sabato 16 febbraio 2019

La Domenica Bizantina - Domenica 17 Febbraio 2019

17 FEBBRAIO 2019
Domenica XVII di Luca
DOMENICA DEL FIGLIO PRODIGO
San Teodoro Tiron, megalomartire.




1^ ANTIFONA

Agathòn to exomologhìsthe to Kirìo, ke psàllin to onòmatì su, Ìpsiste.Tes presvìes tis Theotòku, Sòter, sòson imàs.

Buona cosa è lodare il Signore, ed inneggiare al tuo nome, o Altissimo. Per l’intercessione della Madre di Dio, o Salvatore, salvaci.

2^ ANTIFONA

O Kìrios evasìlefen, efprèpian enedhìsato, enedhìsato o Kìrios dhìnamin ke periezòsato. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia

Il Signore regna, si è rivestito di splendore, il Signore si è amman-tato di fortezza e se n’è cinto. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.

3^ ANTIFONA

Dhèfte agalliasòmetha to Kirìo, alalàxomen to Theò to Sotìri imòn.

Anghelikè Dhinàmis epì to mnìma su, ke i filàssondes apenekròthisan; ke ìstato Marìa en to tàfo, zitùsa to achrandòs su Sòma; eskìlevsas ton Àdhin, mi pirasthìs ip’aftù; ipìndisas ti Parthèno, dhorùmenos tin zoìn. O anastàs ek ton nekròn, Kìrie, dhòxa si.

Venite, esultiamo nel Signore, cantiamo inni di giubilo a Dio, nostro Salvatore. 

Le potenze angeliche si appressarono al tuo sepolcro, e i custodi divennero come morti, mentre Maria stava presso la tomba, cercando il tuo corpo immacolato. Tu hai depredato l’ade, senza esserne toccato; tu sei andato incontro alla Vergine, donando la vita. O risorto dai morti, Signore, gloria a te.

ISODIKÒN

Dhèfte proskinìsomen ke prospèsomen Christò. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia.

 Venite, adoriamo e prostriamoci davanti a Cristo. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.

APOLITIKIA

Anghelikè Dhinàmis epì to mnìma su, ke i filàssondes apene-kròthisan; ke ìstato Marìa en to tàfo, zitùsa to achrandòs su Sòma; eskìlevsas ton Àdhin, mi pirasthìs ip’aftù; ipìndisas ti Parthèno, dhorùmenos tin zoìn. O anastàs ek ton nekròn, Kìrie, dhòxa si.

Le potenze angeliche si appressarono al tuo sepolcro, e i custodi divennero come morti, mentre Maria stava presso la tomba, cercando il tuo corpo immacolato. Tu hai depredato l’ade, senza esserne toccato; tu sei andato incontro alla Vergine, donando la vita. O risorto dai morti, Signore, gloria a te.

APOLITIKION (DEL SANTO DELLA CHIESA)

Kanòna pìsteos ke ikòna praòtitos enkratìas dhidàskalon anèdhixè se ti pìmni su i ton pragmàton alìthia; dhià tùto ektìso ti tapinosi ta ipsilà, ti ptochìa ta plùsia; Pàter Ierarcha Nicòlae, prèsveve Christò to Theò, sothìne tas psichàs imòn.

Regola di fede immagine di mansuetudine, maestro di continenza ti designò al tuo gregge la verità dei fatti; e in vero con l’umiltà hai raggiunto le vette più eccelse, con la povertà la vera ricchezza, Padre Gerarca Nicola prega Cristo Dio di salvare le anime nostre.

KONDAKION

Tis patròas dhòxis su aposkirtìsas afrònos, en kakìs eskòrpisa on mi parèdhokas plùton; òthen si tin tu asòtu fonìn prosfèro: ìmarton enòpiòn su, Pàter iktìrmon; dhèxe me metanoùnda, ke pìisòn me os èna ton misthìon su.

Mi sono stoltamente escluso dalla tua gloria paterna e ho dissipato nel male la ricchezza che mi avevi trasmesso; per questo a te presento le parole del figliol prodigo: Ho peccato davanti a te, padre pietoso: ricevimi nella penitenza, e trattami come uno dei tuoi mercenari.

APOSTOLOS (1 Cor 6, 12-20)

- Scenda su di noi la tua misericordia, o Signore, come abbiamo sperato in te. (Sal. 32,22).

- Esultate, giusti, nel Signore; ai retti si addice la lode. (Sal. 32,1).

Dalla prima lettera di San Paolo ai Corinti.

Fratelli, “Tutto mi è lecito!”. Ma non tutto giova. “Tutto mi è lecito!”. Ma io non mi lascerò dominare da nulla. “I cibi sono per il ventre e il ventre per i cibi!”. Ma Dio distruggerà questo e quelli; il corpo poi non è per l’impudicizia, ma per il Signore, e il Signore è per il corpo. Dio poi, che ha risuscitato il Signore, risusciterà anche noi con la sua potenza. Non sapete che i vostri corpi sono membra di Cristo? Prenderò dunque le membra di Cristo e ne farò membra di una prostituta? Non sia mai! O non sapete voi che chi si unisce alla prostituta forma con essa un corpo solo? I due saranno, è detto, un corpo solo. Ma chi si unisce al Signore forma con lui un solo spirito. Fuggite la fornicazione! Qualsiasi peccato l’uomo commetta, è fuori del suo corpo; ma chi si da’ alla fornicazione, pecca contro il proprio corpo. O non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete da Dio, e che non appartenete a voi stessi? Infatti, siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo!

Alliluia (3 volte).

- Iddio fa le mie vendette, e piega i popoli sotto di me. (Sal. 17,48). 
Alliluia (3 volte).

- Iddio esalta le vittorie del re, e fa misericordia al suo Unto (Sal. 17,51).

Alliluia (3 volte).

VANGELO (Luca. 15, 11-32)

    Disse il Signore questa parabola: “Un uomo aveva due figli. Il più giovane disse al padre: Padre, dammi la parte del patrimonio che mi spetta. E il padre divise tra loro le sostanze. Dopo non molti giorni, il figlio più giovane, raccolte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò le sue sostanze vivendo da dissoluto.
    Quando ebbe speso tutto, in quel paese venne una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò e si mise a servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube che mangiavano i porci; ma nessuno gliene dava.
    Allora rientrò in se stesso e disse: Quanti salariati in casa di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi leverò e andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi garzoni. Partì e si incamminò verso suo padre.
    Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l’anello al dito e i calzari ai piedi. Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato. E cominciarono a far festa.
    Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò un servo e gli domandò che cosa fosse tutto ciò. Il servo gli rispose: E’ tornato tuo fratello e il padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo. Egli si arrabbiò, e non voleva entrare. Il padre allora uscì a pregarlo.
    Ma lui rispose a suo padre: Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai trasgredito un tuo comando, e tu non mi hai dato mai un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che questo tuo figlio che ha divorato i tuoi averi con le prostitute è tornato, per lui hai ammazzato il vitello grasso. Gli rispose il padre: Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”.

KINONIKON

Enìte ton Kìrion ek ton uranòn; enìte aftòn en tis ipsìstis. Alliluia.

Lodate il Signore dai cieli, lodatelo lassù nell’allto.. Alliluia.



OPISTAMVONOS

Sovrano Signore Dio nostro, Padre della gloria che per la nostra salvezza hai mandato in questo mondo il tuo unigenito Figlio e per suo mezzo ci hai adottati per figli, concedendoci la grazia d'invocarti Padre, abbi anche ora compassione di noi peccatori per aver trasgredito i tuoi precetti. Non ci perdere ora che ci troviamo lontani da te, né ci privare delle tue grazie spirituali; che anzi concedici di accostarci a te con la bocca e col cuore, e di mostrarci con le buone opere figli degni dell'adozione concessaci, e di imitare il ritorno del figliuol prodigo, nel quale ci hai manifestata l’ineffabile tua bontà, affinché raggiungiamo quei beni eterni che tu hai preparati a coloro che amano la tua volontà. Sii invincibile compagno del pio nostro Sovrano assoggettandogli nemici e avversari e ciò per la grazia e la bontà del tuo Unigenito Figlio insieme col quale e con lo Spirito Santo sei benedetto ora e nei secoli.


Sabato 23 febbraio: Commemorazione di tutti i defunti.


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