sabato 27 giugno 2020

La Domenica Bizantina - Domenica 28 Giugno 2020 - IV di Matteo

28 GIUGNO 2020

DOMENICA IV DI SAN MATTEO


Traslazione delle reliquie dei Santi Ciro e Giovanni, anargiri.

Tono III; Eothinòn IV

1^ ANTIFONA

Agathòn to exomologhìsthe to Kirìo, ke psàllin to onòmatì su, Ìpsiste. Tes presvìes tis Theotòku, Sòter, sòson imàs.

Buona cosa è lodare il Signore, ed inneggiare al tuo nome, o Altissimo. Per l’intercessione della Madre di Dio, o Salvatore, salvaci.

2^ ANTIFONA

O Kìrios evasìlefen, efprèpian enedhìsato, enedhìsato o Kìrios dhìnamin ke periezòsato. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia

Il Signore regna, si è rivestito di splendore, il Signore si è ammantato di fortezza e se n’è cinto. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.

3^ ANTIFONA

Dhèfte agalliasòmetha to Kirìo, alalàxomen to Theò to Sotìri imòn.

Effrenèstho ta urània, agaliàstho ta epighia, òte epiìse kràtos en vrachioni aftù o Kìrios; epàtise to thanàto ton thànaton, protòkos ton nekròn eghèneto; ek kilias Adhu errìsato imàs ke parèsche to kòsmo to mèga èleos. 

Venite, esultiamo nel Signore, cantiamo inni di giubilo a Dio, nostro Salvatore. 

Si rallegrino le regioni celesti, esulti-no quelle terrestri, perché il Signore ha operato potenza con il suo braccio: con la morte ha calpestato la morte, è divenuto primogenito dei morti, dal ventre dell’ade ci ha strappati, e ha elargito al mondo la grande misericordia.

ISODIKÒN

Dhèfte proskinìsomen ke prospèsomen Christò. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia.

Venite, adoriamo e prostriamoci davanti a Cristo. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.

APOLITIKIA

Effrenèstho ta urània, agaliàstho ta epighia, òte epiìse kràtos en vrachioni aftù o Kìrios; epàtise to thanàto ton thànaton, protòkos ton nekròn eghèneto; ek kilias Adhu errìsato imàs ke parèsche to kòsmo to mèga èleos.

Si rallegrino le regioni celesti, esultino quelle terrestri, perché il Signore ha operato potenza con il suo braccio: con la morte ha calpestato la morte, è divenuto primogenito dei morti, dal ventre dell’ade ci ha strap-pati, e ha elargito al mondo la grande misericordia.

APOLITIKION (DEL SANTO DELLA CHIESA)

Kanòna pìsteos ke ikòna praòtitos enkratìas dhidàskalon anèdhixè se ti pìmni su i ton pragmàton alìthia; dhià tùto ektìso ti tapinosi ta ipsilà, ti ptochìa ta plùsia; Pàter Ierarcha Nicòlae, prèsveve Christò to Theò, sothìne tas psichàs imòn.

Regola di fede immagine di mansuetudine, maestro di continenza ti designò al tuo gregge la verità dei fatti; e in vero con l’umiltà hai raggiunto le vette più eccelse, con la povertà la vera ricchezza, Padre Gerarca Nicola prega Cristo Dio di salvare le anime nostre.

KONDAKION

Perivolìn pàsi pistìs aftharsìas, theocharìtote Aghni, edhorìso, tin ieràn esthìta su, meth’ìs to ieròn sòma su eskèpasas, skèpi pàndon anthròpon; ìsper tin katàthesin eortàzomen pòtho, ke ekvoòmen fòvo si, semnì: chère Parthène, christianòn to kàvchima.

Hai donato a tutti i fedeli come manto di incorruttibilità, o pura, privilegiata dalla divina grazia, la sacra veste con la quale hai protetto il tuo corpo sacro, o divina protezione degli uomini: noi ne festeggiamo con amo-re la deposizione e, acclamando, a te con fede gridiamo: Gioisci, Vergine, vanto dei cristiani.


APOSTOLOS (Rom. 6, 18-23)

- Inneggiate al nostro Dio inneggiate, inneggiate al re nostro inneggiate. (Sal. 46,7)

- Popoli tutti, applaudite, acclamate a Dio con voci di gioia. (Sal. 46,2)

Dalla lettera di San Paolo ai Romani.

   Fratelli, liberati dal peccato, siete diventati servi della giustizia. Parlo con esempi umani, a causa della debolezza della vostra carne. Come avete messo le vostre membra a servizio dell’impurità e dell’iniquità a pro dell’impurità, così ora mettete le vostre membra a servizio della giustizia per la vostra santificazione.
   Quando infatti eravate sotto la schiavitù del peccato, eravate liberi nei riguardi della giustizia. Ma quale frutto raccoglievate allora da cose di cui ora vi vergognate? Infatti il loro destino è la morte.
    Ora invece, liberati dal peccato e fatti servi di Dio, voi raccogliete il frutto che vi porta alla santificazione e come traguardo avete la vita eterna. Perché il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù nostro Signore. 

Alliluia (3 volte).

- In te mi rifugio, Signore, ch’io non resti confuso in eterno. Liberami per la tua giustizia e salvami. (Sal 73, 1-2)

Alliluia (3 volte).

- Sii per me un Dio protettore e baluardo inaccessibile ove pormi in salvo. (Sal 70,3)

Alliluia (3 volte).

VANGELO (Matteo 8, 5-13)

   In quel tempo, entrato Gesù in Cafarnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava: “Signore, il mio servo giace in casa paralizzato e soffre terribilmente”. Gesù gli riprese: “Io verrò e lo curerò”.
   Ma il centurione rispose: “Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, di soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Perché anch’io che sono un subalterno, ho soldati sotto di me e dico ad uno va ed egli va a un altro vieni ed egli viene e al mio servo: fa questo ed egli lo fa”.
   All’udire ciò, Gesù ne fu ammirato e disse a quelli che lo seguivano: “In verità vi dico presso nessuno in Israele ho trovato una fede così grande. Ora vi dico che molti verranno dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli, mentre i figli del regno saranno cacciati fuori nelle tenebre ove sarà pianto e stridore di denti”.
   E Gesù disse al centurione: “Va e sia fatto secondo la tua fede”. In quell’istante il servo guarì.


KINONIKON

Enìte ton Kìrion ek ton uranòn, enìte aftòn en dis ipsìstis. Alliluia.

Lodate il Signore dai cieli, lodatelo nell’alto dei cieli. Alliluia.

sabato 20 giugno 2020

La Domenica Bizantina - Domenica 21 Giugno 2020

21 GIUGNO 2020

Domenica III di San Matteo



SAN GIULIANO MARTIRE.


Tono II; Eothinòn III

1^ ANTIFONA

Agathòn to exomologhìsthe to Kirìo, ke psàllin to onòmatì su, Ìpsiste. Tes presvìes tis Theotòku, Sòter, sòson imàs.

Buona cosa è lodare il Signore, ed inneggiare al tuo nome, o Altissimo. Per l’intercessione della Madre di Dio, o Salvatore, salvaci.

2^ ANTIFONA

O Kìrios evasìlefen, efprèpian enedhìsato, enedhìsato o Kìrios dhìnamin ke periezòsato. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia

Il Signore regna, si è rivestito di splendore, il Signore si è ammantato di fortezza e se n’è cinto. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.

3^ ANTIFONA

Dhèfte agalliasòmetha to Kirìo, alalàxomen to Theò to Sotìri imòn.

Ote katìlthes pros ton thànaton, i zoì athànatos, tòte ton àdhin enèkrosas ti astrapì tis Theòtitos; òte dhe ke tus tethneòtas ek ton katachtonìon anèstisas, pàse e dhinàmis ton epuranìon ekràvgazon: Zoodhòta Christè, o Theòs imòn, dhòxa si.

Venite, esultiamo nel Signore, cantiamo inni di giubilo a Dio, nostro Salvatore. 

Quando discendesti nella morte, o vita immortale, allora mettesti a morte l’ade con la folgore della tua divinità; e quando risuscitasti i morti dalle regioni sotterranee, tutte le schiere delle regioni celesti gridavano: O Cristo datore di vita, Dio nostro, gloria a te.

ISODIKÒN

Dhèfte proskinìsomen ke prospèsomen Christò. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia.

Venite, adoriamo e prostriamoci davanti a Cristo. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.

APOLITIKIA

Ote katìlthes pros ton thànaton, i zoì athànatos, tòte ton àdhin enèkrosas ti astrapì tis Theòtitos; òte dhe ke tus tethneòtas ek ton katachtonìon anèstisas, pàse e dhinàmis ton epuranìon ekràvgazon: Zoodhòta Christè, o Theòs imòn, dhòxa si.

Quando discendesti nella morte, o vita immortale, allora mettesti a morte l’ade con la folgore della tua divinità; e quando risuscitasti i morti dalle regioni sotterranee, tutte le schiere delle regioni celesti gridavano: O Cristo datore di vita, Dio nostro, gloria a te.

APOLITIKION (DEL SANTO DELLA CHIESA)

Kanòna pìsteos ke ikòna praòtitos enkratìas dhidàskalon anèdhixè se ti pìmni su i ton pragmàton alìthia; dhià tùto ektìso ti tapinosi ta ipsilà, ti ptochìa ta plùsia; Pàter Ierarcha Nicòlae, prèsveve Christò to Theò, sothìne tas psichàs imòn.

Regola di fede immagine di mansuetudine, maestro di continenza ti designò al tuo gregge la verità dei fatti; e in vero con l’umiltà hai raggiunto le vette più eccelse, con la povertà la vera ricchezza, Padre Gerarca Nicola prega Cristo Dio di salvare le anime nostre.

KONDAKION

Perivolìn pàsi pistìs aftharsìas, theocharìtote Aghni, edhorìso, tin ieràn esthìta su, meth’ìs to ieròn sòma su eskèpasas, skèpi pàndon anthròpon; ìsper tin katàthesin eortàzomen pòtho, ke ekvoòmen fòvo si, semnì: chère Parthène, christianòn to kàvchima.

Hai donato a tutti i fedeli come manto di incorruttibilità, o pura, privilegiata dalla divina grazia, la sacra veste con la quale hai protetto il tuo corpo sacro, o divina protezione degli uomini: noi ne festeggiamo con amo-re la deposizione e, acclamando, a te con fede gridiamo: Gioisci, Vergine, vanto dei cristiani.

APOSTOLOS (Rom. 5, 1-10)

- Mia forza e mio vanto è il Signore, egli è stato la mia salvezza. (Sal 117,14)

- Il Signore mi ha provato duramente, ma non mi ha consegnato alla morte. (Sal 117,18)

Dalla lettera di Paolo ai Romani.

    Fratelli, giustificati per la fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo; per mezzo di lui abbiamo anche ottenuto, mediante la fede, l’accesso a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo, saldi nella speranza della gloria di Dio.
    E non solo: ci vantiamo anche nelle tribolazioni, sapendo che la tribolazione produce pazienza, la pazienza una virtù provata e la virtù provata la speranza. La speranza poi non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.
    Infatti, quando eravamo ancora deboli, nel tempo stabilito Cristo morì per gli empi.
    Ora, a stento qualcuno è disposto a morire per un giusto; forse qualcuno oserebbe morire per una persona buona. Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.
    A maggior ragione ora, giustificati nel suo sangue, saremo salvati dall’ira per mezzo di lui. Se infatti, quand’eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del Figlio suo, molto più, ora che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita.

Alliluia (3 volte).

- Ti ascolti il Signore nel giorno della prova, ti protegga il nome del Dio di Giacobbe. (Sal. 19,2)    

Alliluia (3 volte).

- Salva, o Signore il tuo popolo e benedici la tua eredità. (Sal. 27,9).  

Alliluia (3 volte).

VANGELO (Matteo 6, 22-33)

   Disse il Signore: «La lucerna del corpo è l’occhio; se dunque il tuo occhio è chiaro, tutto il tuo corpo sarà nella luce; ma se il tuo occhio è malato, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!  Nessuno può servire a due padroni: o odierà l’uno e amerà l’altro, o preferirà l’uno e disprezzerà l’altro: non potete servire a Dio e a mammona.
    Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre.
    Non contate voi forse più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un’ora sola alla sua vita? E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano.
    Eppure, io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta».

KINONIKON

Enìte ton Kìrion ek ton uranòn, enìte aftòn en dis ipsìstis.  Alliluia. (3 volte)     

Lodate il Signore dai cieli, lodatelo nell’alto dei cieli. Alliluia. (3 volte)



sabato 13 giugno 2020

La Domenica Bizantina - Domenica 14 Giugno 2020 -

14 GIUGNO 2020
Domenica II di San Matteo



SANT’ELISEO PROFETA.
SAN METODIO, ARCIV. DI COSTANTINOPOLI, CONFESSORE

Tono I; Eothinòn II


1^ ANTIFONA

Agathòn to exomologhìsthe to Kirìo, ke psàllin to onòmatì su, Ìpsiste. Tes presvìes tis Theotòku, Sòter, sòson imàs.

Buona cosa è lodare il Signore, ed inneggiare al tuo nome, o Altissimo. Per l’intercessione della Madre di Dio, o Salvatore, salvaci.

2^ ANTIFONA

O Kìrios evasìlefen, efprèpian enedhìsato, enedhìsato o Kìrios dhìnamin ke periezòsato. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia

Il Signore regna, si è rivestito di splendore, il Signore si è ammantato di fortezza e se n’è cinto. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.

3^ ANTIFONA

Dhèfte agalliasòmetha to Kirìo, alalàxomen to Theò to Sotìri imòn.

Tu lìthu sfraghisthèndos ipòton Iudhèon, ke stratiotòn filassòndonto àchrandòn su sòma, anèstis triìmeros, Sotìr, dhorùmenos to kòsmo tin zoìn. Dhià tùto e Dhinàmis ton uranòn evòon si, Zoodhòta: Dhòxa ti anastàsi su, Christè, dhòxa ti vasilìa su, dhòxa ti ikonomìa su, mòne filànthrope. 

Venite, esultiamo nel Signore, cantiamo inni di giubilo a Dio, nostro Salvatore. 

Sigillata la pietra dai giudei, mentre i soldati erano a guardia del tuo corpo immacolato, sei risorto il terzo giorno, o Salvatore, donando la vita al mondo. Per questo le schiere celesti gridavano a te, datore di vita: Gloria alla tua risurrezione, o Cristo, gloria al tuo regno, gloria alla tua economia, o solo amico degli uomini.

ISODIKÒN

Dhèfte proskinìsomen ke prospèsomen Christò. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia.

Venite, adoriamo e prostriamoci davanti a Cristo. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.

APOLITIKIA

Tu lìthu sfraghisthèndos ipòton Iudhèon, ke stratiotòn filassòndonto àchrandòn su sòma, anèstis triìmeros, Sotìr, dhorùmenos to kòsmo tin zoìn. Dhià tùto e Dhinàmis ton uranòn evòon si, Zoodhòta: Dhòxa ti anastàsi su, Christè, dhòxa ti vasilìa su, dhòxa ti ikonomìa su, mòne filànthrope. 

Sigillata la pietra dai giudei, mentre i soldati erano a guardia del tuo corpo immacolato, sei risorto il terzo giorno, o Salvatore, donando la vita al mondo. Per questo le schiere celesti gridavano a te, datore di vita: Gloria alla tua risurrezione, o Cristo, gloria al tuo regno, gloria alla tua economia, o solo amico degli uomini.

O ènsarkos anghelos, ton profitòn i kripìs, o dhèfteros Pròdhro-mos tis parusias Christù, Ilìas o èndhoxos, ànothen katapèmpsas Elissèo tin chàrin nósus apodhiòki, ke leprùs katharìzi; dhiò ke tis timòsin aftòn vrìi iàmata. 

Angelo in carne, fondamento dei profeti, secondo precursore della venuta di Cristo, o glorioso Elia, che dall’alto hai fatto discendere la grazia ad Eliseo, allontana le infermità e purifica i lebbrosi; per cui concedi guarigione a coloro che ti onorano.

Orthodhoxìan odhighè, evsevìas dhidàskale ke semnòtitos, tis Ecclisías o fostir, Archieréon theòmnevston enkalòpisma, Metòdie sofè, tes dhidachès su pàndas efòtisas, lira tu Pnèvmatos; prèsveve Christò to Theò sothìne tas psichàs imòn.

Guida di retta fede, maestro di pietà e di decoro, luminare della Chiesa, ornamento dei vescovi divinamente ispirato, o sapiente Metodio, con le tue dottrine hai illuminato tutti, o lira dello Spirito: intercedi presso il Cristo Dio per la salvezza delle anime nostre.

APOLITIKION (DEL SANTO DELLA CHIESA)

Kanòna pìsteos ke ikòna praòtitos enkratìas dhidàskalon anèdhixè se ti pìmni su i ton pragmàton alìthia; dhià tùto ektìso ti tapinosi ta ipsilà, ti ptochìa ta plùsia; Pàter Ierarcha Nicòlae, prèsveve Christò to Theò, sothìne tas psichàs imòn.

Regola di fede immagine di mansuetudine, maestro di continenza ti designò al tuo gregge la verità dei fatti; e in vero con l’umiltà hai raggiunto le vette più eccelse, con la povertà la vera ricchezza, Padre Gerarca Nicola prega Cristo Dio di salvare le anime nostre.

KONDAKION

Perivolìn pàsi pistìs aftharsìas, theocharìtote Aghni, edhorìso, tin ieràn esthìta su, meth’ìs to ieròn sòma su eskèpasas, skèpi pàndon anthròpon; ìsper tin katàthesin eortàzomen pòtho, ke ekvoòmen fòvo si, semnì: chère Parthène, christianòn to kàvchima. 

Hai donato a tutti i fedeli come manto di incorruttibilità, o pura, privilegiata dalla divina grazia, la sacra veste con la quale hai protetto il tuo corpo sacro, o divina protezione degli uomini: noi ne festeggiamo con amo-re la deposizione e, acclamando, a te con fede gridiamo: Gioisci, Vergine, vanto dei cristiani.

APOSTOLOS (Romani 2, 10-16)

- Scenda su di noi la tua misericordia, o Signore, come abbiamo sperato in te. (Sal 32,22).
- Esultate, giusti, nel Signore; ai retti si addice la lode. (Sal 32,1)

Dalla lettera di San Paolo ai Romani.

   Fratelli, gloria, onore e pace per chi opera il bene, per il Giudeo prima e poi per il Greco, perché presso Dio non c’è parzialità. Tutti quelli che hanno peccato senza la legge, periranno anche senza la legge; quanti invece hanno peccato sotto la legge, saranno giudicati con la legge.
   Perché non coloro che ascoltano la legge sono giusti davanti a Dio, ma quelli che mettono in pratica la legge saranno giustificati. Quando i pagani, che non hanno la legge, per natura agiscono secondo la legge, essi, pur non avendo legge, sono legge a se stessi; essi dimostrano che quanto la legge esige è scritto nei loro cuori come risulta dalla testimonianza della loro coscienza e dai loro stessi ragionamenti, che ora li accusano ora li difendono.
   Così avverrà nel giorno in cui Dio giudicherà i segreti degli uomini per mezzo di Gesù Cristo, secondo il mio vangelo.

Alliluia (3 volte).

- Iddio fa le mie vendette, e piega i popoli sotto di me. (Sal 17,48).
Alliluia (3 volte).

- Iddio esalta le vittorie del re, e fa misericordia al suo Unto (Sal 17,51).

Alliluia (3 volte).


VANGELO (Matteo 4, 18 - 23)

In quel tempo, Gesù mentre camminava lungo il mare di Galilea vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano la rete in mare, poiché erano pescatori. E disse loro: “Seguitemi, vi farò pescatori di uomini”. Ed essi subito, lasciate le reti, lo seguirono. Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello, che nella barca insieme con Zebedèo, loro padre, riassettavano le reti; e li chiamò. Ed essi subito, lasciata la barca e il padre, lo seguirono. Gesù andava attorno per tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe e predicando la buona novella del regno e curando ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo.

KINONIKON

Enìte ton Kìrion ek ton uranòn; enìte aftòn en tis ipsìstis. Alliluia.

Lodate il Signore dai cieli, lodatelo nell’alto dei cieli. Alliluia.


sabato 6 giugno 2020

La Domenica Bizantina - Domenica 07 Giugno 2020 - Domenica di tutti i Santi

07 GIUGNO 2020
DOMENICA DI TUTTI I SANTI 


(I di San Matteo)

San Teodoto di Ancira, ieromartire



1^ ANTIFONA

Agathòn to exomologhìsthe to Kirìo, ke psàllin to onòmatì su, Ìpsiste. Tes presvìes tis Theotòku, Sòter, sòson imàs. 

Buona cosa è lodare il Signore, ed inneggiare al tuo nome, o Altissimo. Per l’intercessione della Madre di Dio, o Salvatore, salvaci.

2^ ANTIFONA

O Kìrios evasìlefen, efprèpian enedhìsato, enedhìsato o Kìrios dhìnamin ke periezòsato. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia

Il Signore regna, si è rivestito di splendore, il Signore si è ammantato di fortezza e se n’è cinto. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.

3^ ANTIFONA

Dhèfte agalliasòmetha to Kirìo, alalàxomen to Theò to Sotìri imòn.

Ex ipsus kathìlthes o èfsplachnos tafìn katedèxo triìmeron ina imàs elefteròsis ton pathòn: I Zoì ke i anastasis imòn Kìrie doxa si.

Sei disceso dall'alto, o pietoso, hai accettato la sepoltura di tre giorni, per liberare noi dalle passioni: vita e risurrezione nostra, Signore, gloria a te.

ISODIKÒN

Dhèfte proskinìsomen ke prospèsomen Christò. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia.

Venite, adoriamo e prostriamoci davanti a Cristo. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.

APOLITIKIA

Ex ipsus kathìlthes o èfsplachnos tafìn katedèxo triìmeron ina imàs elefteròsis ton pathòn: I Zoì ke i anastasis imòn Kìrie doxa si.

Sei disceso dall'alto, o pietoso, hai accettato la sepoltura di tre giorni, per liberare noi dalle passioni: vita e risurrezione nostra, Signore, gloria a te.

Ton en òlo to kòsmo Martìron su os porfìran ke vìsson ta émata i Ekklisìa su stolisaméni, dhi’aftòn voà si, Christè o Theòs: To laò su tus iktirmùs su katàpempson, irìnin ti politìa su dhòrise ke tes psichès imòn to mèga éleos.

Rivestita come di porpora e bisso del sangue dei tuoi martiri nel mondo intero, la tua Chiesa tramite loro a te grida, o Cristo Dio: Fa scendere sul tuo popolo le tue compassioni, concedi agli abitanti della tua città la pace e dona alle anime nostre la grande misericordia.

APOLITIKION (DEL SANTO DELLA CHIESA)

Kanòna pìsteos ke ikòna praòtitos enkratìas dhidàskalon anèdhixè se ti pìmni su i ton pragmàton alìthia; dhià tùto ektìso ti tapinosi ta ipsilà, ti ptochìa ta plùsia; Pàter Ierarcha Nicòlae, prèsveve Christò to Theò, sothìne tas psichàs imòn.

Regola di fede immagine di mansuetudine, maestro di continenza ti designò al tuo gregge la verità dei fatti; e in vero con l’umiltà hai raggiunto le vette più eccelse, con la povertà la vera ricchezza, Padre Gerarca Nicola prega Cristo Dio di salvare le anime nostre.

KONDAKION

Os aparchàs tis fìseos, to fiturgò tis ktìseos, i ikuméni prosféri si, Kìrie, tus theofòrus Màrtiras. Tes aftòn ikesìes, en irìni vathìa tin Ekklisìan su, tin politìan su dhià tis Theotòku sindìrison, poliélee.

Quali primizie della natura all'autore del creato, la terra ti offre, Signore, i martiri teòfori. Per le loro suppliche, custodisci in pace profonda la tua Chiesa, il tuo popolo, grazie alla Madre di Dio, o ricco di misericordia.

APOSTOLOS (Ebrei 11, 33-40; 12, 1-2)

Meraviglioso è Dio nei suoi Santi, il Dio d’Israele. (Sal. 67,36).

Nelle assemblee benedite Dio, il Signore, voi della stirpe di Israele.
(Sal. 67,27).

Dalla lettera agli Ebrei.

Fratelli, i Santi tutti per fede conquistarono regni, esercitarono la giustizia, conseguirono le promesse, chiusero le fauci dei leoni, spensero la violenza del fuoco, scamparono al taglio della spada, trovarono forza dalla loro debolezza, divennero forti in guerra, respinsero invasioni di stranieri. Alcune donne riacquistarono per risurrezione i loro morti. Altri poi furono torturati, non accettando la liberazione loro offerta, per ottenere una migliore risurrezione. Altri, infine, subirono scherni e flagelli, catene e prigionia. Furono lapidati, torturati, segati, furono uccisi di spada, andarono in giro coperti di pelli di pecora e di capra, bisognosi, tribolati, maltrattati, di loro il mondo non era degno! vaganti per i deserti, sui monti, tra le caverne e le spelonche della terra. Eppure, tutti costoro, pur avendo ricevuto per la loro fede una buona testimonianza, non conseguirono la promessa: Dio aveva in vista qualcosa di meglio per noi, perché essi non ottenessero la perfezione senza di noi. Anche noi dunque, circondati da un così gran nugolo di testimoni, deposto tutto ciò che è di peso e il peccato che ci assedia, corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta da-vanti, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, autore e perfezionatore della fede.

-Gridano i giusti e il Signore li ascolta, li salva da tutte le loro angosce.

-Molte sono le sofferenze dei giusti, ma li libera da tutte il Signore.

VANGELO (Matteo 10, 32-33; 37-38; 19, 27-30)

Disse il Signore ai suoi discepoli: Chi mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli. Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me; chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me. Allora Pietro prendendo la parola disse: “Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne otterremo?”. E Gesù disse loro: “In verità vi dico: voi che mi avete seguito, nella nuova creazione, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù di Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna. Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi i primi”.

KINONIKON

Agalliàsthe, dhìkei, en Kirìo; tis efthèsi prèpi ènesis. Alliluia

Esultate, giusti, nel Signore; ai retti si addice la lode. Alliluia.

Preghiera dell’Ambone

Tu ti glorifichi nelle volontà dei tuoi Santi, o Cristo Dio nostro, letizia degli Apostoli, gioia dei Profeti, costanza dei Martiri, gaudio dei Santi e corona della Madre tua! Signore donaci la tua pace: guida e proteggi la nostra vita, affinché con la misericordia della tua bontà ci sia concesso di imitare i loro combattimenti e, resici a te accetti, conseguire insieme con essi la futura beatitudine. Sei tu infatti la santificazione nostra e noi a te diamo gloria Padre, Figlio e Spirito Santo ora e nei secoli.


Da domani inizia la Quaresima dei Santi Apostoli