Durante la dossologia, il sacerdote riveste tutti i paramenti
sacerdotali, si accosta con l’incensiere alla santa mensa, incensa
la croce preziosa con gesto cruciforme, la solleva con un vassoio sopra la testa e, preceduto da due lampade, la porta
fino alle porte regali della navata e lí si ferma. Terminata la
dossologia e il trisagio, il sacerdote dice ad alta voce: Sapienza,
in piedi! e si inizia il tropario: Salva, Signore, il tuo popolo. Il
sacerdote procede cosí con la croce preziosa, la depone su un
tavolino precedentemente preparato, e incensa a forma di
croce. Fa quindi 3 prostrazioni, qualunque giorno sia, e presa
tra le mani la croce preziosa insieme a rametti di basilico, si
tiene in piedi davanti al tavolino e, volgendosi a oriente, dice
in modo da essere sentito da tutti:
Ἐλέησον ἡμᾶς ὁ Θεός, κατὰ
τὸ μέγα ἔλεός σου, δεόμεθά
σου, ἐπάκουσον καὶ ἐλέησον.
Pietà di noi, o Dio, secondo
la tua grande misericordia, ti
preghiamo: esaudiscici e abbi
pietà di noi.
Si inizia il primo centinaio di Signore, pietà; il sacerdote,
prima di iniziare, fa 3 volte il segno della croce col prezioso
legno.
Poi piega la testa, sino a giungere a una spanna da terra, e a
poco a poco si solleva, mentre si completa il primo centinaio
di Signore, pietà.
Si sposta quindi dalla parte nord del tavolino e, guardando
a sud, dice:
Ancora preghiamo per il nostro papa o il nostro vescovo N.,
e per tutti i nostri fratelli in Cristo.
Si inizia il secondo centinaio di invocazioni e il sacerdote fa
la seconda elevazione della croce, come descritto sopra.
Poi si
sposta a oriente rispetto al tavolino e, guardando verso occidente,
dice:
Ancora preghiamo per questa città, per ogni città e paese e
per tutti i fedeli che vi abitano.
Si inizia il terzo centinaio di invocazioni.
Al termine, il sacerdote
si sposta alla parte sud e, guardando a nord, dice:
Ancora preghiamo per ogni anima cristiana, per la salvezza
di tutti i cristiani e la remissione dei loro peccati.
Si fa la quarta elevazione.
Poi il sacerdote si sposta davanti
al tavolino e, guardando a oriente, dice:
Ancora preghiamo per tutti quelli che prestano servizio e
operano il bene in questa casa, per la loro salvezza e la remissione
dei loro peccati.
Si inizia il quinto centinaio di invocazioni.
Al termine, il sacerdote
eleva la croce cantando il tropario: Ὁ ὑψωθεὶς ἐν τῷ
Σταυρῷ Tu che volontariamente,
e con essa benedice il popolo
segnando una croce. Poi, deposta la croce preziosa sul tavolino,
canta: Adoriamo la tua croce, Sovrano, una volta, e i cori
allo stesso modo, una volta ciascuno; poi si prostra alla croce
preziosa, e dopo di lui tutti gli altri.
Quando è presente un vescovo, è lui che eleva la croce.
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