sabato 4 maggio 2019

La Domenica Bizantina - Domenica 05 Maggio 2019 - III di Pasqua "delle Miroforore"

05 MAGGIO 2019
DOMENICA III DI PASQUA:
DELLE MIROFORE.
Santa Irene, megalomartire.



1^ ANTIFONA

Alalàxate to Kirìo pàsa i ghì. Tes presvìes tis Theotòku, Sòter, sòson imàs.

Applaudite a Dio, o abitanti della terra tutta. Per l’intercessione della Madre di Dio, o Salvatore, salvaci.

2^ ANTIFONA

O Theòs iktirìse imàs ke evloghìse imàs. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia.

Iddio abbia pietà di noi e ci benedica. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.

3^ ANTIFONA

Anastìto o Theòs ke dhiaskorpisthìtosan i echthrì aftù ke fighètosan apò prosòpu aftù i misùndes aftòn.

Christòs anèsti ek nekròn, thanàto thànaton patìsas, ke tis en tis mnìmasi zoìn charisàmenos. 

Sorga Iddio e siano dispersi i suoi nemici e fuggano quelli che lo odiano davanti alla sua faccia.

Cristo è risorto dai morti, con la morte ha sconfitto la morte e a coloro che giacevano nei sepolcri ha fatto grazia della vita.


ISODIKÒN

En ekklisìes evloghìte ton Theòn, Kìrion ek pigòn Israil. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàssi: Alliluia.

Nelle assemblee benedite Dio, il Signore delle fonti d’Israele. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.


APOLITIKIA

Ote katìlthes pros ton thànaton, i zoì athànatos, tòte ton àdhin enèkrosas ti astrapì tis Theòtitos; òte dhe ke tus tethneòtas ek ton katachtonìon anèstisas, pàse e dhinàmis ton epuranìon ekràvgazon: Zoodhòta Christè, o Theòs imòn, dhòxa si.

Quando Tu, vita immortale, discendesti incontro alla morte, allora annientasti l’inferno col fulgore della Divinità, ma allorché risuscitasti i morti dai luoghi sotterranei, tutte le Potenze sovra-celesti esclamarono: Cristo, Dio nostro, datore di vita, gloria a Te. 

O efschìmon Iosìf apò tu xìlu kathelòn to àchrandòn su sòma, sindhòni katharà ilìsas ke aròmasin, en mnìmati kenò kidhèfsas apètheto; allà triìmeros anèstis, Kìrie, parèchon to kòsmo to mèga èleos.

Il nobile Giuseppe, avendo calato dal legno il tuo immacolato corpo, l’avvolse con bianca sindone e lo cosparse di aromi e, resigli gli ultimi onori, lo depose in un sepolcro nuovo; ma tu, o Signore, sei risorto dopo tre giorni, dando al mondo la tua grande misericordia.


Tes mirofòris ghinexì parà to mnìma epistàs, o ànghelos evòa: ta mìra tis thnitìs ipàrchi armòdhia, Christòs dhe dhiafthoràs edhìchthi allòtrios; allà kravgàsate: Anèsti o Kìrios, parèchon to kòsmo to mèga èleos.

Stando dinanzi al sepolcro, l’angelo alle donne recanti aromi gridò: gli aromi si addicono ai mortali, Cristo invece si è mostrato libero da qualunque corruzione. Ma gridate: È risorto il Signore, dando al mondo la grande misericordia.

APOLITIKION (DEL SANTO DELLA CHIESA)

Kanòna pìsteos ke ikòna praòtitos enkratìas dhidàskalon anèdhixè se ti pìmni su i ton pragmàton alìthia; dhià tùto ektìso ti tapinosi ta ipsilà, ti ptochìa ta plùsia; Pàter Ierarcha Nicòlae, prèsveve Christò to Theò, sothìne tas psichàs imòn.

Regola di fede immagine di mansuetudine, maestro di continenza ti designò al tuo gregge la verità dei fatti; e in vero con l’umiltà hai raggiunto le vette più eccelse, con la povertà la vera ricchezza, Padre Gerarca Nicola prega Cristo Dio di salvare le anime nostre.

KONDAKION

I ke en tàfo katìlthes, Athànate, allà tu Adhu kathìles tin dhìnamin ke anèstis os nikitìs, Christè o Theòs, ghinexì mirofòris fthenxà-menos: Chèrete, ke tis sis Apostòlis irìnin dhorùmenos, o tis pesùsi parèchon anàstasin.

Sei disceso nella tomba, o Immortale, e all'incontro hai distrutto la potenza dell’Inferno; e sei risorto qual vincitore, o Cristo Dio, esclamando alle donne che ti recavano aromi: Salve! e hai concesso la pace ai tuoi Apostoli, Tu che dai ai peccatori la risurrezione.

TRISAGIO

Osii is Christòn evaptìsthite, Christòn enedhìsasthe. Alliluia.

Quanti siete stati battezzati in Cristo, di Cristo vi siete rivestiti. Alliluia.

APOSTOLOS (Atti 5,12-20)
- Mia forza e mio canto è il Signore, egli è divenuto la mia salvezza. (Sal 117,14).

- Il Signore mi ha provato duramente, ma non mi ha consegnato alla morte. (Sal 117,18).

Dagli Atti degli Apostoli.
In quei giorni, mentre aumentava il numero dei discepoli, sorse un malcontento fra gli ellenisti verso gli Ebrei, perché venivano trascurate le loro vedove nella distribuzione quotidiana. Allora i Dodici convocarono il gruppo dei discepoli e dissero: «Non è giusto che noi trascuriamo la parola di Dio per il servizio delle mense. Cercate dunque, fratelli, tra di voi sette uomini di buona reputazione, pieni di Spirito e di saggezza, ai quali affideremo quest’incarico. Noi, invece, ci dedicheremo alla preghiera e al ministero della parola”. Piacque questa proposta a tutto il gruppo ed elessero Stefano, uomo pieno di fede e di Spirito Santo, Filippo, Pròcoro, Nicànore, Timòne, Parmenàs e Nicola, un proselito di Antiochia. Li presentarono quindi agli apostoli i quali, dopo aver pregato, imposero loro le mani. Intanto la parola di Dio si diffondeva e si moltiplicava grandemente il numero dei discepoli a Gerusalemme; anche un gran numero di sacerdoti aderiva alla fede.

Alliluia (3 volte).
- Ti ascolti il Signore nel giorno della prova, ti protegga il nome del Dio di Giacobbe. (Sal. 19,2).
Alliluia (3 volte).
- O Signore, salva il re, ed ascoltaci nel giorno in cui ti invocheremo. (Sal. 19,10).
Alliluia (3 volte).

VANGELO (Marco 15, 43-47; 16, 1-8)

In quel tempo, Giuseppe d’Arimatèa, membro autorevole del sinedrio, che aspettava anche lui il regno di Dio, andò coraggiosamente da Pilato per chiedere il corpo di Gesù. Pilato si meravigliò che fosse già morto e, chiamato il centurione, lo interrogò se fosse morto da tempo. Informato dal centurione, concesse la salma a Giuseppe. Egli allora, comprato un lenzuolo, lo calò giù dalla croce e, avvoltolo nel lenzuolo, lo depose in un sepolcro scavato nella roccia. Poi fece rotolare un masso contro l’entrata del sepolcro. Intanto Maria di Màgdala e Maria madre di Ioses stavano ad osservare dove veniva deposto. Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a imbalsamare Gesù. Di buon mattino, il primo giorno dopo il sabato, vennero al sepolcro al levar del sole. Esse dicevano tra loro: “Chi ci rotolerà via il masso dall'ingresso del sepolcro?”. Ma, guardando, videro che il masso era già stato rotolato via, benché fosse molto grande. Entrando nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d’una veste bianca, ed ebbero paura.
Ma egli disse loro: “Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. E’ risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l’avevano deposto. Ora, andate, dita ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto”. Ed esse, uscite, fuggirono via dal sepolcro perché erano piene di timore e di spavento. E non dissero niente a nessuno, perché avevano paura.

MEGALINARION

O Ánghelos evòa ti kecharitomèni: Aghnì Parthène, chère, ke pàlin erò, chère; o sos Iiòs anèsti triìmeros ek tàfu ke tus nekrùs eghìras, laì agalliàsthe. Fotìzu, fotìzu, i nèa Ierusalìm; i gar dhòxa Kirìu epì se anètile. Chòreve nin ke agàllu, Siòn: Si dhe, aghnì, tèrpu, Theotòke, en ti eghèrsi tu tòku su.

L’Angelo gridava alla piena di grazie: Salve, o casta Vergine! Ed io nuovamente esclamo: Salve! Il Figlio tuo, il terzo giorno, risuscitò dalla tomba e risvegliò alla vita i morti. O popoli, esultate! Ammàntati di luce, o nuova Gerusalemme, ché su di te è sorta la gloria del Signore. Rallègrati ora e gioisci, o Sion; e Tu, o Santa Madre di Dio, esulta per la risurrezione del tuo Figlio.


KINONIKON

Sòma Christù metalàvete, pighìs athanàtu ghèfsasthe. Allilùia.

Ricevete il Corpo di Cristo, gustate la sorgente immortale. Allilùia.


DOPO “SOSON, O THEOS”: 

Christòs anèsti ..... (1 volta) 
Cristo è risorto .... (1 volta)




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