Domenica 2 Dicembre 2018
Domenica XXVIII (XIV di San Luca)
Sant'Abacuc Profeta
1^ ANTIFONA
Agathòn to exomologhìsthe to Kirìo, ke psàllin to onòmatì su, Ìpsiste. Tes presvìes tis Theotòku, Sòter, sòson imàs.
Buona cosa è lodare il Signore, inneggiare al tuo nome, o Altissimo. Per l’intercessione della Madre di Dio, o Salvatore, salvaci.
2^ ANTIFONA
O Kìrios evasìlefen, efprèpian enedhìsato, enedhìsato o Kìrios dhìnamin ke periezòsato. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia.
Il Signore regna, si è rivestito di splendore, il Signore si è ammantato di fortezza e se n’è cinto. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.
3^ ANTIFONA
Dhèfte agalliasòmetha to Kirìo, alalàxomen to Theò to Sotìri imòn.
Venite, esultiamo nel Signore, cantiamo inni di giubilo a Dio, nostro Salvatore.
Effrenèstho ta urània, agaliàstho ta epighia, òte epiìse kràtos en vrachioni aftù o Kìrios; epàtise to thanàto ton thànaton, protòkos ton nekròn eghèneto; ek kilias Adhu errìsato imàs ke parèsche to kòsmo to mèga èleos.
Si rallegrino le regioni celesti, esultino quelle terrestri, perché il Signore ha operato potenza con il suo braccio: con la morte ha calpestato la morte, è divenuto primogenito dei morti, dal ventre dell’ade ci ha strappati, e ha elargito al mondo la grande misericordia.
ISODIKÒN
Dhèfte proskinìsomen ke prospèsomen Christò. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia.
Venite, adoriamo e prostriamoci davanti a Cristo. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.
APOLITIKIA
Effrenèstho ta urània, agaliàstho ta epighia, òte epiìse kràtos en vrachioni aftù o Kìrios; epàtise to thanàto ton thànaton, protòkos ton nekròn eghèneto; ek kilias Adhu errìsato imàs ke parèsche to kòsmo to mèga èleos.
Si rallegrino le regioni celesti, esultino quelle terrestri, perché il Signore ha operato potenza con il suo braccio: con la morte ha calpestato la morte, è divenuto primogenito dei morti, dal ventre dell’ade ci ha strappati, e ha elargito al mondo la grande misericordia.
Kanona pìsteos ke ikona praòtitos, enkratìas dhidhàskalon anèdhixè se ti pimni su i ton pragmaton alìthia; dhià tuto ektiso ti tapinosi ta ipsilà, ti ptochìa ta plùsia, pater ierarcha Nikòlae: prèsveve Christò to Theò, sothine tas psichàs imòn.
Regola di fede immagine di mansuetudine, maestro di continenza ti designò al tuo gregge la verità dei fatti; e in vero con l’umiltà hai raggiunto le vette più eccelse, con la povertà la vera ricchezza, Padre Gerarca Nicola prega Cristo Dio di salvare le anime nostre.
KONDAKION
I Parthènos sìmeron ton proeònion Lògon en spilèo èrchete apotekìn aporrìtos. Chòreve, i ikumèni akutisthìsa; dhòxason metà anghèlon ke ton pimènon vulithènda epofthìne pedhìon nèon, ton pro eònon Theòn.
Oggi la Vergine si dirige alla grotta per dare ineffabilmente alla luce il Verbo eterno. Esulta, o universo, nell'udire ciò; glorifica con gli angeli e i pastori l’eterno Dio, che ha voluto apparire tenero bambino.
APOSTOLOS (Col. 1, 12-18)
- Inneggiate al nostro Dio, inneggiate; inneggiate al nostro re, inneggiate. (Sal 46,7)
- Popoli tutti applaudite, acclamate a Dio con voci di gioia. (Sal 46,2)
Dalla lettera di San Paolo ai Colossesi
Fratelli, ringraziamo con gioia Dio e Padre che ci ha resi capaci di partecipare alla sorte dei santi nella luce. È lui che ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore, per mezzo del quale abbiamo la redenzione, il perdono dei peccati. Egli è immagine del Dio invisibile, primogenito di tutta la creazione, perché in lui furono create tutte le cose nei cieli e sulla terra, quelle visibili e quelle invisibili: Troni, Dominazioni, Principati e Potenze. Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui. Egli è prima di tutte le cose e tutte in lui sussistono. Egli è anche il capo del corpo, della Chiesa. Egli è principio, primogenito di quelli che risorgono dai morti, perché sia lui ad avere il primato su tutte le cose.
Alliluia, (3 volte).
- Colui che abita al riparo dell'Altissimo dimorerà all'ombra del Dio del Cielo. (Sal 90,1)
Alliluia, (3 volte).
- Dirà al Signore: tu sei mio sostegno e mio rifugio, mio Dio, in cui confido. (Sal 90,2)
Alliluia (3 volte).
VANGELO (Luca. 18, 35-43)
Mentre si avvicinava a Gerico, un cieco era seduto a mendicare lungo la strada. Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse. Gli risposero: «Passa Gesù il Nazareno!». Allora incominciò a gridare: «Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!». Quelli che camminavano avanti lo sgridavano, perché tacesse; ma lui continuava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». Gesù allora si fermò e ordinò che glielo conducessero. Quando gli fu vicino, gli domandò: «Che vuoi che io faccia per te?». Egli rispose: «Signore, che io riabbia la vista». E Gesù gli disse: «Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato». Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo lodando Dio. E tutto il popolo, alla vista di ciò, diede lode a Dio.
MEGALINARION
Megàlinon, psichì mu, tin timiotèran ke endoxotèran ton àno stratevmàton. Mistìrion xènon orò ke paràdhoxon: uranòn to spìleon, thrònon cheruvikòn tin parthènon, tin fàtnin chorìon en ò aneklìthi o achòritos Christòs o Theòs; on animnùndes megalìnomen.
Esalta, o anima mia, Colei che è più onorabile e più gloriosa delle schiere celesti. Contemplo un mistero meraviglioso ed incredibile: cielo è la spelonca, trono cherubico la Vergine, la mangiatoia culla in cui è adagiato Dio infinito, che inneggiando magnifichiamo.
KINONIKON
Enìte ton Kìrion ek ton uranòn; enìte aftòn en tis ipsìstis. Alliluia.
Lodate il Signore dai cieli, lodatelo lassù nell'alto. Alliluia.
INVECE DI “II TO ÒNOMA KIRÌU”
Christòs ghennate doxasate, Christòs es uranòn apantisate, Christòs epì ghis ipsotite. Asate to Kirìo pasa i ghi ke en evfrosini anìmnisate lai, oti dhedhòxaste.
Cristo nasce, glorificatelo, Cristo discende dal cielo andategli incontro. Cristo è sulla terra, siatene fieri. Canta al signore terra tutta, e voi popoli nella gioia celebratelo con inni, perché si è coperto di gloria.
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