sabato 2 febbraio 2019

La Domenica Bizantina - Domenica 3 Febbraio 2019

3 FEBBRAIO 2019
Domenica XVII di Matteo
Metheortia dell’Ypapandì
SAN SIMEONE E SANT’ANNA PROFETESSA

Tono IV - Eothinon IV



1^ ANTIFONA

Exirèfxato i kardhìa mu lògon agathòn; lègo egò ta èrga mu to vasilì. Tes presvìes tis Theotòku, Sòter, sòson imàs.

Effonde il mio cuore una soave parola, canto i miei versi al re. Per l’intercessione della Madre di Dio, o Salvatore, salvaci.

2^ ANTIFONA

Perìzose tin romfèan su epì ton miròn su, Dhinatè, ti oreòtitì su ke to kàlli su. Sòson imàs, Iiè Theù, o en angàles tu dhikèu Simeòn vastachthìs, psàllondàs si: Alliluia.

Cingiti la tua spada al fianco, o Fortissimo, nel tuo splendore e nella tua maestà. Salva, o Figlio di Dio, che sei stato portato tra le braccia del giusto Simeone, noi che a te cantiamo: Alliluia.

3^ ANTIFONA

Akuson, thìgater, ke ìdhe; ke klìnon to ùs su, ke epilàthu tu laù su ke tu ìku tu patròs su.

Chère, kecharitomèni Theotòke Parthène; ek sù gar anètilen o Ìlios tis dhikeosìnis, Christòs o Theòs imòn, fotìzon tus en skòti. Effrènu ke sì, Presvìta dhìkee, dexàmenos en angàles ton eleftherotìn ton psichòn imòn, charizòmenon imìn ke tin anàstasin.

Ascolta, o figlia, guarda e china il tuo orecchio, e dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre.

Salve, o piena di grazia, Madre di Dio e Vergine, poiché da te spuntò il sole di giustizia, Cristo Dio nostro, illuminante coloro che giacevano nelle tenebre. Rallegrati anche tu, giusto Vegliardo, che hai ricevuto tra le braccia il Redentore delle anime nostre, che ci dona anche la resurrezione.

ISODIKÒN

Dhèfte proskinìsomen ke prospèsomen Christò. Sòson imàs, Iiè Theù, o en anastàs ek nekròn , psàllondàs si: Alliluia.

Venite, adoriamo e prostriamoci davanti a Cristo. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.


APOLITIKIA

To fedhròn tis anastaseos kìrighma ek tu anghèlu mathùse e tu Kirìu mathìtrie, ke tin progonokìn apòfasin aporrìpsase tis Apostolis kafchòmene èlegon: Eskìlefte o thànatos, ighèrthi Christòs o Theòs, dhorùmenos to kòsmo to mèga èleos.

Appreso dall'angelo il radioso annuncio della risurrezione, e libere dalla sentenza data ai progenitori, le discepole del Signore dicevano fiere agli apostoli: È stata spogliata la morte, è risorto il Cristo Dio, per donare al mondo la grande misericordia.
 
Chère, kecharitomèni Theotòke Parthène; ek sù gar anètilen o Ìlios tis dhikeosìnis, Christòs o Theòs imòn, fotìzon tus en skòti. Effrènu ke sì, Presvìta dhìkee, dexàmenos en angàles ton eleftherotìn ton psichòn imòn, charizòmenon imìn ke tin anàstasin.


Salve, o piena di grazia, Madre di Dio e Vergine, poiché da te spuntò il sole di giustizia, Cristo Dio nostro, illuminante coloro che giacevano nelle tenebre. Rallegrati anche tu, giusto Vegliardo, che hai ricevuto tra le braccia il Redentore delle anime nostre, che ci dona anche la resurrezione.

APOLITIKION (DEL SANTO DELLA CHIESA)

Kanòna pìsteos ke ikòna praòtitos enkratìas dhidàskalon anèdhixè se ti pìmni su i ton pragmàton alìthia; dhià tùto ektìso ti tapinosi ta ipsilà, ti ptochìa ta plùsia; Pàter Ierarcha Nicòlae, prèsveve Christò to Theò, sothìne tas psichàs imòn.

Regola di fede immagine di mansuetudine, maestro di continenza ti designò al tuo gregge la verità dei fatti; e in vero con l’umiltà hai raggiunto le vette più eccelse, con la povertà la vera ricchezza, Padre Gerarca Nicola prega Cristo Dio di salvare le anime nostre.

KONDAKION

O Mìtran Parthenikìn aghiàsas to tòko su, ke chìras tu Simeòn evloghìsas, os èprepe, profthàsas ke nin èsosas imàs, Christè o Theòs. All’irìnevson en polèmis to polìtevma, ke kratèoson Vasilìs us igàpisas, o mònos filànthropos.

Tu che hai santificato con la tua nascita il seno della Vergine ed hai benedetto come conveniva le mani di Simeone, sei venuto e hai salvato anche noi, Cristo Dio. Conserva nella pace il tuo popolo e rendi forti coloro che ci governano, o solo amico degli uomini.

APOSTOLOS (2 Cor. 6,16-7,1)
 
- Fate voti al Signore vostro Dio e adempiteli. (Sal. 75,12).
- Dio è conosciuto in Giudea, in Israele è grande il suo nome. (Sal. 75,2).

    Dalla seconda lettera di san Paolo ai Corinti.

    Fratelli, noi siamo il tempio del Dio vivente, come Dio stesso ha detto: “Abiterò in mezzo a loro e con loro camminerò e sarò il loro Dio, ed essi saranno il mio popolo. Perciò uscite di mezzo a loro e riparatevi, disse il Signore, non toccate nulla d’impuro. E io vi accoglierò, e sarò per voi come un padre, e voi mi sarete come figli e figlie, dice il Signore onnipotente”. In possesso dunque di queste promesse, carissimi, purifichiamoci da ogni macchia della carne e dello spirito, portando a compimento la nostra santificazione, nel timore di Dio.

Alliluia (3 volte).
- Venite, esultiamo nel Signore, cantiamo inni di giubilo a Dio, nostro Salvatore. (Sal. 94,1)
Alliluia (3 volte).
- Presentiamoci al suo cospetto con canti di lode, inneggiamo con canti di lode. (Sal.94,2).
Alliluia (3 volte).

VANGELO (Matteo 15, 21-28) 

    In quel tempo partito di là, Gesù si diresse verso le parti di Tiro e Sidone. Ed ecco una donna Cananèa, che veniva da quelle regioni, si mise a gridare: “Abbi pietà di me, Signore, figlio di Davide. Mia figlia è crudelmente tormentata da un demonio”. Ma egli non le rivolse neppure una parola. Allora i discepoli gli si accostarono implorando: “Esaudiscila, vedi come ci grida dietro”. Ma egli rispose: “Non sono stato inviato che alle pecore perdute della casa di Israele”. Ma quella si fece avanti e gli si prostrò dicendo: “Signore, aiutami!”. Ed egli rispose: “Non è bene prendere il pane dei figli per gettarlo ai cagnolini”. “È vero, Signore, disse la donna, ma anche i cagnolini si cibano delle briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni”. Allora Gesù replicò: “Donna, davvero grande è la tua fede! Ti sia fatto come desideri”. E da quell'istante sua figlia fu guarita.


MEGALINARION

Theotòke, i elpìs pàndon ton Christianòn, skèpe, frùri, fìlatte tus elpìzondas is sè. En nòmo, skià ke gràmmati tìpon katìdhomen i pistì; pàn àrsen to tin mìtran dhianìgon àghion Theò; dhiò protòtokon Lògon, Patròs anàrchu Iiòn, prototokùmenon Mitrì apiràndhro megalìnomen.

Madre di Dio, speranza di tutti i cristiani, proteggi, difendi, custodisci coloro che sperano in te. Nella legge, ombra e lettera, noi credenti abbiamo visto la figura: ogni primogenito maschio sarà consacrato a Dio; perciò noi magnifichiamo il Verbo primogenito, il Figlio del Padre eterno, divenuto primogenito della Madre ignara di nozze.

KINONIKON

Potìrion sotirìu lìpsome, ke to ònoma Kirìu epikalèsome. Alliluia.

Prenderò il calice della salvezza e invocherò il nome del Signore. Alliluia.



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