16 DICEMBRE 2018
XXIX (XI di San Luca).
Domenica dei Progenitori del Signore.
Sant’Aggeo profeta.
1^ ANTIFONA
Agathòn to exomologhìsthe to Kirìo, ke psàllin to onòmatì su, Ìpsiste. Tes presvìes tis Theotòku, Sòter, sòson imàs.
Buona cosa è lodare il Signore, inneggiare al tuo nome, o Altissimo. Per l’intercessione della Madre di Dio, o Salvatore, salvaci.
2^ ANTIFONA
O Kìrios evasìlefen, efprèpian enedhìsato, enedhìsato o Kìrios dhìnamin ke periezòsato. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia.
Il Signore regna, si è rivestito di splendore, il Signore si è ammantato di fortezza e se n’è cinto. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.
3^ ANTIFONA
Dhèfte agalliasòmetha to Kirìo, alalàxomen to Theò to Sotìri imòn.
Venite, esultiamo nel Signore, cantiamo inni di giubilo a Dio, nostro Salvatore.
Ton sinànarchon Lògon Patrì ke Pnèvmati, ton ek Parthènu techthènda is sotirìan imòn, animnìsomen pistì ke proskinìsomen; òti ivdhòkise sarkì, anelthìn en to stavrò, ke thànaton ipomine, ke egire tus tethneòtas, en ti endhòxo Anastàsi aftù.
Cantiamo, fedeli, e adoriamo il Verbo coeterno al Padre ed allo Spirito, partorito dalla Vergine a nostra salvezza: perché nella carne ha voluto salire sulla croce, sottoporsi alla morte e risuscitare i morti con la sua risurrezione gloriosa.
ISODIKÒN
Dhèfte proskinìsomen ke prospèsomen Christò. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia.
Venite, adoriamo e prostriamoci davanti a Cristo. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.
APOLITIKIA
Ton sinànarchon Lògon Patrì ke Pnèvmati, ton ek Parthènu techthènda is sotirìan imòn, animnìsomen pistì ke proskinìsomen; òti ivdhòkise sarkì, anelthìn en to stavrò, ke thànaton ipomine, ke egire tus tethneòtas, en ti endhòxo Anastàsi aftù.
Cantiamo, fedeli, e adoriamo il Verbo coeterno al Padre ed allo Spirito, partorito dalla Vergine a nostra salvezza: perché nella carne ha voluto salire sulla croce, sottoporsi alla morte e risuscitare i morti con la sua risurrezione gloriosa.
En pìsti tus Propàtoras edhikèosas, tin ex Ethnòn dhi’aftòn promnistefsàmenos Ekklisìan. Kafchònde en dhòxi i Aghii, òti ek spèrmatos aftòn ipàrchi karpòs efkleìs, i aspòros tekùsa se. Tes aftòn ikesìes, Christè o Theòs, sòson tas psichàs imòn.
Hai giustificato nella fede i Progenitori, preannunziando per mezzo loro la Chiesa delle genti. Nella gloria esultano i santi, poiché dalla loro discendenza è nata, frutto eletto, colei che ti ha generato. Per le loro preghiere, Cristo Dio, salva le anime nostre.
Kanona pìsteos ke ikona praòtitos, enkratìas dhidhàskalon anèdhixè se ti pimni su i ton pragmaton alìthia; dhià tuto ektiso ti tapinosi ta ipsilà, ti ptochìa ta plùsia, pater ierarcha Nikòlae: prèsveve Christò to Theò, sothine tas psichàs imòn.
Regola di fede immagine di mansuetudine, maestro di continenza ti designò al tuo gregge la verità dei fatti; e in vero con l’umiltà hai raggiunto le vette più eccelse, con la povertà la vera ricchezza, Padre Gerarca Nicola prega Cristo Dio di salvare le anime nostre.
KONDAKION
I Parthènos sìmeron ton proeònion Lògon en spilèo èrchete apotekìn aporrìtos. Chòreve, i ikumèni akutisthìsa; dhòxason metà anghèlon ke ton pimènon vulithènda epofthìne pedhìon nèon, ton pro eònon Theòn.
Oggi la Vergine si dirige alla grotta per dare ineffabilmente alla luce il Verbo eterno. Esulta, o universo, nell'udire ciò; glorifica con gli angeli e i pastori l’eterno Dio, che ha voluto apparire tenero bambino.
APOSTOLOS (Col 3, 4-11)
- Quanto sono grandiose le tue opere, Signore! Tutto hai fatto con saggezza. (Sal 67,36)
- Benedici, anima mia, il Signore! Signore mio Dio, quanto sei grande. (Sal 67,27)
Dalla lettera di San Paolo ai Colossesi
Fratelli, quando si manifesterà Cristo, la vostra vita, allora anche voi sarete manifestati con lui nella gloria. Mortificate dunque quella parte di voi che appartiene alla terra: fornicazione, impurità, passioni, desideri cattivi e quell'avarizia insaziabile che è idolatria, cose tutte che attirano l’ira di Dio su coloro che disubbidiscono. Anche voi un tempo eravate così, quando la vostra vita era immersa in questi vizi. Ora invece deponete anche voi tutte queste cose: ira, passione, malizia, maldicenze e parole oscene dalla vostra bocca. Non mentitevi gli uni gli altri. Vi siete infatti spogliati dell’uomo vecchio con le sue azioni e avete rivestito il nuovo, che si rinnova, per una piena conoscenza, ad immagine del suo creatore. Qui non c’è più Greco o Giudeo, circoncisione o incirconcisione, barbaro o Sciιta, schiavo o libero, ma Cristo è tutto in tutti.
Alliluia (3 volte).
- Avanza con successo e regna per la verità, la clemenza e la giustizia, e la tua destra ti guidi a cose mirabili. (Sal. 39, 20).
Alliluia (3 volte).
- Ami la giustizia e detesti l’empietà perciò ti unse il Signore, tuo Dio con olio di letizia a preferenza dei tuoi uguali. (Sal. 39, 3b).
Alliluia (3 volte).
VANGELO (Luca. 14, 16-24)
Disse Gesù questa parabola: “Un uomo diede una grande cena e fece molti inviti. All'ora della cena, mandò il suo servo a dire agli invitati: Venite, è pronto. Ma tutti, all'unanimità, cominciarono a scusarsi. Il primo disse: Ho comprato un campo e devo andare a vederlo; ti prego, considerami giustificato. Un altro disse: Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego, considerami giustificato. Un altro disse: Ho preso moglie e perciò non posso venire. Al suo ritorno il servo riferì tutto questo al padrone. Allora il padrone di casa, irritato, disse al servo: Esci subito per le piazze e per le vie della città e conduci qui poveri, storpi, ciechi e zoppi. Il servo disse: Signore, è stato fatto come hai ordinato, ma c’è ancora posto. Il padrone allora disse al servo: Esci per le strade e lungo le siepi, spingili ad entrare, perché la mia casa si riempia. Perché vi dico: Nessuna di quegli uomini che erano stati invitati assaggerà la mia cena”.
MEGALINARION
Megàlinon, psichì mu, tin timiotèran ke endoxotèran ton àno stratevmàton. Mistìrion xènon orò ke paràdhoxon: uranòn to spìleon, thrònon cheruvikòn tin parthènon, tin fàtnin chorìon en ò aneklìthi o achòritos Christòs o Theòs; on animnùndes megalìnomen.
Esalta, o anima mia, Colei che è più onorabile e più gloriosa delle schiere celesti. Contemplo un mistero meraviglioso ed incredibile: cielo è la spelonca, trono cherubico la Vergine, la mangiatoia culla in cui è adagiato Dio infinito, che inneggiando magnifichiamo.
KINONIKON
Enìte ton Kìrion ek ton uranòn; enìte aftòn en tis ipsìstis. Alliluia.
Lodate il Signore dai cieli, lodatelo lassù nell'alto. Alliluia.
INVECE DI “II TO ÒNOMA KIRÌU”
Christòs ghennate doxasate, Christòs es uranòn apantisate, Christòs epì ghis ipsotite. Asate to Kirìo pasa i ghi ke en evfrosini anìmnisate lai, oti dhedhòxaste.
Cristo nasce, glorificatelo, Cristo discende dal cielo andategli incontro. Cristo è sulla terra, siatene fieri. Canta al signore terra tutta, e voi popoli nella gioia celebratelo con inni, perché si è coperto di gloria.
τελος και τω Θεω δοξα
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