domenica 11 agosto 2019

15 Agosto- Solennità della Dormizione (Kimisis) della Madre di Dio - Foglietto Liturgico

15 AGOSTO

Dormizione della Ss.ma Signora nostra, 
Madre di Dio e sempre Vergine Maria.



1^ ANTIFONA

Alalàxate to Kirìo pàsa i ghì, psàlate dhì to onòmati aftù, dhòte dhòxan enèsi aftù. Tes presvìes tis Theotòku, Sòter, sòson imàs.

Applaudite a Dio, o abitanti della terra tutta; inneggiate al suo nome, date gloria alla sua lode. Per l’intercessione della Madre di Dio, o Salvatore, salvaci.

2^ ANTIFONA

Agapà Kìrios tas pìlas Siòn, ipèr pànda ta skinòmata Iakòv. Sòson imàs, Iiè Theù, o en aghìis thavmastòs, psàllondàs si: Alliluia.

Ama il Signore le porte di Sion sopra tutte le dimore di Giacobbe. O Figlio di Dio, ammirabile nei Santi, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.

3^ ANTIFONA

Etìmi i kardhìa mu, o Theòs, etìmi i kardhìa mu; àsome ke psalò en ti dhòxi mu.

Pronto è il mio cuore, o Dio, pronto è il mio cuore, canterò ed inneggerò nella mia gloria.

En ti ghennìsi tin parthenìan efìlaxas, en ti Kimìsi ton kòsmon u katèlipes, Theotòke. Metèstis pros tin zoìn, Mìter ipàrchusa tis zoìs, ke tes presvìes tes ses litrumèni ek thanàtu tas psichàs imòn.

Nel parto hai conservato la verginità e nella dormizione non hai abbandonato il mondo, o Madre di Dio; tu passasti alla vita, essendo Madre della vita, e per le tue preghiere liberasti le anime nostre dalla morte.

ISODIKÒN

Dhèfte proskinìsomen ke prospèsomen Christò. Sòson imàs, Iiè Theù, o en aghìis thavmastòs, psàllondàs si: Alliluia.

Venite, adoriamo e prostriamoci davanti a Cristo. O Figlio di Dio, ammirabile nei Santi, salva noi che a te cantiamo: Alleluia.

APOLITIKION

En ti ghennìsi tin parthenìan efìlaxas, en ti Kimìsi ton kòsmon u katèlipes, Theotòke. Metèstis pros tin zoìn, Mìter ipàrchusa tis zoìs, ke tes presvìes tes ses litrumèni ek thanàtu tas psichàs imòn.

Nel parto hai conservato la verginità e nella dormizione non hai abbandonato il mondo, o Madre di Dio; tu passasti alla vita, essendo Madre della vita, e per le tue preghiere liberasti le anime nostre dalla morte.

KONDAKION

Tin en presvìes akìmiton Theotòkon ke prostasìes ametàtheton elpìdha, tàfos ke nèkrosis uk ekràtisen; os gar zoìs Mitèra pros tin zoìn metèstisen o mìtran ikìsas aipàrthenon.

La tomba e la morte non prevalsero sulla Madre di Dio che intercede incessantemente per noi pregando e rimane immutabile speranza nelle nostre necessità. Infatti colui che abitò un seno sempre vergine ha assunto alla vita colei che è Madre della vita.

APOSTOLOS (Filip 2, 5-11)

- L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio mio Salvatore. (Lc 1,46-47).
- Perché ha guardato l’umiltà della sua serva; d’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. (Lc. 1,48).

Dalla lettera di S. Paolo ai Filippesi.

Fratelli, abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù, il quale, pur essendo di natura divina, no  considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; m  spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce. Per questo Dio l’ha esaltato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome; perché nel nome di Gesù ogni
ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra; e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre.

Alliluia (3 volte).

- Sorgi, Signore, verso il luogo del tuo riposo, tu e l’arca della tua santità. (Sal 131,8).

Alliluia (3 volte).

- Il Signore ha giurato a Davide la verità e non la ritratterà: “Il frutto del tuo seno io porrò sul tuo trono”. (Sal 131,11).

Alliluia (3 volte).

VANGELO (LUCA 10, 38-42 e 11, 27-28)

In quel tempo, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo accolse nella sua casa. Essa aveva una sorella, di nome Maria, la quale, sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola; Marta invece era tutta presa dai molti servizi. Pertanto, fattasi avanti, disse: “Signore, non ti curi che mia sorella mi ha lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti”. Ma Gesù le rispose: “Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola è la cosa di cui c’è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta”. Mentre diceva questo, una donna alzò la voce di mezzo alla folla e disse: “Beato il ventre che ti ha portato e il seno da cui hai preso il latte!”. Ma egli disse: “Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!”.

MEGALINARION

E gheneè pàse makarizomèn se tin mònin Theotòkon. Nenìkinde tis fìseos i òri en si, nParthène àchrande: parthenèvi gar tòkos ke zoìn promnistèvete thànatos. I metà tòkon Parthènos ke metà thànaton zòsa, sòzis aì, Theotòke, tin klironomìan su.

Tutte le generazioni ti proclamano beata e unica Madre di Dio. In Te, Vergine immacolata, son vinte le leggi della natura! Verginale infatti è stato il tuo parto e la tua morte ha annunziato la vita. Tu, o Madre di Dio, rimasta vergine dopo il parto e vivente dopo la morte, salva sempre la tua eredità.

KINONIKON

Potìrion sotirìu lìpsome, ke to ònoma Kirìu epikalèsome. Allilùia

Prenderò il calice della salvezza e invocherò il nome del Signore. Allilùia.

Preghiera dell'Ambone

Cristo Dio nostro, che in forza della morte trasponesti l'incorrotta tua Madre dalla vita alla vita pura, e sepolta lei nella tomba della corruzione la rendesti indicibilmente più alta, e dopo la cura funebre di lei radunasti da ogni dove i tuoi Apostoli, tu, per le intercessioni di lei, lava da ogni pensiero e opera di morte tutti noi che festeggiamo il suo trapasso, e libera da ogni corruzione spirituale, e salva dalla disperazione della morte, e custodisci dalla tomba dell'incredulità e dell'eresia, e per i fedeli governanti seppellisci ogni insidia e tirannia, e rendi morta ogni audacia dei barbari, e umilia l'arroganza di tutti quelli che si levano contro la tua predicazione, e rendi tutti degni della vita eterna, poiché tu vuoi che tutti gli uomini siano salvati, e conviene la gloria a te, insieme con tuo Padre che non ha principio e con il tuttosanto e buono e vivificante Spirito, ora e sempre e per i secoli dei secoli.

INVECE DI “II TO ÒNOMA KIRÌU”

Apòstoli ek peràton sinathristhèndes enthàde, Ghetsimanì to chorìo kidhefsatè mu to sòma; ke si, Iiè kè Theè mu, paralavè mu to pnèvma.

O Apostoli, accorsi da lontano qui, nella località del Getsemani, seppellite il mio corpo; e tu, o mio Figlio e Dio, prendi il mio spirito.





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