sabato 31 agosto 2019

La Domenica Bizantina - Domenica 1 Settembre 2019

1 SETTEMBRE
DOMENICA XII DI MATTEO
Inizio dell’Indizione e memoria del nostro santo padre Simeone stilita; celebrazione della Santissima Madre di Dio del monastero dei Miaseni, del santo martire Aeitala, delle sante 40 donne e di Ammone diacono; memoria dei santi martiri Callista, Evodio e Ermogene, fratelli; memoria di San Giosuè di Navì e commemorazione del grande incendio (461). 
Tono III; Eothinòn IV


1^ ANTIFONA

Agathòn to exomologhìsthe to Kirìo, ke psàllin to onòmatì su, Ìpsiste. Tes presvìes tis Theotòku, Sòter, sòson imàs.

Buona cosa è lodare il Signore, e inneggiare al tuo nome, o Altissimo. Per l’intercessione della Madre di Dio, o Salvatore, salvaci.

2^ ANTIFONA

O Kìrios evasìlefen, efprè-pian enedhìsato, enedhìsato o Kìrios dhìnamin ke periezòsato. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia.

Il Signore regna, si è rivestito di splendore, il Signore si è ammantato di fortezza e se n’è cinto. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.

3^ ANTIFONA

Dhèfte agalliasòmetha to Kirìo, alalàxomen to Theò to Sotìri imòn.

Effrenèstho ta urània, agaliàstho ta epighia, òte epiìse kràtos en vrachioni aftù o Kìrios; epàtise to thanàto ton thànaton, protòkos ton nekròn eghèneto; ek kilias Adhu errìsato imàs ke parèsche to kòsmo to mèga èleos.

Venite, esultiamo nel Signore, cantiamo inni di giubilo a Dio, nostro Salvatore. 

Si rallegrino le regioni celesti, esultino quelle terrestri, perché il Signore ha operato potenza con il suo braccio: con la morte ha calpestato la morte, è divenuto primogenito dei morti, dal ventre dell’ade ci ha strappati, e ha elargito al mondo la grande misericordia.

ISODIKÒN

Dhèfte proskinìsomen ke prospèsomen Christò. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia.

Venite, adoriamo e prostriamoci davanti a Cristo. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.

APOLITIKIA

Effrenèstho ta urània, agaliàstho ta epighia, òte epiìse kràtos en vrachioni aftù o Kìrios; epàtise to thanàto ton thànaton, protòkos ton nekròn eghèneto; ek kilias Adhu errìsato imàs ke parèsche to kòsmo to mèga èleos.

Si rallegrino le regioni celesti, esultino quelle terrestri, perché il Signore ha operato potenza con il suo braccio: con la morte ha calpestato la morte, è divenuto primogenito dei morti, dal ventre dell’ade ci ha strappati, e ha elargito al mondo la grande misericordia.


O pàsis Dhímiurgòs tis ktìseos, o kerùs ke chrònus en ti idhìa exusìa thèmenos, evlòghison ton stèfanon tu eniaftù tis christòtitòs su, Kìrie, filàtton en irìni tus vasilìs ke tas pòlis su, presvìes tis Theotòku ke sòson imàs.

Artefice di tutto il creato, che hai posto in tuo potere tempi e momenti, benedici la corona del-l’anno della tua benignità, Signo-re, custodendo nella pace i tuoi re e la tua città, per intercessione della Madre di Dio: e salvaci.  

Chère kecharitomèni Theotòke Parthène, limìn ke prostasìa tu ghènus ton anthròpon; ek su gar esarkòthi o Litrotìs tu kòsmu; mòni gar ipàrchis Mìtir ke Parthènos, aì evloghimèni ke dhedhoxasmèni. Prèsveve Chri-stò to Theò, irìnin dhorìsasthe pàsi ti ikumèni.

Gioisci, piena di grazia, Vergine Madre di Dio, porto e protezione del genere umano: da te infatti si è incarnato il Redentore del mondo, e tu sola sei madre e vergine, sempre bene-detta e glorificata: intercedi presso il Cristo Dio perché doni pace a tutta la terra.

Ipomonìs stì1os ghègonas, zilòsas tus propàtoras, òsie, ton Iòv en tis pàthesi, ton Iosìf en tis pirasmìs, ke tin ton asomàton politìan, ipàrchon en sòmati. Simeòn patìr imòn òsie, prèsveve Christò to Theò sothìne tas psichàs imòn.


Sei divenuto colonna di pazienza, emulando i progenitori, o santo: Giobbe nei patimenti, Giuseppe nelle tentazioni, e il modo di vita degli incorporei, pur essendo in un corpo. Simeone, santo padre nostro, intercedi presso il Cristo Dio per la salvezza delle anime nostre.

APOLITIKION (DEL SANTO DELLA CHIESA)

Kanòna pìsteos ke ikòna praòtitos enkratìas dhidàskalon anèdhixè se ti pìmni su i ton pragmàton alìthia; dhià tùto ektìso ti tapinosi ta ipsilà, ti ptochìa ta plùsia; Pàter Ierarcha Nicòlae, prèsveve Christò to Theò, sothìne tas psichàs imòn.

Regola di fede immagine di mansuetudine, maestro di continenza ti designò al tuo gregge la verità dei fatti; e in vero con l’umiltà hai raggiunto le vette più eccelse, con la povertà la vera ricchezza, Padre Gerarca Nicola prega Cristo Dio di salvare le anime nostre.

KONDAKION

O ton eònon piitìs ke Despòtis, Theè ton òlon iperùsie òndos tin eniàfsion evlòghison perìodhon sòzon to elèi su to apìro, Iktìrmon, pàndas tus latrèvondas si to mòno Dhespòti, ke ekvoòndas fòvo, Litrotà. Èfforon pàsi to ètos chorìghison.

O Sovrano Creatore dei secoli, Dio sovrasostanziale di tutte le cose, benedici il ciclo dell’anno salvando, con la tua infinita misericordia, o Compassionevole, tutti coloro che adorano Te, come solo Signore, ed esclamano con timore; o Redentore, fa che l’anno sia abbondante per tutti.

APOSTOLOS (1 Tim. 2, 1-7)

- Grande è il Signore nostro e grande è la sua potenza e la sua sapienza non ha confini (Sal 146,5)

- Lodate il Signore perché il Signore è buono; cantate il suo nome perché è buono (Sal 146, 1)


Dalla prima lettera di San Paolo a Timoteo.

    Figlio Timoteo, raccomando, prima di tutto, che si facciano domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per tutti quelli che stanno al potere, perché possiamo condurre una vita calma e tranquilla, dignitosa e dedicata a Dio. Questa è cosa bella e gradita al cospetto di Dio, nostro Salvatore, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità. Uno solo, infatti, è Dio e uno solo anche il mediatore fra Dio e gli uomini, l'uomo Cristo Gesù che ha dato se stesso in riscatto per tutti. Questa testimonianza egli l’ha data nei tempi stabiliti, e di essa io sono stato fatto messaggero e apostolo -dico la verità, non mentisco-, maestro dei pagani nella fede e nella verità.

Alliluia (3 volte).

- A Te spetta la lode, o Dio, in Sion e a Te si rivolge la preghiera a Gerusalemme. (Sal 64,2)      Alliluia (3 volte).

- Ci sazieremo dei beni della tua casa. (Sal 64, 5) 
Alliluia (3 volte).

VANGELO (Luca 4, 16-22)

    Gesù, si recò a Nazaret, dove era stato allevato; ed entrò, secondo il suo solito, di sabato nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; apertolo, trovò il passo dove era scritto: “Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi, e predicare un anno di grazia del Signore”.  Poi arrotolò il volume, lo consegnò all'inserviente e sedette. Gli occhi di tutti nella sinagoga stavano fissi sopra di lui. Allora cominciò a dire: «Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udito con i vostri orecchi». Tutti gli rendevano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è il figlio di Giuseppe?».

KINONIKON

Evlòghison ton stèfanon tu eniaftù tis christòtitòs su, Kìrie. Allilùia

Benedici il ciclo dell’anno con la tua bontà, Signore. Allilùia. 




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