sabato 14 novembre 2020

La Domenica Bizantina - Domenica 15 Novembre 2020

 15 NOVEMBRE 2020

DOMENICA XXIV

(VIII DI SAN  LUCA)


Festa locale di San Giovanni Crisostomo

Santi Guria, Samonate ed Abibo martiri e confessori.


Tono Varis; Eothinòn II


1^ ANTIFONA

Agathòn to exomologhìsthe to Kirìo, ke psàllin to onòmatì su, Ìpsiste. Tes presvìes tis Theotòku, Sòter, sòson imàs.

Buona cosa è lodare il Signore, ed inneggiare al tuo nome, o Altissimo. Per l’intercessione della Madre di Dio, o Salvatore, salvaci.


2^ ANTIFONA

O Kìrios evasìlefsen, efprèpian enedhìsato, enedhìsato o Kìrios dhìnamin ke periezòsato. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia

Il Signore regna, si è rivestito di splendore, il Signore si è ammantato di fortezza e se n’è cinto. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.


3^ ANTIFONA

Dhèfte agalliasòmetha to Kirìo, alalàxomen to Theò to Sotìri imòn.

Katèlysas to Stavrò su ton thànaton, inèoxas to listì ton Paràdhison, ton Mirofòron ton thrìnon metèvales, ke tis sis Apostòlis kirìttin epètaxas òti anèstis, Christè o Theòs, parèchon to kòsmo to mèga èleos.

Venite, esultiamo nel Signore, cantiamo inni di giubilo a Dio, nostro Salvatore. 

Con la tua croce hai distrutto la morte, hai aperto al ladrone il Paradiso, hai mutato in gioia il lamento delle Miròfore, e ai suoi apostoli ha ordinato di annunciare che sei risorto, o Cristo Dio, per elargire al mondo la grande misericordia.


ISODIKÒN

Dhèfte proskinìsomen ke prospèsomen Christò. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia.

Venite, adoriamo e prostriamoci davanti a Cristo. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.



APOLITIKIA

Katèlysas to Stavrò su ton thànaton, inèoxas to listì ton Paràdhison, ton Mirofòron ton thrìnon metèvales, ke tis sis Apostòlis kirìttin epètaxas òti anèstis, Christè o Theòs, parè-chon to kòsmo to mèga èleos.

Con la tua croce hai distrutto la morte, hai aperto al ladrone il Paradiso, hai mutato in gioia il lamento delle Miròfore, e ai suoi apostoli ha ordinato di annunciare che sei risorto, o Cristo Dio, per elargire al mondo la grande misericordia.

Ta thàvmata ton Aghìon su Martìron tìchos akatamàchiton imìn dhorisàmenos, Christè o Theòs, tes aftòn ikesìes, vulàs ethnòn dhiaskedhàson, tis vasilìas ta skìptra kratèoson, os mònos agathòs ke filànthropos.

Tu che ci hai donato, o Cristo Dio, i prodigi dei tuoi santi martiri come muro inespugnabile, per le loro suppliche disperdi i disegni delle genti e rafforza gli scettri del regno, perché tu solo sei buono e amico degli uomini.


APOLITIKION (DEL SANTO DELLA CHIESA)

Kanòna pìsteos ke ikòna praòtitos enkratìas dhidàskalon anèdhixè se ti pìmni su i ton pragmàton alìthia; dhià tùto ektìso ti tapinosi ta ipsilà, ti ptochìa ta plùsia; Pater Ierarcha Nicòlae, prèsveve Christò to Theò, sothìne tas psichàs imòn.

Regola di fede immagine di mansuetudine, maestro di continenza ti designò al tuo gregge la verità dei fatti; e in vero con l’umiltà hai raggiunto le vette più eccelse, con la povertà la vera ricchezza, Padre Gerarca Nicola prega Cristo Dio di salvare le anime nostre. 


KONDAKION

O katharòtatos naòs tu Sotìros, i politìmitos pastàs ke Parthènos, to ieròn thisàvrisma tis dhòxis tu Theù sìmeron isàghete en to ìko Kirìu, tin chàrin sinisàgusa tin en Pnèvmati thìo; in animnùsin àngheli Theù; àfti ipàrchi skinì epurànios.

Il tempio purissimo del Salvatore, il preziosissimo talamo e Vergine, il tesoro sacro della gloria di Dio viene introdotto in questo giorno nella casa del Signore, recando con sé la grazia dello Spirito divino; a Lei inneggiano gli Angeli di Dio: Costei è celeste dimora.


APOSTOLOS (Ef 2, 14-22) 


- Il Signore darà forza al suo popolo, il Signore benedirà il suo popolo con la pace. (Sal 28,11)

- Portate al Signore figli di Dio; portate al Signore dei figli di arieti. (Sal 28,1)


Dalla lettera di Paolo agli Efesini


Fratelli, Cristo è la nostra pace, colui che di due ha fatto una cosa sola, abbattendo il muro di separazione che li divideva, cioè l'inimicizia, per mezzo della sua carne. Così egli ha abolito la Legge, fatta di prescrizioni e di decreti, per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo, facendo la pace, e per riconciliare tutti e due con Dio in un solo corpo, per mezzo della croce, eliminando in se stesso l'inimicizia. Egli è venuto ad annunciare pace a voi che eravate lontani, e pace a coloro che erano vicini. Per mezzo di lui infatti possiamo presentarci, gli uni e gli altri, al Padre in un solo Spirito. Così dunque voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio, edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, avendo come pietra d'angolo lo stesso Cristo Gesù. In lui tutta la costruzione cresce ben ordinata per essere tempio santo nel Signore; in lui anche voi venite edificati insieme per diventare abitazione di Dio per mezzo dello Spirito.

Alliluia. (3 volte).

- Buona cosa è lodare il Signore e inneggiare al tuo nome, o Altissimo. (Sal  91,2)

Alliluia, (3 volte).

- Annunziare al mattino la tua misericordia, la tua verità nella notte. (Sal 91,3)

Alliluia (3 volte).


VANGELO (Luca. 10 25-37)

In quel tempo un dottore della legge si alzò per metterlo alla prova: “Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?”. Gesù gli disse: “Che cosa sta scritto nella Legge? Che cosa vi leggi?”. Costui rispose: “Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stesso”. E Gesù: “Hai risposto bene; fa’ questo e vivrai”. Ma quegli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: “E chi è il mio prossimo?”.

Gesù riprese: “Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall’altra parte. Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n’ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui. Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all’albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno.

Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?”. Quegli rispose: “Chi ha avuto compassione di lui”. Gesù gli disse: “Va’ e anche tu fa’ lo stesso”. 


AI DITTICI

 Nikòlae màkar parèso nìn* prostàtis kiè fìlaks* kiè èk vlàvis pandodhapìs*, imàs rìse pàndas*, èn ghì kiè èn thalàssi*, tùs sé thermos fonùndas* kiè megalìnondas.

O Nicola Santo e protettor* custodisci tutti* e proteggi da ogni mal*; in terra e per mare* il popolo devoto* che con fede accorre* ad inneggiare Te.


Sabato 21: Ingresso di Maria SS.ma nel Tempio


DA OGGI SI COMINCIA, IN UNIONE CON DIO, IL DIGIUNO DELLA NATIVITÀ DI CRISTO 


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