sabato 24 novembre 2018

La Domenica Bizantina - Domenica 25 Novembre 2018





25 NOVEMBRE 2018
XXVII (XIII di luca).
Apodosis della festa dell’Ingresso di Maria Santissima nel Tempio. 
Santa Caterina Megalomartire. San Mercurio Megalomartire 

Tono II; Eothinòn V





1^ ANTIFONA

Agathòn to exomologhìsthe to Kirìo, ke psàllin to onòmatì su, Ìpsiste. Tes presvìes tis Theotòku, Sòter, sòson imàs. 

Buona cosa è lodare il Signore, inneggiare al tuo nome, o Altissimo. Per l’intercessione della Madre di Dio, o Salvatore, salvaci.

2^ ANTIFONA

O Kìrios evasìlefen, efprèpian enedhìsato, enedhìsato o Kìrios dhìnamin ke periezòsato. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia.

Il Signore regna, si è rivestito di splendore, il Signore si è ammantato di fortezza e se n’è cinto. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.

3^ ANTIFONA

Dhèfte agalliasòmetha to Kirìo, alalàxomen to Theò to Sotìri imòn. 

Venite, esultiamo nel Signore, cantiamo inni di giubilo a Dio, nostro Salvatore.

Ote katìlthes pros ton thànaton, i zoì athànatos, tòte ton àdhin enèkrosas ti astrapì tis Theòtitos; òte dhe ke tus tethneòtas ek ton katachtonìon anèstisas, pàse e dhinàmis ton epuranìon ekràvgazon: Zoodhòta Christè, o Theòs imòn, dhòxa si. 

Quando Tu, vita immortale, discendesti incontro alla morte, allora annientasti l’inferno col fulgore della Divinità, ma allorché risuscitasti i morti dai luoghi sotterranei, tutte le Potenze sovra-celesti esclamarono: Cristo, Dio nostro, datore di vita, gloria a Te.

ISODIKÒN

Dhèfte proskinìsomen ke prospèsomen Christò. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia.

Venite, adoriamo e prostriamoci davanti a Cristo. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.


APOLITIKIA

Ote katìlthes pros ton thànaton, i zoì athànatos, tòte ton àdhin enèkrosas ti astrapì tis Theòtitos; òte dhe ke tus tethneòtas ek ton katachtonìon anèstisas, pàse e dhinàmis ton epuranìon ekràvgazon: Zoodhòta Christè, o Theòs imòn, dhòxa si. 

Quando Tu, vita immortale, discendesti incontro alla morte, allora annientasti l’inferno col fulgore della Divinità, ma allorché risuscitasti i morti dai luoghi sotterranei, tutte le Potenze sovra-celesti esclamarono: Cristo, Dio nostro, datore di vita, gloria a Te.

Sìmeron tis evdhokìas Theù to proìmion ke tis ton anthròpon sotirìas i prokìrixis; en naò tu Theù tranòs i Parthènos dhìknite ke ton Christòn tis pàsi prokatanghèlete. Aftì ke imìs megalofònos voìsomen: chère tis ikonomìas tu ktìstu i ekplìrosis.

Oggi è il preludio della divina benevolenza, e l’annunzio della salvezza degli uomini, nel tempio di Dio la Vergine si mostra apertamente e a tutti preannunzia Cristo. Gridiamole anche noi ad alta voce: Salve, o adempimento della economia del Creatore.

Tin panevfimon ninfin Christù imnisomen, Ekaterìna tin thìan ke poliùchon Sinà, tin voìthian imòn ke antìlipsin oti efimose lampròs tus kompsùs ton asevòn tu pnevmatos ti machèra ke nin os Màrtis stefthìsa etìte pasi to mega éleos.

Cantiamo la sposa di Cristo degna di ogni lode, la divina Caterina, protettrice del Sinai, nostro aiuto e soccorso: essa ha splendidamente chiuso la bocca con la spada dello Spirito ai più abili tra gli empi, ed ora, incoronata come martire chiede per tutti la grande misericordia.

O màrtis su Kìrie, en di athlìsi aftù to stèfos ekomìsato tis aftharsìas ek su tu Theù imòn; èchon gar tin ischìn su, tus tirànnus kathìlen, èthravse ke dhemònon ta anìschira thràsi; aftù tes ikesìes, Christè o Theòs, sòson tas psichàs imòn.

Il tuo martire, o Signore, nella lotta ha conseguito la corona dell'immortalità da te, nostro Dio. Infatti per mezzo della tua potenza egli ha sconfitto i tiranni ed ha infranto l'audacia impotente dei demoni. Per la sua intercessione, o Cristo Dio, salva le anime nostre.

Kanona pìsteos ke ikona praòtitos, enkratìas dhidhàskalon anèdhixè se ti pimni su i ton pragmaton alìthia; dhià tuto ektiso ti tapinosi ta ipsilà, ti ptochìa ta plùsia, pater ierarcha Nikòlae: prèsveve Christò to Theò, sothine tas psichàs imòn.

Regola di fede immagine di mansuetudine, maestro di continenza ti designò al tuo gregge la verità dei fatti; e in vero con l’umiltà hai raggiunto le vette più eccelse, con la povertà la vera ricchezza, Padre Gerarca Nicola prega Cristo Dio di salvare le anime nostre.

KONDAKION

O katharòtatos naòs tu Sotìros, i politìmitos pastàs ke Parthènos, to ieròn thisàvrisma tis dhòxis tu Theù sìmeron isàghete en to ìko Kirìu, tin chàrin sinisàgusa tin en Pnèvmati thìo; in animnùsin àngheli Theù; àfti ipàrchi skinì epurànios. 

Il tempio purissimo del Salvatore, il preziosissimo talamo e Vergine, il tesoro sacro della gloria di Dio viene introdotto in questo giorno nella casa del Signore, recando con sé la grazia dello Spirito divino; a Lei inneggiano gli Angeli di Dio: Costei è celeste dimora.

APOSTOLOS (Gal 3, 23 – 4,5)

- Mirabile è Dio nei suoi santuari, il Dio d’Israele.  (Sal 67,36)
- Nelle assemblee benedite Dio, il Signore della stirpe d’Israele. (Sal 67,27)

Dalla lettera di San Paolo ai Galati.

    Fratelli, prima che venisse la fede, noi eravamo rinchiusi sotto la custodia della legge, in attesa della fede che doveva essere rivelata. Così la legge è per noi come un pedagogo che ci ha condotto a Cristo, perché fossimo giustificati per la fede.
    Ma appena è giunta la fede, noi non siamo più sotto un pedagogo. Tutti voi infatti siete figli di Dio per la fede in Cristo Gesù, poiché quanti siete stati battezzati in Cristo, vi siete rivestiti di Cristo. Non c’è più giudeo né greco; non c’è più schiavo né libero; non c’è più uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù. E se appartenete a Cristo, allora siete discendenza di Abramo, eredi secondo la promessa.
   Ecco, io faccio un altro esempio: per tutto il tempo che l’erede è fanciullo, non è per nulla differente da uno schiavo, pure essendo padrone di tutto; ma dipende da tutori e amministratori, fino al termine stabilito dal padre. Così anche noi, quando eravamo fanciulli, eravamo come schiavi degli elementi del mondo. Ma quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo figlio, nato da donna, nato sotto la legge, per riscattare coloro che erano sotto la legge, perché ricevessimo l’adozione a figli. 

Alliluia (3 volte).
- Ho perseverato nell’attesa del Signore, ed egli su di me si è chinato, e ha dato ascolto al mio grido.    (Sal. 39, 20). 
Alliluia (3 volte).
- Ha posto i miei piedi sulla roccia. (Sal. 39, 3b).
Alliluia (3 volte).

VANGELO (Luca. 18, 18-27)

    Un giorno un notabile interrogò Gesù: “Maestro buono, che devo fare per ottenere la vita eterna?”. Gesù gli rispose: “Perché mi dici buono? Nessuno è buono, se non uno solo, Dio. Tu conosci i comandamenti: Non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non testimoniare il falso, onora tuo padre e tua madre”. Costui disse: “Tutto questo l’ho osservato fin dalla mia giovinezza”.
    Udito ciò, Gesù gli disse: “Una cosa ancora ti manca: vendi tutto quello che hai, distribuiscilo ai poveri e avrai un tesoro nei cieli; poi vieni e seguimi”. Ma quegli, udite queste parole, divenne assai triste, perché era molto ricco.
    Quando Gesù lo vide, disse: “Quant’è difficile, per coloro che possiedono ricchezze entrare nel regno di Dio. E’ più facile per un cammello passare per la cruna di un ago che per un ricco entrare nel regno di Dio!”. Quelli che ascoltavano dissero: “Allora chi potrà essere salvato?”. Rispose: “Ciò che è impossibile agli uomini, è possibile a Dio”.

MEGALINARION

Àngheli tin ìsodhon tis panàghnu, oròndes exeplìttondo, pos i Parthènos isìlthen is ta àghia ton aghìon. Os empsìcho naò Theù kivotò psavèto midhamòs chìr amiìton; Chìli dhe pistòn ti Theotòko asighìtos, fonìn tu anghèlu anamèlponda, en agalliàsi voàto: Ondos anotèra pàndon ipàrchis, Parthène agnì.

Gli Angeli, contemplando l’ingresso della Vergine, si stupirono, come la Vergine fosse entrata nel Santo dei Santi? Come tempio vivente, arca di Dio, mai accada che mano di profani la tocchi: ma le labbra dei fedeli, incessantemente cantando alla Madre di Dio le parole dell’angelo, acclami-no esultanti: O Vergine pura, vera-mente tu sei elevata al di sopra di ogni creatura.

KINONIKON

Potìrion sotirìu lìpsome, ke to ònoma Kirìu epikalèsome. Alliluia

Prenderò il calice della salvezza, ed invocherò il nome del Signore. Alliluia



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