sabato 4 aprile 2020

Vespro della Domenica delle Palme

VESPRO DELLA DOMENICA DELLE PALME



Dopo il Canto del Kirie Ekèkraksa, cantiamo i seguenti inni.

(Tono VI) Oggi la grazia dello Spirito santo ci ha riuniti, * e portando tutti la tua croce, diciamo: * Benedetto colui che viene nel nome del Signore, * osanna nel piú alto dei cieli.

Colui che ha per trono i cieli * e per sgabello la terra, * il Verbo di Dio Padre, il Figlio a lui coeterno, * viene oggi a Betania modestamente seduto * su un puledro senza ragione: * perciò, tenendo rami tra le mani, * a lui acclamano i fanciulli degli ebrei col grido: * Osanna nel piú alto dei cieli, * benedetto colui che viene, il Re d’Israele.

Su dunque, anche noi oggi, * tutto il nuovo Israele, la Chiesa delle genti, * esclamiamo col profeta Zaccaria: * Gioisci grandemente, figlia di Sion, * dà l’annuncio, figlia di Gerusalemme: * ecco, il tuo Re viene a te, * mite e per salvare, * montato su un puledro d’asina, figlio di bestia da soma°. * Fa’ festa come i fanciulli * e tenendo rami tra le mani, acclama: * Osanna nel piú alto dei cieli, * benedetto colui che viene, * il Re d’Israele.

Prefigurando per noi la tua augusta risurrezione, * col tuo comando hai risuscitato un morto, * il tuo amico Lazzaro ormai senza respiro, * traendolo dal sepolcro già maleodorante, dopo quattro giorni, * o buono; * cosí pure sei salito su un puledro come su un cocchio * per dare un segno alle genti, o Salvatore°; * e cosí il diletto Israele ti offre una lode° * dalla bocca di lattanti e di bimbi innocenti° * che ti vedono entrare, o Cristo, nella città santa, * sei giorni prima della pasqua.

Sei giorni prima della pasqua * venne Gesú a Betania, * e gli si avvicinarono i suoi discepoli per dirgli: * Signore, dove vuoi che ti prepariamo * per mangiare la pasqua? * Ed egli li mandò: * Andate al villaggio di fronte * e troverete un uomo che porta una brocca d’acqua; * seguitelo, e dite al padrone di casa: * Il Maestro dice: * Da te farò la pasqua insieme ai miei discepoli°.

Gloria al Padre.. E ora e sempre.

Oggi la grazia dello Spirito santo ci ha riuniti, * e portando tutti la tua croce, diciamo: * Benedetto colui che viene nel nome del Signore, * osanna nel piú alto dei cieli.

INGRESSO

Fos ilaròn aghìas dhòksis athanàtu Patròs, uranìu, aghìu, màkaros, Iisù Christè, elthòndes epì tin ilìu dhìsin, idhòndes fòs esperinòn, imnùmen Patèra Iiòn, kiè àghion Pnèvma Theòn. Axiòn se en pàsi kierìs imnìsthe fonès esìes, Iiè Theù, zoìn o dhidhùs, dhiò o kòsmos se dhoxàzi. 

Luce gioiosa della santa gloria del Padre immortale, celeste, santo, beato, o Cristo Gesú! Giunti al tramonto del sole, e vista la luce vespertina, cantiamo il Padre, il Figlio e il santo Spirito, Dio. È cosa degna cantarti in ogni tempo con voci armoniose, o Figlio di Dio, tu che dai la vita: perciò a te dà gloria il mondo.

Lettura del libro della Genesi (49,1-2.8-12).

Giacobbe chiamò i suoi figli e disse loro: Radunatevi, perché io vi annunci ciò che vi accadrà alla fine dei giorni; radunatevi e ascoltatemi, figli di Giacobbe; ascoltate Israele, ascoltate vostro padre. Giuda, ti lodino i tuoi fratelli: le tue mani saranno sulle spalle dei tuoi nemici; a te si prostreranno i figli di tuo padre. Un leoncello è Giuda: da giovane pianta, figlio mio, sei spuntato; ti coricherai e dormirai come un leone, come un leoncello. Chi lo desterà? Non verrà meno un principe da Giuda, e un capo dai suoi lombi, finché giunga ciò che è tenuto in serbo per lui: egli è l’attesa delle genti. Lega alla vite il suo asinello, ai tralci della vite il figlio della sua asina. Laverà nel vino la sua veste, nel sangue dell’uva il suo mantello: danno gioia i suoi occhi piú del vino, e i suoi denti sono piú bianchi del latte.

Lettura della profezia di Sofonia (3,14-20).

Cosí dice il Signore: Gioisci, figlia di Sion; dà l’annuncio, figlia di Gerusalemme; rallégrati e tripudia con tutto il cuore, figlia di Gerusalemme. Perché il Signore ha tolto da te le tue iniquità, ti ha liberata dalle mani dei tuoi nemici. Re d’Israele è il Signore in mezzo a te: tu non vedrai piú il male. In quel tempo il Signore dirà a Gerusalemme: Coraggio, Sion, non si infiacchiscano le tue mani. Il Signore tuo Dio è in te. Il potente ti salverà, farà venire su di te la letizia, e ti rinnoverà nel suo amore; si rallegrerà per te con tripudio, come in un giorno di festa. E radunerò i tuoi afflitti. Guai! Chi ha portato contro di lei oltraggio? Ecco, io opererò in te per amor tuo in quel tempo, dice il Signore, salverò colei che era oppressa, accoglierò colei che era stata respinta. Farò di loro un vanto, li renderò onorati in tutta la terra.

Lettura della profezia di Zaccaria (9,9-15a).

Cosí dice il Signore: Gioisci grandemente, figlia di Sion; dà l’annuncio, figlia di Gerusalemme: Ecco, il tuo Re viene a te, giusto e per salvare: egli è mite, cavalca una bestia da soma e un asinello. E distruggerà i carri da Efraim e i cavalli da Gerusalemme; e sarà distrutto l’arco da guerra e ci sarà abbondanza e pace dalle genti. Egli dominerà sulle acque fino al mare, e sui fiumi fino alle estremità della terra. E tu, per il sangue della tua alleanza, hai estratto i tuoi prigionieri dalla cisterna senz’acqua: dimorerete in fortezze, voi prigionieri dell’assemblea, e per un giorno della tua cattività, ti renderò il doppio. Poiché ho teso te, Giuda, come mio arco, ho riempito Efraim, e farò sorgere i tuoi figli, Sion, contro i figli dei greci; ti maneggerò come la spada di un guerriero, e il Signore sarà contro di loro; il dardo partirà come folgore e il Signore onnipotente darà fiato alla tromba e procederà nella bufera della sua minaccia. Il Signore onnipotente sarà loro scudo.

Stichirá idiómela. Tono VIII

Gioisci e rallégrati, città di Sion, * tripudia ed esulta, Chiesa di Dio°: * perché ecco, è giunto il tuo Re con giustizia, * seduto su un asinello, * celebrato dai bambini: * Osanna nel piú alto dei cieli! * Benedetto sei tu, * che possiedi la moltitudine delle compassioni°: * abbi pietà di noi.

Stico: Dalla bocca dei bimbi e dei lattanti ti sei composta una lode.

È venuto oggi il Salvatore nella città di Gerusalemme * per adempiere la Scrittura; * e tutti, con palme tra le mani, * stendevano le tuniche sotto i suoi piedi, * riconoscendo in lui il nostro Dio, * al quale senza sosta i cherubini acclamano: * Osanna nel piú alto dei cieli! * Benedetto sei tu, * che possiedi la moltitudine delle compassioni°: * abbi pietà di noi.

Stico: Signore, Signore nostro, com’è ammirabile il tuo nome in tutta la terra!

Tu che cavalchi i cherubini, * e sei celebrato dai serafini°, * sei montato su un asinello alla maniera di David, * o buono: * i bambini ti celebravano come conviene a Dio, * e i giudei empiamente bestemmiavano. * Sedendo su un asinello, * prefiguravi il passaggio delle genti indomabili * dall’incredulità alla fede. * Gloria a te, o Cristo, * unico misericordioso e amico degli uomini.

Gloria al Padre.. e ora e sempre.. (TONO VI)

Oggi la grazia dello Spirito santo ci ha riuniti, * e portando tutti la tua croce, diciamo: * Benedetto colui che viene nel nome del Signore, * osanna nel piú alto dei cieli.

TROPARIO

Tin kinìn anàstasin * pro tu su pàthus pistùmenos, * ek nekròn ìghiras ton Làzaron, Christè o Theòs; * òthen ke imìs, os i pèdhes, * ta tis nìkis sìmvola fèrondes, * si to nikitì tu thanàtu voòmen: * Osannà en tis ipsìstis, * evloghimènos o erchòmenos * en onòmati Kirìu.

Per confermare la comune risurrezione, prima della tua passione, hai risuscitato Lazzaro, o Cristo Dio, onde anche noi, come i fanciulli, portando i simboli della vittoria, a Te, vincitore della morte, gridiamo: Osanna nel più alto dei cieli, benedetto Colui che viene nel nome del Signore.

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