17 GENNAIO
SANT’ANTONIO IL GRANDE - VESPRO
Dopo il Canto del Kirie Ekekraksa, cantiamo i seguenti inni.
Dalla veglia del mattino fino a notte, dalla veglia del mattino speri Israele nel Signore.
(TONO 8) Tu che sei stato illuminato dai raggi dello Spirito, quando la divina passione ti ha infiammato e ha dato ali alla tua anima per desiderarla, essa che realmente è l’apice dell’amore, allora non hai fatto alcun conto della carne e del sangue e sei uscito dal mondo, a quella aderendo con grande ascesi ed esichia. Sei stato cosí colmato dei beni superni, come avevi desiderato, e sei divenuto risplendente, rischiarando, o Antonio, come una stella, le anime nostre.
Perché presso il Signore è la misericordia, e grande è presso di lui la redenzione, ed egli redimerà Israele da tutte le sue iniquità.
Tu che con la grazia del divino Spirito, hai spezzato gli archi e i dardi dei demoni, e con divini insegnamenti a tutti hai reso note la loro malizia e le loro insidie, risplendendo dei divini fulgori sei divenuto luminare chiarissimo dei monaci, primo ordinatore del deserto, espertissimo e venerabile medico per i malati, e modello archetipo del vivere virtuoso, o padre Antonio.
Lodate il Signore, genti tutte dategli lode, popoli tutti.
O tu che sei stato colmato di divini carismi: Cristo, trovandoti quale specchio senza macchia di divini riflessi, o padre, ha proiettato su di te i fulgidi bagliori della propria luce; sei cosí apparso generosa fonte di guarigioni, cibo degli affamati, ristoratore, con grandi piogge, della brama degli assetati, mentre, vedendo le disposizioni delle anime, sapientemente le rendevi migliori per Dio con la tua parola: supplicalo dunque di salvare e illuminare le anime nostre.
Perché più forte si è fatta per noi la sua misericordia, e la verità del Signore rimane in eterno.
O angelo terrestre, puro nell’anima e nel cuore, uomo celeste, maestro di verginità, rigorosa norma di continenza, o Antonio: unito al tuo Sovrano, e a lui offrendo la dossologia perenne, o beato, insieme agli angeli, a tutti i santi e ai martiri, libera sempre da gravi pericoli e cadute quanti celebrano la tua sacra memoria.
Gloria al Padre, al Figlio ed allo Spirito Santo.
(TONO 6) Custodita illesa in te l’immagine di Dio e reso l’intelletto signore delle funeste passioni, mediante l’ascesi, hai raggiunto per quanto possibile la somiglianza: poiché, facendo coraggiosamente violenza alla natura, ti sei studiato di sottomettere ciò che è inferiore a ciò che è superiore, e di assoggettare la carne allo spirito. Sei cosí divenuto eccelso fra i monaci, colonizzatore del deserto, allenatore di quelli che compiono bene la corsa, rigorosissimo canone di virtú. E ora nei cieli, venuti meno ormai gli specchi, contempli puramente, o Antonio, la santa Trinità, intercedendo senza veli per quanti ti onorano con fede e amore.
E ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amin
(TONO 6) Chi non ti dirà beata, o Vergine tutta santa? Chi non celebrerà il tuo parto verginale? Perché l’Unigenito Figlio che intemporalmente dal Padre è rifulso, egli stesso, ineffabilmente incarnato, è uscito da te, la pura: Dio per natura e per noi fatto uomo per natura, non diviso in dualità di persone, ma da riconoscersi in dualità di nature, senza confusione. Imploralo, augusta beatissima, perché sia fatta misericordia alle anime nostre.
INGRESSO
Fos ilaròn aghìas dhòksis athanàtu Patròs, uranìu, aghìu, màkaros, Iisù Christè, elthòndes epì tin ilìu dhìsin, idhòndes fòs esperinòn, imnùmen Patèra Iiòn, kiè àghion Pnèvma Theòn. Axiòn se en pàsi kierìs imnìsthe fonès esìes, Iiè Theù, zoìn o dhidhùs, dhiò o kòsmos se dhoxàzi.
Luce gioiosa della santa gloria del Padre immortale, celeste, santo, beato, o Cristo Gesú! Giunti al tramonto del sole, e vista la luce vespertina, cantiamo il Padre, il Figlio e il santo Spirito, Dio. È cosa degna cantarti in ogni tempo con voci armoniose, o Figlio di Dio, tu che dai la vita: perciò a te dà gloria il mondo.
Prokimeno della Sera
Il mio aiuto viene dal Signore, che ha fatto il cielo e la terra. (2 volte)
Ho alzato i miei occhi ai monti, donde verrà il mio aiuto.
Il mio aiuto viene dal Signore, che ha fatto il cielo e la terra.
Lettura del libro della Sapienza di Salomone (3,1-9).
Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio, e nessun tormento può toccarle. Parve agli occhi degli stolti che morissero, e fu considerato un danno il loro esodo, e una rovina la loro dipartita: ma essi sono nella pace. Infatti, anche se agli occhi degli uomini vengono castigati, la loro speranza è piena di immortalità. Un poco corretti, riceveranno grandi benefici, perché Dio li ha provati e li ha trovati degni di sé. Come oro nel crogiuolo li ha saggiati, e come olocausto li ha accettati. Nel tempo in cui saranno visitati risplenderanno, e correranno qua e là come scintille nella stoppia. Giudicheranno genti e domineranno popoli, e regnerà su di loro il Signore per sempre. Quelli che confidano in lui comprenderanno la verità, e coloro che sono fedeli nell’amore dimoreranno presso di lui: perché grazia e misericordia sono per i suoi santi, ed egli visita i suoi eletti.
Lettura del libro della Sapienza di Salomone (5,15-6,3).
I giusti vivono in eterno, la loro mercede è nel Signore e l’Altissimo si prende cura di loro. Per questo riceveranno il nobile regno e lo splendido diadema dalla mano del Signore, poiché egli con la sua destra li copre e col suo braccio li protegge. Prenderà come armatura la sua gelosia e armerà la creazione per far vendetta dei nemici. Rivestirà la corazza della giustizia e cingerà come elmo un giudizio verace. Prenderà come scudo invincibile la santità; aguzzerà come spada la sua collera severa: il mondo combatterà insieme con lui contro gli insensati. Scoccheranno gli infallibili dardi dei fulmini, e come da un arco ben teso, dalle nubi voleranno al bersaglio, e dalla fionda saranno scagliati chicchi di grandine pieni di furore. Infurierà contro di loro l’acqua del mare, i fiumi li sommergeranno senza pietà. Si leverà contro di loro un vento impetuoso e li disperderà come un uragano. L’iniquità renderà deserta tutta la terra e le cattive azioni rovesceranno il trono dei potenti. Ascoltate dunque, o re, e comprendete; imparate, giudici dei confini della terra; porgete l’orecchio, voi che dominate le moltitudini e che vi gloriate del gran numero dei vostri popoli: il vostro potere vi è stato dato dal Signore, e la vostra sovranità dall’Altissimo.
Lettura del libro della Sapienza di Salomone (4,7-15).
Il giusto, quand’anche giunga a morire, sarà nel riposo: poiché vecchiaia venerabile non è quella di un lungo tempo di vita, né si misura col numero degli anni. Ma la prudenza equivale per gli uomini alla canizie, e età avanzata è una vita senza macchia. Divenuto gradito a Dio, è stato da lui amato, e poiché viveva tra peccatori, è stato trasferito. È stato rapito perché la malizia non alterasse la sua intelligenza e l’inganno non sviasse la sua anima. Poiché il cattivo fascino del male oscura il bene, e l’agitarsi della concupiscenza guasta la mente innocente. Reso in breve perfetto, ha portato a termine un lungo corso: la sua anima era infatti gradita al Signore, per questo si è affrettato a toglierlo di mezzo dalla malvagità. I popoli hanno visto ma non hanno compreso, né hanno posto mente a questo fatto: che grazia e misericordia sono con i suoi santi, ed egli visita i suoi eletti.
APOSTICHA TONO V
Gioisci, principe degli asceti, divenuto anche invincibile difensore: tu infatti, estirpando le radici delle passioni, e sostenendo valorosamente gli attacchi dei demoni, hai trionfato della loro impotenza e della loro seduzione che uccide le anime, e hai mostrato l’efficacia della croce del Salvatore e la sua potenza invincibile: di essa cinto, hai vinto tutti coloro che negano la divina manifestazione di Cristo nella carne. Supplicalo dunque di donare alle anime nostre la grande misericordia.
Preziosa davanti al Signore la morte del suo santo.
Sei divenuto luminosa colonna eretta con le virtú e nube che dà ombra a chi è nel deserto, guidando dalla terra al cielo coloro che guardano a Dio, e squarciando il mare delle passioni col bastone della croce; messo in fuga l’Amalek spirituale, hai trovato senza impedimento, o beato in Dio, la via per salire al cielo e l’eredità immacolata, e stai ora pieno di gioia, insieme agli incorporei, presso il trono di Cristo: supplicalo dunque di donare alle anime nostre la grande misericordia.
Beato l’uomo che teme il Signore: nei suoi comandamenti porrà tutto il suo diletto.
Gioisci, o Antonio, che ti trattieni con i cori angelici nel piú alto dei cieli: sulla terra, infatti, o padre, hai vissuto la loro vita, esercitandoti con verità nella virtú, e ti sei mostrato purissimo specchio senza macchia che riceve i bagliori irradianti dello Spirito santo, o felicissimo. Cosí, illuminato, tu vedevi le cose future, tutto predicendo perché istruito dalla divina illuminazione di Cristo: supplicalo dunque di donare alle anime nostre la grande misericordia.
Gloria al Padre, al Figlio ed allo Spirito Santo.
(TONO 8) Noi, folle di monaci, ti onoriamo come guida, padre nostro Antonio, perché grazie a te abbiamo imparato a camminare per la via veramente retta. Beato sei tu che hai servito Cristo e hai trionfato della potenza del nemico, o compagno degli angeli, familiare di Paolo di Tebe: insieme a loro intercedi presso il Signore, perché sia fatta misericordia alle anime nostre.
Ed ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amin
Vergine senza nozze, che hai ineffabilmente concepito Dio nella carne, Madre del Dio altissimo, ricevi le invocazioni dei tuoi servi, o tutta immacolata: tu che a tutti procuri la purificazione delle colpe, implora per la salvezza di noi tutti, accettando ora le nostre suppliche.
APOLITIKION
Ton zilotìn Ilìan tis tròpis mimùmenos, to Vaptisthì evthìes tes trìvis epòmenos, Pàter Antonie, tis erìmu ghjègonas ikistìs, kiè tin ikumènin estìriksas evchès su. Dhiò prèsveve Christò to Theò, sothìne tàs psichàs imòn.
Imitando con i tuoi costumi lo zelo di Elia, seguendo il Battista sui retti pensieri, o padre Antonio, sei divenuto colonizzatore del deserto, e hai rafforzato tutta la terra con le tue preghiere. Intercedi dunque presso il Cristo Dio per la salvezza delle anime nostre.
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