8 SETTEMBRE 2019
Domenica prima dell’esaltazione della Croce.
NATIVITÀ DELLA SANTISSIMA SOVRANA NOSTRA LA MADRE DI DIO
1^ ANTIFONA
Mnìsthiti, Kirie, tu David, ke pàsis tis praòtitos aftù. Tes presvìes tis Theotòku, Sòter, sòson imàs.
Ricordati, o Signore, di David e di tutte le sue opere. Per l’intercessione della Madre di Dio, o Salvatore, salvaci.
2^ ANTIFONA
Omose Kìrios to Davìd alìthian, ke u mi athetìsi aftìn. Ek karpù tis kilìas su, thìsome epì tu thrònu su. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia
Il Signore ha giurato a Davide e non ritratterà la sua parola: “Il frutto delle tue viscere io metterò sul tuo trono!” O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia
3^ ANTIFONA
Odhe katikìso, òti iretisàmin aftìn.
I ghennisis su, Theotòke, charàn emìnise pàsi ti ikumèni, ek su gar anètile o ìlios tis dhikeosìnis, Christè o Theòs imon, ke lìsas tin katàran èdhoke tin evloghìan ke katar-ghìsas ton thànaton edhorìsato imìn zoìn tin eònion. Qui abiterò perché l’ho voluta.
La tua nascita o Madre di Dio, annunziò gioia a tutta la terra; da te infatti è spuntato il sole della giustizia, cristo Dio nostro. Avendo sciolto la maledizione, ha dato la benedizione; e distrutta la mor-te, ci ha fatto dono della vita eterna.
ISODIKÒN
Dhèfte proskinìsomen ke prospèsomen Christò. Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs ek nekròn, psàllondàs si: Alliluia
Venite, adoriamo e prostriamoci davanti a Cristo. O Figlio di Dio, che sei risorto dai morti, salva noi che a te cantiamo: Alliluia.
APOLITIKIA
To fedhròn tis anastaseos kìrighma ek tu anghèlu mathùse e tu Kirìu mathìtrie, ke tin progonokìn apòfasin aporrìpsase tis Apostolis kafchòmene èlegon: Eskìlefte o thànatos, ighèrthi Christòs o Theòs, dhorùmenos to kòsmo to mèga èleos.
Appreso dall’angelo il radioso annuncio della risurrezione, e libere dalla sentenza data ai progenitori, le discepole del Signore dicevano fiere agli apostoli: È stata spogliata la morte, è risorto il Cristo Dio, per donare al mondo la grande misericordia.
I ghennisis su, Theotòke, charàn emìnise pàsi ti ikumèni, ek su gar anètile o ìlios tis dhikeosìnis, Christè o Theòs imon, ke lìsas tin katàran èdhoke tin evloghìan ke katarghìsas ton thànaton edhorìsato imìn zoìn tin eònion.
La tua nascita o Madre di Dio, annunziò gioia a tutta la terra; da te infatti è spuntato il sole della giustizia, cristo Dio nostro. Avendo sciolto la maledizione, ha dato la benedizione; e distrutta la morte, ci ha fatto dono della vita eterna.
KONTAKION
Ioakìm ke Ànna onidhismù ateknìas ke Adhàm ke Èva ek tis fthoràs tu thanàtu ileftheròthisan, Àchrande, en ti aghìa ghennìsi su. Aftìn eortàzi ke o laòs su, enochìs ton ptesmàton litrothìs en to kràzin si. I stìra tìkti tin Theotòkon ke trofòn tis zoìs imòn.
Gioacchino ed Anna furono liberati dall’obbrobrio della sterilità e Adamo ed Eva dalla corruzione della morte, o Immacolata, per la tua natività. Ancor questa festeggia il tuo popolo, riscattato dalla schiavitù dei peccati; esclamando a te: la sterile genera la Madre di Dio e la nutrice della nostra vita.
APOSTOLOS (Gal 6, 11-18 )
- Salva, o Signore, il tuo popolo e benedici la tua eredità. (Sal 27, 9)
- A te, Signore io grido: non restare in silenzio, mio Dio. (Sal 27, 1)
Dalla prima lettera di San Paolo ai Galati.
Fratelli, vedete con che grossi caratteri vi scrivo, ora, di mia mano. Quelli che vogliono fare bella figura nella carne, vi costringono a farvi circoncidere, solo per non essere perseguitati a causa della croce di Cristo. Infatti neanche gli stessi circoncisi osservano la legge, ma vogliono la vostra circoncisione per trarre vanto dalla vostra carne. Quanto a me invece non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo. Non è infatti la circoncisione che conta, né la non circoncisione, ma l’essere nuova creatura. E su quanti seguiranno questa norma sia pace e misericordia, come su tutto l’Israele di Dio. D’ora in poi nessuno mi procuri fastidi; difatti io porto le stigmate di Gesù nel mio corpo. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con il vostro spirito, Fratelli. Amìn.
Alliluia (3 volte).
- Ho innalzato un eletto tra il mio popolo; ho trovato Davide, mio servo, e l’ho unto con il mio olio santo. (Sal 88, 21)
Alliluia (3 volte).
- La mia mano sarà sempre con lui, e il mio braccio lo renderà forte. (Sal 88, 22)
Alliluia (3 volte).
VANGELO (GIOVANNI 3, 13-17 )
Disse il Signore: “Nessuno è salito al cielo all’infuori di Colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo che è in cielo. Come Mosè ha innalzato il serpente nel deserto, così è necessario che il Figlio dell’uomo sia innalzato, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia la vita eterna. Infatti Dio ha talmente amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia la vita eterna. Poiché Dio non ha mandato il Figlio suo nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui”.
MEGALINARION
Allòtrion ton mitèron i parthenìa, ke xènon tes parthènis i pedhopiìa, epì si, Theotòke, anfòtera okonomìthi; dhiò se pàse e filè tis ghis apàvstos megalìnomen.
Inconcepibile la verginità delle madri, e inaudita la procreazione nelle vergini; ma in te, Madre di Dio, si sono entrambi conciliate. Perciò tutte le genti della terra senza fine ti magnificano.
KINONIKON
Potìrion sotirìu lìpsome, ke to ònoma Kirìu epikalèso-me. Alliluia. (3 volte)
Prenderò il calice della salvezza, ed invocherò il nome del Signore. Alliluia. (3 volte)
Preghiera dell'Ambone.
Colui che non ha principio e ultraessenziale, tuttovedente e tuttoreggente, Sovrano Cristo Dio nostro, l'artefice delle meraviglie e Dio dei prodigi, e operatore e perfezionatore dei miracoli, Sovrano delle buone richieste, e redentore dei disperati e degli smarriti, e ricompensatore generoso dei desideri attraverso la preghiera, tu che ai tuoi servi Gioacchino e Anna, irreprensibilmente chiamati alla comunità, tramutasti la tristezza della sterile mancanza di figli e dell'infecondità in letizia di ottima prole, che misticamente le bocche dei divini araldi preannunciarono che sarebbe fiorito come il virgulto dalla radice di Iesse, dalla quale stavi per far nascere nella carne il fiore che avrebbe profumato il mondo, o principio di tutti i beni e di ogni pienezza, tu anche ora esisti quale fonte di ogni dono buono di irraggiamento di luce, e dispensatore ricchissimo, avendo compiuto da colei che ti partorì senza nozze la manifesta nascita della comune grazia e salvezza, e noi, che abbiamo in sorte la sacra divinizzante azione dei tuoi divini misteri, tu allontana da noi con le opere buone la sterilità infruttuosa, rendici degni di portare sempre come frutto a te le virtù affinché noi partecipiamo anche dell’eredità dei giusti nel regno tuo.
Liberaci dall'amaro e perenne assalto dei potenti barbari. Alleggerisci il pesante e molesto giogo della loro schiavitù, piuttosto, dona a noi il perfetto rigetto della tirannia e della condanna di quelli.
Benedici il popolo tuo e circonda di difesa la tua eredità, e salva noi da ogni assalto e malvagità dei nemici. Accresci la gloria del popolo tuo che trae nome da Cristo, e innalza il corno e riempi dei doni celesti e terreni dell’abbondanza e della fruttuosità, come provvidente e causa di tutti i beni.
Per le intercessioni dell'immacolata tua Madre, Sovrana nostra, e di tutti i Santi, con i quali noi tributiamo culto e adorazione a te, con il Padre tuo che non ha principio e il vivificante tuo Spirito, ora e sempre e nei secoli dei secoli.
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