Domenica 4 Novembre 2018
- Domenica V di San Luca -
San Giovannicio il Grande. San Nicandro ieromartire. Sant’Ermeo
1^ ANTIFONA
Agathòn to exomologhìsthe to Kirìo, ke psàllin to onòmatì su, Ìpsiste. Tes presvìes tis Theotòku, Sòter, sòson imàs.
Buona cosa è lodare il Signore, inneggiare al tuo nome, o Altissimo. Per l’intercessione della Madre di Dio, o Salvatore, salvaci.
2^ ANTIFONA
O Kìrios evasìlefen, efprèpian enedhìsato, enedhìsato o Kìrios dhìnamin ke periezòsato. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia.
Il Signore regna, si è rivestito di splendore, il Signore si è ammantato di fortezza e se n’è cinto. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.
3^ ANTIFONA
Dhèfte agalliasòmetha to Kirìo, alalàxomen to Theò to Sotìri imòn.
Venite, esultiamo nel Signore, cantiamo inni di giubilo a Dio, nostro Salvatore.
Katèlisas to stavrò su ton thànaton; inèoxas to listì
ton Paràdhison; ton Mirofòron ton thrìnon metèvales; ke tis sis apostòlis
kirìttin epètaxas: òti anèstis, Christè o Theòs, parèchon ton kòsmo to mèga
èleos.
Con la tua croce hai distrutto la morte, hai aperto al ladrone il paradiso, hai mutato in gioia il lamento delle miròfore, e ai tuoi apostoli ha ordinato di annunciare che sei risorto, o Cristo Dio, per elargire al mondo la grande misericordia.
ISODIKÒN
Dhèfte proskinìsomen ke prospèsomen Christò. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia.
Venite, adoriamo e prostriamoci davanti a Cristo. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.
APOLITIKIA
Katèlisas to stavrò su ton thànaton; inèoxas to listì ton Paràdhison; ton Mirofòron ton thrìnon metèvales; ke tis sis apostòlis kirìttin epètaxas: òti anèstis, Christè o Theòs, parèchon ton kòsmo to mèga èleos.
Con la tua croce hai distrutto la morte, hai aperto al ladrone il paradiso, hai mutato in gioia il lamento delle miròfore, e ai tuoi apostoli ha ordinato di annunciare che sei risorto, o Cristo Dio, per elargire al mondo la grande misericordia.
Tes ton dhakrìon su roès, tis
erìmu to àgonon egheòrghisas, ke tis ek vàthus stenagmìs, is ekatòn tus pònus
ekarpofòrisas, ke ghègonas fostìr, ti ikumèni làmbon tis thàvmasin, Ioànnichie Pàter imòn òsie. Prèsveve Christò to Theò, sothìne tas psichàs imòn.
Coi torrenti delle tue
lacrime, rendesti fecondo lo sterile deserto, e, coi profondi sospiri, facesti
rendere al cento per cento le tue fatiche; e divenisti un luminare, splendente
al mondo in prodigi, Giovannicio padre santo nostro. Intercedi presso Cristo
Iddio che siano salve le anime nostre.
Kanona pìsteos ke ikona praòtitos, enkratìas dhidhàskalon anèdhixè se ti pimni su i ton pragmaton alìthia; dhià tuto ektiso ti tapinosi ta ipsilà, ti ptochìa ta plùsia, pater ierarcha Nikòlae: prèsveve Christò to Theò, sothine tas psichàs imòn.
Regola di fede
immagine di mansuetudine, maestro di continenza ti designò al tuo gregge la
verità dei fatti; e in vero con l’umiltà hai raggiunto le vette più eccelse,
con la povertà la vera ricchezza, Padre Gerarca Nicola prega Cristo Dio di
salvare le anime nostre.
KONDAKION
O katharòtatos naòs tu Sotìros, i politìmitos pastàs ke Parthènos, to ieròn thisàvrisma tis dhòxis tu Theù sìmeron isàghete en to ìko Kirìu, tin chàrin sinisàgusa tin en Pnèvmati thìo; in animnùsin àngheli Theù; àfti ipàrchi skinì epurànios.
Il tempio purissimo del Salvatore, il preziosissimo talamo e Vergine, il tesoro sacro della gloria di Dio viene introdotto in questo giorno nella casa del Signore, recando con sé la grazia dello Spirito divino; a Lei inneggiano gli Angeli di Dio: Costei è celeste dimora.
APOSTOLOS (Ef 2, 14-22)
-
Il Signore darà forza al suo popolo, il Signore benedirà il suo popolo con la
pace. (Sal 28, 11)
- Portate al Signore, figli di Dio, portate al
Signore dei figli di arieti. (Sal 28, 1)
Dalla lettera di San Paolo agli Efesini.
Fratelli, Cristo è la nostra pace, colui
che ha fatto dei due un popolo solo, abbattendo il muro di separazione che era
fra mezzo, cioè l’inimicizia, annullando, per mezzo della sua carne la legge
fatta di prescrizioni e di decreti, per creare in se stesso, dei due, un solo
uomo nuovo, facendo la pace e per riconciliare tutti e due con Dio in un solo
corpo, per mezzo della croce, distruggendo in se stesso l’inimicizia. Egli è
venuto perciò ad annunziare pace a voi che eravate lontani e pace a coloro che
erano vicini. Per mezzo di lui possiamo presentarci, gli uni e gli altri, al
Padre in un solo Spirito. Così dunque voi non siete più stranieri né ospiti, ma
siete concittadini dei santi e familiari di Dio, edificati sopra il fondamento
degli apostoli e dei profeti, e avendo come pietra angolare lo stesso Cristo
Gesù. In lui ogni costruzione cresce ben ordinata per essere tempio santo nel
Signore; in lui anche voi insieme con gli altri venite edificati per diventare
dimora di Dio per mezzo dello Spirito.
Alliluia
(3 volte).
- Buona cosa è lodare
il Signore, e inneggiare al tuo nome, o Altissimo. (Sal. 91, 2).
Alliluia (3 volte).
- Annunziare al
mattino la tua misericordia, la tua verità nella notte. (Sal. 91, 3). Alliluia (3 volte).
VANGELO (Luca. 16,
19-31)
Disse il Signore questa parabola:
“C’era un uomo ricco, che vestiva di porpora e di bisso e tutti i giorni
banchettava lautamente. Un mendicante, di nome Lazzaro, giaceva alla sua porta,
coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi di quello che cadeva dalla mensa del
ricco. Perfino i cani venivano a leccare le sue piaghe. Un giorno il povero
morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando nell’inferno
tra i tormenti, levò gli occhi e vide di lontano Abramo e Lazzaro accanto a
lui. Allora gridando disse: Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a
intingere nell’acqua la punta del dito e bagnarmi la lingua, perché questa
fiamma mi tortura. Ma Abramo rispose: Figlio, ricordati che hai ricevuto i tuoi
beni durante la vita e Lazzaro parimenti i suoi mali; ora invece lui è
consolato e tu sei in mezzo ai tormenti. Per di più, tra noi e voi è stabilito
un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi non possono, né di
costì si può attraversare fino a noi. E
quegli replicò: Allora, padre, ti prego di mandarlo a casa di mio padre, perché
ho cinque fratelli. Li ammonisca, perché non vengano anch’essi in questo luogo
di tormento. Ma Abramo rispose: Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro. E lui:
No, padre Abramo, ma se qualcuno dai morti andrà da loro, si ravvederanno.
Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i Profeti, neanche se uno risuscitasse
dai morti saranno persuasi”.
KINONIKON
Enìte ton Kìrion ek ton uranòn; enìte aftòn en tis ipsìstis. Alliluia.
Enìte ton Kìrion ek ton uranòn; enìte aftòn en tis ipsìstis. Alliluia.
Lodate il Signore dai cieli, lodatelo lassù nell'alto. Alliluia.
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