martedì 11 settembre 2018

Particolarità dell'Esaltazione della Santa Croce







Durante la dossologia, il sacerdote riveste tutti i paramenti sacerdotali, si accosta con l’incensiere alla santa mensa, incensa la croce preziosa con gesto cruciforme, la solleva con un vassoio sopra la testa e, preceduto da due lampade, la porta fino alle porte regali della navata e lí si ferma. Terminata la dossologia e il trisagio, il sacerdote dice ad alta voce: Sapienza, in piedi! e si inizia il tropario: Salva, Signore, il tuo popolo. Il sacerdote procede cosí con la croce preziosa, la depone su un tavolino precedentemente preparato, e incensa a forma di croce. Fa quindi 3 prostrazioni, qualunque giorno sia, e presa tra le mani la croce preziosa insieme a rametti di basilico, si tiene in piedi davanti al tavolino e, volgendosi a oriente, dice in modo da essere sentito da tutti:

 Ἐλέησον ἡμᾶς ὁ Θεός, κατὰ τὸ μέγα ἔλεός σου, δεόμεθά σου, ἐπάκουσον καὶ ἐλέησον. Pietà di noi, o Dio, secondo la tua grande misericordia, ti preghiamo: esaudiscici e abbi pietà di noi. 

Si inizia il primo centinaio di Signore, pietà; il sacerdote, prima di iniziare, fa 3 volte il segno della croce col prezioso legno. Poi piega la testa, sino a giungere a una spanna da terra, e a poco a poco si solleva, mentre si completa il primo centinaio di Signore, pietà. 

Si sposta quindi dalla parte nord del tavolino e, guardando a sud, dice:

 Ancora preghiamo per il nostro papa o il nostro vescovo N., e per tutti i nostri fratelli in Cristo.

 Si inizia il secondo centinaio di invocazioni e il sacerdote fa la seconda elevazione della croce, come descritto sopra. 
Poi si sposta a oriente rispetto al tavolino e, guardando verso occidente, dice: 

Ancora preghiamo per questa città, per ogni città e paese e per tutti i fedeli che vi abitano. 

Si inizia il terzo centinaio di invocazioni. 

Al termine, il sacerdote si sposta alla parte sud e, guardando a nord, dice:

 Ancora preghiamo per ogni anima cristiana, per la salvezza di tutti i cristiani e la remissione dei loro peccati. 

Si fa la quarta elevazione. 

Poi il sacerdote si sposta davanti al tavolino e, guardando a oriente, dice: 

Ancora preghiamo per tutti quelli che prestano servizio e operano il bene in questa casa, per la loro salvezza e la remissione dei loro peccati.

 Si inizia il quinto centinaio di invocazioni. 

Al termine, il sacerdote eleva la croce cantando il tropario: Ὁ ὑψωθεὶς ἐν τῷ Σταυρῷ Tu che volontariamente,
 e con essa benedice il popolo segnando una croce. Poi, deposta la croce preziosa sul tavolino, canta: Adoriamo la tua croce, Sovrano, una volta, e i cori allo stesso modo, una volta ciascuno; poi si prostra alla croce preziosa, e dopo di lui tutti gli altri. Quando è presente un vescovo, è lui che eleva la croce. 

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