24 MARZO 2019
DOMENICA III DI QUARESIMA:
ADORAZIONE DELLA PREZIOSA E VIVIFICANTE CROCE
PROEORTIA DELL’ANNUNCIAZIONE DELLA SS.MA MADRE DI DIO E
SEMPRE VERGINE MARIA.
Divina Liturgia di San Basilio il Grande
1^ ANTIFONA
Esimiòthi ef’imàs to fòs tu prosòpu su, Kìrie. Èdhokas effrosìnin is tin kardhìan mu. Tes presvìes tis Theotòku, Sòter, sòson imàs.
Qual vessillo si è manifestato su di noi la luce del tuo volto, o Signore. Hai infuso letizia nel mio cuore. Per l’intercessione della Madre di Dio, o Salvatore, salvaci.
2^ ANTIFONA
Ídhosan pànda ta pèrata tis ghìs to sotìrion tu Theù imòn. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia
Hanno visto tutti i confini della terra la salvezza del nostro Dio. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.
3^ ANTIFONA
Ipsùte Kìrion ton Theòn imòn, ke proskinìte to ipopodhìo ton podhòn aftù, òti àghiòs estin.
Sòson, Kìrie, ton làon su, ke evlòghison tin klironomìan su, nìkas tis Ecclisìas katà varvàron dhorùmenos, ke to sòn filàtton dhià tu Stavrù su polìtevma.
Esaltate il Signore nostro Dio, e prostratevi davanti allo sgabello dei suoi piedi, poiché egli è santo.
Salva, o Signore, il tuo popolo e benedici la tua eredità, concedi alla tua Chiesa vittoria sui nemici e custodisci per mezzo della tua Croce il tuo popolo.
ISODIKÒN
Dhèfte proskinìsomen ke prospèsomen Christò. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia.
Venite, adoriamo e prostriamoci davanti a Cristo. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.
APOLITIKIA
Effrenèstho ta urània, agaliàstho ta epighia, òte epiìse kràtos en vrachioni aftù o Kìrios; epàtise to thanàto ton thànaton, protòkos ton nekròn eghèneto; ek kilias Adhu errìsato imàs ke parèsche to kòsmo to mèga èleos.
Si rallegrino le regioni celesti, esultino quelle terrestri, perché il Signore ha operato potenza con il suo braccio: con la morte ha calpestato la morte, è divenuto primogenito dei morti, dal ventre dell’ade ci ha strappati, e ha elargito al mondo la grande misericordia.
Sòson, Kìrie, ton làon su, ke evlòghison tin klironomìan su, nìkas tis Ecclisìas katà varvàron dhorùmenos, ke to sòn filàtton dhià tu Stavrù su polìtevma.
Salva, o Signore, il tuo popolo e benedici la tua eredità, concedi alla tua Chiesa vittoria sui nemici e custodisci per mezzo della tua Croce il tuo popolo.
APOLITIKION (DEL SANTO DELLA CHIESA)
Kanòna pìsteos ke ikòna praòtitos enkratìas dhidàskalon anèdhixè se ti pìmni su i ton pragmàton alìthia; dhià tùto ektìso ti tapinosi ta ipsilà, ti ptochìa ta plùsia; Pàter Ierarcha Nicòlae, prèsveve Christò to Theò, sothìne tas psichàs imòn.
Regola di fede immagine di mansuetudine, maestro di continenza ti designò al tuo gregge la verità dei fatti; e in vero con l’umiltà hai raggiunto le vette più eccelse, con la povertà la vera ricchezza, Padre Gerarca Nicola prega Cristo Dio di salvare le anime nostre.
KONDAKION
Ti ipermàcho stratigò ta nikitìria, os litrothìsa ton dhinòn efcharistìria anagràfo sì i pòlis su, Theotòke. All’os èchusa to kràtos aprosmàchiton, ek pandìon me kindhìnon elefthèroson, ìna kràzo si: Chère, Nìmfi anìmfefte.
A te che, qual condottiera, per me combattesti, innalzo l’inno della vittoria; a te porgo i dovuti ringraziamenti io che sono la tua città, o Madre di Dio. Tu, per l’invincibile tua potenza, liberami da ogni sorta di pericoli, affinché possa a te gridare: salve, o sposa sempre vergine.
INVECE DEL TRISAGIO
Ton Stavròn su proskinùmen, Dhèspota, ke tin aghìan su Anàstasin dhoxàzomen.
Adoriamo la tua Croce, o Sovrano, e glorifichiamo la tua santa Risurrezione.
APOSTOLOS (Ebrei 4, 14; 5, 1-6)
- Salva, o Signore, il tuo popolo e benedici la tua eredità. (Sal. 7,9)
- A te, Signore, io grido; non restare in silenzio, mio Dio. (Sal. 27,1)
Dalla lettera agli Ebrei.
Fratelli, poiché abbiamo un grande sommo sacerdote, che ha attraversato i cieli, Gesù, Figlio di Dio, manteniamo ferma la professione della nostra fede. Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non sappia compatire le nostre infermità, essendo stato lui stesso provato in ogni cosa, a somiglianza di noi, escluso il peccato. Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, per ricevere misericordia e trovare grazia ed essere aiutati al momento opportuno. Ogni sommo sacerdote, preso fra gli uomini, viene costituito per il bene degli uomini nelle cose che riguardano Dio, per offrire doni e sacrifici per i peccati. In tal modo egli è in grado di sentire giusta compassione per quelli che sono nell’ignoranza e nell’errore, essendo anch’egli rivestito di debolezza; proprio a causa di questa anche per se stesso deve offrire sacrifici per i peccati, come lo fa per il popolo. Nessuno può attribuire a se stesso questo onore, se non chi è chiamato da Dio, come Aronne. Nello stesso modo Cristo non si attribuì la gloria di sommo sacerdote, ma gliela conferì colui che gli disse: “Mio figlio sei tu, oggi ti ho generato”. Come in un altro passo dice: “Tu sei sacerdote per sempre, alla maniera di Melchìsedek”.
- Ricordati del tuo popolo, che ti sei acquistato nei tempi antichi; hai riscattato lo scettro della tua eredità. (Sal. 73,2)
- Eppure Dio che è nostro re prima dei secoli, ha operato la salvezza nella nostra terra. (Sal. 73,12)
VANGELO (Marco 8, 34-38; 9, 1)
Disse il Signore: “Se qualcuno vuol venire dietro di me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del vangelo, la salverà. Che giova infatti all’uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde la propria anima? E che cosa potrebbe mai dare un uomo in cambio della propria anima? Chi si vergognerà di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell’uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo con gli angeli santi”. E diceva loro: “In verità vi dico: vi sono alcuni qui presenti, che non morranno senza aver visto il regno di Dio venire con potenza”.
MEGALINARION
Epì sì chèri, Kecharitomèni, pàsa i ktìsis, anghèlon to sìstima ke anthròpon to ghènos, ighia-smène naè ke paràdhise loghikè, parthenikòn kàfchima, ex ìs Theòs esarkòthi, ke pedhìon ghègonen o pro eònon ipàrchon Theòs imòn. Tin gàr sìn mìtran thrònon epìise, ke tin sìn gastèra platitèran uranòn apirgàsato. Epì sì chèri, Kechari-tomèni, pàsa i ktìsis, dhòxa si.
In te si rallegra, o piena di grazia, tutto il creato: e gli angelici cori e l’umana progenie, o tempio santo e razionale paradiso, vanto delle vergini. Da te ha preso carne Dio ed è divenuto bambino colui che fin dall’eternità è il Dio nostro. Del tuo seno infatti egli fece il suo trono, rendendolo più vasto dei cieli. In te, o piena di grazia, si rallegra tutto il creato. Gloria a te.
AI DITTICI
Ton uranofàndora tu Christù, mìstin tu despòtu, ton fostìra ton fainòn, ton ek Kesarìas ke Kappadhòkon chòras, Vasìlion ton mègan pàndes timìsomen.
Orsù! Onoriamo tutti il celeste rappresentante di Cristo, l’iniziato ai misteri del Signore, l’astro splendente da Cesarea e dalla regione di Cappadocia, il Grande Basilio!
KINONIKON
Esimiòthi ef’imàs to fòs tu prosòpu su, Kìrie. Alliluia.
Si è manifestata su di noi la luce del tuo volto, o Signore. Alliluia.
Preghiera dell’Ambone
Adunatici per tua grazia nel tuo sacro tempio noi peccatori e indegni tuoi servi, o Signore Dio nostro, senz'avere alcun bene da offrire a te, che non hai bisogno dei nostri beni, presentiamo la contrizione del cuore e l'umiliazione dello spirito per implorare dalla tua bontà il perdono dei nostri peccati. Accogli pertanto l'umile preghiera nostra come un giorno non disprezzasti il pubblicano che si umiliava davanti a te e che tu rimandasti purificato, a differenza del Fariseo giustificantesi da se stesso. Signore, tieni lontano dalla nostra lingua la superbia e la millanteria di costui, e dai nostri cuori la stima di noi stessi. Concedici come al pubblicano la compunzione e l'umiltà che a te ci avvince tu che esalti gli ùmili e umìli i superbi, e nel regno dei cieli dacci a godere della beatitudine promessa ai poveri di spirito, per la misericordia del Figlio tuo unigenito col quale sei benedetto insieme con lo Spirito Santo ora e nei secoli.
Nessun commento:
Posta un commento