sabato 29 dicembre 2018

La Domenica Bizantina - Domenica 30 Dicembre 2018

Domenica 30 Dicembre 2018
Domenica prima della Teofania.
San Giuseppe, sposo della Madre di Dio.
San Giacomo apostolo; Sant'Anisia martire


1^ ANTIFONA

Exomologhìsomè si, Kìrie, en òli kardhìa mu, dhiighìsome pànda ta thavmàsià su. Tes presvìes tis Theotòku, Sòter, sòson imàs. 

Ti loderò, o Signore con tutto il mio cuore, celebrerò tutte le tue meraviglie. Per l’intercessione della Madre di Dio, o Salvatore, salvaci.

2^ ANTIFONA

Makàrios anìr o fovùmenos ton Kìrion; en tes endolès aftù thelìsi sfòdhra. Sòson imàs, Iiè Theù, o ek Parthènu techthìs, psàllondàs si: Alliluia.

Beato l’uomo che teme il Signore e che nei suoi comandamenti si compiace oltremodo. O Figlio di Dio, che sei nato dalla Vergine, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.

3^ ANTIFONA

Ipen o Kìrios to Kirìo mu: Kàthu ek dhexiòn mu, èos an thò tus echtrùs su ipopòdhion ton podhòn su.

I ghènnisìs su, Christè o Theòs imòn, anètile to kòsmo to fòs to tis gnòseos; en aftì gar i tis àstris latrèvondes ipò astèros edhidhàskondo se proskinìn ton Ilion tis dhikeosìnis, ke se ghinòskin ex ìpsus Anatolìn. Kìrie, dhòxa si.

Ha detto il Signore al mio Signore: Siedi alla mia destra, finché faccia dei tuoi nemici lo sgabello dei tuoi piedi.

La tua natività, o Cristo Dio nostro, fece spuntare nel mondo la luce della verità; per essa infatti gli adoratori degli astri vennero ammaestrati da una stella ad adorare Te, sole di giustizia, e a riconoscere Te, aurora celeste. O Signore, gloria a Te.

ISODIKÒN

Ek gastròs pro Eosfòru eghènnisà se; òmose Kìrios, ke u metamelithìsete; si ì ierèfs is ton eòna katà tin tàxin Melkisedèk. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekron, psàllondàs si: Alliluia.

Dal mio seno ti ho generato prima della stella mattutina; il Signore ha giurato e non si pentirà; Tu sei sacerdote in eterno secondo l’ordine di Melchisedek. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.

APOLITIKION

Katèlisas to stavrò su ton thànaton; inèoxas to listì ton Paràdhison; ton Mirofòron ton thrìnon metèvales; ke tis sis apostòlis kirìttin epètaxas: òti anèstis, Christè o Theòs, parè-chon ton kòsmo to mèga èleos.

Con la tua croce hai distrutto la morte, hai aperto al ladrone il paradiso, hai mutato in gioia il lamento delle miròfore, e ai tuoi apostoli ha ordinato di annunciare che sei risorto, o Cristo Dio, per elargire al mondo la grande misericordia.

I ghènnisìs su, Christè o Theòs imòn, anètile to kòsmo to fòs to tis gnòseos; en aftì gar i tis àstris latrèvondes ipò astèros edhidhàskondo se proskinìn ton Ilion tis dhikeosìnis, ke se ghinòskin ex ìpsus Anatolìn. Kìrie, dhòxa si.

La tua natività, o Cristo Dio nostro, fece spuntare nel mondo la luce della verità; per essa infatti gli adoratori degli astri vennero ammaestrati da una stella ad adorare Te, sole di giustizia, e a riconoscere Te, aurora celeste. O Signore, gloria a Te.

Evanghelìzu, Iosìf, to Davìd ta thàvmata to Theopàtori. Parthènon ìdhes kioforìsasan, metà pimènon edhoxològhisas, metà ton màgon prosekìnisas, dhi'Anghèlu chrimatisthìs. Ikèteve Christòn ton Theòn sothìne tas psichàs imòn.

Annunzia, o Giuseppe, al divino progenitore David le meraviglie: hai veduto una Vergine partorire, con i Pastori hai inneggiato, con i Magi hai adorato, da un angelo sei stato istruito. Prega Cristo Dio che salvi le anime nostre.

Kanona pìsteos ke ikona praòtitos, enkratìas dhidhàskalon anèdhixè se ti pimni su i ton pragmaton alìthia; dhià tuto ektiso ti tapinosi ta ipsilà, ti ptochìa ta plùsia, pater ierarcha Nikòlae: prèsveve Christò to Theò, sothine tas psichàs imòn.

Regola di fede immagine di mansuetudine, maestro di continenza ti designò al tuo gregge la verità dei fatti; e in vero con l’umiltà hai raggiunto le vette più eccelse, con la povertà la vera ricchezza, Padre Gerarca Nicola prega Cristo Dio di salvare le anime nostre.

KONDAKION

I Parthènos sìmeron ton iperùsion tìkti, ke i ghì to spìleon to aprosìto prosàghi. Angheli metà pimènon dhoxologùsi, Màghi dhe metà astèros odhiporùsi; dhi’imàs gar eghennìthi pedhìon nèon, o pro eònon Theòs. pedhìon nèon, ton pro eònon Theòn.

Oggi la Vergine dà alla luce l’Eterno e la terra offre una spelonca all’Inaccessibile. Gli Angeli con i pastori cantano gloria, i Magi camminano seguendo la guida della stella; poiché per noi è nato un tenero bambino il Dio eterno.

TRISAGHION

Osi is Christòn evaptìsthite, Christòn enedhìsasthe. Alliluia.

Quanti siete stati battezzati in Cristo, di Cristo vi siete rivestiti. Alliluia.


APOSTOLOS (2 Tim 4, 5-8)

- Salva, o Signore, il tuo popolo e benedici la tua eredità. (Sal 27,9).
- A te, Signore, io grido; non restare in silenzio, mio Dio. (Sal 27,1).

Dalla Seconda lettera di San Paolo a Timoteo.

Diletto figlio Timoteo, vigila attentamente, sappi sopportare le sofferenze, compi la tua opera di annunziatore del vangelo, adempi il tuo ministero. Quanto a me, il mio sangue sta per essere sparso in libagione ed è giunto il momento di sciogliere le vele. Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede. Ora mi resta solo la corona di giustizia che il Signore, giusto giudice, mi consegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti coloro che attendono con amore la sua manifestazione.

Alliluia (3 volte).
- Dio abbia pietà di noi e ci benedica. (Sal 66,2).
Alliluia (3 volte).
- Su di noi faccia splendere il suo volto, ed abbia di noi misericordia. (Sal 66,2). 
Alliluia (3 volte).

VANGELO (Marco 1, 1-8)

Inizio del vangelo di Gesù Cristo, Figlio di Dio. Come è scritto nel profeta Isaia: Ecco, io mando il mio messaggero davanti a te, egli ti preparerà la strada. Voce di uno che grida nel deserto: preparate la strada del Signore, raddrizzate i suoi sentieri, si presentò Giovanni a battezzare nel deserto, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. Accorreva a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, si cibava di locuste e miele selvatico e predicava: “Dopo di me viene uno che è più forte di me e al quale io non son degno di chinarmi per sciogliere i legacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzati con acqua, ma egli vi battezzerà con lo Spirito Santo”.

MEGALINARION

Megàlinon, psichì mu, tin timiotèran ke endoxotèran ton àno stratevmàton. Mistìrion xènon orò ke paràdhoxon: uranòn to spìleon, thrònon cheruvikòn tin parthènon, tin fàtnin chorìon en ò aneklìthi o achòritos Christòs o Theòs; on animnùndes megalìnomen.

Esalta, o anima mia, Colei che è più onorabile e più gloriosa delle schiere celesti. Contemplo un mistero meraviglioso ed incredibile: cielo è la spelonca, trono cherubico la Vergine, la mangiatoia culla in cui è adagiato Dio infinito, che inneggiando magnifichiamo.

KINONIKON

Lìtrosin apèstile Kìrios to laò aftù. Alliluia.

Il Signore inviò al suo popolo la salvezza. Alliluia.


INVECE DI “II TO ÒNOMA KIRÌU”

Christòs ghennàte dhoxàsate, Christòs es uranòn apandìsate, Christòs epì ghis ipsothite. Asate to Kirìo pasa i ghi ke en evfrosini anìmnisate lai, oti dhedhòxaste.

Cristo nasce, glorificatelo, Cristo discende dal cielo andategli incontro. Cristo è sulla terra, siatene fieri. Canta al signore terra tutta, e voi popoli nella gioia celebratelo con inni, perché si è coperto di gloria.




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