sabato 12 gennaio 2019

La Domenica Bizantina - Domenica 13 Gennaio 2019 - Domenica dopo la Teofania


13 gennaio 2019
DOMENICA DOPO LA TEOFANIA

Santi Ermilio e Stratonico, martiri

Tono I; Eothinòn XI




1^ ANTIFONA

En exòdho Israìl ex Eghìptu, ìku Iakòv, ek laù varvàru.
Tes presvìes tis Theotòku, Sòter, sòson imàs.

Quando Israele uscì dall’Egitto, la casa di Giacobbe da un popolo barbaro. Per l’intercessione della Madre di Dio, o Salvatore, salvaci.

2^ ANTIFONA

Igàpisa, òti isakùsete Kìrios tis fonìs tis dheìseòs mu.
Sòson imàs, Iiè Theù, o en Iordhàni ipo Ioànnu vaptisthis psàllondàs si alliluia.

Amo il Signore perché egli ascolta la voce della mia supplica.
O Figlio di Dio, che sei stato battezzato da Giovanni nel Giordano, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.

3^ ANTIFONA

Exomologhìsthe to Kirìo, òti agathòs, òti is ton eòna to èleos aftù.

En Iordhàni vaptizomènu su, Kìrie, i tis Triàdhos efaneròthi proskìnisis; tu gar Ghennìtoros i fonì prosemartìri si, agapitòn se Iiòn onomàzusa; ke to Pnèvma en ìdhi peristeràs evevèu tu lògu to asfalès. O epifanìs, Christè o Theòs, ke ton kòsmon fotìsas, dhòxa si. 

Celebrate il Signore perché è buono, perché in eterno è la sua misericordia.

Al tuo battesimo nel Giordano, Signore, si è manifestata l’adorazione della Trinità: la voce del Padre ti rendeva infatti testimonianza, chiamandoti ‘Figlio diletto’, e lo Spirito in forma di colomba confermava la sicura verità di questa parola. O Cristo Dio che ti sei manifestato e hai illuminato il mondo gloria a te.

ISODIKÒN

Evloghìmenos o erchòmenos en onòmati Kirìu. Theòs Kìrios ke epèfanen imìn.
Sòson imàs, Iiè Theù, o en Iordhàni ipo Ioànnu vaptisthis psàllondàs si alliluia.

Benedetto colui che viene nel nome del Signore, Dio è il Signore ed è apparso a noi. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.

APOLITIKION

Tu lìthu sfraghisthèndos ipò ton Iudhèon ke stratiotòn filassòndon to achrandòn su Sòma, anèstis triìmeros, Sòtir, dhorùmenos to kòsmo tin zoìn. Dhià tùto e Dhinàmis ton uranòn evòon si, Zoodhòta; Dhòxa ti Anastàsi su, Christè; dhòxa ti vasilìas su, dhòxa ti ikonomìa su, mòne filànthrope.

Sigillata la pietra dai giudei, mentre i soldati erano a guardia del tuo corpo immacolato, sei risorto il terzo giorno, o Salvatore, donando la vita al mondo. Per questo le schiere celesti gridavano a te, Datore di vita: Gloria alla tua risurrezione, o Cristo, gloria al tuo regno, gloria alla tua economia, o solo amico degli uomini.

En Iordhàni vaptizomènu su, Kìrie, i tis Triàdhos efaneròthi proskìnisis; tu gar Ghennìtoros i fonì prosemartìri si, agapitòn se Iiòn onomàzusa; ke to Pnèvma en ìdhi peristeràs evevèu tu lògu to asfalès.  O epifanìs, Christè o Theòs, ke ton kòsmon fotìsas, dhòxa si.


Al tuo battesimo nel Giordano, Signore, si è manifestata l’adorazione della Trinità: la voce del Padre ti rendeva infatti testimonianza, chiamandoti ‘Figlio diletto’, e lo Spirito in forma di colomba confermava la sicura verità di questa parola. O Cristo Dio che ti sei manifestato e hai illuminato il mondo gloria a te.

Kanòna pìsteos ke ikòna praòtitos enkratìas dhidàskalon anèdhixè se ti pìmni su i ton pragmàton alìthia; dhià tùto ektìso ti tapinosi ta ipsilà, ti ptochìa ta plùsia; Pàter Ierarcha Nicòlae, prèsveve Christò to Theò, sothìne tas psichàs imòn.

Regola di fede immagine di mansuetudine, maestro di continenza ti designò al tuo gregge la verità dei fatti; e in vero con l’umiltà hai raggiunto le vette più eccelse, con la povertà la vera ricchezza, Padre Gerarca Nicola prega Cristo Dio di salvare le anime nostre.

KONDAKION

Epefànis sìmeron ti ikumèni, ke to fòs su, Kìrie, esimiòthi ef’imàs en epignòsi imnùndas se: Ilthes, efànis, to fòs to apròsiton. 

Ti sei manifestato oggi a tutto il mondo, e la tua luce, Signore, è stata impressa su di noi, che riconoscendoti a te inneggiamo: Sei venuto, sei apparso, o luce inaccessibile.

TRISAGHION

Osi is Christòn evaptìsthite, Christòn enedhìsasthe. Alliluia.

Quanti siete stati battezzati in Cristo, di Cristo vi siete rivestiti. Alliluia.

APOSTOLOS (Ef. 4,7-13)

- Scenda su di noi la tua misericordia, o Signore, come abbiamo sperato in te. (Sal. 32,22).

- Esultate, giusti, nel Signore; ai retti si addice la lode. (Sal. 32,1).

Dalla lettera di San Paolo agli Efesini

    Fratelli, a ciascuno di noi è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo. Per questo sta scritto: Ascendendo in cielo ha portato con sé prigionieri, ha distribuito doni agli uomini.
   Ma che significa la parola “ascese”, se non che prima era disceso quaggiù sulla terra? Colui che discese è lo stesso che anche ascese al di sopra di tutti i cieli, per riempire tutte le cose. E` lui che ha stabilito alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e maestri, per rendere idonei i fratelli a compiere il ministero, al fine di edificare il corpo di Cristo, finché arriviamo tutti all’unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomo perfetto, nella misura che conviene alla piena maturità di Cristo. 

Alliluia (3 volte).
- Canterò in eterno la tua misericordia, o Signore, con la mia bocca annunzierò la tua fedeltà di generazione in generazione. (Sal. 88,2). 

Alliluia (3 volte).

- Poiché hai detto: “La mia grazia durerà per sempre”; la tua verità è fondata nei cieli. (Sal. 88,3).  

Alliluia (3 volte).

VANGELO (Mt.4, 12-17)

    
In quel tempo, avendo saputo che Giovanni era stato arrestato, Gesù si ritirò nella Galilea e, lasciata Nazaret, venne ad abitare a Cafarnao, presso il mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si adempisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia: Il paese di Zàbulon e il paese di Nèftali, sulla via del mare, al di là del Giordano, Galilea delle genti; il popolo immerso nelle tenebre ha visto una grande luce; su quelli che dimoravano in terra e ombra di morte una luce si è levata. Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: “Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino”.

MEGALINARION

Megàlinon, psichì mu, tin timiotèran ke endhoksotéran ton àno stratevmàton. Aporì pàsa glòssa evfimìn pros aksìan; ilinghià dhe nus ke iperkòsmios imnìn se,  Theotòke; agathì ipàrchusa tin pìstin dhèhu; ke gar ton pòthon ìdhas ton èntheon imìn: sì gàr Christianòn i prostàtis, se megalìnomen.

Esalta, o anima mia, Colei che è più onorabile e più gloriosa delle schiere celesti. Ogni lingua è incapace di cantarti degnamente ed anche uno spirito celeste esita a cantarti o madre di Dio; ma tu, piuttosto, essendo buona, accetta la fede; tu conosci infatti il nostro desiderio da Dio ispirato; tu sei l’avvocata dei cristiani e noi ti magnifichiamo.

KINONIKON

Epefàni i chàris tu Theù i sotìrios pàsin anthròpis. Alliluia.
La grazia salvatrice di Dio s’è mostrata a tutti gli uomini. Alliluia.

DOPO “SOSON, O THEOS”: 

    En Iordhàni vaptizomènu su,     Al tuo battesimo nel Giordano,

INVECE DI “II TO ÒNOMA KIRÌU”

    En Iordhàni vaptizomènu su,     Al tuo battesimo nel Giordano, 






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