sabato 29 febbraio 2020

Domenica dell'Ortodossia di Tommaso Federici

GRANDE E SANTA QUARESIMA


    La rubrica della Domenica la indica così: "Facciamo il memoriale (anámnêsis) del Ristabilimento delle sante e venerabili Icone". Non a caso la "Grande Quaresima", "i Digiuni", in un certo senso tendono all'anastêlósis, il "risituare su colonna", ristabilire i fedeli come icona battesimale, assimilati al loro Signore Sofferente ma Risorto nella Gloria dello Spirito del Padre, venerato nelle sante icone per essere adorato come Dio da Dio. È difficile sintetizzare già la ricchezza tematica celebrativa della Domenica la di Quaresima, con la settimana che degnamente la precede e prepara. Intanto, in questa settimana la preghiera e il digiuno si fanno più intensi, più serrati, come è possibile osservare già dall'ufficiatura delle Ore sante. Si fa anche più netta e significante la separazione dei giorni "aliturgici" da quelli "liturgici", sabato e Domenica. Diviso in 4 sezioni, dal lunedì al giovedì della settimana si canta il "Canone grande" di S. Andrea di Creta, il quale è certo un testo liturgico, tuttavia è anche fondamentale per la teologia e la spiritualità della Chiesa ben oltre la Quaresima. Come si accennò, si celebra nei giorni prescritti la Liturgia dei Presantificati come tipica conclusione del Vespro. La Quaresima per la sua solennità ineguagliabile di tutti i suoi giorni, vede un fatto, del resto comune a tutte le Chiese orientali, per cui le feste sono diradate, ed intervengono solo se capita il Santo titolare della chiesa; a Febbraio si celebra solo il 24, l’Invenzione della sacra testa di S. Giovanni Battista; a Marzo solo il 9, la memoria dei 40 Martiri di Sebaste, ed il 25 l’Euaggelismós alla Semprevergine Maria.


DOMENICA DELL'ORTODOSSIA  
O DOMENICA 1a DEI DIGIUNI

    La Domenica che inaugura il grande e santo periodo "dei Digiuní", Néstéia, che dura 40 giorni, la Tessarakosté, o Quaresima (dal latino quadragesima), mostra l’assoluta originalità della Chiesa bizantina in comparazione con l'ufficiatura quaresimale di tutte le altre Chiese. Infatti essa è dedicata con festosa ma grave solennità alla riaffermazione ecclesiale dell'Orthodoxía, la purezza immacolata dei Dogmi salvifici, della Fede divina, quale fatto vitale, globale ed intangibile, poiché ricevuto dalla Tradizione divina apostolica. La punta di questa celebrazione è rivolta alla memoria liturgica della santa Sinodo dell'843, quando la Basilissa Teodora, che era reggente per il legittimo erede al trono imperiale, suo figlio minore Michele III, restaurata l'icona del Signore alla porta di Calchea, che era stata distrutta come segno dello scatenamento della lotta contro il culto íconico, finalmente fece celebrare una Sinodo in cui, condannata la perniciosa eresia dell'iconoclastia o iconomachia, si dichiarava il ritorno definitivo all’Orthodoxìa plenaria e intangibile. Successiva-mente, poiché la proclamazione avvenne alla Domenica la di Quaresima di quell'anno, questa medesima Domenica fu l'occasione anche della condanna solenne di tutte le eresie. Per questo, alla fine dell'ufficio del Mattutino, ci si reca in processione in un luogo preparato, portando le "ícone sante e venerabili", e si dà lettura del Synodikón dell'843, ossia del documento di quella Sinodo, e della "definizione" (hóros) della Sinodo di Nicea II, Ecumenico 7°, del 787; contestualmente si acclama con la formula "eterna la sua memoria", ripetuta 3 volte, ad ognuno dei grandi campioni della fede, i Padri ortodossi, e con la formula anche essa triplice "anatema!" si condannano gli eretici di tutte le epoche. La Sinodo di Nicea II stabilì un argomento di convenienza: "quanto la Parola rivela, l'icona manifesta e mostra"; la devozione "relativa" all'icona è supporto dell'adorazione al divino Prototipo. Venerare le "sante icone" non è idololatria - accusa iconomaca molto insistita, pretesto per mettere a morte i resistenti -, ma vera pietà religiosa.


T. Federici: “Resuscitò Cristo” Commento alle letture della Divina Liturgia Bizantina", Eparchia di Piana degli Albanesi - Palermo 1996

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