lunedì 29 ottobre 2018

Agenda Settimanale 29 Ottobre/ 3 Novembre 2018


Agenda Settimanale  29 Ottobre/ 3 Novembre 2018



Martedì 30 Ottobre 

Ore 17.30 - Chiesa Madre di San Nicola - Divina Liturgia

Mercoledì 31 Ottobre

Ore 16.00 " Con i Santi in Festa" a cura della Comunità Ecclesiale di Mezzojuso. Non ci sarà la Divina Liturgia a San Nicola.

Giovedì 1 Novembre

Ore 08.00 - Chiesa del Santissimo Crocifisso - Divina Liturgia.

Ore 17.30 - Chiesa Madre di San Nicola - IV Giovedì di San Nicola: Divina Liturgia, Inno Akathistos al Santo Patrono, Benedizione del pane ed Unzione con la Santa Manna. 

Venerdì 2 Novembre

Ore 17.30 - Chiesa Madre di San Nicola - Divina Liturgia in suffragio di tutti i fedeli defunti - 

Sabato 3 Novembre

Ore 16.00 Catechismo presso le Suore Basiliane

Ore 17.30 - Chiesa del Santissimo Crocifisso - Divina Liturgia.


sabato 27 ottobre 2018

Foglio della Liturgia Domenicale - Domenica 28 Ottobre 2018

Domenica 28 Ottobre 2018
- Domenica VII di San Luca - Santi Terenzio e Neonilla. 
Santo Stefano il Sabaita



1^ ANTIFONA

Agathòn to exomologhìsthe to Kirìo, ke psàllin to onòmatì su, Ìpsiste.

Tes presvìes tis Theotòku, Sòter, sòson imàs.
Buona cosa è lodare il Signore, ed inneggiare al tuo nome, o Altissimo.

Per l’intercessione della Madre di Dio, o Salvatore, salvaci.

2^ ANTIFONA

O Kìrios evasìlefen, efprè-pian enedhìsato, enedhìsato o Kìrios dhìnamin ke periezòsato.

Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia
Il Signore regna, si è rivestito di splendore, il Signore si è ammantato di fortezza e se n’è cinto.

O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.

3^ ANTIFONA

Dhèfte agalliasòmetha to Kirìo, alalàxomen to Theò to Sotìri imòn.

Anghelikè Dhinàmis epì to mnìma su, ke i filàssondes apenekròtisan; ke istato Marìa en to tàfo zitùsa to achrandòn su sòma. Eskìlefsas ton Adhin mi pirasthìs ip’aftù, ipìndisas ti Parthèno, dhorùmenos tin zoìn. O anastàs ek ton nekròn, Kìrie, dhòxa si.

Venite, esultiamo nel Signore, cantiamo inni di giubilo a Dio, nostro Salvatore.

Le potenze angeliche si appressarono al tuo sepolcro, e i custodi divennero come morti, mentre Maria stava presso la tomba, cercando il tuo corpo immacolato. Tu hai depredato l’ade, senza esserne toccato; tu sei andato incontro alla Vergine, donando la vita. O risorto dai morti, Signore, gloria a te.
ISODIKòN

Dhèfte proskinìsomen ke prospèsomen Christò.

Sòson imàs, Iiè Theù, o ana-stàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia.
Venite, adoriamo e prostriamoci davanti a Cristo.

O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.

APOLITIKIA

    Anghelikè Dhinàmis epì to mnìma su, ke i filàssondes apenekròtisan; ke istato Marìa en to tàfo zitùsa to achrandòn su sòma. Eskìlefsas ton Adhin mi pirasthìs ip’aftù, ipìndisas ti Parthèno, dhorùmenos tin zoìn. O anastàs ek ton nekròn, Kìrie, dhòxa si.

    Le potenze angeliche si appres-sarono al tuo sepolcro, e i custodi divennero come morti, mentre Maria stava presso la tomba, cercando il tuo corpo immacolato. Tu hai depredato l’ade, senza esserne toccato; tu sei andato incontro alla Vergine, donan-do la vita. O risorto dai morti, Signore, gloria a te.



APOLITIKION (DEL SANTO DELLA CHIESA)

Kanona pìsteos ke ikona praòtitos, enkratìas dhidhàskalon anèdhixè se ti pimni su i ton pragmaton alìthia; dhià tuto ektiso ti tapinosi ta ipsilà, ti ptochìa ta plùsia, pater ierarcha Nikòlae: prèsveve Christò to Theò, sothine tas psichàs imòn.

. Regola di fede e immagine di mitezza, maestro di continenza: così ti mostrò al tuo gregge la verità dei fatti; per questo con l’umiltà hai acquisito ciò che è elevato, con la povertà, la ricchezza, o padre e  vescovo Nicola: prega Cristo Dio, perché salvi le anime nostre. 
KONDAKION

O katharòtatos naòs tu Sotìros, i politìmitos pastàs ke Parthènos, to ieròn thisàvrisma tis dhòxis tu Theù sìmeron isàghete en to ìko Kirìu, tin chàrin sinisàgusa tin en Pnèvmati thìo; in animnùsin àngheli Theù; àfti ipàrchi skinì epurànios.
    Il purissimo tempio del Salvatore, il talamo preziosissimo e verginale, il tesoro sacro della gloria di Dio, è oggi introdotto nella casa del Signore, portandovi, insieme, la grazia del divino Spirito; e gli angeli di Dio a lei inneggiano: Costei è celeste dimora.

APOSTOLOS (Ef 2, 4-10)

- Salva, o Signore, il tuo popolo e benedici la tua eredità. (Sal. 27,9).
- A te, Signore io grido; non restare in silenzio, mio Dio. (Sal. 27,1).

Dalla lettera di San Paolo agli Efesini.

    Fratelli, Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amati, da morti che eravamo per i peccati, ci ha fatti rivivere con Cristo: per grazia infatti siete stati salvati.
    Con lui ci ha anche risuscitati e ci ha fatti sedere nei cieli, in Cristo Gesù, per mostrare nei secoli futuri la straordinaria ricchezza della sua grazia mediante la sua bontà verso di noi in Cristo Gesù.
    Per questa grazia infatti siete salvi mediante la fede; e ciò non viene da voi, ma è dono di Dio; né viene dalle opere, perché nessuno possa vantarsene. Siamo infatti opera sua, creati in Cristo Gesù per le opere buone che Dio ha predisposto perché noi le praticassimo
Alliluia (3 volte).
- Colui che abita al riparo dell’Altissimo dimorerà all’ombra del Dio del cielo. (Sal  90,1).
Alliluia (3 volte).
- Dirà al Signore: Tu sei mio sostegno e mio rifugio, mio Dio in cui confido. (Sal  90,2).
Alliluia (3 volte).


VANGELO (Luca. 8, 41-56)

    In quel tempo, un uomo di nome Giàiro, che era capo della sinagoga, andò da Gesù e, gettatosi ai piedi di Gesù, lo pregava di recarsi a casa sua, perché aveva un’unica figlia, di circa dodici anni, che stava per morire. Durante il cammino, le folle gli si accalcavano attorno.
     Una donna che soffriva di emorragia da dodici anni, e che nessuno era riuscito a guarire, gli si avvicinò alle spalle e gli toccò il lembo del mantello e subito il flusso di sangue si arrestò. Gesù disse: “Chi mi ha toccato?”. Mentre tutti negavano, Pietro disse: “Maestro, la folla ti stringe da ogni parte e ti schiaccia”. Ma Gesù disse: “Qualcuno mi ha toccato. Ho sentito che una forza è uscita da me”.
    Allora la donna, vedendo che non poteva rimanere nascosta, si fece avanti tremando e, gettatasi ai suoi piedi, dichiarò davanti a tutto il popolo il motivo per cui l’aveva toccato, e come era stata subito guarita. Egli le disse: “Figlia, la tua fede ti ha salvata, va’ in pace!”. Stava ancora parlando quando venne uno della casa del capo della sinagoga a dirgli: “Tua figlia è morta, non disturbare più il maestro”. Ma Gesù che aveva udito rispose: “Non temere, soltanto abbi fede e sarà salvata”.
    Giunto alla casa, non lasciò entrare nessuno con sé, all’infuori di Pietro, Giovanni e Giacomo e il padre e la madre della fanciulla. Tutti piangevano e facevano il lamento su di lei. Gesù disse: “Non piangete, perché non è morta, ma dorme”.
    Essi lo deridevano, sapendo che era morta, ma egli, prendendole la mano, disse ad alta voce: “Fanciulla, alzati!”. Il suo spirito ritornò in lei ed ella si alzò all’istante. Egli ordinò di darle da mangiare. I genitori ne furono sbalorditi, ma egli raccomandò loro di non raccontare a nessuno ciò che era accaduto.

KINONIKON


Enìte ton Kìrion ek ton uranòn; enìte aftòn en tis ipsìstis. Alliluia.

    Lodate il Signore dai cieli, lodatelo lassù nell’alto. Alliluia.






giovedì 25 ottobre 2018

Giovedì 25 Ottobre - III Giovedì di San Nicola

Giovedì 25 Ottobre 2018
III Giovedì in Preparazione
alla Solennità del Patrono
San Nicola di Mira


Ufficio dei Giovedì di San Nicola


Per le preghiere dei nostri Santi Padri, Signore Gesù Cristo, abbi pietà di noi e salvaci. Amìn

Regola di fede, immagine di mansuetudine, maestro di continenza ti designò al tuo gregge la verità dei fatti; e invero con l’umiltà hai raggiunto le vette più eccelse, con la povertà la vera ricchezza, Padre Gerarca Nicola prega Cristo Dio di salvare le anime nostre.

Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amìn.

Nicolò grande e potente* protettore di ogni gente* distruttore di ogni male,* difensore di ogni mortale,* vero servo del Signore,* vigilante e buon pastore.* Fida scorta al paradiso * d’ogni cuore gioia e riso.* Col tuo mezzo appresso Dio* rendi pago ogni desio* d’ogni figlio tuo devoto* che ti offre il cuore in voto*.

Padre nostro…

E lodiamo con fervore San Nicola il Protettore.
Oggi e sempre sia lodato San Nicola, nostro Avvocato.

Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amìn
________

Signore pietà
Cristo pietà
Signore pietà
Signore, esaudiscici
Cristo, esaudiscici
Padre del cielo unico Dio                              Abbi pietà di noi
Santa Maria, Madre di Cristo e della Chiesa      Prega per noi
Santo Padre Nicola, sacerdote del Dio Altissimo
Santo Padre Nicola, confessore di Cristo Redentore
Santo Padre Nicola, pontefice dello Spirito Consolatore
Santo Padre Nicola, buon pastore dei cristiani
Santo Padre Nicola, fedele apostolo del Vangelo
Santo Padre Nicola, eroico nella carità
Santo Padre Nicola, amante della povertà
Santo Padre Nicola, soccorso dei naviganti
Santo Padre Nicola, difesa delle vergini
Santo Padre Nicola, sostegno dei poveri
Santo Padre Nicola, letizia dei fanciulli
Santo Padre Nicola, avvocato degli innocenti
Santo Padre Nicola, conforto dei malati
Santo Padre Nicola, custode della famiglia
Santo Padre Nicola, aiuto dei carcerati
Santo Padre Nicola, guida dei pellegrini
Santo Padre Nicola, che sempre ascolti chi t’invoca
Santo Padre Nicola, manna misteriosa e benefica
Santo Padre Nicola, patrono della Chiesa indivisa
Santo Padre Nicola, ponte per l’unione dei cristiani
Santo Padre Nicola, arcobaleno fra Oriente ed Occidente
Santo Padre Nicola, nostro celeste protettore


O glorioso confessore di Cristo Nicola, porta a Dio la nostra preghiera.

Sii misericordioso, o uomo di Dio e servo fedele di Cristo, anche verso di noi, sia ora che nel secolo a venire. In te, infatti, abbiamo riposto la nostra speranza e a te rivolgiamo la nostra preghiera. Fra tutti, esseri visibili e invisibili, sei apparso il più degno di onore. Felice davvero è la città di Bari e sacra è la chiesa nella quale il Signore Iddio ti glorifica, e dove l’Altissimo santifica te, suo servo fedele. Tu sei, infatti, per tutti i cristiani il soccorritore e il difensore, liberandoci da tutti i nostri pericoli e da tutti i nostri mali. E ti preghiamo ancora, o Santo beatissimo, che hai potere e audacia presso il Signore, di intercedere per noi che sempre festeggiamo la tua ricorrenza, affinché veniamo salvati tramite le tue preghiere, per la grazia e la misericordia dell’unigenito Figlio, il Signore nostro Gesù Cristo. Per Lui e con Lui sia gloria e potenza, onore e adorazione al Padre, insieme allo Spirito Santo, buono e vivificatore, ora e sempre e per i secoli dei secoli. Amìn.

martedì 23 ottobre 2018

Calendario dei Giovedì di San Nicola

Calendario dei Giovedì in Preparazione alla 
Solennità di San Nicola


Mese di Ottobre: 24

Mese di Novembre: 1/8/15/22


Ore 17.30 Divina Liturgia, Canto dell'Inno Akathistos al Santo, Benedizione del pane votivo offerto dai fedeli; Unzione con la Santa Manna. 

Il 27 Novembre, come da tradizione inizia la Novena in preparazione alla Solennità del Nostro Santo Patrono.



sabato 20 ottobre 2018

Foglio della Liturgia Domenicale - Domenica 21 Ottobre 2018

Domenica 21 Ottobre 2018
Domenica VI di San Luca - Tono Plagale I (V)
Sant'Ilarione il Grande


1^ ANTIFONA

Agathòn to exomologhìsthe to Kirìo, ke psàllin to onòmatì su, Ìpsiste. Tes presvìes tis Theotòku, Sòter, sòson imàs.

Buona cosa è lodare il Signore, inneggiare al tuo nome, o Altissimo. Per l’intercessione della Madre di Dio, o Salvatore, salvaci.

2^ ANTIFONA

O Kìrios evasìlefen, efprèpian enedhìsato, enedhìsato o Kìrios dhìnamin ke periezòsato. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia.

Il Signore regna, si è rivestito di splendore, il Signore si è ammantato di fortezza e se n’è cinto. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.

3^ ANTIFONA

Dhèfte agalliasòmetha to Kirìo, alalàxomen to Theò to Sotìri imòn.

Venite, esultiamo nel Signore, cantiamo inni di giubilo a Dio, nostro Salvatore.


Ton sinànarchon Lògon Patrì ke Pnèvmati, ton ek Parthènu techtènda is sotirìan imòn, animnìsomen, pistì, ke proskinìsomen; òti ivdhòkise sarkì anelthìn en do stavrò, ke thànaton ipomìne, ke eghìre tus tethneòtas en ti endhòxo anastàsi aftù.

Cantiamo, fedeli, e adoriamo il Verbo coeterno al Padre ed allo Spirito, partorito dalla Vergine a nostra salvezza: perché nella carne ha voluto salire sulla croce, sottopor-si alla morte e risuscitare i morti con la sua risurrezione gloriosa.

ISODIKÒN


Dhèfte proskinìsomen ke prospèsomen Christò. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia.

Venite, adoriamo e prostriamoci davanti a Cristo. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.

APOLITIKIA

Ton sinànarchon Lògon Patrì ke Pnèvmati, ton ek Parthènu techtènda is sotirìan imòn, animnìsomen, pistì, ke proskinìsomen; òti ivdhòkise sarkì anelthìn en do stavrò, ke thànaton ipomìne, ke eghìre tus tethneòtas en ti endhòxo anastàsi aftù.

Cantiamo, fedeli, e adoriamo il Verbo coeterno al Padre ed allo Spirito, partorito dalla Vergine a nostra salvezza: perché nella carne ha voluto salire sulla croce, sottopor-si alla morte e risuscitare i morti con la sua risurrezione gloriosa.

Tes ton dhakrìon su roès tis erìmu to àgonon egheòrghisas, ke tis ek vàthus stenagmìs is ekatòn tus pònus ekarpofòrisas, ke ghègonas fostìr, ti ikumèni làmbon tis thàvmasin, Ilarion Patìr imòn òsie. Prèsveve Christò to Theò sothìne tas psichàs imòn.

Coi torrenti delle tue lacrime rendesti fecondo lo sterile deserto, e coi profondi sospiri facesti rendere al cento per cento le tue fati che, e divenisti un luminare, splendente al mondo in prodigi, Ilarione padre santo nostro. Intercedi presso Cristo Dio perché siano salvate le anime nostre.
Kanona pìsteos ke ikona praòtitos, enkratìas dhidhàskalon anèdhixè se ti pimni su i ton pragmaton alìthia; dhià tuto ektiso ti tapinosi ta ipsilà, ti ptochìa ta plùsia, pater ierarcha Nikòlae: prèsveve Christò to Theò, sothine tas psichàs imòn.

Regola di fede e immagine di mitezza, maestro di continenza: così ti mostrò al tuo gregge la verità dei fatti; per questo con l’umiltà hai acquisito ciò che è elevato, con la povertà, la ricchezza, o padre e  vescovo Nicola: prega Cristo Dio, perché salvi le anime nostre. 


KONDAKION

O katharòtatos naòs tu Sotìros, i politìmitos pastàs ke Parthènos, to ieròn thisàvrisma tis dhòxis tu Theù sìmeron isàghete en to ìko Kirìu, tin chàrin sinisàgusa tin en Pnèvmati thìo; in animnùsin àngheli Theù; àfti ipàrchi skinì epurànios.

Il tempio purissimo del Salvatore, il preziosissimo talamo e Vergine, il tesoro sacro della gloria di Dio viene introdotto in questo giorno nella casa del Signore, recando con sé la grazia dello Spirito divino; a Lei inneggiano gli Angeli di Dio: Costei è celeste dimora.

APOSTOLOS (Gal. 6, 11 - 18)

- Tu, Signore, ci custodirai e ci guarderai da questa gente per sempre. (Sal. 11,8).
- Salvami, Signore, perché non c’è più un santo; perché è scomparsa la fedeltà tra i figli degli uomini. (Sal. 11,2).

Dalla lettera di San Paolo ai Galati.
    Fratelli, vedete con che grossi caratteri vi scrivo, ora, di mia mano. Quelli che vogliono fare bella figura nella carne, vi costringono a farvi circoncidere, solo per non essere perseguitati a causa della croce di Cristo.
    Infatti neanche gli stessi circoncisi osservano la legge, ma vogliono la vostra circoncisione per trarre vanto dalla vostra carne. Quanto a me invece non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo.
    Non è infatti la circoncisione che conta, né la non circoncisione, ma l’essere nuova creatura. E su quanti seguiranno questa norma sia pace e misericordia, come su tutto l’Israele di Dio.
  D’ora innanzi nessuno mi procuri fastidi: difatti io porto le stigmate di Gesù nel mio corpo.
    La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con il vostro spirito, fratelli. Amìn.
Alliluia (3 volte).
- Canterò in eterno la tua misericordia, Signore, con la mia bocca annunzierò la tua fedeltà di generazione in generazione. (Sal 88,2).
Alliluia (3 volte).
- Poiché hai detto: “La mia grazia durerà per sempre”; la tua verità è fondata nei cieli. (Sal 88,3).   
Alliluia (3 volte).


VANGELO (Luca. 8, 26-39)

    In quel tempo, Gesù e i suoi approdarono nella regione dei Garasèni, che sta di fronte alla Galilea. Era appena sceso a terra, quando gli venne incontro un uomo della città posseduto dai demòni. Da molto tempo non portava vestiti, né abitava in casa, ma nei sepolcri. Alla vista di Gesù gli si gettò ai piedi urlando e disse a gran voce: “Che vuoi da me, Gesù, Figlio del Dio Altissimo? Ti prego, non tormentarmi!”. Gesù infatti stava ordinando allo spirito immondo di uscire da quell’uomo. Molte volte infatti s’era impossessato di lui; allora lo legavano con catene e lo custodivano in ceppi, ma egli spezzava i legami e veniva spinto dal demonio in luoghi deserti. Gesù gli domandò: “Qual è il tuo nome?”. Rispose: “Legione”, perché molti demòni erano entrati in lui. E lo supplicavano che non ordinasse loro di andarsene nell’abisso.
    Vi era là un numeroso branco di porci che pascolavano sul monte. Lo pregarono che concedesse loro di entrare nei porci; ed egli lo permise. I demòni uscirono dall’uomo ed entrarono nei porci e quel branco corse a gettarsi a precipizio dalla rupe nel lago e annegò. Quando videro ciò che era accaduto, i mandriani fuggirono e portarono la notizia nella città e nei villaggi. La gente uscì per vedere l’accaduto, arrivarono da Gesù e trovarono l’uomo dal quale erano usciti i demòni vestito e sano di mente, che sedeva ai piedi di Gesù; e furono presi da spavento. Quelli che erano stati spettatori riferirono come l’indemoniato era stato guarito. Allora tutta la popolazione del territorio dei Gerasèni gli chiese che si allontanasse da loro, perché avevano molta paura. Gesù, salito su una barca, tornò indietro.
    L’uomo dal quale erano usciti i demòni gli chiese di restare con lui, ma egli lo congedò dicendo: “Torna a casa tua e racconta quello che Dio ti ha fatto”. L’uomo se ne andò, proclamando per tutta la città quello che Gesù gli aveva fatto.

KINONIKON

Enìte ton Kìrion ek ton uranòn; enìte aftòn en tis ipsìstis. Alliluia.

Lodate il Signore dai cieli, lodatelo lassù nell’alto. Alliluia.

venerdì 19 ottobre 2018

Con i Santi in Festa 2018

Con i Santi in Festa Edizione 2018

La comunità ecclesiale di Mezzojuso si prepara a Celebrare la Solennità di Tutti i Santi. 

Ci Vediamo il 31 Ottobre alle ore 16.00 in Piazza per giocare e riflettere insieme sui Santi. Alle 19.00 celebreremo poi insieme la Santa Messa Prefestiva della Solennità di Tutti i Santi nella Chiesa Parrocchiale dell'Annunziata e quindi ceneremo...

Per partecipare occorre interpretare un Santo e versare la piccola quota di 2 € per la cena!!


giovedì 18 ottobre 2018

Inno Akathistos al Nostro Santo Padre Nicola


KONTAKION  1
Invincibile taumaturgo e straordinario adoratore di Cristo, che stilli in tutto il mondo il prezioso miro della grazia e un mare inesauribile di miracoli, con amore ti lodo, San Nicola: e invoco te, che hai slancio ardito verso il Signore, affinché tu mi liberi da ogni pericolo: Gioisci, Nicola, sommo taumaturgo.

 PRIMA STANZA

Il Creatore di ogni cosa ti ha manifestato immagine di angelo e natura di essere terreno; e poiché alla tua anima è stata profetizzata una fertile bontà, o beatissimo Nicola, insegna a tutti a cantare a te così:
Gioisci, tu che sei stato purificato fin dal grembo materno;
gioisci, tu che sei stato santificato per sempre.
Gioisci, tu che con la tua nascita hai stupito i tuoi genitori;
gioisci, tu che dopo la nascita hai manifestato la forza dell’anima.
Gioisci, giardino della terra promessa;
gioisci, fiore del giardino divino.
Gioisci, tralcio della virtuosa vite di Cristo,
gioisci, albero taumaturgo del paradiso di Gesù.
Gioisci, giglio delle piante del paradiso;
gioisci, miro del profumo di Cristo.
Gioisci, poiché per mezzo tuo è scacciato il pianto;
gioisci, poiché per mezzo tuo è portata la gioia.
Gioisci, Nicola, sommo taumaturgo.

KONTAKION 2
Vedendo lo scorrere del tuo miro, o sapiente in Dio, ci illuminiamo nelle anime e nei corpi, poiché tu sei un santo mirabile da cui scaturisce miro portatore di vita; riversando la grazia di Dio come acqua miracolosa, sazia quelli che cantano a Dio: Alleluia.

STANZA 2
A Nicea, assieme ai santi padri, sei stato difensore della confessione di fede ortodossa, insegnando che la Santa Trinità non si comprende con l’intelletto; hai confessato che il Figlio è uguale al Padre, e con lui condivide la sostanza e il regno, e hai smascherato il folle Ario. Per questo, i fedeli hanno imparato a innalzare a te il canto:
Gioisci, somma colonna di devozione;
gioisci, città, rifugio dei fedeli.
Gioisci, solida fortificazione dell’Ortodossia;
gioisci, grembo onorato e lode della tuttasanta Trinità.
Gioisci, tu che hai predicato uguale onore per il Padre e per il Figlio;
gioisci, tu che hai scacciato Ario l’indemoniato dal Concilio dei santi.
Gioisci, padre, gloriosa bellezza dei padri,
gioisci, sapientissimo bene di tutti i sapienti in Dio.
Gioisci, tu che pronunci parole infuocate;
gioisci, tu che insegni il bene al tuo gregge.
Gioisci, poiché per mezzo tuo è rafforzata la fede;
gioisci, poiché per mezzo tuo è spodestata l’eresia.
Gioisci, Nicola, sommo taumaturgo.

KONTAKION 3
Con la forza che ti è stata donata dall’alto, hai asciugato ogni lacrima dal viso di chi soffre crudelmente, padre teoforo Nicola: tu che nutri gli affamati e sei una valida guida tra gli abissi del mare, sei la guarigione di quelli che soffrono e ti sei mostrato un aiuto in ogni circostanza per tutti quelli che cantano a Dio: Alleluia.

STANZA 3
Per te, padre Nicola, un canto si eleva dal cielo, e non dalla terra: quale uomo infatti potrebbe annunciare la tua immensa santità? Noi però, vinti dal tuo amore, ti cantiamo così:
Gioisci, modello degli agnelli e dei pastori;
gioisci, santa purificazione delle abitudini.
Gioisci, ricettacolo di somme virtù;
gioisci, dimora pura e onorata di cose sante.
Gioisci, lume amatissimo e luminosissimo;
gioisci, luce brillantissima e immacolata.
Gioisci, degno interlocutore degli angeli;
gioisci, maestro buono degli uomini.
Gioisci, regola devota di fede;
gioisci, modello di umiltà spirituale.
Gioisci, poiché per mezzo tuo siamo liberati dalle passioni corporali;
gioisci, poiché per mezzo tuo siamo ricolmati di dolcezze spirituali.
Gioisci, Nicola, sommo taumaturgo.
KONTAKION 4
La tempesta del dubbio mi turba la mente, come posso essere degno di cantare i tuoi miracoli, o beato Nicola; infatti non potrei enumerarne nessuno, anche se conoscessi molte lingue e volessi parlarle; noi però con meraviglia osiamo cantare a Dio glorificato in te: Alleluia.
ICO 4
Si è udita, o Nicola saggio in Dio, da vicino e da lontano la grandezza dei tuoi miracoli, poiché nell’aria con ali leggere di grazia tu sei abituato a preavvisare chi si trova in pericolo, e da questo prontamente liberi tutti quelli che così ti cantano:
Gioisci, liberazione dalla tristezza;
gioisci, dono di grazia.
Gioisci, tu che scacci i mali indesiderati;
gioisci, tu che ci ricolmi dei beni desiderati.
Gioisci, rapido conforto di chi è in pericolo;
gioisci, terribile castigo di chi offende.
Gioisci, abisso di miracoli, ricolmato da Dio;
gioisci, tavola della legge di Cristo, scritta da Dio.
Gioisci, forte sostegno di chi cade;
gioisci, fondamento di chi sta nella rettitudine.
Gioisci, poiché per mezzo tuo è smascherata ogni adulazione;
gioisci, poiché per mezzo tuo è realizzata ogni verità.
Gioisci, Nicola, sommo taumaturgo.
KONTAKION 5
Ti sei manifestato come stella mandata da Dio, maestro per chi solca il mare crudele, e si troverebbero subito di fronte alla morte se tu non ti presentassi in loro aiuto quando ti invocano, san Nicola taumaturgo: infatti tu senza timore impedisci al demonio in volo di minacciare il vascello e lo scacci, e insegni ai fedeli da te salvati a innalzare a Dio il canto: Alleluia.
ICO 5
Vedendo le giovani costrette a un’impura unione a causa della povertà, per la tua grande misericordia nei confronti dei poveri, beatissimo padre Nicola, sei andato di nascosto la notte a portare al vecchio genitore tre sacchetti d’oro, liberandolo assieme alle figlie dalla caduta nel peccato. Perciò da tutti senti cantare:
Gioisci, tesoro immenso di misericordia;
gioisci, rifugio provvidenziale per le persone.
Gioisci, nutrimento e ricompensa di quelli che si rivolgono a te;
gioisci, pane inesauribile per gli affamati.
Gioisci, ricchezza donata da Dio ai poveri che vivono sulla terra;
gioisci, solerte appoggio dei miseri.
Gioisci, tu che ascolti subito i poveri;
gioisci, gradita protezione dei sofferenti.
Gioisci, immacolato compagno delle tre vergini;
gioisci, custode zelante della purezza.
Gioisci, speranza dei disperati;
gioisci, delizia del mondo intero.
Gioisci, Nicola, sommo taumaturgo.
KONTAKION 6
Tutto il mondo racconta di te, beatissimo Nicola, di quanto tu sia sollecito a soccorrere chi è in disgrazia, poiché molte volte nello stesso momento hai messo in guardia e hai aiutato chi viaggiava per terra e chi navigava per mare, soccorrendo e custodendo dalle insidie quelli che cantano a Dio: Alleluia.
ICO 6
Hai fatto splendere una luce vivificante, salvando da morte ingiusta i condottieri che ti hanno chiesto aiuto, o Nicola buon pastore; e presto sei apparso in sogno all’imperatore spaventandolo e ordinando di lasciarli incolumi e di liberarli. Per questo anche noi con loro ti cantiamo con gratitudine:
Gioisci, tu che aiuti chi ti invoca con zelo;
gioisci, tu che liberi dalla morte ingiusta.
Gioisci, tu che custodisci dalle calunnie adulatrici;
gioisci, tu che distruggi i consigli ingiusti.
Gioisci, tu che strappi la menzogna come una ragnatela;
gioisci, tu che innalzi gloriosamente la verità.
Gioisci, tu che sciogli gli innocenti dalle catene;
gioisci, tu che vivifichi i moribondi.
Gioisci, tu che porti alla luce la giustizia;
gioisci, tu che getti nelle tenebre la l’ingiustizia.
Gioisci, poiché per mezzo tuo gli innocenti sono liberati dalla spada;
gioisci, poiché per mezzo tuo ci saziamo di luce.
Gioisci, Nicola, sommo taumaturgo.
KONTAKION 7
Volendo, o Nicola, scacciare il fetore dell’eretica bestemmia, hai manifestato il miro misterioso dal buon profumo; hai salvato le genti di tutto il mondo, ricolmandolo del miro della grazia. Scaccia anche da noi il fetore delle bestemmie peccaminose, affinché con gratitudine cantiamo a Dio: Alleluia.
ICO 7
Vediamo te come nuovo Noè, nocchiero dell’arca della salvezza, che con perizia guidi attraverso le asperità delle tempeste verso la quiete divina, o santo padre Nicola, coloro che ti cantano così:
Gioisci, quieto rifugio di chi è avvolto dalle tempeste;
gioisci, riparo sicuro dei naufraghi.
Gioisci, buon nocchiero di quelli che navigano tra gli abissi;
gioisci, tu che dissipi le preoccupazioni del mare.
Gioisci, sostegno di chi si trova in un vortice;
gioisci, calore che riscalda chi si trova al freddo.
Gioisci, luce che dissipa le tenebre dolorose;
gioisci, faro che illumina tutti i confini della terra.
Gioisci, tu che liberi gli uomini dall’abisso del peccato;
gioisci, tu che ricacci satana nell’abisso dell’inferno.
Gioisci, perché per mezzo tuo possiamo attingere all’infinita misericordia di Dio;
gioisci, poiché per mezzo tuo siamo salvi dal diluvio dell’ira e riconciliati con Dio.
Gioisci, Nicola, sommo taumaturgo.
KONTAKION 8
Un miracolo straordinario accade a chi si avvicina a te nella tua santa chiesa, o beato Nicola: in essa infatti anche la più piccola preghiera a te rivolta ottiene la guarigione dalle pene più grandi, poiché riponiamo in te la speranza che abbiamo in Dio, cantando con fede: Alleluia.
ICO 8
Tu sei il vero aiuto di tutti, o Nicola teoforo, e raccogli attorno a te tutti quelli che a te si rivolgono, quale liberatore, ristoratore e medico solerte per tutti gli abitanti della terra, e operi in modo che tutti ti innalzino questo canto di lode:
Gioisci, sorgente di tutte le guarigioni;
gioisci, soccorso di chi soffre crudelmente.
Gioisci, alba che risplende nella notte dei perduti nel peccato;
gioisci, rugiada che stilla dal cielo nell’arsura di chi è nella fatica.
Gioisci, tu che doni l’armonia a chi ne ha bisogno;
gioisci, tu che prepari l’abbondanza a chi te la chiede.
Gioisci, tu che perdoni molte volte in anticipo;
gioisci, tu che con forza rinnovi le cose vecchie.
Gioisci, tu che indichi la via a molti tra quelli che l’hanno persa;
gioisci, servitore fedele dei misteri di Dio.
Gioisci, poiché per mezzo tuo calpestiamo l’invidia;
gioisci, poiché per mezzo tuo restauriamo una vita corretta.
Gioisci, Nicola, sommo taumaturgo.
KONTAKION 9
Allevia tutte le malattie, o Nicola, nostro sommo intercessore, trasformandole con una cura piena di grazia, rincuorando le nostre anime e rallegrando tutti quelli che con fede ricorrono al tuo aiuto, cantando a Dio: Alleluia.
ICO 9
Vediamo che tu distruggi i rami della falsa sapienza degli impuri, o padre Nicola, colmo di sapienza divina: hai confuso Ario che, bestemmiando, divideva la divinità, e Sabellio che confondeva la santa Trinità, e ci hai confermati nell’Ortodossia. Per questo ti innalziamo questo canto:
Gioisci, scudo che difende la pietà;
gioisci, spada che taglia la cattiveria.
Gioisci, maestro dei comandamenti divini;
gioisci, distruttore degli insegnamenti contrari a Dio.
Gioisci, scala rinsaldata da Dio, per mezzo della quale saliamo al cielo;
gioisci, protezione posta da Dio a difesa di molti.
Gioisci, tu che con la tua parola rendi saggi gli stolti;
gioisci, tu che stimoli i pigri verso le tue gesta.
Gioisci, faro inestinguibile dei comandamenti di Dio;
gioisci, raggio luminoso della giustificazione del Signore.
Gioisci, poiché per mezzo dei tuoi insegnamenti vanno in rovina i principi eretici;
gioisci, poiché per mezzo tuo i fedeli sono glorificati.
Gioisci, Nicola, sommo taumaturgo.
KONTAKION 10
Volendo salvare l’anima, hai sottomesso veramente la carne al tuo spirito, o padre nostro Nicola: hai ottenuto il silenzio dopo una lotta contro i pensieri, e il tuo agire ti ha portato verso il pensiero divino; con il pensiero divino hai acquisito una mente perfetta, per mezzo della quale hai l’ardire di conversare con Dio e con gli angeli che sempre cantano: Alleluia.
ICO 10
O beatissimo, i tuoi miracoli sono un muro di sostegno per tutti quelli che ricorrono alla tua intercessione; libera anche noi, poveri di virtù, dalla povertà, dagli attacchi e dalle varie malattie, mentre ti cantiamo con amore:
Gioisci, tu che togli dall’eterna miseria;
gioisci, tu che doni ricchezza inestinguibile.
Gioisci, cibo imperituro degli assetati di verità;
gioisci, alimento inesauribile per chi ha fame di vita.
Gioisci, tu che proteggi dalle inquietudini e dalle lotte;
gioisci, tu che liberi dalle catene e dalla prigionia.
Gioisci, gloriosissimo intercessore nelle disgrazie;
gioisci, sommo difensore negli attacchi.
Gioisci, tu che sottrai molti alla disfatta;
gioisci, tu che custodisci incolume una moltitudine senza numero.
Gioisci, poiché per mezzo tuo i peccatori scampano alla morte violenta;
gioisci, poiché per mezzo tuo i penitenti ottengono la vita eterna.
Gioisci, Nicola, sommo taumaturgo.
KONTAKION 11
Ancor più degli altri, o beatissimo Nicola, hai cantato un inno alla santissima Trinità con la mente, la parole e l’azione: a molti anche in mezzo a prove hai insegnato i comandamenti della retta fede, spiegandoci con fede, speranza e amore come innalzare alla santa Trinità, unico Dio, l’inno: Alleluia.
ICO 11
O padre Nicola eletto da Dio, noi ti vediamo come raggio luminoso dell’aurora inestinguibile tra le tenebre dell’esistenza: tu parli con le luci incorporee degli angeli e con la luce increata della Trinità e illumini le anime dei fedeli che così ti cantano:
Gioisci, splendore della luce trisolare;
gioisci, aurora del sole che mai tramonta.
Gioisci, cero acceso dalla fiamma divina;
gioisci, poiché hai spento la fiamma dell’impurità demoniaca.
Gioisci, predicazione della luminosa retta fede;
gioisci, luce emanata dal Vangelo, che tutto illumini chiaramente.
Gioisci, fulmine che hai bruciato l’eresia;
gioisci, tuono che hai spaventato il tentatore.
Gioisci, vero maestro dell’intelletto;
gioisci, tu che misteriosamente manifesti la mente.
Gioisci, poiché per mezzo tuo si è inchinata la creazione;
gioisci, poiché per mezzo tuo apprendiamo ad adorare il creatore nella Trinità.
Gioisci, Nicola, sommo taumaturgo.
KONTAKION 12
La grazia che ti è stata data da Dio, tu che sai queste cose, ci dà gioia nella tua memoria che ci sentiamo in dovere di festeggiare, o gloriosissimo padre Nicola, e con tutta l’anima ricorriamo alla tua intercessione miracolosa; le tue gloriosissime azioni, incommensurabili come la sabbia del mare e le stelle del cielo, pur avvolgendoci nello stupore ci fanno cantare a Dio: Alleluia.
ICO 12
Cantando i tuoi miracoli ti lodiamo, o Nicola degno di ogni lode; in te infatti è mirabilmente lodato Dio, glorificato nella Trinità. Ma se anche ti rivolgiamo salmi e canti che provengono dall’anima, o santo taumaturgo, ciò che facciamo è nulla di fronte al dono dei tuoi miracoli, che ci meraviglia sempre, e ci fa cantare a te così:
Gioisci, servitore del Re dei re e del Signore dei signori;
gioisci, tu che vivi con i suoi servitori celesti.
Gioisci, aiuto dei fedeli;
gioisci, elevazione del popolo cristiano.
Gioisci, vittoria per quanti portano il tuo nome;
gioisci, tu che sei stato espressamente incoronato santo.
Gioisci, specchio di tutte le buone opere;
gioisci, solida difesa di tutti quelli che ricorrono a te.
Gioisci, nostra speranza in Dio e nella Madre di Dio;
gioisci, salute dei nostri corpi e salvezza delle anime.
Gioisci, poiché per mezzo tuo siamo liberati dalla morte eterna;
gioisci, poiché per mezzo tuo siamo fatti degni della vita senza fine.
Gioisci, Nicola, sommo taumaturgo.
KONTAKION 13
O santissimo e straordinario padre Nicola, consolazione di tutti gli afflitti, accogli l’offerta che ora ti portiamo, e prega il Signore di liberarci dalla geenna con la tua intercessione a lui gradita, perché assieme a te inneggiamo: Аlleluia.