1^ ANTIFONA
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Agathòn to
exomologhìsthe to Kirìo, ke psàllin to onòmatì su, Ìpsiste.
Tes presvìes tis Theotòku, Sòter, sòson imàs.
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Buona cosa è
lodare il Signore, ed inneggiare al tuo nome, o Altissimo.
Per l’intercessione
della Madre di Dio, o Salvatore, salvaci.
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2^ ANTIFONA
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O Kìrios evasìlefen, efprè-pian enedhìsato, enedhìsato o Kìrios dhìnamin
ke periezòsato.
Sòson imàs, Iiè Theù,
o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia
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Il Signore regna, si è rivestito di splendore, il Signore si è ammantato
di fortezza e se n’è cinto.
O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo:
Alliluia.
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3^ ANTIFONA
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Dhèfte agalliasòmetha to
Kirìo, alalàxomen to Theò to Sotìri imòn.
Anghelikè Dhinàmis epì
to mnìma su, ke i filàssondes apenekròtisan; ke istato Marìa en to tàfo
zitùsa to achrandòn su sòma. Eskìlefsas ton Adhin mi pirasthìs ip’aftù,
ipìndisas ti Parthèno, dhorùmenos tin zoìn. O anastàs ek ton nekròn, Kìrie, dhòxa si.
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Venite, esultiamo nel Signore, cantiamo inni di
giubilo a Dio, nostro Salvatore.
Le potenze angeliche
si appressarono al tuo sepolcro, e i custodi divennero come morti, mentre
Maria stava presso la tomba, cercando il tuo corpo immacolato. Tu hai
depredato l’ade, senza esserne toccato; tu sei andato incontro alla Vergine,
donando la vita. O risorto dai morti, Signore, gloria a te.
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ISODIKòN
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Dhèfte proskinìsomen ke prospèsomen Christò.
Sòson imàs, Iiè Theù, o
ana-stàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia.
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Venite, adoriamo e prostriamoci davanti a Cristo.
O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo:
Alliluia.
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APOLITIKIA
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Anghelikè Dhinàmis epì to mnìma su, ke i
filàssondes apenekròtisan; ke istato Marìa en to tàfo zitùsa to achrandòn su
sòma. Eskìlefsas ton Adhin mi pirasthìs ip’aftù, ipìndisas ti Parthèno,
dhorùmenos tin zoìn. O anastàs ek ton nekròn, Kìrie, dhòxa si.
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Le potenze angeliche si appres-sarono al tuo sepolcro, e i custodi
divennero come morti, mentre Maria stava presso la tomba, cercando il tuo
corpo immacolato. Tu hai depredato l’ade, senza esserne toccato; tu sei
andato incontro alla Vergine, donan-do la vita. O risorto dai morti, Signore,
gloria a te.
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APOLITIKION (DEL SANTO DELLA
CHIESA)
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Kanona pìsteos ke ikona praòtitos, enkratìas dhidhàskalon anèdhixè se
ti pimni su i ton pragmaton alìthia; dhià tuto ektiso ti tapinosi ta ipsilà,
ti ptochìa ta plùsia, pater ierarcha Nikòlae: prèsveve Christò to Theò,
sothine tas psichàs imòn.
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. Regola di fede e immagine di mitezza, maestro di
continenza: così ti mostrò al tuo gregge la verità dei fatti; per questo con
l’umiltà hai acquisito ciò che è elevato, con la povertà, la ricchezza, o
padre e vescovo Nicola: prega Cristo Dio, perché salvi le anime
nostre.
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KONDAKION
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O
katharòtatos naòs tu Sotìros, i politìmitos pastàs ke Parthènos, to ieròn
thisàvrisma tis dhòxis tu Theù sìmeron isàghete en to ìko Kirìu, tin chàrin
sinisàgusa tin en Pnèvmati thìo; in animnùsin àngheli Theù; àfti ipàrchi
skinì epurànios.
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Il
purissimo tempio del Salvatore, il talamo preziosissimo e verginale, il
tesoro sacro della gloria di Dio, è oggi introdotto nella casa del Signore,
portandovi, insieme, la grazia del divino Spirito; e gli angeli di Dio a lei
inneggiano: Costei è celeste dimora.
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APOSTOLOS (Ef 2, 4-10)
- Salva, o Signore, il
tuo popolo e benedici la tua eredità. (Sal. 27,9).
- A te, Signore io
grido; non restare in silenzio, mio Dio. (Sal. 27,1).
Dalla lettera di San
Paolo agli Efesini.
Fratelli, Dio, ricco di misericordia, per
il grande amore con il quale ci ha amati, da morti che eravamo per i peccati,
ci ha fatti rivivere con Cristo: per grazia infatti siete stati salvati.
Con lui ci ha anche risuscitati e ci ha
fatti sedere nei cieli, in Cristo Gesù, per mostrare nei secoli futuri la
straordinaria ricchezza della sua grazia mediante la sua bontà verso di noi in
Cristo Gesù.
Per questa grazia infatti siete salvi mediante
la fede; e ciò non viene da voi, ma è dono di Dio; né viene dalle opere, perché
nessuno possa vantarsene. Siamo infatti opera sua, creati in Cristo Gesù per le
opere buone che Dio ha predisposto perché noi le praticassimo
Alliluia
(3
volte).
- Colui che abita al
riparo dell’Altissimo dimorerà all’ombra del Dio del cielo. (Sal 90,1).
Alliluia
(3
volte).
- Dirà al Signore: Tu sei mio sostegno e mio
rifugio, mio Dio in cui confido. (Sal 90,2).
Alliluia (3 volte).
VANGELO (Luca. 8, 41-56)
In quel tempo, un uomo di nome Giàiro, che
era capo della sinagoga, andò da Gesù e, gettatosi ai piedi di Gesù, lo pregava
di recarsi a casa sua, perché aveva un’unica figlia, di circa dodici anni, che
stava per morire. Durante il cammino, le folle gli si accalcavano attorno.
Una donna che soffriva di emorragia da
dodici anni, e che nessuno era riuscito a guarire, gli si avvicinò alle spalle
e gli toccò il lembo del mantello e subito il flusso di sangue si arrestò. Gesù
disse: “Chi mi ha toccato?”. Mentre tutti negavano, Pietro disse: “Maestro, la
folla ti stringe da ogni parte e ti schiaccia”. Ma Gesù disse: “Qualcuno mi ha
toccato. Ho sentito che una forza è uscita da me”.
Allora la donna, vedendo che non poteva
rimanere nascosta, si fece avanti tremando e, gettatasi ai suoi piedi, dichiarò
davanti a tutto il popolo il motivo per cui l’aveva toccato, e come era stata
subito guarita. Egli le disse: “Figlia, la tua fede ti ha salvata, va’ in
pace!”. Stava ancora parlando quando venne uno della casa del capo della sinagoga
a dirgli: “Tua figlia è morta, non disturbare più il maestro”. Ma Gesù che
aveva udito rispose: “Non temere, soltanto abbi fede e sarà salvata”.
Giunto alla casa, non lasciò entrare
nessuno con sé, all’infuori di Pietro, Giovanni e Giacomo e il padre e la madre
della fanciulla. Tutti piangevano e facevano il lamento su di lei. Gesù disse:
“Non piangete, perché non è morta, ma dorme”.
Essi lo deridevano, sapendo che era morta,
ma egli, prendendole la mano, disse ad alta voce: “Fanciulla, alzati!”. Il suo
spirito ritornò in lei ed ella si alzò all’istante. Egli ordinò di darle da
mangiare. I genitori ne furono sbalorditi, ma egli raccomandò loro di non
raccontare a nessuno ciò che era accaduto.
KINONIKON
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Enìte ton Kìrion ek ton uranòn; enìte
aftòn en tis ipsìstis. Alliluia.
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Lodate
il Signore dai cieli, lodatelo lassù nell’alto. Alliluia.
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