sabato 19 gennaio 2019

La Domenica Bizantina - Domenica 20 Gennaio 2019

20 GENNAIO 2019
Domenica XII di Luca
SANT’EUTIMIO IL GRANDE



1^ ANTIFONA

Agathòn to exomologhìsthe to Kirìo, ke psàllin to onòmatì su, Ìpsiste. Tes presvìes tis Theotòku, Sòter, sòson imàs. 

Buona cosa è lodare il Signore, inneggiare al tuo nome, o Altissimo. Per l’intercessione della Madre di Dio, o Salvatore, salvaci.

2^ ANTIFONA

O Kìrios evasìlefen, efprèpian enedhìsato, enedhìsato o Kìrios dhìnamin ke periezòsato. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia.

Il Signore regna, si è rivestito di splendore, il Signore si è ammantato di fortezza e se n’è cinto. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.

3^ ANTIFONA

Dhèfte agalliasòmetha to Kirìo, alalàxomen to Theò to Sotìri imòn. 

Venite, esultiamo nel Signore, cantiamo inni di giubilo a Dio, nostro Salvatore.

Òte katìlthes pros ton thànaton, i zoì i athànatos, tòte ton Àdhin enèkrosas ti astrapì tis Theòtitos; òte dhe ke tus tethneòtas ek ton katachthonìon anèstisas, pàse e Dhinàmis ton epuranìon ekràvgazon; Zoodhòta Christè, o Theòs imòn, dhòxa si.

Quando discendesti nella morte, o vita immortale, allora mettesti a morte l’Ade con la folgore della tua divinità; e quando risuscitasti i morti dalle regioni sotterranee, tutte le schiere delle regioni celesti gridavano: O Cristo datore di vita, Dio nostro, gloria a te.

ISODIKÒN

Dhèfte proskinìsomen ke prospèsomen Christò. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia.

Venite, adoriamo e prostriamoci davanti a Cristo. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.


APOLITIKIA

Òte katìlthes pros ton thànaton, i zoì i athànatos, tòte ton Àdhin enèkrosas ti astrapì tis Theòtitos; òte dhe ke tus tethneòtas ek ton katachthonìon anèstisas, pàse e Dhinàmis ton epuranìon ekràvgazon; Zoodhòta Christè, o Theòs imòn, dhòxa si.

Quando discendesti nella morte, o vita immortale, allora mettesti a morte l’Ade con la folgore della tua divinità; e quando risuscitasti i morti dalle regioni sotterranee, tutte le schiere delle regioni celesti gridavano: O Cristo datore di vita, Dio nostro, gloria a te.


Evfrènu, èrimos i u tìktusa, evthìmison i uk odhìnusa; òti eplìthinè si tèkna anìr epithimiòn ton tu Pnèvmatos, evsevìa fitèvsas enkratìa ekthrèpsas is aretòn teliòtita. Tes aftù ikesìes, Christè o Theòs, irìnevson tin zoìn imòn.


Gioisci, deserto sterile, allietati tu, che non hai avuto travagli: ti ha infatti riempito abbondantemente di figli un uomo dai desideri secondo lo Spirito, avendo con religiosità piantato, con vigoria alimentato fino alla perfezione delle virtù. Per le sue preghiere, Cristo Dio, pacifica la nostra vita. 

Kanona pìsteos ke ikona praòtitos, enkratìas dhidhàskalon anèdhixè se ti pimni su i ton pragmaton alìthia; dhià tuto ektiso ti tapinosi ta ipsilà, ti ptochìa ta plùsia, pater ierarcha Nikòlae: prèsveve Christò to Theò, sothine tas psichàs imòn.

Regola di fede immagine di mansuetudine, maestro di continenza ti designò al tuo gregge la verità dei fatti; e in vero con l’umiltà hai raggiunto le vette più eccelse, con la povertà la vera ricchezza, Padre Gerarca Nicola prega Cristo Dio di salvare le anime nostre.

KONDAKION

O Mìtran Parthenikìn aghià-sas to tòko su, ke chìras tu Simeòn evloghìsas, os èprepe, profthàsas ke nin èsosas imàs, Christè o Theòs. All’irìnevson en polèmis to polìtevma, ke kratèoson Vasilìs us igàpisas, o mònos filànthropos.

Tu che hai santificato con la tua nascita il seno della Vergine ed hai benedetto come conveniva le mani di Simeone, sei venuto e hai salvato anche noi, Cristo Dio. Conserva nella pace il tuo popolo e rendi forti coloro che ci governano, o solo amico degli uomini.

APOSTOLOS (2 Cor 4, 6-15)

- Esultino i fedeli nella gloria, e si rallegrino dai loro giacigli. (Sal 149,5)
- Cantate al Signore un canto nuovo, la sua lode nell’assemblea dei fedeli. (Sal 149,1)

Dalla seconda lettera di San Paolo ai Corinti.

    Fratello, Dio disse: Rifulga la luce dalle tenebre, rifulse nei nostri cuori, per far risplendere la conoscenza della gloria divina che rifulge sul volto di Cristo.
    Però noi abbiamo questo tesoro in vasi di creta, perché appaia che questa potenza straordinaria viene da Dio e non da noi. Siamo infatti tribolati da ogni parte, ma non schiacciati; siamo sconvolti, ma non disperati; perseguitati, ma non abbandonati; colpiti, ma non uccisi, portando sempre e dovunque nel nostro corpo la morte di Gesù, perché anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo.
   Sempre infatti, noi che siamo vivi, veniamo esposti alla morte a causa di Gesù, perché anche la vita di Gesù sia manifesta nella nostra carne mortale. Di modo che in noi opera la morte, ma in voi la vita.
   Animati tuttavia da quello stesso spirito di fede di cui sta scritto: Ho creduto, perciò ho parlato, anche noi crediamo e perciò parliamo, convinti che colui che ha risuscitato il Signore Gesù, risusciterà anche noi con Gesù e ci porrà accanto a lui insieme con voi.
   Tutto infatti è per voi, perché la grazia, ancora più abbondante ad opera di un maggior numero, moltiplichi l’inno di lode alla gloria di Dio.

Alliluia (3 volte).

- Beato l’uomo che teme il Signore. (Sal 111,1a)   

Alliluia (3 volte).

- Nei suoi comandamenti metterà il suo volere. (Sal 111, 1b)   

Alliluia (3 volte).


VANGELO (Luca. 17, 12-19)

    In quel tempo, entrando Gesù in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi i quali, fermatisi a distanza, alzarono la voce, dicendo: “Gesù maestro, abbi pietà di noi!”. Appena li vide, Gesù disse: “Andate a presentarvi ai sacerdoti”.
   E mentre essi andavano, furono sanati. Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce; e si gettò ai piedi di Gesù per ringraziarlo. Era un Samaritano. 
   Ma Gesù osservò: “Non sono stati guariti tutti e dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato chi tornasse a render gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?”. E gli disse: “Alzati e va’; la tua fede ti ha salvato!”.


KINONIKON

Enìte ton Kìrion ek ton uranòn; enìte aftòn en tis ipsìstis. Alliluia.

Lodate il Signore dai cieli, lodatelo lassù nell'alto. Alliluia.


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