sabato 18 maggio 2019

La Domenica Bizantina - Domenica 19 Maggio 2019 - V di Pasqua (La Samaritana) - Solennità del Santissimo Crocifisso

19 MAGGIO 2019
DOMENICA V DI PASQUA:
DELLA SAMARITANA.
Solennità del Santissimo Crocifisso


1^ ANTIFONA

Alalàxate to Kirìo pàsa i ghì. Tes presvìes tis Theotòku, Sòter, sòson imàs.

Applaudite a Dio, o abitanti della terra tutta. Per l’intercessione della Madre di Dio, o Salvatore, salvaci.

2^ ANTIFONA

O Theòs iktirìse imàs ke evloghìse imàs. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia.

Iddio abbia pietà di noi e ci benedica. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.

3^ ANTIFONA

Anastìto o Theòs ke dhiaskorpisthìtosan i echthrì aftù ke fighètosan apò prosòpu aftù i misùndes aftòn.

Christòs anèsti ek nekròn, thanàto thànaton patìsas, ke tis en tis mnìmasi zoìn charisàmenos. 

Sorga Iddio e siano dispersi i suoi nemici e fuggano quelli che lo odiano davanti alla sua faccia.

Cristo è risorto dai morti, con la morte ha sconfitto la morte e a coloro che giacevano nei sepolcri ha fatto grazia della vita.


ISODIKÒN

En ekklisìes evloghìte ton Theòn, Kìrion ek pigòn Israil. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàssi: Alliluia.

Nelle assemblee benedite Dio, il Signore delle fonti d’Israele. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.


APOLITIKIA

To fedhròn tis anastaseos kìrighma ek tu anghèlu mathùse e tu Kirìu mathìtrie, ke tin progonokìn apòfasin aporrìpsase tis Apostolis kafchòmene èlegon: Eskìlefte o thànatos, ighèrthi Christòs o Theòs, dhorùmenos to kòsmo to mèga èleos.

Appreso dall’angelo il radioso annuncio della risurrezione, e libere dalla sentenza data ai progenitori, le discepole del Signore dicevano fiere agli apostoli: È stata spogliata la morte, è risorto il Cristo Dio, per donare al mondo la grande misericordia. 

Mesùsis tis eortìs, dhipsòsan mu tin psichìn efsevìas pòtison nàmata; òti pàsi, Sotìr, evòisas: O dhipsòn erchèstho pros me ke pinèto. I pighì tis zoìs, Christè o Theòs imòn, dhòxa si.

A metà della festa pasquale, disseta, o Salvatore, l’anima mia assetata con le acque della pietà, poiché tu stesso hai detto a tutti: chi ha sete venga a me e beva. Tu che sei la fonte della vita, o Cristo Dio, sia gloria a te.

APOLITIKION (DEL SANTO DELLA CHIESA)

Sòson, Kìrie, ton làon su, ke evlòghison tin klironomìan su, nìkas tis Ecclisìas katà varvàron dhorùmenos, ke to sòn filàtton dhià tu Stavrù su polìtevma.

Salva, o Signore, il tuo popolo e benedici la tua eredità, concedi alla tua Chiesa vittoria sui nemici e custodisci per mezzo della tua Croce il tuo popolo.

KONDAKION

I ke en tàfo katìlthes, Athànate, allà tu Adhu kathìles tin dhìnamin ke anèstis os nikitìs, Christè o Theòs, ghinexì mirofòris fthenxà-menos: Chèrete, ke tis sis Apostòlis irìnin dhorùmenos, o tis pesùsi parèchon anàstasin.

Sei disceso nella tomba, o Immortale, e all’incontro hai distrutto la potenza dell’Inferno; e sei risorto qual vincitore, o Cristo Dio, esclamando alle donne che ti recavano aromi: Salve! e hai concesso la pace ai tuoi Apostoli, Tu che dai ai peccatori la risurrezione.

TRISAGIO

Osii is Christòn evaptìsthite, Christòn enedhìsasthe. Alliluia.

Quanti siete stati battezzati in Cristo, di Cristo vi siete rivestiti. Alliluia.

APOSTOLOS (Atti XI, 19 - 30)

- Quanto sono grandi, Signore, le tue opere! Tutto hai fatto con saggezza. (Sal. 103,24).
- Benedici il Signore, anima mia, Signore, mio Dio, quanto sei grande! (Sal. 103,1).

Lettura degli Atti degli Apostoli.

   In quei giorni, quelli che erano stati dispersi dopo la persecuzione scoppiata al tempo di Stefano, erano arrivati fin nella Fenicia, a Cipro e ad Antiochia e non predicavano la parola a nessuno fuorché ai Giudei. Ma alcuni fra loro, cittadini di Cipro e di Cirène, giunti ad Antiochia, cominciarono a parlare anche ai Greci, predicando la buona novella del Signore Gesù. E la mano del Signore era con loro e così un gran numero credette e si convertì al Signore.
    La notizia giunse agli orecchi della Chiesa di Gerusalemme, la quale mandò Barnaba ad Antiochia. Quando questi giunse e vide la grazia del Signore, si rallegrò e, da uomo virtuoso qual era e pieno di Spirito Santo e di fede, esortava tutti a perseverare con cuore risoluto nel Signore. E una folla considerevole fu condotta al Signore. Barnaba poi partì alla volta di Tarso per cercare Saulo e trovatolo lo condusse ad Antiochia.
   Rimasero insieme un anno intero in quella comunità e istruirono molta gente; ad Antiochia per la prima volta i discepoli furono chiamati Cristiani. In questo tempo alcuni profeti scesero ad Antiochia da Gerusalemme. E uno di loro, di nome Àgabo, alzatosi in piedi, annunziò per impulso dello Spirito che sarebbe scoppiata una grave carestia su tutta la terra. Ciò che di fatto avvenne sotto l’impero di Claudio. Allora i discepoli si accordarono, ciascuno secondo quello che possedeva, di mandare un soccorso ai fratelli abitanti nella Giudea; questo fecero, indirizzandolo agli anziani, per mezzo di Barnaba e Saulo. 

Alliluia (3 volte)
- Avanza con successo e regna per la verità, la clemenza e la giustizia, e la tua destra ti guidi a cose mirabili. (Sal. 44,5-6a).

Alliluia (3 volte).

- Ami la giustizia e detesti l’empietà, perciò ti unse, Dio, il tuo Dio con olio di letizia, a preferenza dei tuoi uguali. (Sal. 44,8).

Alliluia (3 volte).


VANGELO (Giovanni 4,  5 - 42)

   In quel tempo, Gesù giunse ad una città della Samaria chiamata Sicàr, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c’era il pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, stanco del viaggio, sedeva presso il pozzo.
   Era verso mezzogiorno. Arrivò intanto una donna di Samaria ad attingere acqua. Le disse Gesù: “Dammi da bere”. I suoi discepoli infatti erano andati in città a far provvista di cibi. Ma la Samaritana gli disse: “Come mai tu, che sei Giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?”. I Giudei infatti non mantengono buone relazioni con i Samaritani. Gesù le rispose: “Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: “Dammi da bere!”, tu stessa gliene avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua viva”.
Gli disse la donna: “Signore, tu non hai un mezzo per attingere e il pozzo è profondo; da dove hai dunque quest’acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede questo pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo gregge?”. Rispose Gesù: “Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna”. “Signore, gli disse la donna, dammi di quest’acqua, perché non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua”. Le disse: “Va’ a chiamare tuo marito e poi ritorna qui”. Rispose la donna: “Non ho marito”. Le disse Gesù: “Hai detto bene “non ho marito”; infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero”. 
   Gli replicò la donna: “Signore, vedo che tu sei un profeta. I nostri padri hanno adorato Dio sopra questo monte e voi dite che è Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare”. Gesù le dice: “Credimi, donna, è giunto il momento in cui né su questo monte, né in Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate quel che non conoscete, noi adoriamo quello che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. Ma è giunto il momento, ed è questo, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; perché il Padre cerca tali adoratori. 
   Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità”. Gli rispose la donna: “So che deve venire il Messia (cioè il Cristo): quando egli verrà, ci annunzierà ogni cosa”. Le disse Gesù: “Sono io, che ti parlo”. In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliarono che stesse a discorrere con una donna. Nessuno tuttavia gli disse: “Che desideri?”, o: “Perché parli con lei?”. La donna intanto lasciò la brocca, andò in città e disse alla gente: “Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia forse il Messia?”. 
   Uscirono allora dalla città e andavano da lui. Intanto i discepoli lo pregavano: “Rabbì, mangia”. Ma egli rispose: “Ho da mangiare un cibo che voi non conoscete”. E i discepoli si domandavano l’un l’altro: “Qualcuno forse gli ha portato da mangiare?”. Gesù disse loro: “Mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera. Non dite voi: Ci sono ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ecco, io vi dico: Levate i vostri occhi e guardate i campi che già biondeggiano per la mietitura. E chi miete riceve salario e raccoglie frutto per la vita eterna, perché ne goda insieme chi semina e chi miete. Qui infatti si realizza il detto: uno semina e uno miete. Io vi ho mandati a mietere ciò che voi non avete lavorato; altri hanno lavorato e voi siete subentrati nel loro lavoro”. Molti Samaritani di quella città credettero in lui per le parole della donna che dichiarava: “Mi ha detto tutto quello che ho fatto”. E quando i Samaritani giunsero da lui, lo pregarono di fermarsi con loro ed egli vi rimase due giorni. Molti di più credettero per la sua parola e dicevano alla donna: “Non è più per la tua parola che noi crediamo; ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo”.

MEGALINARION

O Ánghelos evòa ti kechari-tomèni: Aghnì Parthène, chère, ke pàlin erò, chère; o sos Iiòs anèsti triìmeros ek tàfu ke tus nekrùs eghìras, laì agalliàsthe. Fotìzu, fotìzu, i nèa Ierusalìm; i gar dhòxa Kirìu epì se anètile. Chòreve nin ke agàllu, Siòn: Si dhe, aghnì, tèrpu, Theotòke, en ti eghèrsi tu tòku su.

L’Angelo gridava alla piena di grazie: Salve, o casta Vergine! Ed io nuovamente esclamo: Salve! Il Figlio tuo, il terzo giorno, risuscitò dalla tomba e risvegliò alla vita i morti. O popoli, esultate! Ammànta-ti di luce, o nuova Gerusalemme, ché su di te è sorta la gloria del Signore. Rallègrati ora e gioisci, o Sion; e Tu, o Santa Madre di Dio, esulta per la risurrezione del tuo Figlio.

KINONIKON


Sòma Christù metalàvete, pighìs athanàtu ghèfsasthe. Allilùia

Ricevete il Corpo di Cristo, gustate la sorgente immortale. Allilùia.

DOPO “SOSON, O THEOS”: 

Christòs anèsti ..... (1 volta)     Cristo è risorto .... (1 volta)

INVECE DI “II TO ÒNOMA KIRÌU”
    Christòs anèsti .....     Cristo è risorto .....      




Nessun commento:

Posta un commento