sabato 29 giugno 2019

La Domenica Bizantina - Domenica 30 Giugno 2019 - Sinassi dei 12 Apostoli



30 GIUGNO 2019
Domenica III di San Matteo
sinassi dei dodici apostoli




1^ ANTIFONA

Agathòn to exomologhìsthe to Kirìo, ke psàllin to onòmatì su, Ìpsiste. Tes presvìes tis Theotòku, Sòter, sòson imàs. 

Buona cosa è lodare il Signore, ed inneggiare al tuo nome, o Altissimo. Per l’intercessione della Madre di Dio, o Salvatore, salvaci.

2^ ANTIFONA

O Kìrios evasìlefen, efprèpian enedhìsato, enedhìsato o Kìrios dhìnamin ke periezòsato. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia

Il Signore regna, si è rivestito di splendore, il Signore si è ammantato di fortezza e se n’è cinto. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.

3^ ANTIFONA

Dhèfte agalliasòmetha to Kirìo, alalàxomen to Theò to Sotìri imòn.

Ote katìlthes pros ton thànaton, I zoì athànatos, tòte ton àdhin enèkrosas ti astrapì tis Theòtitos; òte dhe ke tus tethneòtas ek ton katachtonìon anèstisas, pàse e dhinàmis ton epuranìon ekràvgazon: Zoodhòta Christè, o Theòs imòn, dhòxa si.

Venite, esultiamo nel Signore, cantiamo inni di giubilo a Dio, nostro Salvatore.

Quando discendesti nella morte, o vita immortale, allora mettesti a morte l’Ade con la folgore della tua divinità; e quando risuscitasti i morti dalle regioni sotterranee, tutte le schiere delle regioni celesti gridavano: O Cristo datore di vita, Dio nostro, gloria a te.

APOLYTIKIA

Ote katìlthes pros ton thànaton, I zoì athànatos, tòte ton àdhin enèkrosas ti astrapì tis Theòtitos; òte dhe ke tus tethneòtas ek ton katachtonìon anèstisas, pàse e dhinàmis ton epuranìon ekràvgazon: Zoodhòta Christè, o Theòs imòn, dhòxa si.


Quando discendesti nella morte, o vita immortale, allora mettesti a morte l’Ade con la folgore della tua divinità; e quando risuscitasti i morti dalle regioni sotterranee, tutte le schiere delle regioni celesti gridavano: O Cristo datore di vita, Dio nostro, gloria a te.

Apòstoli àghii, presvèvsate to eleìmoni Theò ìna ptesmàton àfesin paràschi tes psichès imòn.

Apostoli santi, intercedete presso il Dio misericordioso perché conceda alle anime nostre la remissione delle colpe.

APOLITIKION (DEL SANTO DELLA CHIESA)

Kanòna pìsteos ke ikòna praòtitos enkratìas dhidàskalon anèdhixè se ti pìmni su i ton pragmàton alìthia; dhià tùto ektìso ti tapinosi ta ipsilà, ti ptochìa ta plùsia; Pàter Ierarcha Nicòlae, prèsveve Christò to Theò, sothìne tas psichàs imòn.

Regola di fede immagine di mansuetudine, maestro di continenza ti designò al tuo gregge la verità dei fatti; e in vero con l’umiltà hai raggiunto le vette più eccelse, con la povertà la vera ricchezza, Padre Gerarca Nicola prega Cristo Dio di salvare le anime nostre.

KONDAKION

Perivolìn pàsi pistìs aftharsìas, theocharìtote Aghni, edhorìso, tin ieràn esthìta su, meth’ìs to ieròn sòma su eskèpasas, skèpi pàndon anthròpon; ìsper tin katàthesin eortàzomen pòtho, ke ekvoòmen fòvo si, semnì: chère Parthène, christianòn to kàvchima.

Hai donato a tutti i fedeli come manto di incorruttibilità, o pura, privilegiata dalla divina grazia, la sacra veste con la quale hai protetto il tuo corpo sacro, o divina protezione degli uomini: noi ne festeggiamo con amore la deposizione e, acclamando, a te con fede gridiamo: Gioisci, Vergine, vanto dei cristiani.

APOSTOLOS (1 Cor 4, 9-16)

- Per tutta la terra, si diffonde la loro voce e ai confini del mondo la loro parola. (Sal 18, 5).

- I cieli narrano la gloria di Dio e il firmamento annunzia l’opera delle sue mani. (Sal 18, 2,1).


Dalla prima lettera di San Paolo ai Corinti.

Fratelli, ritengo che Dio abbia messo noi, gli apostoli, all’ultimo posto, come condannati a morte, poiché siamo diventati spettacolo al mondo, agli angeli e agli uomini. Noi stolti a causa di Cristo, voi sapienti in Cristo; noi deboli, voi forti; voi onorati, noi disprezzati. Fino a questo momento soffriamo la fame, la sete, la nudità, veniamo schiaffeggiati, andiamo vagando di luogo in luogo, ci affatichiamo lavorando con le nostre mani. Insultati, benediciamo; perseguitati, sopportiamo; calunniati, confortiamo; siamo diventati come la spazzatura del mondo, il rifiuto di tutti, fino ad oggi. Non per farvi vergognare vi scrivo queste cose, ma per ammonirvi, come figli miei carissimi. Potreste infatti avere anche diecimila pedagoghi in Cristo, ma non certo molti padri, perché sono io che vi ho generato in Cristo Gesù, mediante il vangelo. Vi prego dunque, diventate miei imitatori!

Alliluia (3 volte)

 - I cieli cantano le tue meraviglie, Signore, e la tua verità nell’assemblea dei santi. (Sal 88, 6)

Alliluia (3 volte).

- Dio è tremendo nell’assemblea dei santi, grande e terribile tra quanti lo circondano. (Sal 88, 8).

Alliluia (3 volte).

VANGELO (Matteo 9, 36; 10, 1-8)

In quel tempo Gesù vedendo le folle ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite, come pecore senza pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi! Pregate dunque il padrone della messe perché mandi operai nella sua messe!». Chiamati a sé i dodici discepoli, diede loro il potere di scacciare gli spiriti immondi e di guarire ogni sorta di malattie e di infermità. I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello; Giacomo di Zebedeo e Giovanni suo fratello, Filippo e Bartolomeo, Tommaso e Matteo il pubblicano, Giacomo di Alfeo e Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda l'Iscariota, che poi lo tradì. Questi dodici Gesù li inviò dopo averli così istruiti: «Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa di Israele. E strada facendo, predicate che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demoni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.


KINONIKON

Is pàsan tin ghin exìlthen o fthòngos aftòn, ke is ta pèrata tis icumènis ta rìmata aftòn. Alliluia

Per tutta la terra si è sparso il loro suono e sino ai confini del mondo le loro parole. Alliluia. 



Domenica 7 Luglio 2019
Festa Estiva del Nostro Patrono San Nicola



sabato 22 giugno 2019

La Domenica Bizantina - Domenica 23 Giugno 2019

23 GIUGNO 2019
Domenica II di San Matteo

Festa del Sacramento - Santa Agrippina martire. 




1^ ANTIFONA

Agathòn to exomologhìsthe to Kirìo, ke psàllin to onòmatì su, Ìpsiste. Tes presvìes tis Theotòku, Sòter, sòson imàs. 

Buona cosa è lodare il Signore, ed inneggiare al tuo nome, o Altissimo. Per l’intercessione della Madre di Dio, o Salvatore, salvaci.

2^ ANTIFONA

O Kìrios evasìlefen, efprèpian enedhìsato, enedhìsato o Kìrios dhìnamin ke periezòsato. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia

Il Signore regna, si è rivestito di splendore, il Signore si è ammantato di fortezza e se n’è cinto. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.

3^ ANTIFONA

Dhèfte agalliasòmetha to Kirìo, alalàxomen to Theò to Sotìri imòn.

Tu lìthu sfraghisthèndos ipò ton Iudhèon, kie stratiotòn filassòndonto àchrandòn su sòma, anèstis triìmeros, Sotìr, dhorùmenos to kòsmo tin zoìn. Dhià tùto e Dhinàmis ton uranòn evòon si, Zoodhòta: Dhòxa ti anastàsi su, Christè, dhòxa ti vasilìa su, dhòxa ti ikonomìa su, mòne filànthrope. 

Venite, esultiamo nel Signore, cantiamo inni di giubilo a Dio, nostro Salvatore. 

Sigillata la pietra dai giudei, mentre i soldati erano a guardia del tuo corpo immacolato, sei risorto il terzo giorno, o Salvatore, donando la vita al mondo. Per questo le schiere celesti gridavano a te, datore di vita: Gloria alla tua risurrezione, o Cristo, gloria al tuo regno, gloria alla tua economia, o solo amico degli uomini.

ISODIKÒN

Dhèfte proskinìsomen ke prospèsomen Christò. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia.

Venite, adoriamo e prostriamoci davanti a Cristo. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.

APOLITIKIA

Tu lìthu sfraghisthèndos ipò ton Iudhèon, kie stratiotòn filassòndonto àchrandòn su sòma, anèstis triìmeros, Sotìr, dhorùmenos to kòsmo tin zoìn. Dhià tùto e Dhinàmis ton uranòn evòon si, Zoodhòta: Dhòxa ti anastàsi su, Christè, dhòxa ti vasilìa su, dhòxa ti ikonomìa su, mòne filànthrope. 

Sigillata la pietra dai giudei, mentre i soldati erano a guardia del tuo corpo immacolato, sei risorto il terzo giorno, o Salvatore, donando la vita al mondo. Per questo le schiere celesti gridavano a te, datore di vita: Gloria alla tua risurrezione, o Cristo, gloria al tuo regno, gloria alla tua economia, o solo amico degli uomini.

APOLITIKION (DEL SANTO DELLA CHIESA)

Kanòna pìsteos ke ikòna praòtitos enkratìas dhidàskalon anèdhixè se ti pìmni su i ton pragmàton alìthia; dhià tùto ektìso ti tapinosi ta ipsilà, ti ptochìa ta plùsia; Pàter Ierarcha Nicòlae, prèsveve Christò to Theò, sothìne tas psichàs imòn.

Regola di fede immagine di mansuetudine, maestro di continenza ti designò al tuo gregge la verità dei fatti; e in vero con l’umiltà hai raggiunto le vette più eccelse, con la povertà la vera ricchezza, Padre Gerarca Nicola prega Cristo Dio di salvare le anime nostre.

KONDAKION

Perivolìn pàsi pistìs aftharsìas, theocharìtote Aghni, edhorìso, tin ieràn esthìta su, meth’ìs to ieròn sòma su eskèpasas, skèpi pàndon anthròpon; ìsper tin katàthesin eortàzomen pòtho, ke ekvoòmen fòvo si, semnì: chère Parthène, christianòn to kàvchima.

Hai donato a tutti i fedeli come manto di incorruttibilità, o pura, privilegiata dalla divina grazia, la sacra veste con la quale hai protetto il tuo corpo sacro, o divina protezione degli uomini: noi ne festeggiamo con amore la deposizione e, acclamando, a te con fede gridiamo: Gioisci, Vergine, vanto dei cristiani.

APOSTOLOS (Romani 2, 10-16)

- Scenda su di noi la tua misericordia, o Signore, come abbiamo sperato in te. (Sal 32,22).

- Esultate, giusti, nel Signore; ai retti si addice la lode. (Sal 32,1)

Dalla lettera di San Paolo ai Romani.

Fratelli, gloria, onore e pace per chi opera il bene, per il Giudeo prima e poi per il Greco, perché presso Dio non c’è parzialità. Tutti quelli che hanno peccato senza la legge, periranno anche senza la legge; quanti invece hanno peccato sotto la legge, saranno giudicati con la legge.
Perché non coloro che ascoltano la legge sono giusti davanti a Dio, ma quelli che mettono in pratica la legge saranno giustificati. Quando i pagani, che non hanno la legge, per natura agiscono secondo la legge, essi, pur non avendo legge, sono legge a se stessi; essi dimostrano che quanto la legge esige è scritto nei loro cuori come risulta dalla testimonianza della loro coscienza e dai loro stessi ragionamenti, che ora li accusano ora li difendono.
Così avverrà nel giorno in cui Dio giudicherà i segreti degli uomini per mezzo di Gesù Cristo, secondo il mio vangelo.

Alliluia (3 volte).

- Iddio fa le mie vendette, e piega i popoli sotto di me. (Sal 17,48).

Alliluia (3 volte).

- Iddio esalta le vittorie del re, e fa misericordia al suo Unto (Sal 17,51).

Alliluia (3 volte).


VANGELO (Matteo 4, 18 - 23)

In quel tempo, Gesù mentre camminava lungo il mare di Galilea vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano la rete in mare, poiché erano pescatori.
   E disse loro: “Seguitemi, vi farò pescatori di uomini”. Ed essi subito, lasciate le reti, lo seguirono. Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello, che nella barca insieme con Zebedèo, loro padre, riassettavano le reti; e li chiamò.
   Ed essi subito, lasciata la barca e il padre, lo seguirono. Gesù andava attorno per tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe e predicando la buona novella del regno e curando ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo.


KINONIKON

Enìte ton Kìrion ek ton uranòn; enìte aftòn en tis ipsìstis. Alliluia.

Lodate il Signore dai cieli, lodatelo nell’alto dei cieli. Alliluia.








lunedì 17 giugno 2019

PERCORSO PROCESSIONI DEL SACRAMENTO - 23/29 GIUGNO 2019



PERCORSO PROCESSIONALE
OTTAVA DEL SACRAMENTO
23/29 GIUGNO 2019

INIZIO DELLA DIVINA LITURGIA QUOTIDIANA

ORE 21.00

Domenica 23 Giugno

Ore 18.30 – Chiesa Madre di San Nicola – Divina Liturgia. Alla fine Esposizione del Santissimo ed Adorazione Comunitaria

Ore 21.00 Solenne processione del Santissimo per le tradizionali vie del paese alla presenza delle autorità civili e militari

Lunedì 24 Giugno

Via Pio La Torre (Divina Liturgia) Via Aldo Moro (case popolari) Via Palermo, Via Madre Macrina, Chiesa del SS. Crocifisso.

Martedì 25 Giugno

Piazza Colonnello Divono, (Divina Liturgia), c/da Silvia, Santuario Madonna dei Miracoli, Via
Rossini, Via Roccazzo, Via Giovanni Meli, Via Madonna dei Miracoli, Via Simone Cuccia, via Teatro, Piazza Nicolò Romano, Via Nicolò Di Marco, via Silvio Pellico, via Solferino, Via Daniele Manin, via Tripoli piazza Umberto I, Parrocchia San Nicola.

Mercoledì 26 Giugno

Piazza Principe Corvino, (Divina Liturgia) Via duca degli Abruzzi, via Principe di Piemonte, via Sant’Anna, Vicolo Trento, via duca degli Abruzzi, via Fonte Vecchia, via San Francesco, corso Garibaldi, via 4 Novembre, cortile dei poveri, via Barone Sirchia, via Nicolò Garzilli, via don Angelo Franco, via Arciprete Anselmo, via barone Schiros, via Dario Battaglia, via don Angelo Franco, via Gabriele Buccola, Corso Garibaldi, piazza Principe Corvino, via Andrea Reres, Chiesa di Santa Maria di Tutte Le Grazie.

Giovedì 27 Giugno

Via Sandro Pertini (Divina Liturgia), via M. Onofrio Trippodo, via Ignazio Gattuso, via Cesare Battisti, Via Amerigo Vespucci, via SS. Crocifisso,
via Roma, via Gessai, via Amerigo Vespucci, via Maggiore Toselli, via Tenente Galliani, via Stazzone, corso Vittorio Emanuele, via Cristoforo Colombo, via San Martino, via Ugo Bassi, Via Don Angelo Franco, via Castelnuovo, corso Vittorio Emanuele Chiesa del SS Crocifisso.

Venerdì 28 Giugno

Via Berlinguer (Divina Liturgia) via Ignazio Gattuso, Via A. Accascina, via Francesco Riso, via Nicolò Cacciatore, via Conte di Torino, Largo don Luigi Sturzo, via Albergheria, via Nicolò Cacciatore, via San Rocco, via 22 novembre, via Catuso, via Madonna dell’Udienza, via 22 Novembre, via Agesilao Milano, via Nicolò Cacciatore, via San Rocco, Via Ugo Bassi, Via Francesco Bentivegna, via Nicolò Cacciatore, via Generale La Masa, via Forno, via Nicolò Cacciatore, chiesa di San Rocco.

Sabato 29 Giugno

Processione tradizionale che parte dalla Parrocchia dell’Annunziata

sabato 15 giugno 2019

La Domenica Bizantina - Domenica 16 Giugno 2019 - Domenica di tutti i Santi

16 GIUGNO 2019
DOMENICA DI TUTTI I SANTI (I di San Matteo)
San Ticone il Taumaturgo


1^ ANTIFONA

Agathòn to exomologhìsthe to Kirìo, ke psàllin to onòmatì su, Ìpsiste. Tes presvìes tis Theotòku, Sòter, sòson imàs. 

Buona cosa è lodare il Signore, ed inneggiare al tuo nome, o Altissimo. Per l’intercessione della Madre di Dio, o Salvatore, salvaci.

2^ ANTIFONA

O Kìrios evasìlefen, efprèpian enedhìsato, enedhìsato o Kìrios dhìnamin ke periezòsato. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia

Il Signore regna, si è rivestito di splendore, il Signore si è ammantato di fortezza e se n’è cinto. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.

3^ ANTIFONA

Dhèfte agalliasòmetha to Kirìo, alalàxomen to Theò to Sotìri imòn.

Ex ipsus kathìlthes o èfsplachnos tafìn katedèxo triìmeron ina imàs elefteròsis ton pathòn: I Zoì ke i anastasis imòn Kìrie doxa si.

Sei disceso dall'alto, o pietoso, hai accettato la sepoltura di tre giorni, per liberare noi dalle passioni: vita e risurrezione nostra, Signore, gloria a te.

ISODIKÒN

Dhèfte proskinìsomen ke prospèsomen Christò. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia.

Venite, adoriamo e prostriamoci davanti a Cristo. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.

APOLITIKIA

Ex ipsus kathìlthes o èfsplachnos tafìn katedèxo triìmeron ina imàs elefteròsis ton pathòn: I Zoì ke i anastasis imòn Kìrie doxa si.

Sei disceso dall'alto, o pietoso, hai accettato la sepoltura di tre giorni, per liberare noi dalle passioni: vita e risurrezione nostra, Signore, gloria a te.

Ton en òlo to kòsmo Martìron su os porfìran ke vìsson ta émata i Ekklisìa su stolisaméni, dhi’aftòn voà si, Christè o Theòs: To laò su tus iktirmùs su katàpempson, irìnin ti politìa su dhòrise ke tes psichès imòn to mèga éleos.

Rivestita come di porpora e bisso del sangue dei tuoi martiri nel mondo intero, la tua Chiesa tramite loro a te grida, o Cristo Dio: Fa scendere sul tuo popolo le tue compassioni, concedi agli abitanti della tua città la pace e dona alle anime nostre la grande misericordia.

APOLITIKION (DEL SANTO DELLA CHIESA)

Kanòna pìsteos ke ikòna praòtitos enkratìas dhidàskalon anèdhixè se ti pìmni su i ton pragmàton alìthia; dhià tùto ektìso ti tapinosi ta ipsilà, ti ptochìa ta plùsia; Pàter Ierarcha Nicòlae, prèsveve Christò to Theò, sothìne tas psichàs imòn.

Regola di fede immagine di mansuetudine, maestro di continenza ti designò al tuo gregge la verità dei fatti; e in vero con l’umiltà hai raggiunto le vette più eccelse, con la povertà la vera ricchezza, Padre Gerarca Nicola prega Cristo Dio di salvare le anime nostre.

KONDAKION

Os aparchàs tis fìseos, to fiturgò tis ktìseos, i ikuméni prosféri si, Kìrie, tus theofòrus Màrtiras. Tes aftòn ikesìes, en irìni vathìa tin Ekklisìan su, tin politìan su dhià tis Theotòku sindìrison, poliélee.

Quali primizie della natura all'autore del creato, la terra ti offre, Signore, i martiri teòfori. Per le loro suppliche, custodisci in pace profonda la tua Chiesa, il tuo popolo, grazie alla Madre di Dio, o ricco di misericordia.

APOSTOLOS (Ebrei 11, 33-40; 12, 1-2)

Meraviglioso è Dio nei suoi Santi, il Dio d’Israele. (Sal. 67,36).

Nelle assemblee benedite Dio, il Signore, voi della stirpe di Israele.
(Sal. 67,27).

Dalla lettera agli Ebrei.

Fratelli, i Santi tutti per fede conquistarono regni, esercitarono la giustizia, conseguirono le promesse, chiusero le fauci dei leoni, spensero la violenza del fuoco, scamparono al taglio della spada, trovarono forza dalla loro debolezza, divennero forti in guerra, respinsero invasioni di stranieri. Alcune donne riacquistarono per risurrezione i loro morti. Altri poi furono torturati, non accettando la liberazione loro offerta, per ottenere una migliore risurrezione. Altri, infine, subirono scherni e flagelli, catene e prigionia. Furono lapidati, torturati, segati, furono uccisi di spada, andarono in giro coperti di pelli di pecora e di capra, bisognosi, tribolati, maltrattati, di loro il mondo non era degno! vaganti per i deserti, sui monti, tra le caverne e le spelonche della terra. Eppure, tutti costoro, pur avendo ricevuto per la loro fede una buona testimonianza, non conseguirono la promessa: Dio aveva in vista qualcosa di meglio per noi, perché essi non ottenessero la perfezione senza di noi. Anche noi dunque, circondati da un così gran nugolo di testimoni, deposto tutto ciò che è di peso e il peccato che ci assedia, corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta da-vanti, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, autore e perfezionatore della fede.

-Gridano i giusti e il Signore li ascolta, li salva da tutte le loro angosce.

-Molte sono le sofferenze dei giusti, ma li libera da tutte il Signore.

VANGELO (Matteo 10, 32-33; 37-38; 19, 27-30)

Disse il Signore ai suoi discepoli: Chi mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli. Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me; chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me. Allora Pietro prendendo la parola disse: “Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne otterremo?”. E Gesù disse loro: “In verità vi dico: voi che mi avete seguito, nella nuova creazione, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù di Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna. Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi i primi”.

KINONIKON

Agalliàsthe, dhìkei, en Kirìo; tis efthèsi prèpi ènesis. Alliluia

Esultate, giusti, nel Signore; ai retti si addice la lode. Alliluia.

Preghiera dell’Ambone

Tu ti glorifichi nelle volontà dei tuoi Santi, o Cristo Dio nostro, letizia degli Apostoli, gioia dei Profeti, costanza dei Martiri, gaudio dei Santi e corona della Madre tua! Signore donaci la tua pace: guida e proteggi la nostra vita, affinché con la misericordia della tua bontà ci sia concesso di imitare i loro combattimenti e, resici a te accetti, conseguire insieme con essi la futura beatitudine. Sei tu infatti la santificazione nostra e noi a te diamo gloria Padre, Figlio e Spirito Santo ora e nei secoli.


Da domani inizia la Quaresima dei
 Santi Apostoli

domenica 9 giugno 2019

Vespro di Pentecoste: Preghiere della GONIKLISIA

GONIKLISIA





A conclusione della Liturgia eucaristica di Pentecoste, mentre il popolo canta l'II TO ÒNOMA KIRÌU, i celebranti si portano al centro della chiesa e all'invito del diacono si inginocchiano di fronte al popolo con le spalle rivolte all'iconostasi.

Sac: In ginocchio preghiamo il Signore.

Popolo:  Signore, pietà.

I Preghiera

Incontaminato, immacolato, senza principio, invisibile, incomprensibile, impenetrabile, immutabile, insuperabile, incommensurabile, longanime, Signore, unico immortale, che abiti una luce inaccessibile, che hai fatto il cielo, la terra, il mare e tutto ciò che è stato formato in esso; che acconsenti a tutte le richieste prima che ti vengano fatte.

Ti preghiamo e ti invochiamo, Sovrano amico degli uomini, Padre del Signore e Dio e Salvatore nostro Gesù Cristo, che per noi uomini e per la nostra salvezza è disceso dai cieli e si è incarnato dallo Spirito Santo e da Maria sempre Vergine e gloriosa Madre di Dio. Prima con l'insegnamento delle parole, poi con la realizzazione delle opere quando subì la sua passione salvifica, Egli ha offerto a noi, umili peccatori ed indegni suoi servi, un modello di offerta di suppliche in ginocchio ed a testa china per i nostri peccati e per l'ignoranza del popolo.

Tu dunque, misericordioso ed amico degli uomini, esaudiscici in qualsiasi giorno in cui ti invochiamo, ma specialmente in questo giorno della Pentecoste in cui, dopo che il nostro Signore Gesù Cristo fu assunto in cielo e si sedette alla destra di Te, Dio e Padre, mandò sui suoi santi Discepoli ed Apostoli lo Spirito Santo, che si posò su ciascuno di loro e tutti furono ripieni della sua inesauribile grazia   e celebrarono in diverse lingue le tue grandezze e profetarono.
Ora dunque esaudisci noi che ti preghiamo e ricordati di noi miseri e meritevoli di condanna, e allontana la cattività delle nostre anime perché la tua compassione intercede per noi.
Accogli noi che ci prostriamo e a Te gridiamo: Abbiamo peccato!
A Te siamo stati affidati dal seno materno, Tu sei il nostro Dio dal ventre della nostra madre; ma poiché svanirono nella vanità i nostri giorni, siamo stati spogliati del tuo aiuto, privati di ogni difesa. Ma fidenti nella tua misericordia, gridiamo: dimentica le colpe della nostra giovinezza e la nostra ignoranza, e purificaci dai nostri peccati nascosti.
Non ci respingere nel tempo della vecchiaia; mentre vengono meno le nostre forze non abbandonarci; prima che torniamo alla terra, degnati di ricondurci a te e guardaci con benevolenza e grazia.
Compensa le nostre iniquità con la tua misericordia; opponi l'immensità della tua compassione alla moltitudine delle nostre offese.

Signore, volgi il tuo sguardo dall'alto della tua santa dimora sopra il tuo popolo, che ti sta attorno ed attende la tua grande misericordia.
Difendici nella tua bontà, liberaci dalla tirannia del demonio. Rendi sicura la nostra vita con le tue sacrosante leggi.
Affida il tuo popolo al fedele angelo custode; conduci noi tutti al tuo regno. Concedi il perdono a coloro che sperano in Te. Rimetti i loro e i nostri peccati. Purificaci con la virtù del tuo santo Spirito, disfa le macchinazioni del nemico contro di noi.

D. Soccorrici, salvaci, abbi pietà di noi, rialzaci e custodiscici, o Dio, con la tua grazia.

D. Facendo, memoria della tuttasanta, immacolata, benedetta, gloriosa Signora nostra, Madre di Dio e sempre Vergine Maria, insieme con tutti i Santi, raccomandiamo noi stessi, gli uni gli altri, e tutta la nostra vita a Cristo Dio.

P. A Te, o Signore.

S. Per la benevolenza e la grazia del tuo unigenito Figlio, con il quale sei benedetto insieme con il santissimo e vivificante tuo Spirito, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.

P. Amìn.

D. Ancora, in ginocchio, preghiamo in pace il Signore.

P. Signore, pietà.


II  Preghiera

Signore Gesù Cristo, Dio nostro, che hai dato la tua pace agli uomini e continuamente ci assisti nella nostra vita, elargendo ai tuoi fedeli il dono del tuo Santissimo Spirito in eredità inalienabile, ma in modo più manifesto hai inviato oggi questa grazia ai tuoi discepoli ed apostoli, ritemprando le loro labbra con le lingue di fuoco, per cui noi tutti del genere umano abbiamo udito ed accolto la conoscenza di Dio ognuno nella propria lingua. Siamo stati rischiarati dalla luce dello Spirito Santo e siamo stati liberati dall'errore, come da tenebra, e con l'elargizione delle visibili lingue di fuoco e l'energia soprannaturale siamo stati istruiti nella fede in Te, illuminati a riconoscere Te insieme con il Padre e lo Spirito Santo, in un'unica divinità, potenza e potestà.
Tu, dunque, riverbero del Padre e immagine inalterabile ed immutabile della sua sostanza e della sua natura, fonte della salvezza e della grazia, schiudi le labbra   di me peccatore ed insegnami come e per quali cose conviene pregare. Tu conosci infatti, la grande moltitudine dei miei peccati, ma la tua misericordia vincerà la loro immensità.
Ecco che in timore mi presento a Te, versando il mio sconforto nel mare della tua misericordia.
Dirigi la mia vita, Tu che con la potenza governi tutto il creato per mezzo dell'ineffabile parola della tua sapienza, Tu che sei il porto tranquillo dei naufraghi, e fammi conoscere la via in cui devo camminare.
Concedi lo Spirito della sapienza ai miei pensieri, elargendo lo Spirito d'intelligenza alla mia stoltezza; infondi lo Spirito del timore nelle mie opere; rinnova lo Spirito retto nelle mie viscere; rinforza con lo Spirito sovrano l'instabilità della mia mente, affinché ogni giorno, guidato verso ciò che è vantaggioso dal tuo Spirito buono, sia reso degno di compiere i tuoi comandamenti e di ricordarmi sempre della tua gloriosa venuta per giudicare le mie opere.
Non permettere che io sia ingannato dagli effimeri piaceri del mondo, ma rafforzami ad aspirare al godimento dei futuri tesori.
Tu, infatti, hai detto, o Signore, che tutto ciò che qualcuno chiederà nel tuo nome, senza dubbio lo riceverà dal tuo coeterno Dio e Padre. Per cui anche io peccatore, in occasione della discesa del tuo Santo Spirito, scongiuro la tua bontà: concedimi per la mia salvezza quanto ti ho chiesto.
Sì, o Signore, elargitore buono e munifico di ogni beneficio; Tu sei, infatti, colui che concede al disopra di ciò che chiediamo.
Tu sei il compassionevole, il misericordioso, che sei divenuto partecipe senza peccato della nostra carne e che ti volgi misericordiosamente a coloro che china- no il ginocchio davanti a Te, divenuto propiziazione per i nostri peccati.
Concedi, o Signore, a questo popolo la tua misericordia; ascoltaci dal tuo cielo santo, santificali con la potenza della tua destra salvatrice, proteggili con l'ombra delle tue ali e non disprezzare le opere delle tue mani.
Contro Te solo abbiamo peccato, ma anche te solo serviamo; non sappiamo adorare un Dio estraneo, né alzare, o Signore, verso un altro Dio le nostre mani.
Perdonaci i nostri peccati ed accogliendo le nostre suppliche che ti rivolgiamo in ginocchio, stendi su tutti noi una mano ausiliatrice.
Accogli la preghiera di tutti quale incenso gradito che si innalza davanti al tuo regno che supera ogni bontà.


D. Soccorrici, salvaci, abbi pietà di noi, rialzaci e custodiscici, o Dio, con la tua grazia.

D. Facendo, memoria della tuttasanta, immacolata, benedetta, gloriosa Signora nostra, Madre di Dio e sempre Vergine Maria, insieme con tutti i Santi, raccomandiamo noi stessi, gli uni gli altri, e tutta la nostra vita a Cristo Dio.

P. A Te, o Signore.

S. Poiché a Te appartiene, o Cristo Dio nostro, l'avere misericordia e salvarci, e noi rendiamo gloria a Te assieme al tuo Padre ed allo Spirito Santo, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.

P. Amìn.

D. Ancora, in ginocchio, preghiamo in pace il Signore.

III Preghiera.

S. O Cristo Dio nostro, fonte luminosa e vivente che scaturisce perennemente, coeterna potenza creatrice del Padre, che hai mirabilmente compiuto l'economia della redenzione per la salvezza degli uomini; Tu che hai spezzati i vincoli indissolubili della morte e i chiavistelli dell'Ade, calpestando la moltitudine degli spiriti malvagi; Tu che hai offerto te stesso vittima pura per noi, immolando il tuo immacolato corpo, non tocco da alcun peccato ed inviolato, e per mezzo di questo tremendo ed inenarrabile sacrificio ci hai dato la vita eterna; Tu che sei disceso nell'Ade e ne hai stritolati i cardini eterni, mostrando a coloro che vi giacevano la via del cielo; Tu che con divina sapienza hai adescato il dragone dell'abisso e principe del male e lo hai legato con le catene dell'oscurità nell'inferno, nel fuoco inestinguibile e nelle tenebre esteriori con la tua infinita potenza. Sapienza gloriosa  del Padre che ti sei mostrato grande soccorritore dei vessati ed hai illuminato coloro che sedevano nelle tenebre e nell'ombra della morte. Tu, Signore della gloria eterna e Figlio diletto dell'altissimo Padre, Luce eterna da Luce eterna; o Sole di giustizia, ascolta noi che ti supplichiamo e dà riposo alle anime dei tuoi servi, fratelli e padri nostri defunti e di tutti gli altri nostri parenti secondo la carne e di tutti gli altri fratelli nella fede, dei quali facciamo ora memoria..., per- ché Tu hai il dominio su tutti, e nelle tue mani detieni i confini della terra. Signore onnipotente, Dio dei Padri e Signore delle misericordie, creatore del genere mortale ed immortale e di ogni natura umana che si forma e si dissolve, della vita e della morte, che misuri i tempi per i vivi e stabilisci i giorni della morte,   che fai discendere nell'Ade e risalire, che leghi con l'infermità e liberi con la buona salute; Tu che dispensi utilmente i beni presenti e dispensi generosamente quelli futuri; Tu che vivifichi con la speranza della resurrezione coloro che sono stati feriti dal pungolo della morte; Tu, Sovrano di tutte le cose, Dio Salvatore nostro, speranza di tutti i confini della terra e di coloro che sono lontani in mare; Tu che in questo ultimo, grande e salvifico giorno della Pentecoste ci hai rivelato il mistero della santa, consustanziale, coeterna, indivisibile ed inconfondibile Trinità e hai fatto scendere il tuo santo e vivificante Spirito in forma di lingue di fuoco sui tuoi santi Apostoli, che hai costituiti evangelisti della nostra santa fede e confessori ed annunziatori della vera teologia; Tu che in questa finale e salutare festa ti sei degnato di accogliere preghiere propiziatrici per coloro che sono trattenuti nell’Ade e ci hai dato grande speranza che accorderai ai defunti la liberazione dalle pene che li affliggono ed il loro sollievo, ascolta noi, umili e miseri, che ti supplichiamo, e dà requie alle anime dei tuoi servi defunti in un luogo luminoso, un luogo verdeggiante, un luogo di refrigerio, dove cessa ogni dolore, afflizione    e gemito.
Colloca le loro anime nelle dimore dei giusti e rendili degni di pace e di condono, perché, o Signore, non ti potranno lodare i morti, né coloro che sono nell'Ade avranno l'ardire di glorificarti, ma noi viventi ti benediciamo e ti supplichiamo e ti offriamo le nostre preghiere propiziatrici e sacrifici per le loro anime.

D. Soccorrici, salvaci, abbi pietà di noi, rialzaci e custodiscici, o Dio, con la tua grazia.

P. Signore, pietà.

D. Facendo, memoria della tuttasanta, immacolata, benedetta, gloriosa Signora nostra, Madre di Dio e sempre Vergine Maria, insieme con tutti i Santi, raccomandiamo noi stessi, gli uni gli altri, e tutta la nostra vita a Cristo Dio.

P. A Te, o Signore.

S. Poiché Tu sei il riposo delle nostre anime e dei nostri corpi o Cristo Dio nostro e noi rendiamo gloria a Te, insieme al tuo Padre ed allo Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli.

P. Amìn.

Segue quindi l'apolysis. Il primo celebrante dice:

S. Gloria a Te, o Cristo Dio, speranza nostra, gloria a Te.

P. Gloria al Padre e al Figlio ed allo Spirito Santo, ed ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen Signore pietà. (3 volte)
Padre venerando, benedici.

S. Cristo, nostro vero Dio, che uscito dal seno paterno e divino, ha svuotato se stesso e, disceso dal cielo in terra, ha assunto tutta la nostra natura e l'ha deificata, poi risalito nuovamente nei cieli e sedutosi alla destra di Dio Padre, ha inviato lo Spirito divino, santo, consustanziale, di eguale potenza e gloria, coeterno, sopra i suoi santi Discepoli ed Apostoli, illuminando essi per mezzo di Lui, e, per loro tramite tutto l'universo, per le preghiere dell'immacolata e tutta pura e santa Madre sua, dei santi e gloriosi ed onorati Apostoli, araldi di Dio e portatori dello Spirito, e di tutti i Santi, abbia pietà di noi, e ci salvi, poiché è buono e amico degli uomini.







sabato 8 giugno 2019

La Domenica Bizantina - Domenica 09 Giugno 2019 - Solennità di PENTECOSTE

9 GIUGNO 2019

DOMENICA DI PENTECOSTE 



1^ ANTIFONA

I uranì dhiigùnde dhòxan Theù, pìisin dhe chiròn aftù ananghèlli to sterèoma. Tes presvìes tis Theotòku, Sòter, sòson imàs.

I cieli narrano la gloria di Dio e il firmamento annunzia l’opera delle sue mani. Per l’intercessione della Madre di Dio, o Salvatore, salvaci.

2^ ANTIFONA

Epakùse su Kìrios en imèra thlìpseos, iperaspìse su to ònoma tu Theù Iakòv.
Sòson imàs, Paràklite agathè, psàllondàs si: Alliluia.

Ti ascolti il Signore nel giorno della prova, ti protegga il nome del Dio di Giacobbe.
Salva, o Paraclito buono, noi che a te cantiamo: Alliluia. 

3^ ANTIFONA

Kìrie, en ti dhinàmi effranthìsete o vasilèfs, ke epì to sotirìo su agalliàsete sfòdhra.

Evloghitòs ì, Christè o Theòs imòn, o pansòfus tus aliìs anadhìxas, katapèmpsas aftìs to Pnèvma to Àghion, ke dhi’aftòn tin ikumènin saghinèfsas, Filànthrope, dhòxa si.

Signore, il re gioisce della tua potenza, ed esulta per la tua salvezza.

Benedetto sei tu, o Cristo Dio nostro, che hai mostrato sapienti i pescatori per aver mandato lo Spirito Santo, e per mezzo di essi hai preso, nelle reti il mondo; o amico degli uomini, gloria a te.

ISODIKÒN

Ipsòthiti, Kìrie, en ti dhinàmi su, àsomen ke psalùmen tas dhinastìas su.
Sòson imàs, Paràklite agathè, psàllondàs si: Alliluia. 

Innàlzati, Signore, nella tua potenza, canteremo ed inneggeremo alle tue gesta.
Salva, o Paraclito buono, noi che a te cantiamo: Alliluia. 

APOLITIKION

Evloghitòs i, Christè o Theòs imòn, o pansòfus tus aliìs anadhìxas, katapèmpsas aftìs to Pnèvma to Àghion, ke dhi’aftòn tin ikumènin saghinèfsas. Filànthrope, dhòxa si.

Benedetto sei tu, o Cristo Dio nostro, che hai mostrato sapienti i pescatori per aver mandato lo Spirito Santo, e per mezzo di essi hai preso nelle reti il mondo; o amico degli uomini, gloria a te.

KONDAKION

Òte katavàs tas glòssas sinèchee, dhiemèrisen èthni o Ìpsistos; òte tu piròs tas glòssas dhiènimen, is enòtita pàndas ekàlese; ke sinfònos dhoxàzomen to panàghion Pnèvma.

Quando l’Altissimo discese e confuse le lingue, divise le genti; ma quando distribuì le lingue di fuoco, tutti richiamò all’unità; ancor noi unitamente glorifichiamo il Santissimo Spirito.

TRISÀGHION

Òsi is Christòn evaptìsthite, Christòn enedhìsasthe. Allilùia.

Quanti siete stati battezzati in Cristo, di Cristo vi siete rivestiti. Allilùia.

APOSTOLOS (Atti 2, 1-11)

- Per tutta la terra si diffonde la loro voce e ai confini del mondo la loro parola. (Sal 18,5).

- I cieli narrano la gloria di Dio e il firmamento annunzia l’opera delle sue mani. (Sal 18,2).

Dagli Atti degli Apostoli

Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all’improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere d’esprimersi. Si trovavano allora in Gerusalemme Giudei osservanti di ogni nazione che è sotto il cielo. Venuto quel fragore, la folla si radunò e rimase sbigottita perché ciascuno li sentiva parlare la propria lingua. Erano stupefatti e fuori di sé per lo stupore dicevano: “Costoro che parlano non sono forse tutti Galilei? E com’è che li sentiamo ciascuno parlare la nostra lingua nativa? Siamo Parti, Medi, Elamìti e abitanti della Mesopotamia, della Giudea, della Cappadòcia, del Ponto e dell’Asia, della Frigia e della Panfilia, dell’Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirène, stranieri di Roma, Ebrei e prosèliti, Cretesi e Arabi e li udiamo annunziare nelle nostre lingue le grandi opere di Dio”.

Alliluia (3 volte).

- Dalla parola del Signore furono fatti i cieli, e dal soffio della sua bocca ogni loro schiera. (Sal. 32,6).

Alliluia (3 volte).

- Il Signore guarda dal cielo, vede tutti i figli degli uomini. (Sal. 32,13).

Alliluia (3 volte).


VANGELO (Giovanni 7, 37-52; 8,12)

   Nell’ultimo giorno, il grande giorno della festa, Gesù levatosi in piedi esclamò ad alta voce: “Chi ha sete venga a me e beva chi crede in me; come dice la Scrittura: fiumi di acqua viva sgorgheranno dal suo seno”. Questo egli disse riferendosi allo Spirito che avrebbero ricevuto i credenti in lui: infatti non c’era ancora lo Spirito, perché Gesù non era stato ancora glorificato. All’udire queste parole, alcuni fra la gente dicevano: “Questi è davvero il profeta!”. Altri dicevano: “Questi è il Cristo!”. Altri invece dicevano: “Il Cristo viene forse dalla Galilea? Non dice forse la Scrittura che il Cristo verrà dalla stirpe di Davide e da Betlemme, il villaggio di Davide?”.E nacque dissenso tra la gente riguardo a lui. Alcuni di loro volevano arrestarlo, ma nessuno gli mise le mani addosso. Le guardie tornarono quindi dai sommi sacerdoti e dai farisei e questi dissero loro: “Perché non lo avete condotto?”. Risposero le guardie: “Mai un uomo ha parlato come parla quest’uomo!”. Ma i farisei replicarono loro: “Forse vi siete lasciati ingannare anche voi? Forse gli ha creduto qualcuno fra i capi, o fra i farisei? Ma questa gente, che non conosce la Legge, è maledetta!”. Disse allora Nicodèmo, uno di loro, che era venuto precedentemente da Gesù: “La nostra Legge giudica forse un uomo prima di averlo ascoltato e di sapere ciò che fa?”. Gli risposero: “Sei forse anche tu della Galilea? Studia e vedrai che non sorge profeta dalla Galilea”. Di nuovo Gesù parlò loro: “Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita”.


MEGALINARION

Mi tis fthoràs dhiapìra kioforìsasan, ke pandechnìmoni Lògo sàrka dhanìsasan, Mìter apìrandhre, Parthène Theotòke, dhochìon tu astèktu, chorìon tu apìru Plasturgù su, se megalìnomen.

Madre inviolata, Vergine genitrice di Dio, noi magnifichiamo te, che, senza opera di uomo, hai concepito e dato la carne al Verbo creatore, o ricettacolo di colui che è infinito, abitazione dell’immenso tuo fattore.

KINONIKON

To Pnèvma su to agathòn odhighìsi me en ghi efthìa. Allilùia.

Il tuo Spirito buono mi guidi per la via diritta. Allilùia..


DOPO “SOSON, O THEOS”: 
Evloghitòs ì, Christè .... Benedetto sei tu, o Cristo 

Preghiera dell’Ambone

Dopo la passione e la Resurrezione, avendo tu adempiuto la tua ascensione al cielo, che abbassasti per incarnarti a favore nostro dalla Vergine, e disceso, Cristo, la tua promessa fondasti sulla terra con la venuta del tuo Spirito Paraclito sui tuoi discepoli terreni.
Ferma e tuttasanta dimora in essi, e mediante essi a quelli che avrebbero creduto con confermata stabilità, e con i tuoi variegati doni fondata la Chiesa, non togliere via la sua grazia da noi, contaminati dai peccati, ma fa morire ogni animo carnale presente in noi, che impedisce la sua Presenza in noi, respingi via da noi ogni pensiero che con parole e atti lo contristino, e ogni contaminata passione molesta e ottenebrante le nostre anime con la fermezza della sua luce.
Fa’ di noi i ricettacoli della sua gloria, imitando noi il cenacolo di Sion, riempito del suo irraggiare. Mostra noi come troni del suo fuoco spirituale, ad imitazione degli Apostoli tuoi che lo ricevettero all'inizio, così che da lui resi saldi, siamo guidati sulla terra retta della tua immortale e beata promessa, dove sta la dimora di quanti si allietano in te e senza cessare glorificano te. Poiché tu sei il tutto glorificato insieme con il Padre tuo che non ha principio e il tuo coeterno e tuttosanto e buono vivificante Spirito, ora e sempre e per i secoli dei secoli.


INVECE DI “II TO ÒNOMA KIRÌU”
Evloghitòs ì, Christè .... Benedetto sei tu, o Cristo