sabato 28 marzo 2020

Pensieri sulla Quinta Domenica di Quaresima

TRIODION – GRANDE QUARESIMA

QUINTA DOMENICA DEI DIGIUNI




Domenica di santa Maria Egiziana

            Quanto del cammino fin qui percorso abbiamo fatto nostro? Quanta strada abbiamo fatto sulla via della conversione? Tutto ciò che ci riguarda infatti sta per giungere alla fine. D’ora in poi noi seguiamo i discepoli: 

 “Mentre erano in viaggio per salire a Gerusalemme, Gesù camminava davanti a loro... (e disse loro:) ‘Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell’Uomo sarà consegnato ai sommi sacerdoti e agli scribi: lo condanneranno a morte, lo consegneranno ai pagani, lo scherniranno, gli sputeranno addosso, lo flagelleranno e lo uccideranno; ma dopo tre giorni risusciterà’” (Marco 10, 32-45).

         È l’evangelo della quinta domenica. Abbiamo visto come già dalla terza domenica il tono delle liturgie quaresimali sia cambiato. Se durante la prima parte della Quaresima lo sforzo aveva di mira la nostra personale purificazione, ci è dato di capire ora che questa purificazione non è fine a sé stessa, ma ci deve portare alla contemplazione, alla comprensione e all’appropriazione del mistero della croce e della risurrezione. Il significato del nostro sforzo ci è ora rivelato: si tratta di partecipare a quel mistero a cui ci eravamo così assuefatti da darlo per scontato, al punto da dimenticarlo. E mentre siamo alla sequela di Gesù che sale a Gerusalemme insieme con i suoi discepoli, siamo “stupiti e pieni di timore”.


da A. Schmemann, Great Lent, St. Vladimir’s Seminary Press 1974


 
ALLA LITURGIA

Ebrei 9, 11-14; Marco 10, 32-45.

Tropario

In te, o Madre, si è esattamente conservata l’immagine divina.
Prendendo la Croce, hai seguito Cristo,
con l’esempio hai insegnato a disprezzare la carne, poiché effimera,
e ad aver cura dell’anima, opera immortale.
Perciò, o Maria, il tuo spirito esulta con gli Angeli.

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Domenica 5a DEI DIGIUNI DELLA SANTA MADRE NOSTRA MARIA EGIZIACA

"Sui figli di Zebedeo"

    Si avvicina la fine del periodo quaresimale. Anche l’intensità dei temi spirituali riceve come un’accelerazione. Durante la settimana, al giovedì, si celebra il "Grande Canone della penitenza", estesa composizione che comprende 320 Tropari (per ciascuno dei quali si fanno 3 metánoiai o prostrazioni), opera squisita di S. Andrea di Creta (verso il 720), e specchio della spiritualità bizantina. Sopra si é accennato che, diviso in 4 sezioni, il "Grande Canone" si canta anche nei giorni dal lunedì al giovedì della settimana la di Quaresima.
    Il sabato di questa settimana e dedicato all’"Inno Akáthistos" in onore della Madre di Dio.
    Questa Domenica si usa commemorare la figura bellissima della "nostra santa Madre, Maria l’Egiziaca", esempio perfette di peccatrice convertita al Signore, e per Lui amorosamente penitente lungo tutta l’esistenza. I fedeli sono richiamati alla sua imitazione.

T. Federici: “Resuscitò Cristo” Commento alle letture della Divina Liturgia Bizantina
Eparchia di Piana degli Albanesi - Palermo 1996


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