sabato 27 aprile 2019

La Domenica Bizantina - Domenica 28 Aprile 2019 - di San Tommaso

28 APRILE 2019
DOMENICA II DI PASQUA:
DI SAN TOMMASO.
Santi Giasone e Sosipatro, apostoli.



1^ ANTIFONA

Alalàxate to Kirìo pàsa i ghì. Tes presvìes tis Theotòku, Sòter, sòson imàs.

Applaudite a Dio, o abitanti della terra tutta. Per l’intercessione della Madre di Dio, o Salvatore, salvaci.

2^ ANTIFONA

O Theòs iktirìse imàs ke evloghìse imàs. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia.

Iddio abbia pietà di noi e ci benedica. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.

3^ ANTIFONA

Anastìto o Theòs ke dhiaskorpisthìtosan i echthrì aftù ke fighètosan apò prosòpu aftù i misùndes aftòn.

Christòs anèsti ek nekròn, thanàto thànaton patìsas, ke tis en tis mnìmasi zoìn charisàmenos. 

Sorga Iddio e siano dispersi i suoi nemici e fuggano quelli che lo odiano davanti alla sua faccia.

Cristo è risorto dai morti, con la morte ha sconfitto la morte e a coloro che giacevano nei sepolcri ha fatto grazia della vita.


ISODIKÒN

En ekklisìes evloghìte ton Theòn, Kìrion ek pigòn Israil. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàssi: Alliluia.

Nelle assemblee benedite Dio, il Signore delle fonti d’Israele. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.

APOLITIKIA

Esfraghismènu tu mnìmatos i zoì ek tàfu anètilas, Christè o Theòs; ke ton thiròn keklismè-non, tis Mathitès epèstis i pàndon Anàstasis, Pnèvma efthès dhi’aftòn enghenìzon imìn, katà to mèga su èleos.

Essendo sigillato il sepolcro, sei venuto fuori dalla tomba, o Cristo Dio, nostra vita; chiuse le porte, ti sei presentato ai tuoi discepoli, resurrezione di tutti, per mezzo loro rinnovando in noi uno spirito retto, secondo la tua grande pietà.

KONDAKION

I ke en tàfo katìlthes, Athànate, allà tu Adhu kathìles tin dhìnamin ke anèstis os nikitìs, Christè o Theòs, ghinexì mirofòris fthenxà-menos: Chèrete, ke tis sis Apostòlis irìnin dhorùmenos, o tis pesùsi parèchon anàstasin.

Sei disceso nella tomba, o Immortale, e all’incontro hai distrutto la potenza dell’Inferno; e sei risorto qual vincitore, o Cristo Dio, esclamando alle donne che ti recavano aromi: Salve! e hai concesso la pace ai tuoi Apostoli, Tu che dai ai peccatori la risurrezione.

TRISAGIO

Àghios o Theòs, Àghios Ischiròs, Àghios Athànatos, elèison imàs.

Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi pietà di noi.


APOSTOLOS (Atti 5,12-20)

- Grande è il Signore, grande è la sua potenza e la sua sapienza non ha confini. (Sal.146,5).

- Lodate il Signore, perché è bello cantare al nostro Dio, dolce è lodarlo. (Sal. 146,1).

Dagli Atti degli Apostoli.

   In quei giorni, molti miracoli e prodigi avvenivano fra il popolo per opera degli apostoli. Tutti erano soliti stare insieme nel portico di Salomone; degli altri, nessuno osava associarsi a loro, ma il popolo li esaltava. Intanto andava aumentando il numero degli uomini e delle donne che credevano nel Signore fino al punto che portavano gli ammalati nelle piazze, ponendoli su lettucci e giacigli, perché, quando Pietro passava, anche solo la sua ombra coprisse qualcuno di loro.
   Anche la folla delle città vicine a Gerusalemme accorreva, portando malati e persone tormentate da spiriti immondi e tutti venivano guariti. Si alzò allora il sommo sacerdote e quelli della sua parte, cioè la setta dei sadducei, pieni di livore, e fatti arrestare gli apostoli li fecero gettare nella prigione pubblica. Ma durante la notte un angelo del Signore aprì le porte della prigione, li condusse fuori e disse: “Andate, e mettetevi a predicare al popolo nel tempio tutte queste parole di vita”. Udito questo, entrarono nel tempio sul far del giorno e si misero a insegnare.

Alliluia (3 volte).

- Venite, esultiamo nel Signore, cantiamo inni di giubilo a Dio, nostro Salvatore. (Sal. 94,1).  

Alliluia (3 volte).

- Poiché il Signore è Dio grande e re grande su tutta la terra. (Sal. 94,3). 

Alliluia (3 volte).


VANGELO  (Giovanni 19,19-31)

   La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: “Pace a voi!”. 
    Detto questo, mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: “Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi”. Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: “Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi”.
    Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dissero allora gli altri discepoli: “Abbiamo visto il Signore!”.
Ma egli disse loro: “Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò”. 
    Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: “Pace a voi!”. Poi disse a Tommaso: “Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!”. Rispose Tommaso: “Mio Signore e mio Dio!”. Gesù gli disse: “Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!”.
   Molti altri segni fece Gesù in presenza dei suoi discepoli, ma non sono stati scritti in questo libro. Questi sono stati scritti, perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.


MEGALINARION

Se tin fainìn lambàdha, ke Mitèra tu Theù, tin arìzilon dhòxan, ke anotèran pàndon ton piimàton en ìmnis megalìnomen.

Te, lampada splendente e Madre di Dio, gloria insigne e creatura al di sopra delle altre, noi magnifichiamo con cantici.


KINONIKON

Epèni, Jerusalìm, ton Kìrion; èni ton Theòn su, Siòn. Alliluia

Loda Gerusalemme, il Signore; loda il tuo Dio, o Sion. Alliluia.

DOPO “SOSON, O THEOS”: 

Christòs anèsti ..... (1 volta) Cristo è risorto .... (1 volta)

Preghiera dell’ambone

    Signore Gesù Cristo, a noi, ai quali hai rivelato nella tua Carne una via nuova e vivente, una vita novella, col costituirti nell'incorruttibilità primizia della risurrezione dai morti, hai dato altresì la speranza della perenne immortalità tua! Oppressi intanto dalle passioni, chiediamo il tuo aiuto, o Signore; rintuzza gli assalti dei nemici nostri invisibili; abbi compassione di coloro che sono schiavi del peccato; concedi la tua pace a noi come la desti ai tuoi discepoli quando comparisti in mezzo a loro a porte chiuse; rendici incrollabili nella fede in te, che per noi hai patito e sei risuscitato; in essa tu hai confermato il tuo discepolo Tomaso con l'ineffabile tua apparizione e col contatto della tua Carne risorta, liberandolo dalla primiera sua incredulità. Signore, sei tu che fai cose mirabili e che trasmuti ogni cosa; a te si deve gloria insieme col Padre e con lo Spirito Santo ora e nei secoli.

INVECE DI “II TO ÒNOMA KIRÌU”
    Christòs anèsti .....     Cristo è risorto .....      

Altra Preghiera.

    Ci hai radunati nella tua Chiesa, o Santo, e ci hai aperto il tuo ciborio (abitacolo) e hai posto sulle nostre labbra l'inno del trionfo. Ci hai giocondati dell'immacolato e santissimo tuo Corpo; ci hai dissetati nella fonte perenne del sacrosanto e vivificante tuo Costato, veduto il quale, e toccandolo e adorandolo l'Apostolo Tomaso a gran voce esclamò: il mio Signore, il mio Dio! Signore, che cosa ti daremo in cambio di tutto ciò che tu hai dato a noi? Signore, tu sei potente, tu sei più che Re: rivesti di giustizia i nostri Sacerdoti, custodi della vera fede: agguerrisci contro i nemici i nostri Sovrani devoti e il popolo tuo qui presente custodisci nella pace; ammansa le nazioni barbare; richiama dalla schiavitù i nostri fratelli cristiani e pacifica il mondo, o Dio e Salvatore nostro. A te si deve tutta la gloria, l'onore, il ringraziamento e l'adorazione insieme col Padre e con lo Spirito Santo, ora e nei secoli.

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