uranòn apantisate, Christòs epì ghis ipsotite. Asate to Kirìo pasa i ghi ke en evfrosini anìmnisate lai, oti dedoxaste

Cristo nasce, glorificatelo, Cristo discende dal cielo andategli incontro. Cristo è sulla terra, siatene fieri. Canta al signore terra tutta, e voi popoli nella gioia celebratelo con inni, perché si è coperto di gloria.