venerdì 4 gennaio 2019

O MEGAS AGHIASMOS - LA GRANDE BENEDIZIONE DELLE ACQUE

  O MEGAS AGHIASMOS - La Grande Benedizione delle acque



Questa celebrazione ha luogo a conclusione della Liturgia dopo la preghiera “opisthamvonos”. Si forma una processione per recarsi alla fontana fuori della chiesa oppure in fondo alla chiesa dove è preparato un tetrapodio con la kolinvrithra piena d'acqua per la benedizione. Durante la processione si cantano i seguenti tropari:

P. Foni Kiriu epi ton idaton voà legusa Defte, lavete pandes Pnevma sofias Pnevma sineseos, Pnevma fovu Theù,tu epifanendos Christù.

P. La voce del Signore echeggia sulle acque e dice: su via, del Cristo apparso ricevete tutti lo Spirito di sapienza, del timor di Dio.

P. Simeron ton idaton aghiazete i fisis ke righnite o Iordanis, ke ton idion namaton epechi to revma, Despotin oron riptomenon.

P. Oggi viene santificata la natura delle acque: il Giordano si ferma e trattiene il corso delle proprie acque vedendo il Signore purificarsi.

P. Os anthropos en potamo ilthes, Christe Vasilev ke dulikon vaptisma lavin spevdis, agathè, ipòton tu Prodromu chiron dià tas amartias imon, filanthrope.

P. Come uomo sei venuto al fiume, o Cristo Re; e ti sei affrettato, o Buono, a ricevere un battesimo da schiavo dalle mani del Precursore per i nostri peccati, o amico degli uomini.

P. Doxa Patrì ke Iiò ke Aghio Pnevmati, ke nin ke aì ke is tus eonas ton eonon. Amin.

P. Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, e adesso e sempre e nei secoli dei secoli. Amen

P. Pros tin fonin tu voondos en ti erimo, Etimasate tin odon tu Kiriu, ilthes, Kirie, morfin dulu lavon, Vaptisma eton o mi ghnus amartian. Idosan se idata ke efovithisan sintromos ghegonen o Prodromos, ke evoise legon pos fotisi o lichnos to Fos; pos chirothetisi o dulos ton Despotin; aghiason emè ke ta idata, Sotir, o eron tu kosmu tin amartian.

P. All'invito di colui che grida nel deserto: preparate la via del Signore, sei venuto, o Signore, prendendo forma di schiavo e chiedendo il Battesimo Tu che non hai conosciuto il peccato. Ti videro le acque ed ebbero paura; fu preso da timore il Precursore ed esclamò dicendo: come la lucerna potrà illuminare la luce? Come potrà il se Come potrà il servo imporre la mano sul suo Signore? Santifica me e le acque, o Salvatore, Tu che togli i peccati del mondo.

D. Sapienza!

L. Lettura dalla profezia di Isaia (35,1-10).

D. Stiamo attenti.

L. Queste cose dice il Signore: il deserto e la terra gioiranno, esulterà la steppa e fiorirà; che essa fiorisca come il narciso, esulti ed elevi grida di giubilo. Le sarà concessa la gloria del Libano, come pure la magnificenza del Carmelo e di Saron. Essi vedranno la gloria del Signore, lo splendore del nostro Dio.Fortificate le mani deboli, rinfrancate le ginocchia vacillanti! dite ai pusillanimi: fatevi coraggio, non temete, ecco il vostro Dio: la sua vendetta viene, la retribuzione di Dio; egli stesso viene e vi salverà. Allora si apriranno gli occhi dei ciechi, e si apriranno le orecchie dei sordi; lo zoppo salterà come un cervo, la lingua del muto eleverà canti di trionfo, poiché sorgenti
d'acqua sgorgheranno nel deserto e ruscelli scorreranno nella steppa. La terra arida diventerà uno stagno e il suolo riarso avrà sorgenti abbondanti, e dove erano i covi degli sciacalli, si avranno erba, canna e giunco. La via sarà una via battuta, sarà chiamata la via santa; l'impuro non vi passerà. Dio stesso istruirà il viaggiatore, e i semplici non si smarriranno. Là non vi saranno leoni, nessuna belva feroce vi metterà piede; vi cammineranno i liberati. Di lì torneranno i redenti dal Signore, giungeranno in Sion fra canti di trionfo, eterna letizia coronerà le loro teste; gioia e allegrezza li invaderanno, tristezza e lamenti saranno terminati. 

D. Sapienza!

L. Lettura della profezia di Isaia (55,1-13).

D. Stiamo attenti.

L. Queste cose dice il Signore: su, voi assetati, venite tutti all'acqua, anche se non avete denaro. Venite, comprate del grano e mangiate, senza denaro, e senza pagare acquistate vino e latte. Perché spendete il vostro denaro per altro che non è pane e la vostra paga per cose che non saziano? Ascoltatemi, e mangerete ciò che è buono e sarete allietati da cibi squisiti. Aprite l'orecchio e venite a me: ascoltate e l'anima vostra vivrà. Io concluderò con voi un patto eterno secondo le promesse fatte a David. Ecco, io l'ho dato come testimonio ai popoli, capo e maestro delle nazioni. Ecco, chiamerai popoli che non conoscevi e nazioni che t'ignoravano accorreranno a te, per amore del Signore, tuo Dio, per amore del Santo d'Israele, che ti glorifica. Cercate il Signore fino a che può essere trovato, invocatelo mentre è vicino. L'empio abbandoni la sua via, l'iniquo desista dai suoi pensieri, ritorni al Signore, che ne avrà misericordia, al nostro Dio, che largheggia nel perdono; poiché i miei pensieri non sono i vostri, e le vostre vie non sono le mie, - dice il Signore. Quanto il cielo è più elevato della terra, altrettanto i miei disegni superano i vostri progetti e i miei pensieri sono al disopra dei vostri. E come la pioggia e la neve discendono dall'alto dei cieli ma non vi ritornano senza aver irrigata, fecondata e fatta germogliare la terra, affinché produca il seme al seminatore e il pane per mangiare, così la parola che  esce dalla mia bocca non ritorna a me senza frutto, ma compie ciò che desidero e adempie la sua missione. Così partirete con gioia e camminerete in pace. Monti e colline vi acclameranno e tutti gli alberi dei campi vi applaudiranno. Al posto dei roveti crescerà il cipresso, al posto delle ortiche verdeggerà il mirto. Questo sarà per il Signore un nome glorioso, un monumento eterno che non verrà mai distrutto.

D. Sapienza!

L. Lettura dalla profezia di Isaia (12,3-6).

D. Stiamo attenti.

L. Queste cose dice il Signore: attingerete con gioia le acque dalle fonti del Salvatore e direte in quel giorno: “Lodate il Signore, invocate il suo nome, proclamate le sue opere tra le nazioni, ricordate che il suo nome è sublime. Cantate al Signore, perché ha fatto grandi cose: e questo sia noto su tutta la terra. Esulta e giubila abitante di Sion, perché grande in mezzo a te è il Santo d'Israele”.

D. Stiamo attenti.

L. Il Signore è mia illuminazione e mio Salvatore, chi temerò io? il Signore è il protettore della mia vita, di chi paventerò?

D. Sapienza.

L. Lettura della prima epistola di Paolo ai Corinti (10,1-4).

 Fratelli, desidero che voi sappiate bene questo: i nostri padri furono tutti sotto la nube e tutti attraversarono il mare, e tutti, seguendo Mosè, furono battezzati in lui, nella nube e nel mare, e tutti mangiarono dello stesso cibo spirituale, e tutti bevettero la stessa bevanda spirituale. Bevevano infatti ad una pietra spirituale che li seguiva, e questa pietra era il Cristo.

P. Alliluia, alliluia, alliluia. 

L. La voce del Signore sopra le acque.

P. Alliluia, alliluia, alliluia. 


L. Il Dio della gloria tuona sopra le acque.
P. Alliluia, alliluia, alliluia. 

D. Sapienza! in piedi, ascoltiamo il S. Evangelo.

S. Pace a tutti.

P. Ke to pnevmatì su.

S. Lettura del S. Vangelo secondo S. Marco (1,9-11)

D. Stiamo attenti.

P. Dhòxa si, Kìrie, dhòxa si. 

S. In quei giorni, Gesù giunse da Nazaret di Galilea e fu battezzato da Giovanni nel Giordano. Nel momento in cui usciva dall'acqua, vide spalancarsi i cieli e lo Spirito scendere sopra di lui quasi come colomba. E dal cielo una voce si fece udire: “Tu sei il mio Figlio diletto, in Te mi sono compiaciuto”.

P. Dhòxa si, Kìrie, dhòxa si. 

Mentre il Diacono recita l’ektenia seguente, il celebrante dice sommessamente la seguente preghiera. 

Se il diacono manca il sacerdote la recita durante le profezie.


S. Signore Gesù Cristo, Figlio unigenito, che sei nel seno del Padre, vero Dio, sorgente di vita e di Immortalità, luce da luce, venuto al mondo per illuminarlo, rischiara la nostra mente col tuo Santo Spirito ed accogli il ringraziamento che Ti tributiamo per le mirabili e prodigiose tue opere, disposte fin dall’eternità col tuo salutare ordinamento. Così rivestito della nostra debole e povera natura, sottomesso alle leggi dei tuoi servi, sei disceso Tu, Sovrano di ogni cosa, ed hai accettato di essere battezzato nel Giordano da mano di servo affinché, santificata la natura delle acque, Tu incontaminato, aprissi a noi la via della rigenerazione per l’acqua e il Santo Spirito, restituendoci alla primitiva libertà. Nel celebrare il ricordo di un tal divino mistero Ti preghiamo, o Signore, amico degli uomini, di versare sopra di noi, indegni tuoi servi, per la tua divina promessa, l’acqua purificatrice, dono della tua misericordia, affinché, per mezzo di quest’acqua, sia accetta alla tua bontà la supplica di noi peccatori e sia accordata per essa la tua benedizione a noi e a tutto il tuo popolo fedele, a gloria del santo ed adorabile tuo nome. Poiché a Te si conviene ogni gloria, onore ed adorazione, assieme al Padre tuo eterno e al tutto santo, buono e vivificante tuo Spirito, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amìn.

D. In pace preghiamo il Signore.

P. Kìrie elèison. (e così dopo le invocazioni successive)

D. Per la pace che viene dall'alto e per la salvezza delle anime nostre, preghiamo il Signore.

Per la pace del mondo intero, per la prosperità delle sante Chiese di Dio e per l'unione di tutti, preghiamo il Signore.

Per questa santa dimora e per coloro che vi entrano con fede, pietà e timore di Dio, preghiamo il Signore.


Per il nostro piissimo vescovo NN. per il venerabile presbiterio e per il diaconato in Cristo, per tutto il clero e il popolo, preghiamo il Signore

Per i nostri governanti, preghiamo il Signore.

Per questa città, per ogni città e paese, e per i fedeli che vi abitano, preghiamo il Signore.

Per la salubrità del clima, per l'abbondanza dei frutti della terra e per tempi di pace, preghiamo il Signore.

Per i naviganti, per i viandanti, i malati, i sofferenti, i prigionieri e per la loro salvezza, preghiamo il Signore.

Affinché sia santificata quest'acqua con la virtù e la potenza e la venuta dello Spirito Santo, preghiamo il Signore.

Affinché discenda su queste acque l'azione purificatrice della sovrasostanziale Trinità, preghiamo il Signore.

Affinché siano donate ad esse la grazia della redenzione e la benedizione del Giordano, preghiamo il Signore.

Affinché noi possiamo essere illuminati con la luce della conoscenza e della pietà per la venuta dello Spirito Santo, preghiamo il Signore.

Perché quest'acqua possa divenire dono di santificazione, lavacro dei peccati per la guarigione dell'anima e del corpo, ed idonea per ogni utilità, preghiamo il Signore.

Perché quest'acqua divenga sorgente di vita eterna, preghiamo il Signore.

Affinché si manifesti riparo contro tutte le insidie dei nemici visibili ed invisibili, preghiamo il Signore.

Per coloro che ne attingono e ne prendono per la benedizione delle loro case, preghiamo il Signore.

Perché possa servire per purificazione delle anime e dei corpi di tutti quelli che la prendono e la usano con fede, preghiamo il Signore.

Affinché siamo resi degni di essere ripieni di santificazione per la partecipazione di queste acque all'invisibile manifestazione dello Spirito Santo, preghiamo il Signore.

Affinché il Signore Iddio esaudisca la voce della preghiera di noi peccatori ed abbia misericordia di noi, preghiamo il Signore.

Per essere liberati da ogni afflizione, flagello, pericolo e necessità, preghiamo il Signore.

Soccorrici, salvaci, abbi pietà di noi e custodiscici, o Dio, con la tua grazia.

Facendo memoria della tuttasanta, immacolata, benedetta, gloriosa Signora nostra, Madre di Dio e sempre Vergine Maria, insieme con tutti i Santi, raccomandiamo noi stessi, gli uni gli altri, e tutta la nostra vita a Cristo Dio.

P. Si, Kìrie.

Al termine dell’ektenia il sacerdote recita ad alta voce la seguente preghiera (opera di Sofronio, patriarca di Gerusalemme)

S. Trinità sovrasostanziale, buonissima, divinissima, onnipotente, onniveggente, invisibile, incomprensibile, creatrice delle sostanze spirituali e delle creature ragionevoli, innata bontà, luce inaccessibile che illumina ogni uomo che viene nel mondo, illumina anche me, indegno tuo servo; illuminami gli occhi della mente affinché possa anch'io inneggiare l'incommensurabile tua opera e potenza. Bene accetta ti sia la mia supplica per il popolo qui presente e fa che le mie colpe non impediscano che scenda il tuo Santo Spirito, ma concedimi di invocarti senza condanna e dire anche ora, tutto buono: Ti glorifichiamo, Signore amico degli uomini, onnipotente, eterno Re. Glorifichiamo Te, autore e fattore di ogni cosa. Ti glorifichiamo, Figlio di Dio unigenito, nato senza padre dalla Madre e senza madre dal Padre. Nella precedente Festa infatti Ti abbiamo visto bambino, in questa invece Ti vediamo perfetto, essendoti da perfetto manifestato Dio nostro perfetto. Oggi infatti è giunto il tempo della Festa, e il coro dei Santi si unisce a noi, gli Angeli fanno festa assieme agli uomini. Oggi la grazia del Santo Spirito, in forma di colomba, è discesa sopra le acque. Oggi è spuntato il sole che mai tramonta, e il mondo risplende alla luce del Signore. Oggi la luna con i suoi lucenti raggi brilla assieme al mondo. Oggi le luminose stelle con la chiarezza della loro luce rendono bello l'universo. Oggi le nuvole dall'alto dei cieli fanno piove 7 indietro e i monti trepidarono guardando Dio nella carne; e le nubi emisero una voce, ammirando Colui che veniva, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero. Contempliamo oggi la solennità del Signore nel Giordano: Egli infatti vi sommerge la morte della trasgressione, il pungolo dell'errore, il collegamento con l'inferno, e dà al mondo il Battesimo di salvezza. Per cui anch'io, peccatore ed indegno servo, narrando le grandezze dei tuoi prodigi, preso da timore, con compunzione a te esclamo:

Grande sei, o Signore, e prodigiose sono le opere tue, e nessuna parola è sufficiente ad inneggiare le tue meraviglie. (tre volte)

Ogni volta che il sacerdote pronunzia tale esclamazione il coro canta:

P. Dhòxa si, Kìrie, dhòxa si. 

Tu infatti, con la tua volontà, dal nulla hai portato all'esistenza tutte le cose, con la tua potenza trattieni il creato e con la tua provvidenza governi il mondo. Tu, con quattro elementi, hai costituito il creato, hai coronato con quattro stagioni il ciclo dell'anno. Innanzi a Te tremano tutte le intellettuali potenze. Te inneggia il sole, Te glorifica la luna, a Te sono sottoposti gli astri, a Te obbedisce la luce, di Te tremano gli abissi, a Te servono le sorgenti. Tu hai disteso il cielo come una cortina, Tu hai consolidata la terra sopra le acque, Tu hai arginato il mare con la sabbia, Tu hai effuso l'aria per la respirazione. Le angeliche potenze servono Te, i cori degli Arcangeli Ti adorano, i Cherubini dai molti occhi e i Serafini dalle sei ali, stando attorno e volando intorno, con timore si nascondono alla tua inaccessibile gloria. Poiché Tu, Dio non circoscritto, senza inizio ed ineffabile, sei venuto sulla terra, assumendo forma di servo, divenendo somigliante agli uomini: non hai sopportato, infatti, o Signore, per la tua grande misericordia, di vedere tiranneggiato dal diavolo il genere umano, ma sei venuto e ci hai salvato. Confessiamo la grazia, predichiamo la misericordia, non nascondiamo il beneficio. Hai liberato i figli della nostra natura, hai santificato il seno verginale con la tua nascita, tutto il creato ha sciolto a Te inni quando sei apparso. Perché Tu, o Dio nostro, Ti sei mostrato sulla terra ed hai voluto vivere insieme agli uomini. Tu, avendo mandato dal cielo il tuo Santo Spirito, hai santificato le acque del Giordano ed hai stritolato le teste dei dragoni colà annidati. 

Tu stesso dunque, o Re amico degli uomini, sii presente anche ora per la venuta del tuo Santo Spirito e santifica questa acqua. (tre volte).

  E dà ad essa la grazia della redenzione, la benedizione del Giordano. Rendila sorgente d'incorruttibilità, dono di santificazione, lavacro dei peccati, rimedio contro le infermità, rovina per i demoni, inaccessibile alle potenze contrarie, ripiena di angelica forza, affinché tutti coloro che ne attingono e ne prendono possano averla per purificazione delle anime, per medicina delle passioni, per santificazione delle case, vantaggiosa per ogni bisogno. Tu sei il Dio nostro, che con l'acqua ha annegato il peccato al tempo di Noè. Tu sei il Dio nostro, che attraverso il mare ha liberato dalla schiavitù del faraone,  8 per mezzo di Mosè il popolo ebreo. Tu sei il Dio nostro, che ha spaccato la pietra nel deserto, e ne sgorgarono le acque e si riempirono i torrenti e ha soddisfatto il suo popolo assetato. Tu sei il Dio nostro, che con l'acqua e col fuoco, per mezzo di Elia, ha liberato Israele dall'errore di Baal. 

Tu stesso anche ora, o Signore, santifica quest'acqua con il Tuo Santo Spirito. (tre volte) 

E concedi a tutti quelli che la toccano, che ne usano, che ne partecipano: la santificazione, la benedizione, la purificazione, la salute. E salva o Signore i tuoi servi, i fedeli nostri governanti. E custodiscili sotto la tua protezione, in pace. concedi loro tutto quello che si richiede per la salute e la vita eterna. ricordati del nostro vescovo (NN), di tutto il presbiterato, del diaconato in Cristo, di tutto l'ordine sacerdotale, e del popolo qui presente e dei nostri fratelli che per giusta causa sono assenti, ed abbi pietà di loro e di noi secondo la tua grande misericordia, affinché dagli elementi, dagli Angeli e dagli uomini, dalle cose visibili e invisibili sia glorificato il tuttosanto nome tuo, col Padre e col Santo Spirito, ora e sempre e nei secoli dei secoli.


P. Amìn 

S. Pace a tutti

P. Ke to pnevmatì su. 

D. Inchinate il vostro capo al Signore

P. Si, Kìrie.

Il celebrante aggiunge

S. Porgi, o Signore il tuo orecchio ed esaudiscici, Tu che ti sei degnato di farti battezzare nel Giordano e di santificare le acque; e benedici tutti noi, che inchinando il nostro capo significhiamo la condizione di servitù. E concedici di essere ripieni della tua santificazione, per la partecipazione e l'aspersione di quest'acqua; e sia per noi, o Signore, di salute per l'anima e per il corpo. Tu sei infatti la santificazione delle anime e dei corpi nostri, e a Te rendiamo la gloria, il ringraziamento e l'adorazione, assieme al Padre tuo eterno e al tuttosanto e buono e vivificante tuo Spirito ora e sempre e nei secoli dei secoli.

P. Amìn 

Il celebrante immerge nell'acqua per tre volte la S. Croce, tenendola con le mani assieme al mazzetto di erbe aromatiche. E prima il sacerdote e poi il coro cantano, per tre volte, il tropario:

.En Iordani vaptizomenu su, Kirie, i tis Triados efanerothi proskinisis tu gar Ghennitoros i fonì prosemartiri si, agapiton se Iion onomazusa ke to Pnevma en idi peristeras eveveu tu logu to asfales. O epifanis, Christè o Theos, ke ton kosmon fotisas, doxa si.



Tutti i presenti vanno poi a baciare la S. Croce tenuta dal celebrante, mentre questi connun ramo spruzza sul capo di ciascuno l'acqua benedetta. 

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