sabato 28 novembre 2020

La Domenica Bizantina - Domenica 29 Novembre 2020 - Solenne Novenario di San Nicola

 29 NOVEMBRE 2020

DOMENICA XXVI

XIII DI SAN LUCA.



SANTI PARAMONE E

FILUMENO MARTIRI.


Tono I; Eothinòn IV


1^ ANTIFONA

Agathòn to exomologhìsthe to Kirìo, ke psàllin to onòmatì su, Ìpsiste. Tes presvìes tis Theotòku, Sòter, sòson imàs.

Buona cosa è lodare il Signore, ed inneggiare al tuo nome, o Altissimo. Per l’intercessione della Madre di Dio, o Salvatore, salvaci.


2^ ANTIFONA

O Kìrios evasìlefen, efprèpian enedhìsato, enedhìsato o Kìrios dhìnamin ke periezòsato. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia

Il Signore regna, si è rivestito di splendore, il Signore si è ammantato di fortezza e se n’è cinto. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.


3^ ANTIFONA

Dhèfte agalliasòmetha to Kirìo, alalàxomen to Theò to Sotìri imòn.


Tu lìthu sfraghisthèndos ipòton Iudhèon, ke stratiotòn filassòn-donto àchrandòn su sòma, anèstis triìmeros, Sotìr, dhorùmenos to kòsmo tin zoìn. Dhià tùto e Dhinàmis ton uranòn evòon si, Zoodhòta: Dhòxa ti anastàsi su, Christè, dhòxa ti vasilìa su, dhòxa ti ikonomìa su, mòne filànthrope.


Venite, esultiamo nel Signore, cantiamo inni di giubilo a Dio, nostro Salvatore. 

Sigillata la pietra dai giudei, mentre i soldati erano a guardia del tuo corpo immacolato, sei risorto il terzo giorno, o Salvatore, donando la vita al mondo. Per questo le schiere celesti gridavano a te, datore di vita: Gloria alla tua risurrezione, o Cristo, gloria al tuo regno, gloria alla tua economia, o solo amico degli uomini.


ISODIKÒN

Dhèfte proskinìsomen ke prospèsomen Christò. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia.


Venite, adoriamo e prostriamoci davanti a Cristo. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.


APOLITIKIA

Tu lìthu sfraghisthèndos ipòton Iudhèon, ke stratiotòn filassòndonto àchrandòn su sòma, anèstis triìmeros, Sotìr, dhorùmenos to kòsmo tin zoìn. Dhià tùto e Dhinàmis ton uranòn evòon si, Zoodhòta: Dhòxa ti anastàsi su, Christè, dhòxa ti vasilìa su, dhòxa ti ikonomìa su, mòne filànthrope.

Sigillata la pietra dai giudei, mentre i soldati erano a guardia del tuo corpo immacolato, sei risorto il terzo giorno, o Salvatore, donando la vita al mondo. Per questo le schiere celesti gridavano a te, datore di vita: Gloria alla tua risurrezione, o Cristo, gloria al tuo regno, gloria alla tua economia, o solo amico degli uomini.


APOLITIKION (DEL SANTO DELLA CHIESA)

Kanòna pìsteos ke ikòna praòtitos enkratìas dhidàskalon anèdhixè se ti pìmni su i ton pragmàton alìthia; dhià tùto ektìso ti tapinosi ta ipsilà, ti ptochìa ta plùsia; Pater Ierarcha Nicòlae, prèsveve Christò to Theò, sothìne tas psichàs imòn.

Regola di fede immagine di mansuetudine, maestro di continenza ti designò al tuo gregge la verità dei fatti; e in vero con l’umiltà hai raggiunto le vette più eccelse, con la povertà la vera ricchezza, Padre Gerarca Nicola prega Cristo Dio di salvare le anime nostre.


KONDAKION

I Parthènos sìmeron ton proeònion Lògon en spilèo èrchete apotekìn aporrìtos. Chòreve, i ikumèni akutisthìsa; dhòxason metà anghèlon ke ton pimènon vulithènda epofthìne pedhìon nèon, ton pro eònon Theòn.

Regola di fede immagine di mansuetudine, maestro di continenza ti designò al tuo gregge la verità dei fatti; e in vero con l’umiltà hai raggiunto le vette più eccelse, con la povertà la vera ricchezza, Padre Gerarca Nicola prega Cristo Dio di salvare le anime nostre.



APOSTOLOS (Ef 5, 9-19)


- Scenda su di noi la tua misericordia, o Signore, come abbiamo sperato in te. (Sal 32, 22).

- Esultate, giusti, nel Signore; ai retti si addice la lode. (Sal 32, 1).


Dalla lettera di San Paolo agli Efesini.


Fratelli, comportatevi come i figli della luce; il frutto della luce consiste in ogni bontà, giustizia e verità. Cercate ciò che è gradito al Signore, e non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre, ma piuttosto condannatele apertamente, poiché di quanto viene fatto da costoro in segreto è vergognoso perfino parlare. Tutte queste cose che vengono apertamente condannate sono rivelate dalla luce, perché tutto quello che si manifesta è luce. Per questo sta scritto: “Svègliati, o tu che dormi, dèstati dai morti e Cristo ti illuminerà”. Vigilate dunque attenta-mente sulla vostra condotta, comportandovi non da stolti, ma da uomini saggi; profittando del tempo presente, perché i giorni sono cattivi. Non siate perciò inconsiderati, ma sappiate comprendere la volontà di Dio. E non ubriacatevi di vino, il quale porta alla sfrenatezza, ma siate ricolmi dello Spirito, intrattenendovi a vicenda con salmi, inni, cantici spirituali, cantando e inneggiando al Signore con tutto il vostro cuore.

Alliluia (3 volte).

- Iddio fa le mie vendette, e piega i popoli sotto di me. (Sal. 17,48).

Alliluia (3 volte).

- Iddio esalta le vittorie del re, e fa misericordia al suo Unto 

(Sal. 17,51).

Alliluia (3 volte).


VANGELO (Luca 18, 18-27)

 

Un giorno un notabile interrogò Gesù: “Maestro buono, che devo fare per ottenere la vita eterna?”. Gesù gli rispose: “Perché mi dici buono? Nessuno è buono, se non uno solo, Dio. Tu conosci i comandamenti: Non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non testimoniare il falso, onora tuo padre e tua madre”. Costui disse: “Tutto questo l’ho osservato fin dalla mia giovinezza”.

    Udito ciò, Gesù gli disse: “Una cosa ancora ti manca: vendi tutto quello che hai, distribuiscilo ai poveri e avrai un tesoro nei cieli; poi vieni e seguimi”. Ma quegli, udite queste parole, divenne assai triste, perché era molto ricco.

    Quando Gesù lo vide, disse: “Quant’è difficile, per coloro che possiedono ricchezze entrare nel regno di Dio. E’ più facile per un cammello passare per la cruna di un ago che per un ricco entrare nel regno di Dio!”. Quelli che ascoltavano dissero: “Allora chi potrà essere salvato?”. Rispose: “Ciò che è impossibile agli uomini, è possibile a Dio”.


MEGALINARION

Megàlinon, psichì mu, tin timiotèran ke endoxotèran ton àno stratevmàton. Mistìrion xènon orò ke paràdhoxon: uranòn to spìleon, thrònon cheruvikòn tin parthènon, tin fàtnin chorìon en ò aneklìthi o achòritos Christòs o Theòs; on animnùndes megalìnomen.

Esalta, o anima mia, Colei che è più onorabile e più gloriosa delle schiere celesti. Contemplo un mistero meraviglioso ed incredibile: cielo è la spelonca, trono cherubico la Vergine, la mangiatoia culla in cui è adagiato Dio infinito, che inneggiando magnifichiamo.


AI DITTICI

Nikòlae màkar parèso nìn* prostàtis kiè fìlaks* kiè èk vlàvis pandodhapìs*, imàs rìse pàndas*, èn ghì kiè èn thalàssi*, tùs sé thermos fonùndas* kiè megalìnondas.

O Nicola Santo e protettor* custodisci tutti* e proteggi da ogni mal*; in terra e per mare* il popolo devoto* che con fede accorre* ad inneggiare Te.


KINONIKON

Enìte ton Kìrion ek ton uranòn; enìte aftòn en tis ipsìstis. Alliluia

Lodate il Signore dai cieli, lodatelo lassù nell’alto. Alliluia.


INVECE DI “II TO ÒNOMA KIRÌU”

Christòs ghennate doxasate, Christòs es uranòn apantisate, Christòs epì ghis ipsotite. Asate to Kirìo pasa i ghi ke en evfrosini anìmnisate lai, oti dhedhòxaste.

Cristo nasce, glorificatelo, Cristo discende dal cielo andategli incontro. Cristo è sulla terra, siatene fieri. Canta al signore terra tutta, e voi popoli nella gioia celebratelo con inni, perché si è coperto di gloria.



DOMENICA PROSSIMA: FESTIVITÀ DEL SANTO PATRONO, SAN NICOLA


sabato 21 novembre 2020

La Domenica Bizantina - Domenica 22 Novembre 2020 - Metheortia dell'Ingresso della Madre di Dio

 22 NOVEMBRE 2020

Domenica XXV (IX di San Luca)

Metheortia dell’Ingresso della Tuttasanta Madre di Dio

nel Tempio.



Santi Filemone, Archippo e 

Onesimo, apostoli. Santi Cecilia, Valeriano e Tiburzio martiri.


Tono pl.IV; Eothinòn III



1^ ANTIFONA

Mègas Kìrios ke enetòs sfòdhra, en pòli tu Theù imòn, en òri aghìo aftù. Tes presvìes tis Theotòku, Sòter, sòson imàs.

Grande è il Signore e altamente da lodare nella città del nostro Dio, sul monte santo di lui. Per l’intercessione della Madre di Dio, o Salvatore, salvaci.


2^ ANTIFONA

Ighìase to skìnoma aftù o Ipsistos. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Allluia. 

L’Altissimo ha santificato il suo tabernacolo. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia


3^ ANTIFONA

To pròsopòn su litanèvsusin i plùsii tu laù.

Sìmeron tis evdhokìas Theù to proìmion ke tis ton anthròpon sotirìas i prokìrixis; en naò tu Theù tranòs i Parthènos dhìknite ke ton Christòn tis pàsi prokatanghèlete. Aftì ke imìs megalofònos voìsomen: chère tis ikonomìas tu Ktìstu i ekplìrosis.

Tutti i ricchi del popolo imploreranno con doni il favore del Tuo volto.

Oggi è il preludio della divina benevolenza, e l'annunzio della salvezza degli uomini, nel tempio di Dio la Vergine si mostra apertamente e a tutti preannunzia il Cristo. Gridiamole anche noi ad alta voce: Salve, o adempimento della economia del Creatore.


ISODIKÒN

Dhèfte proskinìsomen ke prospèsomen Christò. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia.


Venite, adoriamo e prostriamoci davanti a Cristo. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.


APOLITIKIA

Ex ìpsus katìlthes, o èfsplachnos, tafìn katedhèxo triìmeron, ìna imàs eleftheròsis ton pathòn. I Zoì ke i anàstasis imòn, Kìrie dhòxa si.

Sei disceso dall’alto, o pietoso, hai accettato la sepoltura di tre giorni, per liberare noi dalle passioni: vita e risurrezione nostra, Signore, gloria a te.

 Sìmeron tis evdhokìas Theù to proìmion ke tis ton anthròpon sotirìas i prokìrixis; en naò tu Theù tranòs i Parthènos dhìknite ke ton Christòn tis pàsi prokatanghèlete. Aftì ke imìs megalofònos voìsomen: chère tis ikonomìas tu Ktìstu i ekplìrosis.

Oggi è il preludio della divina benevolenza, e l'annunzio della salvezza degli uomini, nel tempio di Dio la Vergine si mostra apertamente e a tutti preannunzia il Cristo. Gridiamole anche noi ad alta voce: Salve, o adempimento della economia del Creatore.


APOLITIKION (DEL SANTO DELLA CHIESA)

Kanòna pìsteos ke ikòna praòtitos enkratìas dhidàskalon anèdhixè se ti pìmni su i ton pragmàton alìthia; dhià tùto ektìso ti tapinosi ta ipsilà, ti ptochìa ta plùsia; Pater Ierarcha Nicòlae, prèsveve Christò to Theò, sothìne tas psichàs imòn.

Regola di fede immagine di mansuetudine, maestro di continenza ti designò al tuo gregge la verità dei fatti; e in vero con l’umiltà hai raggiunto le vette più eccelse, con la povertà la vera ricchezza, Padre Gerarca Nicola prega Cristo Dio di salvare le anime nostre.

KONDAKION

O katharòtatos naòs tu Sotìros, i politìmitos pastàs ke Parthènos, to ieròn thisàvrisma tis dhòxis tu Theù sìmeron isàghete en to ìko Kirìu, tin chàrin sinisàgusa tin en Pnèvmati thìo; in animnùsin àngheli Theù; àfti ipàrchi skinì epurànios.

Il tempio purissimo del Salvatore, il preziosissimo talamo e Vergine, il tesoro sacro della gloria di Dio viene introdotto in questo giorno nella casa del Signore, recando con sé la grazia dello Spirito divino; a Lei inneggiano gli Angeli di Dio: Costei è celeste dimora.


APOSTOLOS (Ef. 4, 1-7)

 

- Fate voti e rendeteli al Signore nostro Dio; tutti quelli intorno a lui, portino doni.  (Sal 75, 12)

 

- Dio è conosciuto in Giudea, in Israele è grande il suo nome. (Sal 75, 2)


Dalla lettera di San Paolo agli Efesini.


    Fratelli, vi esorto io, il prigioniero del Signore, a comportarvi in maniera degna della chiamata che avete ricevuto, con ogni umiltà, dolcezza e magnanimità, sopportandovi a vicenda nell’amore, avendo a cuore di conservare l’unità dello Spirito per mezzo del vincolo della pace. Un solo corpo, un solo Spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. Un solo Dio Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, agisce per mezzo di tutti ed è sempre in tutti. A ciascuno di noi, tuttavia, è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo.

Alliluia (3 volte).

- Venite, esultiamo nel Signore, cantiamo inni di giubilo a Dio, nostro Salvatore. (Sal. 94, 1).   

Alliluia (3 volte).

- Presentiamoci al suo cospetto con canti di lode, inneggiamo con canti di lode. (Sal. 94, 2).

Alliluia (3 volte).


VANGELO (Luca. 12, 16-21; 8,8)


    In quel tempo disse Gesù una parabola: “La campagna di un uomo ricco aveva dato un buon raccolto. Egli ragionava tra sé: Che farò, poiché non ho dove riporre i miei raccolti? E disse: Farò cosi: demolirò i miei magazzini e ne costruirò di più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni.

   Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione moliti beni, per molti anni; riposati, mangia, bevi e datti alla gioia. 

   Ma Dio gli disse: “Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato di chi sarà? Così è di chi accumula tesori per sé, e non arricchisce davanti a Dio”.

   Chi ha orecchie da intendere, intenda!


AI DITTICI

Nikòlae màkar parèso nìn* prostàtis kiè fìlaks* kiè èk vlàvis pandodhapìs*, imàs rìse pàndas*, èn ghì kiè èn thalàssi*, tùs sé thermos fonùndas* kiè megalìnondas.

O Nicola Santo e protettor* custodisci tutti* e proteggi da ogni mal*; in terra e per mare* il popolo devoto* che con fede accorre* ad inneggiare Te.


KINONIKON

Enìte ton Kìrion ek ton uranòn; enìte aftòn en tis ipsìstis. Alliluia.

Lodate il Signore dai cieli, lodatelo nell’alto dei cieli. Alliluia.


DA GIORNO 27 INIZIA LA NOVENA IN ONORE 

DEL SANTO PATRONO, SAN NICOLA


sabato 14 novembre 2020

La Domenica Bizantina - Domenica 15 Novembre 2020

 15 NOVEMBRE 2020

DOMENICA XXIV

(VIII DI SAN  LUCA)


Festa locale di San Giovanni Crisostomo

Santi Guria, Samonate ed Abibo martiri e confessori.


Tono Varis; Eothinòn II


1^ ANTIFONA

Agathòn to exomologhìsthe to Kirìo, ke psàllin to onòmatì su, Ìpsiste. Tes presvìes tis Theotòku, Sòter, sòson imàs.

Buona cosa è lodare il Signore, ed inneggiare al tuo nome, o Altissimo. Per l’intercessione della Madre di Dio, o Salvatore, salvaci.


2^ ANTIFONA

O Kìrios evasìlefsen, efprèpian enedhìsato, enedhìsato o Kìrios dhìnamin ke periezòsato. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia

Il Signore regna, si è rivestito di splendore, il Signore si è ammantato di fortezza e se n’è cinto. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.


3^ ANTIFONA

Dhèfte agalliasòmetha to Kirìo, alalàxomen to Theò to Sotìri imòn.

Katèlysas to Stavrò su ton thànaton, inèoxas to listì ton Paràdhison, ton Mirofòron ton thrìnon metèvales, ke tis sis Apostòlis kirìttin epètaxas òti anèstis, Christè o Theòs, parèchon to kòsmo to mèga èleos.

Venite, esultiamo nel Signore, cantiamo inni di giubilo a Dio, nostro Salvatore. 

Con la tua croce hai distrutto la morte, hai aperto al ladrone il Paradiso, hai mutato in gioia il lamento delle Miròfore, e ai suoi apostoli ha ordinato di annunciare che sei risorto, o Cristo Dio, per elargire al mondo la grande misericordia.


ISODIKÒN

Dhèfte proskinìsomen ke prospèsomen Christò. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia.

Venite, adoriamo e prostriamoci davanti a Cristo. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.



APOLITIKIA

Katèlysas to Stavrò su ton thànaton, inèoxas to listì ton Paràdhison, ton Mirofòron ton thrìnon metèvales, ke tis sis Apostòlis kirìttin epètaxas òti anèstis, Christè o Theòs, parè-chon to kòsmo to mèga èleos.

Con la tua croce hai distrutto la morte, hai aperto al ladrone il Paradiso, hai mutato in gioia il lamento delle Miròfore, e ai suoi apostoli ha ordinato di annunciare che sei risorto, o Cristo Dio, per elargire al mondo la grande misericordia.

Ta thàvmata ton Aghìon su Martìron tìchos akatamàchiton imìn dhorisàmenos, Christè o Theòs, tes aftòn ikesìes, vulàs ethnòn dhiaskedhàson, tis vasilìas ta skìptra kratèoson, os mònos agathòs ke filànthropos.

Tu che ci hai donato, o Cristo Dio, i prodigi dei tuoi santi martiri come muro inespugnabile, per le loro suppliche disperdi i disegni delle genti e rafforza gli scettri del regno, perché tu solo sei buono e amico degli uomini.


APOLITIKION (DEL SANTO DELLA CHIESA)

Kanòna pìsteos ke ikòna praòtitos enkratìas dhidàskalon anèdhixè se ti pìmni su i ton pragmàton alìthia; dhià tùto ektìso ti tapinosi ta ipsilà, ti ptochìa ta plùsia; Pater Ierarcha Nicòlae, prèsveve Christò to Theò, sothìne tas psichàs imòn.

Regola di fede immagine di mansuetudine, maestro di continenza ti designò al tuo gregge la verità dei fatti; e in vero con l’umiltà hai raggiunto le vette più eccelse, con la povertà la vera ricchezza, Padre Gerarca Nicola prega Cristo Dio di salvare le anime nostre. 


KONDAKION

O katharòtatos naòs tu Sotìros, i politìmitos pastàs ke Parthènos, to ieròn thisàvrisma tis dhòxis tu Theù sìmeron isàghete en to ìko Kirìu, tin chàrin sinisàgusa tin en Pnèvmati thìo; in animnùsin àngheli Theù; àfti ipàrchi skinì epurànios.

Il tempio purissimo del Salvatore, il preziosissimo talamo e Vergine, il tesoro sacro della gloria di Dio viene introdotto in questo giorno nella casa del Signore, recando con sé la grazia dello Spirito divino; a Lei inneggiano gli Angeli di Dio: Costei è celeste dimora.


APOSTOLOS (Ef 2, 14-22) 


- Il Signore darà forza al suo popolo, il Signore benedirà il suo popolo con la pace. (Sal 28,11)

- Portate al Signore figli di Dio; portate al Signore dei figli di arieti. (Sal 28,1)


Dalla lettera di Paolo agli Efesini


Fratelli, Cristo è la nostra pace, colui che di due ha fatto una cosa sola, abbattendo il muro di separazione che li divideva, cioè l'inimicizia, per mezzo della sua carne. Così egli ha abolito la Legge, fatta di prescrizioni e di decreti, per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo, facendo la pace, e per riconciliare tutti e due con Dio in un solo corpo, per mezzo della croce, eliminando in se stesso l'inimicizia. Egli è venuto ad annunciare pace a voi che eravate lontani, e pace a coloro che erano vicini. Per mezzo di lui infatti possiamo presentarci, gli uni e gli altri, al Padre in un solo Spirito. Così dunque voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio, edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, avendo come pietra d'angolo lo stesso Cristo Gesù. In lui tutta la costruzione cresce ben ordinata per essere tempio santo nel Signore; in lui anche voi venite edificati insieme per diventare abitazione di Dio per mezzo dello Spirito.

Alliluia. (3 volte).

- Buona cosa è lodare il Signore e inneggiare al tuo nome, o Altissimo. (Sal  91,2)

Alliluia, (3 volte).

- Annunziare al mattino la tua misericordia, la tua verità nella notte. (Sal 91,3)

Alliluia (3 volte).


VANGELO (Luca. 10 25-37)

In quel tempo un dottore della legge si alzò per metterlo alla prova: “Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?”. Gesù gli disse: “Che cosa sta scritto nella Legge? Che cosa vi leggi?”. Costui rispose: “Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stesso”. E Gesù: “Hai risposto bene; fa’ questo e vivrai”. Ma quegli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: “E chi è il mio prossimo?”.

Gesù riprese: “Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall’altra parte. Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n’ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui. Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all’albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno.

Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?”. Quegli rispose: “Chi ha avuto compassione di lui”. Gesù gli disse: “Va’ e anche tu fa’ lo stesso”. 


AI DITTICI

 Nikòlae màkar parèso nìn* prostàtis kiè fìlaks* kiè èk vlàvis pandodhapìs*, imàs rìse pàndas*, èn ghì kiè èn thalàssi*, tùs sé thermos fonùndas* kiè megalìnondas.

O Nicola Santo e protettor* custodisci tutti* e proteggi da ogni mal*; in terra e per mare* il popolo devoto* che con fede accorre* ad inneggiare Te.


Sabato 21: Ingresso di Maria SS.ma nel Tempio


DA OGGI SI COMINCIA, IN UNIONE CON DIO, IL DIGIUNO DELLA NATIVITÀ DI CRISTO 


sabato 7 novembre 2020

La Domenica Bizantina - Domenica 08 Novembre 2020 - Festa dei Santi Angeli

 8 NOVEMBRE 2020

DOMENICA XXIII

(VII DI SAN  LUCA)



COMMEMORAZIONE DEGLI ARCANGELI MICHELE E GABRIELE, E DI TUTTE LE POTENZE INCORPOREE


Tono pl.II; Eothinòn I


1^ ANTIFONA

Agathòn to exomologhìsthe to Kirìo, ke psàllin to onòmatì su, Ìpsiste. Tes presvìes tis Theotòku, Sòter, sòson imàs.

Buona cosa è lodare il Signore, ed inneggiare al tuo nome, o Altissimo. Per l’intercessione della Madre di Dio, o Salvatore, salvaci.

2^ ANTIFONA

O Kìrios evasìlefen, efprèpian enedhìsato, enedhìsato o Kìrios dhìnamin ke periezòsato. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia

Il Signore regna, si è rivestito di splendore, il Signore si è ammantato di fortezza e se n’è cinto. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.


3^ ANTIFONA

Dhèfte agalliasòmetha to Kirìo, alalàxomen to Theò to Sotìri imòn.

Anghelikè Dhinàmis epì to mnìma su, ke i filàssondes apenekròthisan; ke ìstato Marìa en to tàfo, zitùsa to achrandòs su Sòma; eskìlevsas ton Àdhin, mi pirasthìs ip’aftù; ipìndisas ti Parthèno, dhorùmenos tin zoìn. O anastàs ek ton nekròn, Kìrie, dhòxa si.

Venite, esultiamo nel Signore, cantiamo inni di giubilo a Dio, nostro Salvatore. 

Le potenze angeliche si appressarono al tuo sepolcro, e i custodi divennero come morti, mentre Maria stava presso la tomba, cercando il tuo corpo immacolato. Tu hai depredato l’ade, senza esserne toccato; tu sei andato incontro alla Vergine, donando la vita. O risorto dai morti, Signore, gloria a te.


ISODIKÒN

Dhèfte proskinìsomen ke prospèsomen Christò. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia.


Venite, adoriamo e prostriamoci davanti a Cristo.O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.


APOLITIKIA

Anghelikè Dhinàmis epì to mnìma su, ke i filàssondes apene-kròthisan; ke ìstato Marìa en to tàfo, zitùsa to achrandòs su Sòma; eskìlevsas ton Àdhin, mi pirasthìs ip’aftù; ipìndisas ti Parthèno, dhorùmenos tin zoìn. O anastàs ek ton nekròn, Kìrie, dhòxa si.

Le potenze angeliche si appressa-rono al tuo sepolcro, e i custodi divennero come morti, mentre Maria stava presso la tomba, cercando il tuo corpo immacolato. Tu hai depredato l’ade, senza esserne toccato; tu sei andato incontro alla Vergine, donando la vita. O risorto dai morti, Signore, gloria a te.


Ton uranìon stratiòn archistràtighi, disopùmen imàs imìs i anàxii, ina tes imòn dheìsesi tichìsite imàs, skèpi ton pterìgon tis aìlu imòn dhòxis, frorùndes imàs prospìptondas ektenòs ke voòndas; ek ton kindhìnon litròsasthe imàs, os Taxiàrche ton ano Dhinàmeon.

Capi supremi dei celesti eserciti, noi indegni vi supplichiamo: con le vostre preghiere siate per noi baluardo; custodite al riparo delle ali della vostra gloria immateriale noi che ci prostriamo e con insistenza gridiamo: Liberateci dai pericoli, voi che siete principi delle superne schiere.

APOLITIKION (DEL SANTO DELLA CHIESA)

Kanòna pìsteos ke ikòna praòtitos enkratìas dhidàskalon anèdhixè se ti pìmni su i ton pragmàton alìthia; dhià tùto ektìso ti tapinosi ta ipsilà, ti ptochìa ta plùsia; Pater Ierarcha Nicòlae, prèsveve Christò to Theò, sothìne tas psichàs imòn.

Regola di fede immagine di mansuetudine, maestro di continenza ti designò al tuo gregge la verità dei fatti; e in vero con l’umiltà hai raggiunto le vette più eccelse, con la povertà la vera ricchezza, Padre Gerarca Nicola prega Cristo Dio di salvare le anime nostre.


KONDAKION

O katharòtatos naòs tu Sotìros, i politìmitos pastàs ke Parthènos, to ieròn thisàvrisma tis dhòxis tu Theù sìmeron isàghete en to ìko Kirìu, tin chàrin sinisàgusa tin en Pnèvmati thìo; in animnùsin àngheli Theù; àfti ipàrchi skinì epurànios.

Il purissimo tempio del Salvatore, il talamo preziosissimo e verginale, il tesoro sacro della gloria di Dio, è oggi introdotto nella casa del Signore, portandovi, insieme, la grazia del divino Spirito; e gli angeli di Dio a lei inneggiano: Costei è celeste dimora.


APOSTOLOS (Eb. 2, 2-10)

- I venti sono i tuoi messaggeri, e tuoi i fulmini guizzanti. (Ps. 103).

- Benedici il Signore, anima mia, Signore, mio Dio, quanto sei grande! (Ps. 103,1).


Lettura dalla lettera agli Ebrei.

Fratelli, se la parola trasmessa per mezzo degli angeli si è dimostrata salda, e ogni trasgressione e disobbedienza ha ricevuto giusta punizione, come potremo noi sottrarci al castigo se trascuriamo una salvezza così grande? Questa infatti, dopo essere stata promulgata all’inizio dal Signore, è stata confermata in mezzo a noi da quelli che l’avevano udita, mentre Dio convalidava la loro testimonianza con segni e prodigi e miracoli d’ogni genere e doni dello Spirito Santo, distribuiti secondo la sua volontà. Non certo a degli angeli egli ha assoggettato il mondo futuro, del quale parliamo. Anzi, qualcuno in un passo ha testimoniato: Che cos’è l’uomo perché ti ricordi di lui o il figlio dell’uomo perché tu te ne curi? Di poco l’hai fatto inferiore agli angeli, di gloria e di onore l’hai coronato e hai posto ogni cosa sotto i suoi piedi. Avendogli assoggettato ogni cosa, nulla ha lasciato che non gli fosse sottomesso. Tuttavia, al presente non vediamo ancora che ogni cosa sia a lui sottomessa. Però quel Gesù, che fu fatto di poco inferiore agli angeli, lo vediamo ora coronato di gloria e di onore a causa della morte che ha sofferto, perché per la grazia di Dio egli provasse la morte a vantaggio di tutti. Ed era ben giusto che colui, per il quale e dal quale sono tutte le cose, volendo portare molti figli alla gloria, rendesse perfetto mediante la sofferenza il capo che li ha guidali alla salvezza. 

Alliluia (3 volte).

- Lodate il Signore dai cieli, lodatelo nell’alto dei cieli. (Ps. 148,1).

Alliluia (3 volte).

- Lodatelo, voi tutti, suoi angeli, lodatelo, voi tutte, sue schiere. (Ps. 148,2).

Alliluia (3 volte).


VANGELO (Luca. 8, 41-56)


In quel tempo, un uomo di nome Giàiro, che era capo della sinagoga, andò da Gesù e, gettatosi ai piedi di Gesù, lo pregava di recarsi a casa sua, perché aveva un’unica figlia, di circa dodici anni, che stava per morire. Durante il cammino, le folle gli si accalcavano attorno. Una donna che soffriva di emorragia da dodici anni, e che nessuno era riuscito a guarire, gli si avvicinò alle spalle e gli toccò il lembo del mantello e subito il flusso di sangue si arrestò. Gesù disse: “Chi mi ha toccato?”. Mentre tutti negavano, Pietro disse: “Maestro, la folla ti stringe da ogni parte e ti schiaccia”. Ma Gesù disse: “Qualcuno mi ha toccato. Ho sentito che una forza è uscita da me”. Allora la donna, vedendo che non poteva rimanere nascosta, si fece avanti tremando e, gettatasi ai suoi piedi, dichiarò davanti a tutto il popolo il motivo per cui l’aveva toccato, e come era stata subito guarita. Egli le disse: “Figlia, la tua fede ti ha salvata, va’ in pace!”. Stava ancora parlando quando venne uno della casa del capo della sinagoga a dirgli: “Tua figlia è morta, non disturbare più il maestro”. Ma Gesù che aveva udito rispose: “Non temere, soltanto abbi fede e sarà salvata”. Giunto alla casa, non lasciò entrare nessuno con sé, all’infuori di Pietro, Giovanni e Giacomo e il padre e la madre della fanciulla. Tutti piangevano e facevano il lamento su di lei. Gesù disse: “Non piangete, perché non è morta, ma dorme”. Essi lo deridevano, sapendo che era morta, ma egli, prendendole la mano, disse ad alta voce: “Fanciulla, alzati!”. Il suo spirito ritornò in lei ed ella si alzò all’istante. Egli ordinò di darle da mangiare. I genitori ne furono sbalorditi, ma egli raccomandò loro di non raccontare a nessuno ciò che era accaduto.


AI DITTICI

Nikòlae màkar parèso nìn* prostàtis kiè fìlaks* kiè èk vlàvis pandodhapìs*, imàs rìse pàndas*, èn ghì kiè èn thalàssi*, tùs sé thermos fonùndas* kiè megalìnondas.

O Nicola Santo e protettor* custodisci tutti* e proteggi da ogni mal*; in terra e per mare* il popolo devoto* che con fede accorre* ad inneggiare Te.


KINONIKON

O piòn tus Anghèlus aftù pnèvmata, ke tus liturgùs aftù piròs flòga. Alliluia.

Tu che fai tuoi messaggeri i venti e tuoi servi il fuoco e la fiamma. Alliluia.


giovedì 5 novembre 2020

Ufficiatura dei Grandi Giovedì di San Nicola

 Ufficiatura dei Grandi Giovedì di San Nicola




Per le preghiere dei nostri Santi Padri, Signore Gesù Cristo, abbi pietà di noi e salvaci. Amìn


Regola di fede, immagine di mansuetudine, maestro di continenza ti designò al tuo gregge la verità dei fatti; e invero con l’umiltà hai raggiunto le vette più eccelse, con la povertà la vera ricchezza, Padre Gerarca Nicola prega Cristo Dio di salvare le anime nostre.


Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amìn.


Nicolò grande e potente* protettore di ogni gente* distruttore di ogni male* difensore di ogni mortale* vero servo del Signore* vigilante e buon pastore* Fida scorta al paradiso * d’ogni cuore gioia e riso* Col tuo mezzo appresso Dio* rendi pago ogni desio* d’ogni figlio tuo devoto* che ti offre il cuore in voto*.


Padre nostro…


E lodiamo con fervore San Nicola il Protettore.

Oggi e sempre sia lodato San Nicola, nostro Avvocato.


Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amìn

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LITANIE DI SAN NICOLA

Signore pietà

Cristo pietà

Signore pietà

Signore, esaudiscici

Cristo, esaudiscici

Padre del cielo unico Dio                              Abbi pietà di noi

Santa Maria, Madre di Cristo e della Chiesa      Prega per noi

Santo Padre Nicola, sacerdote del Dio Altissimo

Santo Padre Nicola, confessore di Cristo Redentore

Santo Padre Nicola, pontefice dello Spirito Consolatore

Santo Padre Nicola, buon pastore dei cristiani

Santo Padre Nicola, fedele apostolo del Vangelo

Santo Padre Nicola, eroico nella carità

Santo Padre Nicola, amante della povertà

Santo Padre Nicola, soccorso dei naviganti

Santo Padre Nicola, difesa delle vergini

Santo Padre Nicola, sostegno dei poveri

Santo Padre Nicola, letizia dei fanciulli

Santo Padre Nicola, avvocato degli innocenti

Santo Padre Nicola, conforto dei malati

Santo Padre Nicola, custode della famiglia

Santo Padre Nicola, aiuto dei carcerati

Santo Padre Nicola, guida dei pellegrini

Santo Padre Nicola, che sempre ascolti chi t’invoca

Santo Padre Nicola, manna misteriosa e benefica

Santo Padre Nicola, patrono della Chiesa indivisa

Santo Padre Nicola, ponte per l’unione dei cristiani

Santo Padre Nicola, arcobaleno fra Oriente ed Occidente

Santo Padre Nicola, nostro celeste protettore


O glorioso confessore di Cristo Nicola, porta a Dio la nostra preghiera.

Quindi tutti insieme recitiamo la preghiera:


Sii misericordioso, o uomo di Dio e servo fedele di Cristo, anche verso di noi, sia ora che nel secolo a venire. In te, infatti, abbiamo riposto la nostra speranza e a te rivolgiamo la nostra preghiera. Fra tutti, esseri visibili e invisibili, sei apparso il più degno di onore. Felice davvero è la città di Bari e sacra è la chiesa nella quale il Signore Iddio ti glorifica, e dove l’Altissimo santifica te, suo servo fedele. Tu sei, infatti, per tutti i cristiani il soccorritore e il difensore, liberandoci da tutti i nostri pericoli e da tutti i nostri mali. E ti preghiamo ancora, o Santo beatissimo, che hai potere e audacia presso il Signore, di intercedere per noi che sempre festeggiamo la tua ricorrenza, affinché veniamo salvati tramite le tue preghiere, per la grazia e la misericordia dell’unigenito Figlio, il Signore nostro Gesù Cristo. Per Lui e con Lui sia gloria e potenza, onore e adorazione al Padre, insieme allo Spirito Santo, buono e vivificatore, ora e sempre e per i secoli dei secoli. Amìn.


MEGALINARIA DI SAN NICOLA

1) O Nicola Santo e protettor* custodisci tutti* e proteggi da ogni mal* in terra e per mare* il popolo devoto* che con fede accorre* ad inneggiare Te.

2) Del popolo di Mira fosti pastor* e di nostra gente* sei avvocato e protettor*. O Nicola Santo*, tu porta al Signore* ogni invocazione* che si eleva a te.

3) La tua fede chiara già si mostrò* con le tue opere* tutte piene d’ogni virtù*. Così concedi a noi* di piacere a Dio* che imitar vogliamo* la tua santità.

4) Col più vivo ardore eleviamo a Te* ogni nostra supplica*: Tu presentala al Dio Signor*. Con la tua intercessione* veniamo esauditi* e dell’alme nostre* sciogli ogni dolore.

5) Dal tuo corpo santo emana ancor* miron profumato* che guarisce ogni fedele* che a venerar si prostra* le tue sacre reliquie* che furono dimora* di Cristo Salvatore.


Inno Tradizionale di San Nicola



1) Tra ceri ed incensi

leviam la preghiera

da te si si spera

la grazia del ciel.



RIT Preghiamo, preghiamo

il Beato Nicola

che ogn’or ci consola

con grazia ed amor.


2) Dal podio dorato

assiso ci guardi

riponi i tuoi sguardi

su noi peccator.


3) La Grazia Divina

noi tutti imploriamo

fratelli cantiamo

con fede ed amor.


4) Oh Santo Nicola

quest’inno ti esorta

ancora una volta

Proteggici Tu!