5 APRILE 2020
DOMENICA DELLE PALME
Memoria dei santi martiri Claudio, Diodoro, Vittore, Vittorino, Papia, Niceforo e Serapione (sotto Decio, 249-251).
1^ ANTIFONA
Igàpisa òti isakùsete Kìrios tis fonìs tis dheìseòs mu. Tes presvìes tis Theotòku, Sòter, sòson imàs.
Amo il Signore perché egli ascolta la voce della mia preghiera. Per l’intercessione della Madre di Dio, o Salvatore, salvaci.
2^ ANTIFONA
Epìstefsa, dhiò elàlisa; egò dhè etapinòthin sfòdhra. Sòson imàs, Iiè Theù, o epì pòlu ònu kathesthìs, psàllondàs si: Alliluia.
Ebbi fede perciò parlai a Dio, ma ero afflitto oltremodo. O Figlio di Dio, che hai cavalcato un puledro d’asina, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.
3^ ANTIFONA
Exomologhìsthe to Kirìo, òti agathòs, òti is ton eòna to èleos aftù.
Tin kinìn anàstasin pro tu su pàthus pistùmenos, ek nekròn ìghiras ton Làzaron, Christè o Theòs; òthen ke imìs, os i pèdhes, ta tis nìkis sìmvola fèrondes, si to nikitì tu thanàtu voòmen: Osannà en tis ipsìstis, evloghimènos o erchòmenos en onòmati Kiriu.
Celebrate il Signore perché è buono, perché in eterno è la sua misericordia.
Per confermare la comune risurrezione, prima della tua passione, hai risuscitato Lazzaro, o Cristo Dio, onde anche noi come i fanciulli, portando i simboli della vittoria, a Te vincitore della morte, gridiamo: Osanna nel più alto dei cieli, bene-detto Colui che viene nel nome del Signore.
ISODIKÒN
Evloghimènos o erchòmenos en onòmati Kirìu. Theòs Kìrios ke epèfanen imìn. Sòson imàs, Iiè Theù, o epì pòlu ònu kathesthìs, psàllondàs si: Alliluia.
Benedetto colui che viene nel nome del Signore, Dio è il Signore ed è apparso a noi. O Figlio di Dio, che hai cavalcato un puledro d’asina, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.
APOLITIKIA
Tin kinìn anàstasin pro tu su pàthus pistùmenos, ek nekròn ìghiras ton Làzaron, Christè o Theòs; òthen ke imìs, os i pèdhes, ta tis nìkis sìmvola fèrondes, si to nikitì tu thanàtu voòmen: Osannà en tis ipsìstis, evloghimènos o erchòmenos en onòmati Kiriu.
Per confermare la comune risurrezione, prima della tua passione, hai risuscitato Lazzaro, o Cristo Dio, onde anche noi come i fanciulli, portando i simboli della vittoria, a Te vincitore della morte, gridiamo: Osanna nel più alto dei cieli, benedetto Colui che viene nel nome del Signore.
Syndafèndes si dhià tu vaptìsmatos, Christè o Theòs imòn, tis athanàtu zoìs ixiòthimen ti anastàsi su ke animnùndes kràzomen: Osannà en tis ipsìstis, evloghimènos o erchòmenos en onòmati Kirìu.
Sepolti assieme a Te, o Cristo Dio nostro, per mezzo del battesimo, per la tua risurrezione siamo fatti degni della vita immortale. Perciò inneggiando gridiamo a Te: Osanna nel più alto dei cieli; benedetto Colui che viene nel nome del Signore.
KONDAKION
To thròno en uranò, to pòlo epì tis ghìs epochùmenos, Christè o Theòs, ton anghèlon tin ènesin ke ton pèdhon anìmnisin prosedhèxo voòndon si: Evloghimènos ì, o erchòmenos ton Adhàm anakalèsasthe.
O Cristo Dio, che nei cieli sei assiso sul tuo trono e sulla terra siedi su di un puledro, ti siano anche accette le lodi degli Angeli e le acclamazioni dei fanciulli giudei che a te gridano: Benedetto sei, Tu che vieni a rialzare Adamo.
APOSTOLOS (Filip. 4, 4 - 9)
- Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Il Signore è Dio ed è apparso a noi. (Sal 117,26)
- Celebrate il Signore perché è buono, perché eterna è la sua misericordia. (Sal. 117,29)
Dalla lettera di San Paolo Ai Filippesi.
Fratelli, rallegratevi nel Signore, sempre; ve lo ripeto ancora, rallegratevi. La vostra affabilità sia nota a tutti gli uomini. Il Signore è vicino! Non angustiatevi per nulla, ma in ogni necessità esponete a Dio le vostre richieste, con preghiere, suppliche e ringraziamenti; e la pace di Dio, che sorpassa ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù.
In conclusione, fratelli, tutto quello che è vero, nobile, giusto, puro, amabile, onorato, quello che è virtù e merita lode, tutto questo sia oggetto dei vostri pensieri. Ciò che avete imparato, ricevuto, ascoltato e veduto in me, è quello che dovete fare. E il Dio della pace sarà con voi!
Alliluia (3 volte).
- Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto prodigi.
(Sal 97,1).
Alliluia (3 volte).
- Tutti i confini della terra hanno veduto la salvezza del nostro Dio.
(Sal 97,3b).
Alliluia (3 volte).
VANGELO (Giovanni 12,1-18)
Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Lazzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. E qui gli fecero una cena: Marta serviva e Lazzaro era uno dei commensali. Maria allora, presa una libbra d’olio profumato di vero nardo, assai prezioso, cosparse i piedi di Gesù e li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì del profumo dell’unguento. Allora Giuda Iscariota, uno dei suoi discepoli, che doveva poi tradirlo, disse: “Perché quest’olio profumato non si è venduto per trecento denari per poi darli ai poveri?”.
Questo egli disse non perché gl’importasse dei poveri, ma perché era ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro. Gesù allora disse: “Lasciala fare, perché lo conservi per il giorno della mia sepoltura. I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me”.
Intanto la gran folla di Giudei venne a sapere che Gesù si trovava là, e accorse non solo per Gesù, ma anche per vedere Lazzaro che egli aveva risuscitato dai morti. I sommi sacerdoti allora deliberarono di uccidere anche Lazzaro, perché molti Giudei se ne andavano a causa di lui e credevano in Gesù.
Il giorno seguente, la gran folla che era venuta per la festa, udito che Gesù veniva a Gerusalemme, prese dei rami di palme e uscì incontro a lui gridando: Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re d’Israele!
Gesù, trovato un asinello, vi montò sopra, come sta scritto: Non temere, figlia di Sion! Ecco, il tuo re viene, seduto sopra un puledro d’asina. Sul momento i suoi discepoli non compresero queste cose; ma quando Gesù fu glorificato, si ricordarono che questo era stato scritto di lui e questo gli avevano fatto. Intanto la gente che era stata con lui quando chiamò Lazzaro fuori dal sepolcro e lo risuscitò dai morti, gli rendeva testimonianza. Anche per questo la folla gli andò incontro, perché aveva udito che aveva compiuto quel segno.
MEGALINARION
Theòs Kìrios ke epèfanen imìn. Sistìsate eortìn ke agallòmeni, dhèfte, megalìnomen Christòn, metà vaìon ke klàdhon ìmnis kravgàzondes: Evloghimènos o erchòmenos en onòmati Kirìu, Sotìros imòn.
Il Signore è Dio ed è apparso a noi. Celebrate con esultanza la festa, e giubilando venite a magnificare il Cristo, con palme e rami, gridando a Lui l’inno: Benedetto Colui che viene nel nome del Signore, nostro Salvatore.
KINONIKON
Evloghimènos o erchòmenos en onòmati Kirìu. Alliluia
Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Alleluia
DOPO “SOSON, O THEOS”:
Tin kinìn anàstasin .... Per confermare .....
Preghiera dell’ambone
Noi lodiamo, o Cristo Dio nostro, l'ineffabile condiscendenza con la quale tu, cui è trono il cielo e sgabello la terra, non hai disdegnato d'incarnarti e di nascere dalla Santa Vergine e come uomo di venir adagiato in una mangiatoia per animali, non che di cavalcare su di un asinello per avviarti alla volontaria passione per amor nostro tu che divinamente esaltato dagli incessanti inni delle celesti potenze muovi i bambini innocenti a intonare un cantico nuovo sulla terra, armonizzandolo tu sulla bocca dei pargoli e dei lattanti e eccitando le lingue, balbettanti a ripetere: Gloria nei cieli e pace sulla terra!
Signore, permetti che anche noi peccatori servi tuoi innalziamo con essi insieme i nostri cantici trionfali a te vincitore della morte, e che a te gridiamo: Benedetto sei tu che vieni nel nome del Signore e che senza separarti, dalla gloria paterna verrai a giudicare il mondo nella giustizia.
Ma intanto rendici degni della tua visita e dell'accoglienza tua, dopo averci coronati per le vittorie (riportate) contro le passioni, non con palme o con rami, ma con gli splendori della virtù, affinché festanti moviamo incontro a te che ritornerai sulle nuvole nella gloria ed entriamo a parte del tuo regno. E ai tuoi governanti fedeli dona la vittoria contro i nemici, poiché tu sei amorevole per gli uomini e glorificato con il padre tuo che non ha principio e con il tuo Spirito tuttosanto e buono e vivificante, ora e sempre e per i secoli dei secoli.
INVECE DI “II TO ÒNOMA KIRÌU”
Tin kinìn anàstasin .... Per confermare .....
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