venerdì 15 febbraio 2019

La Domenica del Figlio Prodigo


DOMENICA DEL FIGLIO DISSOLUTO



La terza domenica che precede l'inizio della Grande Quaresima è la “Domenica del figlio dissoluto”, dove il tema è il ritorno dall’esilio. Illuminante l’intuizione di Schmemann che lo indica come “unica definizione della nostra condizione umana che dobbiamo ammettere e far nostra, quando cominciamo ad avvicinarci a Dio. Un uomo che non ha mai avuto quest’esperienza, sia pur brevemente, che mai ha sentito di essere esiliato da Dio e dalla vita reale, non comprenderà mai che cosa è la fede cristiana. E colui che è perfettamente a casa in questo mondo e nella sua vita, che è mai stato ferito dal desiderio nostalgico di un’altra realtà, non comprenderà mai che cosa sia la conversione-penitenza”. Per questo, nella confessione è essenziale - continua Schmemann - “il sentimento di alienazione da Dio, dalla gioia della comunione con Lui, dalla vita reale in quanto creata e data da Dio. È facile confessare di non aver digiunato nei giorni prescritti, di aver omesso le preghiere, o di essersi adirato. È ben diverso il considerare improvvisamente che mi sono macchiato ed ho perduto la mia bellezza spirituale, che sono assai lontano dalla mia casa reale, dalla mia vita reale e che qualcosa di prezioso, puro e bello è stato rotto, senza alcuna speranza, proprio nel contesto della mia esistenza. Ma solo questo è la penitenza e perciò essa è un profondo desiderio di ritornare, di recuperare la casa perduta”.

TROPARI
Ho abbandonato stoltamente lo splendore paterno
e ho dissipato nei vizi quanto mi avevi dato,
per cui elevo a te la voce del dissoluto:
ho peccato dinanzi a te, Padre misericordioso,
accoglimi pentito e trattami come uno dei tuoi servi.

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