sabato 22 gennaio 2022

La Domenica Bizantina - Domenica 23 Gennaio 2022

 23 GENNAIO 2022

DOMENICA XV DI SAN LUCA

San Clemente di Ancira. Sant’Angelo martire



Tono II; Eothinòn II



1^ ANTIFONA

Agathòn to exomologhìsthe to Kirìo, ke psàllin to onòmatì su, Ìpsiste. Tes presvìes tis Theotòku, Sòter, sòson imàs.

Buona cosa è lodare il Signore, ed inneggiare al tuo nome, o Altissimo. Per l’intercessione della Madre di Dio, o Salvatore, salvaci.


2^ ANTIFONA

O Kìrios evasìlefen, efprèpian enedhìsato, enedhìsato o Kìrios dhìnamin ke periezòsato. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia.

Il Signore regna, si è rivestito di splendore, il Signore si è ammantato di fortezza e se n’è cinto. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.


3^ ANTIFONA

Dhèfte agalliasòmetha to Kirìo, alalàxomen to Theò to Sotìri imòn.

Òte katìlthes pros ton thànaton, i zoì i athànatos, tòte ton Àdhin enèkrosas ti astrapì tis Theòtitos; òte dhe ke tus tethneòtas ek ton katachthonìon anèstisas, pàse e Dhinàmis ton epuranìon ekràvgazon; Zoodhòta Christè, o Theòs imòn, dhòxa si.


Venite, esultiamo nel Signore, cantiamo inni di giubilo a Dio, nostro Salvatore. 

Quando discendesti nella morte, o vita immortale, allora mettesti a morte l’ade con la folgore della tua divinità; e quando risuscitasti i morti dalle regioni sotterranee, tutte le schiere delle regioni celesti gridavano: O Cristo datore di vita, Dio nostro, gloria a te.


ISODIKÒN

Dhèfte proskinìsomen ke prospèsomen Christò. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia.

Venite, adoriamo e prostriamoci davanti a Cristo. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.


APOLITIKIA

Òte katìlthes pros ton thànaton, i zoì i athànatos, tòte ton Àdhin enèkrosas ti astrapì tis Theòtitos; òte dhe ke tus tethneòtas ek ton katachthonìon anèstisas, pàse e Dhinàmis ton epuranìon ekràvgazon; Zoodhòta Christè, o Theòs imòn, dhòxa si.

Klîma osiótitos kè stélechos athlíseos, ànthos ierótaton kè karpòs os theósdotos tîs pistîs, paníere, idítatos evlástisas. All'os Martíron sínathlos kè Ierarchôn sínthronos, présveve Christô tô Theô sothîne tás psichás imôn.

Quando discendesti nella morte, o vita immortale, allora mettesti a morte l’ade con la folgore della tua divinità; e quando risuscitasti i morti dalle regioni sotterranee, tutte le schiere delle regioni celesti gridavano: O Cristo datore di vita, Dio nostro, gloria a te.

Tralcio della santità e ceppo della lotta, fiore sacratissimo e frutto dato da Dio ai fedeli, o santissimo, pieno di dolcezza sei germogliato. Tu dunque, compagno di lotta dei martiri, seduto sul trono dei pontefici, intercedi presso il Cristo Dio per la salvezza delle anime nostre.


APOLITIKION (DEL SANTO DELLA CHIESA)

Kanòna pìsteos ke ikòna praòtitos enkratìas dhidàskalon anèdhixè se ti pìmni su i ton pragmàton alìthia; dhià tùto ektìso ti tapinosi ta ipsilà, ti ptochìa ta plùsia; Pàter Ierarcha Nicòlae, prèsveve Christò to Theò, sothìne tas psichàs imòn.

Regola di fede immagine di mansuetudine, maestro di continenza ti designò al tuo gregge la verità dei fatti; e in vero con l’umiltà hai raggiunto le vette più eccelse, con la povertà la vera ricchezza, Padre Gerarca Nicola prega Cristo Dio di salvare le anime nostre.


KONDAKION

O Mìtran Parthenikìn aghiàsas to tòko su, ke chìras tu Simeòn evloghìsas, os èprepe, profthàsas ke nin èsosas imàs, Christè o Theòs. All’irìnevson en polèmis to polìtevma, ke kratèoson Vasilìs us igàpisas, o mònos filànthropos.

Tu che hai santificato con la tua nascita il seno della Vergine ed hai benedetto come conveniva le mani di Simeone, sei venuto e hai salvato anche noi, Cristo Dio. Conserva nella pace il tuo popolo e rendi forti coloro che ci governano, o solo amico degli uomini.


APOSTOLOS (1 Tim 4, 9-15)

- Il Signore darà forza al suo popolo; il Signore benedirà il suo popolo con la pace. (Sal. 28,11).

- Portate al Signore, figli di Dio; portate al Signore dei figli di arieti. (Sal. 28,1).


Dalla lettera di San Paolo a Timoteo


    Diletto figlio Timoteo, questa parola è sicura e degna di essere da tutti accolta. Noi infatti ci affatichiamo e combattiamo perché abbiamo posto la nostra speranza nel Dio vivente, che è il salvatore di tutti gli uomini, ma soprattutto di quelli che credono. Questo tu devi proclamare e insegnare. Nessuno disprezzi la tua giovane età, ma sii esempio ai fedeli nelle parole, nel comportamento, nella carità, nella fede, nella purezza. Fino al mio arrivo, dèdicati alla lettura, all’esortazione e all’insegnamento. Non trascurare il dono spirituale che è in te e che ti è stato conferito, per indicazioni di profeti, con l’imposizione delle mani da parte del collegio dei presbiteri. Abbi premura di queste cose, dèdicati ad esse interamente perché tutti vedano il tuo progresso.

Alliluia (3 volte).

- Buona cosa è lodare il Signore e inneggiare al tuo nome, o Altissimo. (Sal. 91,2).

Alliluia (3 volte).

- Annunziare al mattino la tua misericordia, la tua verità nella notte. (Sal. 91,3).  

Alliluia (3 volte).


VANGELO (Luca 19, 1-10)


In quel tempo Gesù attraversava la città di Gerico. Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, poiché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per poterlo vedere, salì su un sicomoro, poiché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: “Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua”. In fretta scese e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: “È andato ad alloggiare da un peccatore!”. Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: “Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto”. Gesù gli rispose: “Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch’egli è figlio di Abramo; il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto”.


MEGALINARION 

 Theotòke, i elpìs  pàndon  ton Christianòn, skèpe, frùri, fìlatte tus elpìzondas is sè.  En nòmo, skià ke gràmmati tìpon katìdhomen i pistì; pàn àrsen to tin mìtran dhianìgon àghion Theò; dhiò protòtokon Lògon, Patròs anàrchu Iiòn, prototokù-menon Mitrì apiràndhro megalìnomen.

Madre di Dio, speranza di tutti i cristiani, proteggi e custodisci quanti sperano in te, e su di essi vigila. Nell’ombra e nella lettera della Legge, contempliamo, fedeli, la figura: ogni maschio che apre il seno materno è sacro a Dio; magnifichiamo dunque come primogenito il Verbo, Figlio del Padre che non ha principio, primo nato a una madre ignara d’uomo.


KINONIKON

Enìte ton Kìrion ek ton uranòn; enìte aftòn en tis ipsìstis. Alliluia.

Lodate il Signore dai cieli, lodatelo nell’alto dei cieli. Alliluia.



DA DOMANI 24 INIZIA LA NOVENA DELLA CANDELORA


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